Gobbi, Pinciaroli e Pupo: "Continueremo a fare politica, ma lontani da Forza Italia"

Mercoledì, 04 Agosto 2021 14:07 | Letto 2445 volte   Clicca per ascolare il testo Gobbi, Pinciaroli e Pupo: "Continueremo a fare politica, ma lontani da Forza Italia" “Non condividiamo le scelte calate dall’alto, senza alcun confronto. Continueremo a fare politica senza vessilli”.È unanime la posizione dell’ormai ex commissario di Forza Italia Tolentino Daniele Pinciaroli, della vice coordinatrice provinciale Alessia Pupo e del responsabile regionale per la sanità di Forza Italia Stefano Gobbi che, questa mattina, in una conferenza stampa, hanno annunciato di prendere le distanze dal partito di Silvio Berlusconi.Goccia che ha fatto traboccare il vaso la ricostituzione del gruppo consiliare di Forza Italia con i consiglieri Carmelo Ceselli e Luca Scorcella di cui, stando a quanto raccontano i tre dimissionari, nessuno era stato messo a conoscenza.“Per quanto mi riguarda – esordisce Pinciaroli ai microfoni di Radio C1…inBlu -  la mia esperienza come Commissario FI Tolentino si conclude qui. Sono contento di aver conosciuto l’ambiente, da Roma fino a quello regionale, ma non ho condiviso, mio malgrado, alcune scelte che sono state, seppur di quantità e qualità minimali, dirompenti.Hanno dimostrato che alcuni dirigenti preferiscono una linea molto diversa da quella di cui si parlò a Roma. Ci si chiese di rivitalizzare Forza Italia e dare sprint per creare un consenso molto più ampio di quello che non avesse già Tolentino. Per quanto mi riguarda – confida - questa esperienza, che ritengo finita, mi ha arricchito di conoscenze, ma mi permette di fare una riflessione finale. Io sono un professionista, vivo e lavoro a Tolentino, una città che conosco bene così come i suoi cittadini. Siamo persone che non hanno bisogno del vessillo politico per fare qualcosa. Il mio sforzo era quello di portare a Forza Italia un quid in più nel territorio. Ho preso atto che il metodo sia ben diverso quello preferito da alcuni dirigenti e faccio marcia indietro”.Gli fa eco Stefano Gobbi: “Sei mesi fa – dice – accettai l’incarico di responsabile regionale per la sanità di Forza Italia con orgoglio e ringrazio per questo Tajani e Battistoni che hanno creduto in me.Gli ultimi avvenimenti, nella metodologia, che sono stati fatti a Tolentino, con una inclusione forzata, senza alcuna condivisone, ma anzi calata dall’alto, hanno portato ad un po’ di destabilizzazione, soprattutto negli iscritti e nelle figure dirigenziali.Tutto questo ci ha portato a dare le dimissioni e rimettere gli incarichi. Restiamo però in politica perché la nostra missione è quella di centristi, liberali, cattolici, europeisti. Restiamo in politica, ma lontani da Forza Italia”.Come Pinciaroli e Gobbi, anche Alessia Pupo ribadisce la propria contrarietà, senza rancore e personalismi, nei confronti di una “inclusione forzata fatta da persone che non conoscono la città e non sanno come il territorio viene vissuto, senza consultare invece chi lo vive.Lascio il mio incarico in Forza Italia – dice la Pupo - il partito dove ho sempre militato, la mia casa politica. Per me è una scelta molto difficile, un grande dispiacere personale e vorrei ringraziare iscritti, militanti, dirigenti e amministratori con cui ho condiviso il lungo percorso e le battaglie. Non rinnego la mia storia politica – precisa - , anzi ne sono orgogliosa. Avevamo ricominciato nel 2018 e nel 2019 a riprogrammare e ricostruire, anche in provincia, la macchina organizzativa del partito: c’era stato un lavoro di squadra ed erano arrivati anche grandi risultati in provincia e in regione. Condividevo quindi la volontà politica come presupposto necessario per ricostruire a Tolentino Forza Italia tramite un contino confronto con i territori”.Poi entra nel merito della questione cittadina: “A Tolentino abbiamo letto sul giornale la volontà di ricostituire il gruppo consiliare (e sapete – precisa - qual era la situazione difficile determinata dai due consiglieri comunali transitati in un gruppo misto, ma che di fatto con il loro abbandono avevano fatto annullare la rappresentata di FI in consiglio, e che ora è stato deciso di far tornare). Noi non condividiamo la modalità di una decisione imposta, calata dall’alto, voluta da chi non conosce il nostro territorio. Non ne facciamo un problema personale ma politico, di metodo. Quando si parlava di rinnovamento e inclusione – prosegue – credevo che dovessero partire da meritocrazia, rispetto, responsabilità politica e soprattutto da un serio dibattito interno con tutti i dirigenti e gli organi preposti. Questo modo di fare politica non posso condividerlo, non mi riconosco in questi meccanismi che a Tolentino hanno ancor più diviso e vanificato gli sforzi che si stavano facendo nel silenzio, per creare un valore aggiunto al partito e per allargarlo.Ne prendo atto e, dopo una profonda riflessionie, non riconoscendomi più con questa Forza Italia, proprio nel rispetto degli elettori, è doveroso fare un passo indietro. Non mi interessano né le polemiche né le diatribe interne, e credo che i cittadini siano molto più intelligenti di quello che si pensi: sono sicura che abbiano ben capito quello che è accaduto. Rimarrò a fare politica perché per me è passione, impegno. La passione resta – conclude - e non si alimenta da incarichi o poltrone”.
“Non condividiamo le scelte calate dall’alto, senza alcun confronto. Continueremo a fare politica senza vessilli”.

