Notizie di politica nelle Marche

Il 10 giugno prossimo anche i cittadini di San Ginesio saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo sindaco della città.

Due le liste in lizza rappresentate rispettivamente da Eraldo Riccucci e Giuliano Ciabocco.

La lista civica dell’attuale vice sindaco vuole sicuramente portare continuità con l’attuale amministrazione e il nome del gruppo lascia presagire l’impegno che nei prossimi cinque anni riguarderà principalmente la ricostruzione dopo il terremoto.

“San Ginesio in movimento dentro la ricostruzione”. Questo, infatti, il nome della lista di Riccucci che punterà, come scritto nel programma, ad una <<amministrazione trasparente, aperta alla partecipazione e alle associazioni; attenzione alla persona, alla scuola e al patrimonio monumentale e paesaggistico; ma anche percorsi di sviluppo tra agricoltura, zootecnica, enogastronomia e turismo, insieme all’occupazione>>.

Dall’altra parte, rappresentata da Giuliano Ciabocco, la lista civica “San Ginesio rinasce”: inevitabile, anche per Ciabocco e i suoi, far riferimento alla rinascita dopo il sisma.

Tra i punti del programma: <<politiche sociali e sanitarie; attenzione al cittadino e ai più anziani; occupazione, cultura, turismo e ambiente; ma anche attenzione ai finanziamenti europei per poter realizzare progetti per il Comune>>.

Tutti punti che saranno approfonditi la prossima settimana sulle pagine dell’Appennino Camerte.

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Il 18 luglio del 2017 veniva inaugurato a Camerino il nuovo centro sociale polivalente realizzato in tempi record grazie alla donazione dell'Ada, l'associazione per i diritti degli anziani.

Come ogni inaugurazione che si rispetti è stato fatto il taglio del nastro ed una bella festa con tanto di spettacolo musicale finale e scambio di convenevoli tra tutti i presenti che si dichiaravano soddisfatti del risultato ottenuto.

La struttura, situata nel quartiere Vallicelle, come spiegato dallo stesso Presidente dell’ADA è stata realizzata grazie ai proventi del 5x1000, in collaborazione con la Uil, che è riuscita a regalare ai camerti un punto di aggregazione sicuro e adatto ad ospitare qualsiasi tipo di iniziativa.

Lo stesso Presidente dichiarava“ …..Questo è un centro dalle mille possibilità di utilizzo e incontreremo le persone di questo quartiere per capire cosa serve. Non diventerà una cattedrale nel deserto ed anche quando Camerino sarà ricostruita lo spazio inaugurato oggi potrà essere usato diversamente. Ci affideremo inoltre all'Ada di Camerino per tenerlo aperto 7 giorni su 7".

Nella realtà però, la struttura è stata aperta solo il giorno dell’inaugurazione, perché da quel giorno, ormai pertanto da 10 mesi è rimasta sempre chiusa. Molti si sono chiesti quali fossero i problemi, ma l’amministrazione Comunale, come spesso accade non ha mai dato una spiegazione ufficiale del perché quella struttura, a dieci mesi di distanza dall’inaugurazione, non fosse mai stata aperta.

Dopo una breve ricerca ho scoperto che quella struttura è di fatto inutilizzabile allo scopo, perché Terna, il gestore della rete di trasmissione italiana in alta tensione (elettrodotti), ha precisato che le opere non sono compatibili con le linee elettriche presenti, in particolare non viene rispettata la vigente normativa in materia di distanze tra edifici, opere di urbanizzazione e linee elettriche e la norma relativa ai limiti di esposizione della popolazione ai campi elettromegnetici.

Con una procedura del tutto inusuale, come spesso accade a Camerino, la donazione è stata discussa in consiglio dopo che le opere erano state già realizzate e pure inaugurate (in reasltà si sarebbe dovuto fare prima). Il protocollo di intesa con ADA è stato infatti approvato nel consiglio Comunale n. 42 del 28/9/2017, occasione nella quale anche io ho votato favorevole. Prima di votare tuttavia, così come risulta dal verbale, chiesi se erano stati valutati gli aspetti riguardanti la presenza dell’elettrodotto. Mi è stato risposto che erano stati già oggetto di valutazione e che l’immobile risultava fuori dal campo di azione dello stesso.

