Acqua, dai contatori non si scappa

Venerdì, 25 Settembre 2015 02:00 | Letto 1241 volte   Clicca per ascolare il testo Acqua, dai contatori non si scappa E stata unestate calda a Camerino non soltanto per il clima, decisamente gradevole, quanto soprattutto per il dibattito politico che ha seguito la decisione dellamministrazione comunale di conferire, in base al disposto di legge, il servizio idrico integrato allASSM di Tolentino. Una scelta non da tutti condivisa e che ha portato ciascuno a proporre la propria "verità". Quello che maggiormente preoccupa il cittadino è lassoluta novità dei contatori che, a breve, dovranno essere istallati per conformare i costi agli effettivi consumi. Al riguardo interviene Massimo Principi, direttore generale dellAmbito Territoriale Otiimale n. 3 "Marche Centro – Macerata". "I contatori sono obbligatori – precisa Principi – perchè cè tutto un sistema normativo che impone la tariffazione sulla base dei consumi che gli utenti sostengono nel corso dellanno, con letture e fatturazioni periodiche. La cosiddetta fatturazione a consumo forfettario è ormai da diverso tempo fuori dai regolamenti e dalle normative. Ciò non comporta per il comune di Camerino la possibilità di essere "punito" civilmente o penalmente, ma è chiaro che i comuni che non si adeguano con i contatori saranno penalizzati dal punto di vista tariffario, subendo perdite che poi dovranno essere dichiarate con la fiscalità generale". Non fa differenza, secondo Principi, nemmeno la scelta del gestore cui è affidato il servizio. "I prezzi non possono che essere gli stessi qualunque sia il gestore scelto – prosegue il direttore – perchè la tariffa del servizio idrico del comune di Camerino viene commisurata ai costi sostenuti dal gestore. Va da sè che per abbassare le tariffe il servizio deve essere il più efficiente possibile. Circa poi la scelta del gestore penso, senza parteggiare per nessuno, che le aziende che operano nel servizio idrico da oltre un secolo offrono maggiori garanzie di conoscenza di come il servizio stesso deve essere effettuato rispetto ad una società, come Valli Varanensi, che è tuttora in fase di costituzione. Qualunque sia il gestore, in definitiva, dovrà incassare dal comune, in questo caso quello di Camerino, quanto speso e ciò con buona pace di chi sostiene che le tariffe potranno essere diverse in funzione del gestore". Resta comunque la questione della disparità esistente tra la zona montana, dove lacqua sgorga in abbondanza, e la zona costiera. Le tariffe non dovrebbero essere diverse? "La tariffa del servizio idrico – precisa Principi – è la somma di tre servizi che i comuni che operano in economia offrono: acquedotto, fognatura e depurazione. Detto questo vero è che in montagna lacqua costa meno, ma il servizio di fognatura e depurazione, soprattutto in zone scarsamente popolate, comporta costi maggiori rispetto a comuni con una più alta densità di abitanti. Si tratta, quindi, di una valutazione che va fatta nel suo insieme con tre servizi che si sommano in termini di costo per lutenza". In definitiva listallazione dei contatori non può essere evitata? "Ripeto che la tariffazione deve avvenire a consumo e per conoscere leffettivo consumo di una famiglia occorre misurarlo e questo viene fatto attraverso i contatori – conclude il direttore generale dellA.T.O. - Se ciò non avviene lautorità che delibera le tariffe penalizzerà ogni anno lente gestore, in questo caso il comune, di un dieci per cento che dovrà poi essere recuperato attraverso laumento di altre entrate. Dal contatore non si scappa. E altresì chiaro che listallazione per tutte le utenze di Camerino non potrà avvenire nel brevissimo periodo, per cui come Autorità dAmbito abbiamo chiesto allAutorità per lEnergia e il Gas una sorta di moratoria che, almeno per 3 anni, non penalizzi il comune di Camerino per il fatto di non avere i contatori".

E' stata un'estate calda a Camerino non soltanto per il clima, decisamente gradevole, quanto soprattutto per il dibattito politico che ha seguito la decisione dell'amministrazione comunale di conferire, in base al disposto di legge, il servizio idrico integrato all'ASSM di Tolentino. Una scelta non da tutti condivisa e che ha portato ciascuno a proporre la propria "verità". Quello che maggiormente preoccupa il cittadino è l'assoluta novità dei contatori che, a breve, dovranno essere istallati per conformare i costi agli effettivi consumi. Al riguardo interviene Massimo Principi, direttore generale dell'Ambito Territoriale Otiimale n. 3 "Marche Centro – Macerata". "I contatori sono obbligatori – precisa Principi – perchè c'è tutto un sistema normativo che impone la tariffazione sulla base dei consumi che gli utenti sostengono nel corso dell'anno, con letture e fatturazioni periodiche. La cosiddetta fatturazione a consumo forfettario è ormai da diverso tempo fuori dai regolamenti e dalle normative. Ciò non comporta per il comune di Camerino la possibilità di essere "punito" civilmente o penalmente, ma è chiaro che i comuni che non si adeguano con i contatori saranno penalizzati dal punto di vista tariffario, subendo perdite che poi dovranno essere dichiarate con la fiscalità generale". Non fa differenza, secondo Principi, nemmeno la scelta del gestore cui è affidato il servizio. "I prezzi non possono che essere gli stessi qualunque sia il gestore scelto – prosegue il direttore – perchè la tariffa del servizio idrico del comune di Camerino viene commisurata ai costi sostenuti dal gestore. Va da sè che per abbassare le tariffe il servizio deve essere il più efficiente possibile. Circa poi la scelta del gestore penso, senza parteggiare per nessuno, che le aziende che operano nel servizio idrico da oltre un secolo offrono maggiori garanzie di conoscenza di come il servizio stesso deve essere effettuato rispetto ad una società, come Valli Varanensi, che è tuttora in fase di costituzione. Qualunque sia il gestore, in definitiva, dovrà incassare dal comune, in questo caso quello di Camerino, quanto speso e ciò con buona pace di chi sostiene che le tariffe potranno essere diverse in funzione del gestore". Resta comunque la questione della disparità esistente tra la zona montana, dove l'acqua sgorga in abbondanza, e la zona costiera. Le tariffe non dovrebbero essere diverse? "La tariffa del servizio idrico – precisa Principi – è la somma di tre servizi che i comuni che operano in economia offrono: acquedotto, fognatura e depurazione. Detto questo vero è che in montagna l'acqua costa meno, ma il servizio di fognatura e depurazione, soprattutto in zone scarsamente popolate, comporta costi maggiori rispetto a comuni con una più alta densità di abitanti. Si tratta, quindi, di una valutazione che va fatta nel suo insieme con tre servizi che si sommano in termini di costo per l'utenza". In definitiva l'istallazione dei contatori non può essere evitata? "Ripeto che la tariffazione deve avvenire a consumo e per conoscere l'effettivo consumo di una famiglia occorre misurarlo e questo viene fatto attraverso i contatori – conclude il direttore generale dell'A.T.O. - Se ciò non avviene l'autorità che delibera le tariffe penalizzerà ogni anno l'ente gestore, in questo caso il comune, di un dieci per cento che dovrà poi essere recuperato attraverso l'aumento di altre entrate. Dal contatore non si scappa. E' altresì chiaro che l'istallazione per tutte le utenze di Camerino non potrà avvenire nel brevissimo periodo, per cui come Autorità d'Ambito abbiamo chiesto all'Autorità per l'Energia e il Gas una sorta di moratoria che, almeno per 3 anni, non penalizzi il comune di Camerino per il fatto di non avere i contatori".

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