"Busta pesante" -Chiesto al Commissario De Micheli il rinvio dell'inizio della restituzione

Giovedì, 19 Aprile 2018 12:56 | Letto 2008 volte   Clicca per ascolare il testo "Busta pesante" -Chiesto al Commissario De Micheli il rinvio dell'inizio della restituzione Incontro a Roma tra i parlamentari marchigiani del PD, Alessia Morani, Mario Morgoni, Francesco Verducci e la Commissaria Straordinaria per la Ricostruzione Paola De Micheli. Al centro del confronto, questioni che riguardano il completo superamento dell’emergenza e l’avvio della ricostruzione nei territori colpiti dal sisma. “ L’incontro con la commissaria – riferisce il senatore Morgoni- è servito a fare un quadro della situazione, delle criticità e delle questioni aperte, per capire quali possono essere i passi che andranno fatti, da qui in avanti, per cercare di dare risposte alle aspettative dei cittadini. Uno degli elementi su cui ci siamo soffermati – continua Morgoni - è stato quello della “busta paga pesante”, con una richiesta esplicita da parte nostra, di una ulteriore proroga dei i termini per la restituzione. La situazione è infatti ancora di piena emergenza e, costringere oggi il cittadino a sobbarcarsi il peso di restituire quello che è stato uno sgravio di cui si è usufruito per un anno, non avere più quel vantaggio e avere in più invece un ulteriore onere da versare allo stato diventa improponibile per cui, in prima battuta abbiamo chiesto una disponibilità per un rinvio nellinizio della restituzione delle somme e, da parte della commissaria abbiamo constatato una disponibilità che, adesso dovrà tuttavia trovare ora nel governo attuale,( se ancora non si riuscirà a costituirne uno nuovo) una altrettanta disponibilità a inserire questo provvedimento nel Documento di Economia e Finanza, con la relativa copertura anche perché bisogna trovare delle somme per rispettare questa volontà. La posposizione di questo termine- spiega il senatore-  per lo Stato significa infatti un onere che dobbiamo essere in grado di coprire e, questo, lo deve fare ovviamente un atto del governo che recepisca tale situazione. La commissaria si è comunque impegnata a sottoporlo al governo attuale o al governo che subentrerà.  Abbiamo inoltre valutato anche tante altre situazioni;  tra queste quella concernente la situazione dei piccoli abusi edilizi  che precludono la possibilità di sancire la conformità del progetto che viene presentato, rispetto a quella che era la situazione precedente; Tante le situazioni di questo genere che al momento, precludono la possibilità di far procedere molti progetti e la conseguente richiesta  di contributo allo Stato. Essendo la situazione piuttosto diffusa, la De Micheli sta lavorando per fare in modo che si possa produrre un provvedimento normativo da inserire in un prossimo decreto che riesca  a rappresentare una sorta di sanatoria. Parliamo di una sanatoria chirurgica,  cioè ovviamente limitata  ad aspetti e ad abusi marginali che non incidano sugli equilibri paesaggistici e che non stravolgano quello che è limpianto urbanistico esistente, in modo che si possa sbloccare questa situazione sicuramente riferita a oltre il 50% degli interventi che debbono essere fatti. Altra richiesta quella concernente un ampliamento del decreto diciamo così detto “salva Peppina” che ha avuto unapplicazione molto limitata. Esigenze e richieste in questo senso anche da parte dei sindaci, motivano  la necessità di un intervento di ampliamento della possibilità di sanare quelle situazioni che hanno visto i cittadini realizzare manufatti e soluzioni abitative di emergenza e provvisorie nellarea di pertinenza o cortilizia della propria abitazione e, occorre fare in modo di riuscire a sanare queste situazioni che si evidenziano come situazioni di necessità. Tra i temi affrontati anche una serie di altre questioni  tecniche  e operative che saranno al centro delle ordinanze in corso e, in attesa di approvazione da parte la Corte dei Conti e, che da qui a 15- 20 giorni saranno definitivamente emanate, conferendo un ulteriore slancio alla ricostruzione in termini di snellimento dell iter, maggiore chiarezza e linearità nelle procedure, anche per quel che riguarda ledilizia pubblica e privata. Nelloccasione del confronto, i parlamentari si sono naturalmente fatti portatori dei messaggi e delle richieste che recentemente i sindaci hanno evidenziato e sottoscritto inviandole alla loro attenzione.     Abbiamo constatato sensibilità e attenzione da parte della Commissaria,  persona  competente, dotata di capacità d’iniziativa, pragmatismo e concretezza. Questo è importante- conclude Morgoni-  perché, a fronte di tante risorse stanziate, c’è bisogno di allargare qualche strettoia che si è verificata in questi mesi e, far partire finalmente con maggior decisione lopera di ricostruzione

Incontro a Roma tra i parlamentari marchigiani del PD, Alessia Morani, Mario Morgoni, Francesco Verducci e la Commissaria Straordinaria per la Ricostruzione Paola De Micheli.