Oggi posso dire con certezza che quella era una bugia perché la richiesta è stata fatta al gestore Terna qualche giorno dopo il consiglio e si è scoperto che quella costruzione non è utilizzabile perché non a norma.

Mi dispiace per tutti quelli che donando il loro 5 per mille pensavano di fare qualcosa di buono e di utile per gli abitanti di Camerino ai quali sicuramente avrebbe fatto molto comodo poter disporre di un punto di aggregazione.

Mi chiedo se Graziano Fioretti della Uil Marche, Nirvana Nisi presidente Ada Marche, Alberto Oranges presidente dell'Ada, Romano Bellissima, segretario Uil Pensionati e Carmelo Barbagallo, segretario generale sempre della Uil, presenti all’inaugurazione, siano stati informati della situazione reale e se si ritengono soddisfatti.

Sull’operato dell’amministrazione comunale non vi è nulla da dire, se non che siamo di fronte all’ennesimo esempio di come perdere opportunità, il tutto semplicemente per voler continuare a prendere le decisioni dentro una stanza senza farne partecipe nessuno.

Non è un caso se negli altri comuni, dopo il terremoto, i cittadini sono rientrati già tutti da un pezzo, se le messe in sicurezza procedono a lumaca e se per riaprire via Parisani ci abbiamo messo un secolo. Non è un caso se da altre parti le scuole donate sono già state realizzate ed inaugurate ed invece noi ce le siamo fatte sfuggire (vedi donazione merloni) e quelle dello stato sono state bloccate per inadempimenti a livello Comunale. Non è un caso se i commercianti negli altri comuni hanno già tutti una sistemazione dignitosa e se i nostri sono ancora sotto una tenda, così come non è un caso che i nostri uffici Comunali non abbiano ancora trovato una sistemazione degna e si trovano in parte anche su immobili che non rispettano i parametri della normativa antisismica. Per non parlare delle mancate demolizioni che ci hanno resi famosi in tutto il cratere.

La cosa che mi dispiace di più è che a rimetterci è sempre e comunque la città.

Marco Fanelli

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Nove pannelli  da un metro per un metro e mezzo, per richiamare all’osservanza delle norme della strada. Sono stati inaugurati ieri a Gagliole e realizzati dai ragazzi delle scuole. I coloratissimi disegni dei bambini e delle bambine della scuola primaria De Giorgi, corredati da slogan, sono diventati cartelli apposti sulle strade del territorio, per richiamare l’attenzione degli automobilisti che le percorrono su più aspetti della sicurezza . Un’iniziativa unica di prevenzione stradale , voluta fortemente dall’amministrazione comunale per alimentare anche negli adulti la consapevolezza dei rischi derivanti da una guida disattenta, o comunque, non rispettosa delle regole. Dapprima un progetto di educazione stradale a scuola, che ha visto salire in cattedra i rappresentanti delle forze dell’ordine e, a seguire, la partecipazione dei bambini ad un concorso bandito dal comune, con l’opportunità per i bambini di esprimere con creatività, quanto sul tema avevano appreso. I disegni sono stati successivamente valutati dalla commissione composta dal dirigente dell’Istituto Comprensivo Pierina Spurio, dal comandante della Polizia Stradale di Camerino Alberto Luigi Valentini, dal comandante dei Carabinieri di Castelraimondo maresciallo Renato Ventrone , da Daniela Scattolini della Polizia locale di Gagliole, dal responsabile settore affari generali del Comune di Gagliole Paolo Paoletti e dalla . Risultato finale dei veri cartelli stradali che hanno reso concreto tutto il progetto.

