Anas porterà a termine le attività della Quadrilatero

Giovedì, 14 Gennaio 2016 16:10 | Letto 2763 volte   Clicca per ascolare il testo Anas porterà a termine le attività della Quadrilatero Saranno portate a termine dall’Anas tutte le attività precedentemente perviste a carico di Quadrilatero che prevedono il completamento delle due arterie principali, Foligno - Civitanova Marche (SS77) e Perugia - Ancona (SS76 e SS318), oltre alla Pedemontana delle Marche tratto Fabriano-Muccia/Sfercia e gli altri allacci e intervallive (innesto della Foligno-Civitanova-SS77 con la Statale 16 e alle intervallive Tolentino-San Severino e Macerata), tutti interventi idonei ad assicurare il raccordo con i poli industriali esistenti e, più in generale, a migliorare e incrementare l’accessibilità alle aree interne delle regioni interessate. È questo l’esito di un incontro che si è svolto a Roma tra il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il presidente dell’Anas Armani e il presidente della società Quadrilatero Perosino, per valutare il progetto di fusione per incorporazione di Quadrilatero in Anas. Il percorso è stato dunque tracciato e a breve sarà firmato un protocollo di intesa per monitorare gli interventi che saranno proseguiti da Anas, al fine di consentire che tutte le attività siano definitivamente concluse.       articolo precedente  Un territorio che non interessa a nessuno Mentre a Roma (ed anche ad Ancona) si dicute, Sagunto viene conquistata. Ancora una volta prendiamo in prestito la massima delle storie di Tito Livio per riflettere su quanto accade nei territori dellentroterra maceratese. Lo spunto da un fatto di cronaca accaduto a Pieve Torina (ma sarebbe potuto capitare in qualunque altro paese) dove una giovane donna colta da infarto acuto al miocardio non ha trovato posto negli ospedali di Macerata e Ancona, ma neppure in quelli di Ascoli e Pesaro (unici presidi in cui è presente il reparto di emodinamica, necessario per curare la patologia) ed è stata salvata grazie alla disponibilità dellospedale di Foligno. Tutto è bene quel che finisce bene si dirà, ma lepisodio impone alcune necessarie considerazioni. Anzitutto la costatazione, ormai arcinota, che i continui tagli alla sanità, in nome di un non sempre correttamente identificato risparmio, causano enormi disagi alla popolazione che vive nelle zone montane fino a mettere seriamente a rischio i beni più preziosi della vita e della salute, diritti tra laltro costituzionalmente tutelati. In secondo luogo il fatto che ormai da tali zone diventa sempre più semplice usufruire dei servizi e delle strutture presenti nella vicina Umbria, pur continuando a pagare tasse alla regione Marche. Ma qui si apre un altro problema. LUmbria sarebbe davvero vicina se fossero stati completati i lavori della superstrada 77 Valdichienti, opera che vide la luce circa 35 anni fa e il cui termine viene continuamente rinviato per motivi che risultano ai più sconosciuti. E allora, nella speranza che non abbia mai a scapparci il morto, non ci resta che tornare alla frase iniziale. Quando termineranno le discussioni e si opererà realmente nellinteresse dei cittadini, anche coloro che vivono in zone apparentemente svantaggiate, povere di voti, ma in realtà ricche di risorse?   

Saranno portate a termine dall’Anas tutte le attività precedentemente perviste a carico di Quadrilatero che prevedono il completamento delle due arterie principali, Foligno - Civitanova Marche (SS77) e Perugia - Ancona (SS76 e SS318),

oltre alla Pedemontana delle Marche tratto Fabriano-Muccia/Sfercia e gli altri allacci e intervallive (innesto della Foligno-Civitanova-SS77 con la Statale 16 e alle intervallive Tolentino-San Severino e Macerata),

tutti interventi idonei ad assicurare il raccordo con i poli industriali esistenti e, più in generale, a migliorare e incrementare l’accessibilità alle aree interne delle regioni interessate.

È questo l’esito di un incontro che si è svolto a Roma tra il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il presidente dell’Anas Armani e il presidente della società Quadrilatero Perosino,

per valutare il progetto di fusione per incorporazione di Quadrilatero in Anas.

Il percorso è stato dunque tracciato e a breve sarà firmato un protocollo di intesa per monitorare gli interventi che saranno proseguiti da Anas,

al fine di consentire che tutte le attività siano definitivamente concluse.

 

 superstrada

 

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Un territorio che non interessa a nessuno

"Mentre a Roma (ed anche ad Ancona) si dicute, Sagunto viene conquistata". Ancora una volta prendiamo in prestito la massima delle storie di Tito Livio per riflettere su quanto accade nei territori dell'entroterra maceratese. Lo spunto da un fatto di cronaca accaduto a Pieve Torina (ma sarebbe potuto capitare in qualunque altro paese) dove una giovane donna colta da infarto acuto al miocardio non ha trovato posto negli ospedali di Macerata e Ancona, ma neppure in quelli di Ascoli e Pesaro (unici presidi in cui è presente il reparto di emodinamica, necessario per curare la patologia) ed è stata salvata grazie alla disponibilità dell'ospedale di Foligno. Tutto è bene quel che finisce bene si dirà, ma l'episodio impone alcune necessarie considerazioni. Anzitutto la costatazione, ormai arcinota, che i continui tagli alla sanità, in nome di un non sempre correttamente identificato risparmio, causano enormi disagi alla popolazione che vive nelle zone montane fino a mettere seriamente a rischio i beni più preziosi della vita e della salute, diritti tra l'altro costituzionalmente tutelati. In secondo luogo il fatto che ormai da tali zone diventa sempre più semplice usufruire dei servizi e delle strutture presenti nella vicina Umbria, pur continuando a pagare tasse alla regione Marche. Ma qui si apre un altro problema. L'Umbria sarebbe davvero vicina se fossero stati completati i lavori della superstrada 77 Valdichienti, opera che vide la luce circa 35 anni fa e il cui termine viene continuamente rinviato per motivi che risultano ai più sconosciuti. E allora, nella speranza che non abbia mai a "scapparci il morto", non ci resta che tornare alla frase iniziale. Quando termineranno le discussioni e si opererà realmente nell'interesse dei cittadini, anche coloro che vivono in zone apparentemente svantaggiate, povere di voti, ma in realtà ricche di risorse?   

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