Alessia Pupo: "La pagina più bassa della politica di Tolentino"

Giovedì, 07 Marzo 2019 14:00 | Letto 1274 volte   Clicca per ascolare il testo Alessia Pupo: "La pagina più bassa della politica di Tolentino" Dopo la conferenza di Alessandro Massi, arrivano anche le spiegazioni dellex assessore tolentinate, Alessia Pupo, insieme al commissario provinciale di Forza Italia, Riccardo Sacchi e al vice commissario provinciale, Corrado Perugini. Nel giudicare quanto accaduto - esordisce Alessia Pupo -  l’unica parola che mi viene in mente è imbarazzante. Uno dei punti più bassi della politica tolentinate. Sono assolutamente serena ma dispiaciuta, non per la mia posizione personale che non deve essere prioritaria, ma per la città e per quello che sta accadendo. Poi la spiegazione delle modalità con cui è stata avvertita della revoca: Il giorno prima - spiega - c’era stata una prima riunione preconsiliare, dovevamo parlare dei punti all’ordine del giorno seguente tra cui c’era l’approvazione del bilancio di previsione. In quella riunione abbiamo parlato di tutto tranne che dei punti, c’è stato un processo ad Alessandro Massi e io non ho partecipato a quella discussione perché ne era evidente l’inutilità.Terminata la riunione io sono andata a parlare con il sindaco nel suo ufficio per discutere di una gara di biciclette nazionale che si doveva tenere e avrebbe avuto l’occasione per dirmi cosa aveva intenzione di fare. Il giorno dopo, prima mi è arrivata la telefonata di Alessandro Massi che mi dice di essere stato mandato via. Dopo poco anche a me la telefonata di una dipendente comunale che mi avvisava della revoca delle deleghe e, chiedendole il motivo mi ha risposto che non lo sapeva. Chiamo il sindaco e mi dice: “Mi dispiace, sei stata bravissima, ma mi devo tutelare in consiglio comunale”. Mi accorgo che dopo cinque minuti era stata convocata la conferenza stampa con assessori e consiglieri presenti, era già tutto pronto. Io non lo accetto - dice Pupo - in questo caso è mancato lo stile. Da un sindaco che deve comunicare un fatto così importante a un suo collaboratore mi aspetto altro. Da una maggioranza seria e leale mi aspetto un confronto, anche duro, serrato, non mi aspetto un silenzio assenso. Chiaro il dissenso nei confronti del comportamento del sindaco: Questa non è la giunta che corrisponde al mandato elettorale dei cittadini - attacca Alessia Pupi - .Il sindaco del popolo che disconosce il voto del popolo.La nuova politica di Pezzanesi non è meritocratica, ma premia il passaggio dei consiglieri da un gruppo a un altro, politica fine a se stessa volta all’autoconservazione. È stato distrutto il Centro destra che a Tolentino aveva vinto per due mandati. Un Centro destra unito con i partiti tradizionali allargati alle liste civiche, il 24% di quei consensi è scomparso. Credo che il tempo sarà galantuomo, ci rivelerà molte cose e ci dirà se qualcuno si vuole candidare alle regionali e se qualcuno pensa di essere il candidato sindaco. Infine la promessa di continuare limpegno per la città: Io ci sono - conclude - ieri come oggi: faccio politica da quando avevo 18 anni, non mi serve la poltrona, io resto a disposizione del partito, dei cittadini e della città. Se questa è la nuova politica di Pezzanesi ha fatto bene a cacciarmi, io, Massi, Forza Italia, Tolentino Popolare, siamo diversi, non ci stiamo a manovre di palazzo, a manovre che non rispettano i cittadini. Allora vigileremo e non faremo sconti. Se qualcuno deroga a quel programma noi ci saremo, faremo sentire la nostra voce.  Poi lintervendo di Riccardo Sacchi: Il sindaco ignora di fatto la volontà popolare. Si è scelto di fare a meno di due esponenti che rappresentano una buona percentuale di quella maggioranza. Quello di Pezzanesi è un atteggiamento antimeritocratico. Vedo difficile la possibilità nei prossimi due anni di ricomporre un tessuto di Centro destra a Tolentino.  Si uccide nella culla il vagito del Centro destra che avrebbe potuto affermarsi anche pensando ad un dopo Pezzanesi. Un danno che si fa a Tolentino e a tutto il territorio provinciale. GS

Dopo la conferenza di Alessandro Massi, arrivano anche le spiegazioni dell'ex assessore tolentinate, Alessia Pupo, insieme al commissario provinciale di Forza Italia, Riccardo Sacchi e al vice commissario provinciale, Corrado Perugini.