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“Abbiamo disseminato i pannelli lungo le arterie comunali ,da Selvalagli di Gagliole al paese- spiega il sindaco Mauro Riccioni- La commissione ha individuato i disegni più significativi che potessero richiamare all’osservanza delle norme del codice della strada . Oggi purtroppo la segnaletica orizzontale e verticale, la vedono più in pochi . Ognuno sembra essere artefice del proprio destino; se bevo so io quando sono in grado o meno di stare al volante, se telefono so io quando sono più o meno vigile; ognuno si ritiene capace di autoregolarsi quando invece obiettivamente alcune pratiche andrebbero eradicate. Lavorare sulla prevenzione a partire dai bambini, ritengo sia fondamentale; presto anche loro stessi saranno alla guida di un motorino o di un’auto e, d’altra parte , tali esperimenti di coscienza civica sono da sprone nel far comprendere comportamenti corretti anche negli adulti . Partire da questi piccoli segnali può significare molto e ci ha fatto piacere il fatto che già alcune associazioni siano state positivamente motivate dal nostro esempioe non è escluso che nei prossimi mesi non venga realizzato qualcosa di simile anche nei territori vicini”.

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Sempre a Gagliole, sabato prossimo, grazie all’aiuto di tanti benefattori che durante il terremoto hanno acquistato e donato libri alla comunità, verrà inaugurata la prima biblioteca nella storia del paese. Sarà intitolata a Iqbal Masih il bambino pakistano, diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento minorile. Schiavo della mafia dei tappeti, era riuscito a liberarsi denunciando il suo padrone e contribuendo a far liberare tanti altri bambini nella sua condizione di sfruttamento. La mafia purtroppo lo ha brutalmente assassinato. “Di lui- afferma Riccioni- ci resta un grande ricordo, una memoria che, attraverso il suo nome, vorremmo trasmettere ai bambini  perché, anche e soprattutto attraverso lo studio, ci si libera”.

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L’ufficio sisma sblocchi al più presto questa situazione”.

Di sicuro non speravano che si sarebbe sbloccata con la notizia del taglio dei fondi gli studenti dell’istituto Filelfo e il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, che fino a ieri chiedevano all’ufficio sisma della Regione di rendere noti i tempi di realizzazione del nuovo campus scolastico.

Mentre il comitato di docenti, famiglie e studenti aveva, infatti, chiesto a Regione, Comune e Provincia di avere delle novità, minacciando ripercussioni sul nuovo anno scolastico e il sindaco li aveva appoggiati dicendo che “Tutto era andato bene finché il progetto non è arrivato all’ufficio sisma e i tempi sono stati allungati da Cesare Spuri che vorrebbe diminuire la cifra dei 22mila euro prevista per i lavori” , la paura del primo cittadino è diventata realtà e i 22milioni sono diventati 17.

“E’ pronta la valutazione di congruità per il Nuovo Polo scolastico di Tolentino – si legge nella nota firmata dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti - , richiesta avanzata dall’ente locale. Si stima che il contributo da concedere non possa essere superiore a 17 milioni di euro. Dal progetto è stata espunta una strada esterna al lotto che non poteva essere finanziata e ridotte le spese di progettazione”.

Dichiarazione che non è andata giù al Comune di Tolentino, alla Provincia e a studenti e docenti che si aspettavano invece che quanto più volte dichiarato dall’amministrazione regionale sarebbe stato portato a termine.