È unanime la posizione dell’ormai ex commissario di Forza Italia Tolentino Daniele Pinciaroli, della vice coordinatrice provinciale Alessia Pupo e del responsabile regionale per la sanità di Forza Italia Stefano Gobbi che, questa mattina, in una conferenza stampa, hanno annunciato di prendere le distanze dal partito di Silvio Berlusconi.

Goccia che ha fatto traboccare il vaso la ricostituzione del gruppo consiliare di Forza Italia con i consiglieri Carmelo Ceselli e Luca Scorcella di cui, stando a quanto raccontano i tre dimissionari, nessuno era stato messo a conoscenza.

“Per quanto mi riguarda – esordisce Pinciaroli ai microfoni di Radio C1…inBlu -  la mia esperienza come Commissario FI Tolentino si conclude qui. Sono contento di aver conosciuto l’ambiente, da Roma fino a quello regionale, ma non ho condiviso, mio malgrado, alcune scelte che sono state, seppur di quantità e qualità minimali, dirompenti.

Hanno dimostrato che alcuni dirigenti preferiscono una linea molto diversa da quella di cui si parlò a Roma. Ci si chiese di rivitalizzare Forza Italia e dare sprint per creare un consenso molto più ampio di quello che non avesse già Tolentino. Per quanto mi riguarda – confida - questa esperienza, che ritengo finita, mi ha arricchito di conoscenze, ma mi permette di fare una riflessione finale. Io sono un professionista, vivo e lavoro a Tolentino, una città che conosco bene così come i suoi cittadini. Siamo persone che non hanno bisogno del vessillo politico per fare qualcosa. Il mio sforzo era quello di portare a Forza Italia un quid in più nel territorio. Ho preso atto che il metodo sia ben diverso quello preferito da alcuni dirigenti e faccio marcia indietro”.

Gli fa eco Stefano Gobbi: “Sei mesi fa – dice – accettai l’incarico di responsabile regionale per la sanità di Forza Italia con orgoglio e ringrazio per questo Tajani e Battistoni che hanno creduto in me.

Gli ultimi avvenimenti, nella metodologia, che sono stati fatti a Tolentino, con una inclusione forzata, senza alcuna condivisone, ma anzi calata dall’alto, hanno portato ad un po’ di destabilizzazione, soprattutto negli iscritti e nelle figure dirigenziali.

Tutto questo ci ha portato a dare le dimissioni e rimettere gli incarichi. Restiamo però in politica perché la nostra missione è quella di centristi, liberali, cattolici, europeisti. Restiamo in politica, ma lontani da Forza Italia”.

Come Pinciaroli e Gobbi, anche Alessia Pupo ribadisce la propria contrarietà, senza rancore e personalismi, nei confronti di una “inclusione forzata fatta da persone che non conoscono la città e non sanno come il territorio viene vissuto, senza consultare invece chi lo vive.

Lascio il mio incarico in Forza Italia – dice la Pupo - il partito dove ho sempre militato, la mia casa politica. Per me è una scelta molto difficile, un grande dispiacere personale e vorrei ringraziare iscritti, militanti, dirigenti e amministratori con cui ho condiviso il lungo percorso e le battaglie. Non rinnego la mia storia politica – precisa - , anzi ne sono orgogliosa. Avevamo ricominciato nel 2018 e nel 2019 a riprogrammare e ricostruire, anche in provincia, la macchina organizzativa del partito: c’era stato un lavoro di squadra ed erano arrivati anche grandi risultati in provincia e in regione. Condividevo quindi la volontà politica come presupposto necessario per ricostruire a Tolentino Forza Italia tramite un contino confronto con i territori”.

Poi entra nel merito della questione cittadina: “A Tolentino abbiamo letto sul giornale la volontà di ricostituire il gruppo consiliare (e sapete – precisa - qual era la situazione difficile determinata dai due consiglieri comunali transitati in un gruppo misto, ma che di fatto con il loro abbandono avevano fatto annullare la rappresentata di FI in consiglio, e che ora è stato deciso di far tornare). Noi non condividiamo la modalità di una decisione imposta, calata dall’alto, voluta da chi non conosce il nostro territorio. Non ne facciamo un problema personale ma politico, di metodo. Quando si parlava di rinnovamento e inclusione – prosegue – credevo che dovessero partire da meritocrazia, rispetto, responsabilità politica e soprattutto da un serio dibattito interno con tutti i dirigenti e gli organi preposti. Questo modo di fare politica non posso condividerlo, non mi riconosco in questi meccanismi che a Tolentino hanno ancor più diviso e vanificato gli sforzi che si stavano facendo nel silenzio, per creare un valore aggiunto al partito e per allargarlo.

Ne prendo atto e, dopo una profonda riflessionie, non riconoscendomi più con questa Forza Italia, proprio nel rispetto degli elettori, è doveroso fare un passo indietro. Non mi interessano né le polemiche né le diatribe interne, e credo che i cittadini siano molto più intelligenti di quello che si pensi: sono sicura che abbiano ben capito quello che è accaduto. Rimarrò a fare politica perché per me è passione, impegno. La passione resta – conclude - e non si alimenta da incarichi o poltrone”.

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