"Nel giudicare quanto accaduto - esordisce Alessia Pupo -  l’unica parola che mi viene in mente è "imbarazzante". Uno dei punti più bassi della politica tolentinate. Sono assolutamente serena ma dispiaciuta, non per la mia posizione personale che non deve essere prioritaria, ma per la città e per quello che sta accadendo".

Poi la spiegazione delle modalità con cui è stata avvertita della revoca: "Il giorno prima - spiega - c’era stata una prima riunione preconsiliare, dovevamo parlare dei punti all’ordine del giorno seguente tra cui c’era l’approvazione del bilancio di previsione. In quella riunione abbiamo parlato di tutto tranne che dei punti, c’è stato un processo ad Alessandro Massi e io non ho partecipato a quella discussione perché ne era evidente l’inutilità.
Terminata la riunione io sono andata a parlare con il sindaco nel suo ufficio per discutere di una gara di biciclette nazionale che si doveva tenere e avrebbe avuto l’occasione per dirmi cosa aveva intenzione di fare. 
Il giorno dopo, prima mi è arrivata la telefonata di Alessandro Massi che mi dice di essere stato mandato via. Dopo poco anche a me la telefonata di una dipendente comunale che mi avvisava della revoca delle deleghe e, chiedendole il motivo mi ha risposto che non lo sapeva. Chiamo il sindaco e mi dice: “Mi dispiace, sei stata bravissima, ma mi devo tutelare in consiglio comunale”. Mi accorgo che dopo cinque minuti era stata convocata la conferenza stampa con assessori e consiglieri presenti, era già tutto pronto. Io non lo accetto - dice Pupo - in questo caso è mancato lo stile. Da un sindaco che deve comunicare un fatto così importante a un suo collaboratore mi aspetto altro. Da una maggioranza seria e leale mi aspetto un confronto, anche duro, serrato, non mi aspetto un silenzio assenso".

Chiaro il dissenso nei confronti del comportamento del sindaco: "Questa non è la giunta che corrisponde al mandato elettorale dei cittadini - attacca Alessia Pupi - .Il sindaco del popolo che disconosce il voto del popolo.
La nuova politica di Pezzanesi non è meritocratica, ma premia il passaggio dei consiglieri da un gruppo a un altro, politica fine a se stessa volta all’autoconservazione.

È stato distrutto il Centro destra che a Tolentino aveva vinto per due mandati. Un Centro destra unito con i partiti tradizionali allargati alle liste civiche, il 24% di quei consensi è scomparso. 
Credo che il tempo sarà galantuomo, ci rivelerà molte cose e ci dirà se qualcuno si vuole candidare alle regionali e se qualcuno pensa di essere il candidato sindaco".

Infine la promessa di continuare l'impegno per la città: "Io ci sono - conclude - ieri come oggi: faccio politica da quando avevo 18 anni, non mi serve la poltrona, io resto a disposizione del partito, dei cittadini e della città.

Se questa è la nuova politica di Pezzanesi ha fatto bene a cacciarmi, io, Massi, Forza Italia, Tolentino Popolare, siamo diversi, non ci stiamo a manovre di palazzo, a manovre che non rispettano i cittadini. Allora vigileremo e non faremo sconti. Se qualcuno deroga a quel programma noi ci saremo, faremo sentire la nostra voce". 

Poi l'intervendo di Riccardo Sacchi: "Il sindaco ignora di fatto la volontà popolare. Si è scelto di fare a meno di due esponenti che rappresentano una buona percentuale di quella maggioranza. Quello di Pezzanesi è un atteggiamento antimeritocratico. Vedo difficile la possibilità nei prossimi due anni di ricomporre un tessuto di Centro destra a Tolentino. 

Si uccide nella culla il vagito del Centro destra che avrebbe potuto affermarsi anche pensando ad un dopo Pezzanesi. Un danno che si fa a Tolentino e a tutto il territorio provinciale".

GS

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