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Dedicata a fare chiarezza sulla Biblioteca Valentiniana, la conferenza stampa che il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha convocato nella sede comunale provvisoria. Finalità dell’incontro, spiegare e illustrare diversi aspetti relativi al prestigioso contenitore di volumi antichi, e rassicurare tutta la comunità di Camerino in ordine alla cura del materiale e, in particolare, al recupero dell’edificio del Rotary Palace che lo ospita. La struttura è infatti stata inserita nel secondo stralcio delle opere pubbliche, il cui finanziamento totale è di 16 milioni e seicentomila euro. Lo prevede l'ordinanza n.56 del 10 maggio 2018 , pubblicata il 14 maggio scorso. Nello specifico, è di 257 mila euro, il finanziamento ottenuto per le opere da realizzarsi al Rotary Palace . Pasqui si è detto molto soddisfatto di quello che è stato ottenuto, affermando che solo al secondo stralcio si inizia a dare un segnale culturale territoriale di fondamentale importanza per far ripartire in via definitiva, e, non solo emergenziale, la comunità. “Ci tenevo particolarmente a fare questa sottolineatura soprattutto per la biblioteca che merita grande attenzione- ha tenuto a rimarcare il sindaco- Sento discorsi un po’ confusionari su questo argomento e cerco di spiegare bene, perché poi, si può parlare quanto si vuole, ma di fronte ai documenti che sono questi e non altri, i discorsi cadono. Dire che per cinque, sei, sette mesi il comune è restato dormiente, o magari pensarlo, non risponde a verità. Il comune anzi, era molto sveglio perché ha fatto inserire tale progettualità e, con delle cifre che daranno un risultato". 

“Io credo che tutti i miei concittadini siano fortemente legati e desiderosi di riabbracciare la nostra Biblioteca Valentiniana nel suo splendore- ha detto Pasqui-;  in via provvisoria durante tutti questi anni, gli antichi volumi della biblioteca sono stati ospitati nel Rotary Palace e, in verità, abbiamo cercato più di una volta di trovare dei luoghi idonei nel centro storico, cosa che economicamente, per noi  è sempre stata assolutamente irraggiungibile. Questa volta però, a causa della disgrazia che c'è capitata e quando partirà la ricostruzione, avremo la possibilità di dare il giusto contenitore a quei volumi. Nel frattempo tuttavia – ha proseguito il sindaco- tengo a precisare che sin da subito è stata posta un'attenzione significativa su questo monumento librario. E la Biblioteca valentiniana, in particolare il contenitore del Rotary Palace, è stato inserito nel secondo stralcio di opere pubbliche ma, l'ordinanza 56 che ci autorizza a procedere porta la data del 10 maggio e, come noto, si può procedere solo dopo la sua pubblicazione che è avvenuta il 14 maggio, quindi, è circa solo da una settimana che il Comune di Camerino è nella certezza di avere il finanziamento che è pari a 257000 euro, come pure della possibilità di fare il percorso, dal progetto fino alla realizzazione dell'opera, nelle parti che debbono essere sistemate. Nel progetto ci sarà ovviamente anche la possibilità di migliorare tutto l'impianto non solo di riscaldamento; per il prezioso contenuto, occorre infatti che sia garantita una temperatura costante idonea, così come sarà necessario prevedere tutte le misure obbligatorie come l'antincendio e tutto il resto che verrà calcolato proprio per un contenuto specifico che in questo caso sono libri e libri di valore. Vi è poi da tener presente che il Rotary Palace nasceva come palestra, ecco che quindi la volontà è stata quella di tentare un finanziamento e non accontentarsi di intervenire con una spesa di 30, forse 40 o 50mila euro prendendoli dalle casse comunali, per andare soltanto a sistemare alla meglio una struttura che invece merita tutt'altro. Testardaggine volontà e forse un pizzico di fortuna , hanno pertanto consentito di ottenere un risultato che ritengo importantissimo”.

Il primo cittadino ha anche evidenziato che, insieme alla sua biblioteca, il Rotary Palace, potrà rappresentare anche un momento sociale significativo per la cittadinanza; si cercherà infatti di eseguire dei lavori che consentiranno la predisposizione di un piccolo spazio dove poter ospitare presentazioni di libri e momenti di incontro. “Certamente quella della Biblioteca valentiniana nel Rotary Palace - ha aggiunto- sarà una sistemazione provvisoria di passaggio, in quanto sicuramente non appena si potrà, la riporteremo in centro. Ormai io credo che sul futuro della nostra biblioteca abbiamo una certezza ed è uno dei pochi casi in cui si potrebbe dire che quello che è successo, purtroppo aiuta a fare”. Tra le intenzioni del sindaco e allo studio con i tecnici, c’è anche quella di valutare l’opportunità di un futuro contenitore unico per ospitare insieme museo civico e biblioteca.