Al centro del confronto, questioni che riguardano il completo superamento dell’emergenza e l’avvio della ricostruzione nei territori colpiti dal sisma. “ L’incontro con la commissaria – riferisce il senatore Morgoni- è servito a fare un quadro della situazione, delle criticità e delle questioni aperte, per capire quali possono essere i passi che andranno fatti, da qui in avanti, per cercare di dare risposte alle aspettative dei cittadini. Uno degli elementi su cui ci siamo soffermati – continua Morgoni - è stato quello della “busta paga pesante”, con una richiesta esplicita da parte nostra, di una ulteriore proroga dei i termini per la restituzione. La situazione è infatti ancora di piena emergenza e, costringere oggi il cittadino a sobbarcarsi il peso di restituire quello che è stato uno sgravio di cui si è usufruito per un anno, non avere più quel vantaggio e avere in più invece un ulteriore onere da versare allo stato diventa improponibile per cui, in prima battuta abbiamo chiesto una disponibilità per un rinvio nell'inizio della restituzione delle somme e, da parte della commissaria abbiamo constatato una disponibilità che, adesso dovrà tuttavia trovare ora nel governo attuale,( se ancora non si riuscirà a costituirne uno nuovo) una altrettanta disponibilità a inserire questo provvedimento nel Documento di Economia e Finanza, con la relativa copertura anche perché bisogna trovare delle somme per rispettare questa volontà. La posposizione di questo termine- spiega il senatore-  per lo Stato significa infatti un onere che dobbiamo essere in grado di coprire e, questo, lo deve fare ovviamente un atto del governo che recepisca tale situazione. La commissaria si è comunque impegnata a sottoporlo al governo attuale o al governo che subentrerà.  Abbiamo inoltre valutato anche tante altre situazioni;  tra queste quella concernente la situazione dei 'piccoli abusi edilizi'  che precludono la possibilità di sancire la conformità del progetto che viene presentato, rispetto a quella che era la situazione precedente; Tante le situazioni di questo genere che al momento, precludono la possibilità di far procedere molti progetti e la conseguente richiesta  di contributo allo Stato. Essendo la situazione piuttosto diffusa, la De Micheli sta lavorando per fare in modo che si possa produrre un provvedimento normativo da inserire in un prossimo decreto che riesca  a rappresentare una sorta di sanatoria. Parliamo di una sanatoria chirurgica,  cioè ovviamente limitata  ad aspetti e ad abusi marginali che non incidano sugli equilibri paesaggistici e che non stravolgano quello che è l'impianto urbanistico esistente, in modo che si possa sbloccare questa situazione sicuramente riferita a oltre il 50% degli interventi che debbono essere fatti. Altra richiesta quella concernente un ampliamento del decreto diciamo così detto “salva Peppina” che ha avuto un'applicazione molto limitata. Esigenze e richieste in questo senso anche da parte dei sindaci, motivano  la necessità di un intervento di ampliamento della possibilità di sanare quelle situazioni che hanno visto i cittadini realizzare manufatti e soluzioni abitative di emergenza e provvisorie nell'area di pertinenza o cortilizia della propria abitazione e, occorre fare in modo di riuscire a sanare queste situazioni che si evidenziano come situazioni di necessità".

Tra i temi affrontati anche una serie di altre questioni  tecniche  e operative che saranno al centro delle ordinanze in corso e, in attesa di approvazione da parte la Corte dei Conti e, che da qui a 15- 20 giorni saranno definitivamente emanate, conferendo un ulteriore slancio alla ricostruzione in termini di snellimento dell' iter, maggiore chiarezza e linearità nelle procedure, anche per quel che riguarda l'edilizia pubblica e privata. Nell'occasione del confronto, i parlamentari si sono naturalmente fatti portatori dei messaggi e delle richieste che recentemente i sindaci hanno evidenziato e sottoscritto inviandole alla loro attenzione.  

  "Abbiamo constatato sensibilità e attenzione da parte della Commissaria,  persona  competente, dotata di capacità d’iniziativa, pragmatismo e concretezza. Questo è importante- conclude Morgoni-  perché, a fronte di tante risorse stanziate, c’è bisogno di allargare qualche strettoia che si è verificata in questi mesi e, far partire finalmente con maggior decisione l'opera di ricostruzione

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