Camerino: riunione rinviata per il nuovo carcere

Lunedì, 08 Gennaio 2018 18:29 | Letto 1359 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino: riunione rinviata per il nuovo carcere “Il nuovo carcere, per ora, rimane un proclama su Facebook” . A scriverlo, in una nota inviata alla stampa,  è il sindaco  di Camerino Gianluca Pasqui, spiegando i motivi del rinvio della riunione, inizialmente prevista per questo martedì 9 gennaio.Subito dopo l’annuncio dato dall’onorevole Irene Manzi, nelle scorse settimane- si legge nel comunicato-  avevo convocato una riunione che consentisse di passare prima possibile ad una fase operativa. Per evitare che il periodo elettorale consentisse facili strumentalizzazioni di un argomento che invece ci sta molto a cuore e da cui dipende una buona fetta di futuro del tessuto economico della nostra città e del nostro territorio.Purtroppo- continua Pasqui-  dei tanti soggetti a cui avevo inviato quella lettera, solo uno ha risposto:  il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dottor Santi Consolo, che ringrazio per la considerazione, che suggerisce un rinvio della riunione prevista per questo martedì 9 gennaio . Nella nota ricevuta- prosegue il primo cittadino- veniamo informati che “il comitato paritetico interministeriale per l’edilizia penitenziaria ha concordato sulla proposta di realizzazione di un istituto penitenziario di cento posti nell’area individuata dall’ex piano carceri. L’iter relativo alla gestione dell’appalto di tale nuovo istituto, è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche della Lombardia ed Emilia Romagna. Relativamente ai finanziamenti, necessitando una somma di circa 15/20 milioni di Euro, la questione dovrà essere affrontata in sede di Comitato Paritetico. Nelle more del reperimento dei fondi, questo Dipartimento sta lavorando sulla predisposizione dello schema di istituto ad alta valenza socio-riabilitativa e a contestuale basso impatto ambientale, secondo i modelli proposti dagli Stati generali sull’esecuzione penale. Tale studio di fattibilità dovrebbe essere pronto entro la fine del mese corrente e quindi potrà essere trasmesso al MIT. Ciò premesso, un incontro in tempi così ravvicinati come quelli proposti appare prematuro e, in ragione della citata competenza in capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe essere più opportuno tenerlo in una sede centrale”. Preso atto della nota e del fatto che nessuno degli altri soggetti convocati ha risposto al mio invito- sottolinea il sindaco -  ho ritenuto doveroso rinviare la riunione prevista al mese prossimo, con data da definirsi e, accogliendo il suggerimento del capo del DAP, da tenersi a Roma. Da anni, la mia e altre amministrazioni prima di me, ci adoperiamo per realizzare il nuovo carcere a Camerino. Anche subito dopo il sisma, avevamo avuto una riunione a Roma con il sottosegretario del Ministero della Giustizia, oltre a incontri per illustrare progetti e prospettive. Credevamo, dopo l’annuncio delle scorse settimane (dato anche tramite social network da esponenti di partiti di governo) di aver aggiunto un altro importante tassello verso la realizzazione di un’opera strategica al futuro della nostra economia. E vogliamo crederci ancora! Convinti, quindi, che non sia questo il caso- conclude la nota- vogliamo tuttavia far presente che non permetteremo temporeggiamenti che rischiano di sembrare strumentali. Soprattutto in considerazione del fatto che siamo in piena campagna elettorale”.

“Il nuovo carcere, per ora, rimane un proclama su Facebook” . A scriverlo, in una nota inviata alla stampa,  è il sindaco  di Camerino Gianluca Pasqui, spiegando i motivi del rinvio della riunione, inizialmente prevista per questo martedì 9 gennaio."Subito dopo l’annuncio dato dall’onorevole Irene Manzi, nelle scorse settimane- si legge nel comunicato-  avevo convocato una riunione che consentisse di passare prima possibile ad una fase operativa. Per evitare che il periodo elettorale consentisse facili strumentalizzazioni di un argomento che invece ci sta molto a cuore e da cui dipende una buona fetta di futuro del tessuto economico della nostra città e del nostro territorio.Purtroppo- continua Pasqui-  dei tanti soggetti a cui avevo inviato quella lettera, solo uno ha risposto:  il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, dottor Santi Consolo, che ringrazio per la considerazione, che suggerisce un rinvio della riunione prevista per questo martedì 9 gennaio .

Nella nota ricevuta- prosegue il primo cittadino- veniamo informati che “il comitato paritetico interministeriale per l’edilizia penitenziaria ha concordato sulla proposta di realizzazione di un istituto penitenziario di cento posti nell’area individuata dall’ex piano carceri. L’iter relativo alla gestione dell’appalto di tale nuovo istituto, è gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale Opere Pubbliche della Lombardia ed Emilia Romagna. Relativamente ai finanziamenti, necessitando una somma di circa 15/20 milioni di Euro, la questione dovrà essere affrontata in sede di Comitato Paritetico. Nelle more del reperimento dei fondi, questo Dipartimento sta lavorando sulla predisposizione dello schema di istituto ad alta valenza socio-riabilitativa e a contestuale basso impatto ambientale, secondo i modelli proposti dagli Stati generali sull’esecuzione penale. Tale studio di fattibilità dovrebbe essere pronto entro la fine del mese corrente e quindi potrà essere trasmesso al MIT. Ciò premesso, un incontro in tempi così ravvicinati come quelli proposti appare prematuro e, in ragione della citata competenza in capo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, potrebbe essere più opportuno tenerlo in una sede centrale”.

Preso atto della nota e del fatto che nessuno degli altri soggetti convocati ha risposto al mio invito- sottolinea il sindaco -  ho ritenuto doveroso rinviare la riunione prevista al mese prossimo, con data da definirsi e, accogliendo il suggerimento del capo del DAP, da tenersi a Roma.

Da anni, la mia e altre amministrazioni prima di me, ci adoperiamo per realizzare il nuovo carcere a Camerino. Anche subito dopo il sisma, avevamo avuto una riunione a Roma con il sottosegretario del Ministero della Giustizia, oltre a incontri per illustrare progetti e prospettive. Credevamo, dopo l’annuncio delle scorse settimane (dato anche tramite social network da esponenti di partiti di governo) di aver aggiunto un altro importante tassello verso la realizzazione di un’opera strategica al futuro della nostra economia. E vogliamo crederci ancora! Convinti, quindi, che non sia questo il caso- conclude la nota- vogliamo tuttavia far presente che non permetteremo temporeggiamenti che rischiano di sembrare strumentali. Soprattutto in considerazione del fatto che siamo in piena campagna elettorale”.

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