Insieme al recupero del contenitore della Valentiniana , nel secondo stralcio delle opere pubbliche  pubblicato il 14 maggio 2018, sono inseriti anche il palazzo comunale e il teatro Filippo Marchetti per 9 milioni di euro; le opere cimiteriali per 1 milione e 819.000 euro; 1 milione 332.000 euro per i lavori al parcheggio di viale Emilio Betti “ e qui- ha fatto notare il sindaco- a chi si domanda come mai questa importante opera non è stata riparata prima, dico che intervenire per un milione e 132.000 euro con le casse comunali non sarebbe stato possibile e comunque si sarebbero persi dei soldi che invece così abbiamo ottenuto”. Nell’elenco figurano anche il tempio dell'Annunziata per un milione e 119000 euro: “un altro edificio che, una volta aggiustato e in termini definitivi, potrà divenire un contenitore ad esempio per quelle opere che erano nel nostro Museo Civico che siamo riusciti a tenere a Camerino ma oggi non sono fruibili”; altra somma di 1 milione e472.000 euro è stata ottenuta per l'ex Istituto di farmacologia a san Filippo e infine, un finanziamento per circa un milione e seicentomila euro per il completamento di opere emergenziali SAE. “Da precisare comunque che tutto segue una procedura abbastanza intricata e difficoltosa da attuari ma, quelle sono le leggi dello Stato Italiano. Io ho sempre sperato in uno snellimento degli iter che al momento sono purtroppo quelli che abbiamo. Vorrà dire però, con i tempi che ci richiede lo Stato, che attraverso queste procedure andremo sicuramente sin da subito a dare il via alle progettazioni e successivamente anche ai lavori di ristrutturazione di importantissimi contenitori della città . Ma la data in cui abbiamo avuto certezza che tutto ciò sarebbe stato possibile- ha rimarcato ancora- è quella del 14 maggio e non date antecedenti . Questo è un punto di legge e da questo punto, si può iniziare a lavorare”.

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A Camerino cinque nuclei famigliari ritrovano l'intimità sotto un tetto. Consegnate altrettante SAE dell'area Vallicelle. Commenti positivi da parte delle persone coinvolte, entrate per la prima volta in quella che, per un tempo abbastanza lungo, sarà d'ora in poi la loro residenza. Bellissimo il panorama che si affaccia di fronte alla porta di casa dei cinque nuovi inquilini, molti dei quali, da oltre un anno e mezzo, hanno vissuto spostandosi dagli alloggi marini a più strutture ricettive, sopportando diversi traslochi. Volti stanchi ma un animo sicuramente felice in chi finalmente è potuto ritornare all''aria del suo quartiere' e, com'è per diverse famiglie, vicinissimo alla propria abitazione danneggiata.  

