Camerino- Riaperto nella nuova sede l'Ufficio del Giudice Pace. Impegno a portare avanti realizzazione Carcere

Giovedì, 08 Marzo 2018 14:42 | Letto 2590 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino- Riaperto nella nuova sede l'Ufficio del Giudice Pace. Impegno a portare avanti realizzazione Carcere Nella nuova sede di loc.Caselle 1, riaperto lUfficio del Giudice di Pace di Camerino. Alla cerimonia sono intervenuti il Procuratore Giovanni Giorgio, il Presidente del Tribunale di Macerata Gianfranco Coccioli, il vice Prefetto Antonio Angeloni, il Dirigente Ammnistrativo Vincenzo Bonanni,il sindaco Gianluca Pasqui e gli assessori Antonella Nalli ed Erica Cervelli,il rettore di Unicam Claudio Pettinari, larcivescovo Francesco Brugnaro,  rappresentanti delle Forze dellOrdine e della Direzione del Demanio. Un grande piacere per tutti noi dellUfficio giudiziario di Macerata laver contribuito alla riattivazione di questo presidio giudiziario che è lesempio di come, creando una grande sinergia istituzionale, se cè la volontà di tutti, possono raggiungersi obiettivi significativi . Così, nel suo intervento di apertura, il Presidente del Tribunale Coccioli. Sono giunto a Macerata otto mesi fa - ha aggiunto- e, immediatamente sono stato sensibilizzato dal Procuratore della Repubblica,  dal dirigente Bonanni e dallAvvocatura locale. Si è creata una sinergia favorevole perchè tutti siamo stati consapevoli dellesigenza di una ripartenza, per una città soffocata da due eventi; il primo in ordine di tempo, è stata la soppressione del Tribunale e per lAvvocatura e per lutenza e per la comunità non è stato sicuramente un vantaggio perchè ha significato lo smarrimento di una comunità e la perdita di un punto di riferimento istituzionale importante. Quando sono arrivato ho percepito tale disagio da parte del Foro e dellutenza e, successivamente, cè stato il sisma, evento ancora più grave e micidiale che ha contribuito ad alimentare un disagio profondo  che meritava assoluta considerazione ed è per questo che mi sono immediatamente lasciato sensibilizzare su questo tema. Abbiamo dunque creato dei collegamenti istituzionali molto forti e si è realizzata una incredibile sinergia e, nel volgere di breve tempo, siamo riusciti a traguardare l obiettivo che ci eravamo prefissi di creare un piccolo presidio che è testimonianza di un messaggio, significativo per la cittadinanza, per le istituzioni e anche per Macerata, realizzandosi una distribuzione e una più agevole gestione dellufficio periferico di Camerino. Come Presidente di Tribunale sono anche coordinatore e responsabile degli Uffici di Giudice di Pace e posso dire che oggi, sotto gli occhi di tutti, può vedersi il risultato di una piena collaborazione; i ringraziamenti vanno anche al Demanio che, da subito, si è attivato  per la scelta e la messa a disposizione del fabbricato e a tutti i collaboratori dellUfficio per il loro contributo di sensibilità nel permettere, almeno con riferimento a tale situazione, il ritorno alla normalità di cui Camerino ha bisogno. Ce labbiamo messa tutta.  Per me si aggiunge anche una componenete affettiva nei confronti di Camerino- ha dichiarato il Procuratore Giorgio- ; augurandoci che quanto prima si possa riaprire la sede della zona rossa- ha aggiunto- la riapertura dellUfficio in questa sede costituisce un positivo segnale di ripresa. Un momento positivo anche dal punto di vista psicologico e che va salutato con gioia per guardare ad un futuro che si spera possa avere sempre maggiori aperture rispetto allattuale situazione. Una giornata importante per tutta la comunità- ha sottolineato il sindaco Pasqui- Se pensiamo al sisma del 24 agosto 2016 e allevento ancora più catastrofico di ottobre, possiamo dire di essere tornati oggi al 23 agosto 2016;  con la riapertura di questo Ufficio infatti, abbiamo riportato  nel territorio tutte le istituzioni che servono a far vivere una comunità. Concordo con il Procuratore che questo sia anche un segnale psicologico; noi la forza la troviamo quotidianamente proprio da questi segnali che sono di sostanza ma, senza i quali, non potremmo andare avanti in un momento straordinariamente difficile. Ad un anno e mezzo infatti la ricostruzione è qualcosa che non esiste e la nostra è ancora una condizione precaria legata alla Protezione Civile  e alla piena emergenza. E da questi momenti che dunque traiamo iniezioni di fiducia che, passando per le istituzioni, arrivano al cittadino. Sono questi segnali che ci danno la consapevolezza che ci siamo, e, che ce la faremo. Ce la farà un territorio e, con la formazione del prossimo Governo, auspico che si possa andare a rivedere il vero cratere sismico e la medicina utile a guarire la sua malattia.   Rapportate al territorio e ai bisogni reali della gente, le parole dellarcivescovo Brugnaro:  Vedo questo segno come una vera preparazione del futuro -;quando si parla di proiezioni- ha osservato- spesso in realtà non si lavora sul presente ma su quello che dal presente si può ricavare per il futuro. Fatti come questo sono la dimostrazione di quello sviluppo e della risposta ad altre esigenze che potranno venire. Altro aspetto è che quando ci riferiamo al territorio non dobbiamo dimenticare che esso al suo interno ha tante domande, corrispondenti alle domande della gente. Credo allora che occorra cambiare lattitudine mentale, intellettuale, politica, morale e anche religiosa, e ascoltare la comunità , senza  prefigurare noi le sue necessità o quello che la gente desidererebbe domandare. Imparare ad ascoltare la gente- ha rimarcato- credo sia il verbo fondamentale perchè nelle domande della gente cè la realtà del territorio. La gente oggi vuole una scuola, un lavoro, una giustizia prossimi, una chiesa che si fa prossimo. A tutti si richiede dunque il grande sforzo  di non far dire al territorio quello che piace a noi, per permettere alla gente del territorio di potersi esprimere attraverso canali culturali, religiosi, economici, in modo tale che, anche profondamente diverse, queste terre restino cariche dell utile memoria del passato e nel contempo rivedano opportunità possibili e non teoriche che corrispondano ai bisogni della gente. Altrimenti si rischia di supporli solo ideologicamente senza dar conto della gente che del territorio vive e del territorio fa cultura.  Dagli interventi si è potuta percepire anche una positiva apertura in merito alla costruzione del nuovo carcere di Camerino; è stato proprio il Procuratore Giovanni Giorgio a rivolgere parole di ringraziamento al Sottosegretario Ferri per aver raccolto tutte le richieste che gli sono state avanzate sullargomento, svolgendo unazione incisiva e facendosi promotore di un progetto più realistico rispetto a quello un po più faranoico inizialmente prospettato.  Quanto alla costruzione del nuovo carcere- ha detto il Procuratore- credo che, se necessario anche in modo pressante, potremmo insieme avanzare richieste al nuovo Governo. La struttura carceraria a servizio del Tribunale di Camerino non solo era utile per ragioni funzionali e di efficienza del servizio ma credo avesse un significato anche nella complessiva ditta di Camerino, per il positivo dialogo tra istituzioni  comunità locale e popolazione carceraria.Valori che vanno ricordati e che costituiranno la premessa per quello che insieme cercheremo di costruire.  C.C.    

Nella nuova sede di loc.Caselle 1, riaperto l'Ufficio del Giudice di Pace di CamerinoAlla cerimonia sono intervenuti il Procuratore Giovanni Giorgio, il Presidente del Tribunale di Macerata Gianfranco Coccioli, il vice Prefetto Antonio Angeloni, il Dirigente Ammnistrativo Vincenzo Bonanni,il sindaco Gianluca Pasqui e gli assessori Antonella Nalli ed Erica Cervelli,il rettore di Unicam Claudio Pettinari, l'arcivescovo Francesco Brugnaro,  rappresentanti delle Forze dell'Ordine e della Direzione del Demanio. " Un grande piacere per tutti noi dell'Ufficio giudiziario di Macerata l'aver contribuito alla riattivazione di questo presidio giudiziario che è l'esempio di come, creando una grande sinergia istituzionale, se c'è la volontà di tutti, possono raggiungersi obiettivi significativi ". Così, nel suo intervento di apertura, il Presidente del Tribunale Coccioli. " Sono giunto a Macerata otto mesi fa - ha aggiunto- e, immediatamente sono stato sensibilizzato dal Procuratore della Repubblica,  dal dirigente Bonanni e dall'Avvocatura locale. Si è creata una sinergia favorevole perchè tutti siamo stati consapevoli dell'esigenza di una ripartenza, per una città soffocata da due eventi; il primo in ordine di tempo, è stata la soppressione del Tribunale e per l'Avvocatura e per l'utenza e per la comunità non è stato sicuramente un vantaggio perchè ha significato lo smarrimento di una comunità e la perdita di un punto di riferimento istituzionale importante. Quando sono arrivato ho percepito tale disagio da parte del Foro e dell'utenza e, successivamente, c'è stato il sisma, evento ancora più grave e micidiale che ha contribuito ad alimentare un disagio profondo  che meritava assoluta considerazione ed è per questo che mi sono immediatamente lasciato sensibilizzare su questo tema. Abbiamo dunque creato dei collegamenti istituzionali molto forti e si è realizzata una incredibile sinergia e, nel volgere di breve tempo, siamo riusciti a traguardare l' obiettivo che ci eravamo prefissi di creare un piccolo presidio che è testimonianza di un messaggio, significativo per la cittadinanza, per le istituzioni e anche per Macerata, realizzandosi una distribuzione e una più agevole gestione dell'ufficio periferico di Camerino. Come Presidente di Tribunale sono anche coordinatore e responsabile degli Uffici di Giudice di Pace e posso dire che oggi, sotto gli occhi di tutti, può vedersi il risultato di una piena collaborazione; i ringraziamenti vanno anche al Demanio che, da subito, si è attivato  per la scelta e la messa a disposizione del fabbricato e a tutti i collaboratori dell'Ufficio per il loro contributo di sensibilità nel permettere, almeno con riferimento a tale situazione, il ritorno alla normalità di cui Camerino ha bisogno. Ce l'abbiamo messa tutta". 

" Per me si aggiunge anche una componenete affettiva nei confronti di Camerino- ha dichiarato il Procuratore Giorgio- ; augurandoci che quanto prima si possa riaprire la sede della 'zona rossa'- ha aggiunto- la riapertura dell'Ufficio in questa sede costituisce un positivo segnale di ripresa. Un momento positivo anche dal punto di vista psicologico e che va salutato con gioia per guardare ad un futuro che si spera possa avere sempre maggiori aperture rispetto all'attuale situazione".

" Una giornata importante per tutta la comunità- ha sottolineato il sindaco Pasqui- Se pensiamo al sisma del 24 agosto 2016 e all'evento ancora più catastrofico di ottobre, possiamo dire di essere tornati oggi al 23 agosto 2016;  con la riapertura di questo Ufficio infatti, abbiamo riportato  nel territorio tutte le istituzioni che servono a far vivere una comunità. Concordo con il Procuratore che questo sia anche un segnale psicologico; noi la forza la troviamo quotidianamente proprio da questi segnali che sono di sostanza ma, senza i quali, non potremmo andare avanti in un momento straordinariamente difficile. Ad un anno e mezzo infatti la ricostruzione è qualcosa che non esiste e la nostra è ancora una condizione precaria legata alla Protezione Civile  e alla piena emergenza. E' da questi momenti che dunque traiamo iniezioni di fiducia che, passando per le istituzioni, arrivano al cittadino. Sono questi segnali che ci danno la consapevolezza che ci siamo, e, che ce la faremo. Ce la farà un territorio e, con la formazione del prossimo Governo, auspico che si possa andare a rivedere il vero cratere sismico e la medicina utile a guarire la sua malattia".  

Rapportate al territorio e ai bisogni reali della gente, le parole dell'arcivescovo Brugnaro: " Vedo questo segno come una vera preparazione del futuro -;quando si parla di proiezioni- ha osservato- spesso in realtà non si lavora sul presente ma su quello che dal presente si può ricavare per il futuro. Fatti come questo sono la dimostrazione di quello sviluppo e della risposta ad altre esigenze che potranno venire. Altro aspetto è che quando ci riferiamo al territorio non dobbiamo dimenticare che esso al suo interno ha tante domande, corrispondenti alle domande della gente. Credo allora che occorra cambiare l'attitudine mentale, intellettuale, politica, morale e anche religiosa, e ascoltare la comunità , senza  prefigurare noi le sue necessità o quello che la gente desidererebbe domandare. Imparare ad ascoltare la gente- ha rimarcato- credo sia il verbo fondamentale perchè nelle domande della gente c'è la realtà del territorio. La gente oggi vuole una scuola, un lavoro, una giustizia prossimi, una chiesa che si fa prossimo. A tutti si richiede dunque il grande sforzo  di non far dire al territorio quello che piace a noi, per permettere alla gente del territorio di potersi esprimere attraverso canali culturali, religiosi, economici, in modo tale che, anche profondamente diverse, queste terre restino cariche dell' utile memoria del passato e nel contempo rivedano opportunità possibili e non teoriche che corrispondano ai bisogni della gente. Altrimenti si rischia di supporli solo ideologicamente senza dar conto della gente che del territorio vive e del territorio fa cultura". 

Dagli interventi si è potuta percepire anche una positiva apertura in merito alla costruzione del nuovo carcere di Camerino; è stato proprio il Procuratore Giovanni Giorgio a rivolgere parole di ringraziamento al Sottosegretario Ferri per aver raccolto tutte le richieste che gli sono state avanzate sull'argomento, svolgendo un'azione incisiva e facendosi promotore di un progetto più realistico rispetto a quello un po' più faranoico inizialmente prospettato.  " Quanto alla costruzione del nuovo carcere- ha detto il Procuratore- credo che, se necessario anche in modo pressante, potremmo insieme avanzare richieste al nuovo Governo. La struttura carceraria a servizio del Tribunale di Camerino non solo era utile per ragioni funzionali e di efficienza del servizio ma credo avesse un significato anche nella complessiva ditta di Camerino, per il positivo dialogo tra istituzioni  comunità locale e popolazione carceraria.Valori che vanno ricordati e che costituiranno la premessa per quello che insieme cercheremo di costruire". 

C.C.

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