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" E' una grande gioia e sicuramente non è una festa". Così il sindaco Gianluca Pasqui al momento della consegna chiavi delle 5 soluzioni abitative provvisorie . " Le feste non sono queste- ha continuato il sindaco- le istituzioni purtroppo e a partire da me,  non hanno fatto il percorso giusto, tuttavia all'interno delle abitazioni ci stiamo arrivando. Quest'area SAE di Valicelle, giusto o sbagliato che sia,  l'ha voluta fortemente la mia amministrazione.  I  terreni erano idonei, mentre gli altri no e l'unica volontà, della quale prendo tutta la paternità, è stata quella di cercare di tenere la gente il più vicino possibile alla comunità precedente al sisma. Non so se è stata una scelta giusta o sbagliata perché, a questo punto, diventa difficile anche pensare cosa sia più corretto o sbagliato. Tuttavia- ha proseguito Pasqui- abbiamo fatto 12 aree SAE; di certo, se avessi preso un terreno in pianura a Torre del Parco,  probabilmente due mesi fa, le famiglie sarebbero entrate tutte nelle casette. Questi due mesi me li prendo probabilmente tutti io, però siamo nei quartieri, nelle frazioni  e ricostituiremo la nostra comunità e su questo di certo, mi assumo tutta la responsabilità. Per chi  invece vorrà comprendere tutto l'iter ho convocato un consiglio comunale aperto e informo che ha già risposto il capo della Protezione Civile Nazionale Borrelli dicendo che sarà presente; in quella sede   parleremo del percorso che va dalla prima norma, alla consegna delle casette; conosceremo come avviene tutta questa filiera che ha necessitato il tempo che c'è voluto. Da parte mia- ha proseguito Pasqui- ringrazio Arcale perchè, l'ho detto sempre, a Camerino (perché io parlo di Camerino e non mi permetto di toccare altre situazioni)   se c'è una cosa che sicuramente è stata sempre pronta prima di tutto, sono state le  casette.  E la ditta Arcale che  ha fornito le SAE, sicuramente ha lavorato bene, anzi ha dovuto attendere i lavori successivi;  ci tengo a dirlo perché, se si è lavorato in maniera ottimale, con tutto il rispetto per le altre situazioni, va sottolineato.  Non è di sicuro la ditta Arcale, ad aver fatto slittare le tempistiche. A voi cittadini chiedo solo perdono ma credetemi, l'impegno è stato al massimo"

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 Il sindaco ha rivolto un  ringraziamento particolare all'ufficio tecnico e all' ingegnere Orioli,  all'ufficio affari generali rappresentati dal dottor Aquili e dalla dottoressa Castelli. Un grazie anche a Paola Cagnini che  ha gestito e continua a gestire con passione e dedizione la struttura container dove sono ospitati gli sfollati.

" D'altra parte - ha aggiunto il sindaco-  il momento è duro per tutti,  anche per gli uffici che sono sottoposti quotidianamente ad un impegno grandissimo. Ci rendiamo conto che bisognerebbe  andare avanti molto meglio ma  tenete pure presente che, purtroppo o per fortuna, ci sono delle norme da rispettare; c'è uno Stato e lo Stato dà delle indicazioni e poi dall'alto verso il basso  quelli sono i percorsi che uno  deve fare e le soluzioni che ha indicato il governo per questa situazione sono queste e non altre". Il sindaco ha anche assicurato che, una volta finiti i lavori nell'area, verrà realizzata  l'asfaltatura e una riqualificazione di tutto il quartiere aggiungendo illuminazione pubblica dove è carente.  " Cercheremo dunque di  dare  una dignità, anche nel quotidiano" .

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Non si placa la polemica politica sul terremoto e sulle casette. Ultimo ad intervenire  è l'assessore regionale Angelo  Sciapichetti che non ha risparmiato le critiche al primo cittadino camerte Pasqui.

Intervento apparso ai più un po sopra le righe ( era stato in passato lo stesso assessore a dichiarere di tener fuori la polemica politica sulla ricostruzione )  e dunque puntuale arriva la replica del primo cittadino che riportiamo integralmente:

"Leggo con stupore la nota dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti,  http://www.appenninocamerte.info/notizie-politica/item/5894-sciapichetti-ruolo-centrale-della-regione-per-accelerare-i-lavori-a-camerino-inizio-trivellazioni-ad-arcofiato il quale sembra addebitare le tragiche mancanze della Regione Marche all’assenza del sottoscritto ad una riunione a cui erano comunque presenti, per il comune di Camerino, il segretario comunale, l’ingegnere responsabile dell’ufficio tecnico e la responsabile dello staff del sindaco.

Una riunione che la Regione Marche ha fissato arbitrariamente, senza avvertire, nella convinzione che noi quassù non abbiamo niente da fare e che quando loro fischiano noi sindaci terremotati dobbiamo smettere di contare le macerie e correre nella bella Ancona. Quel giorno avevo un altro, improrogabile, impegno, così come comunicato alla dottoressa Sara Giannini dal segretario comunale. Una comunicazione in cui si chiedeva, tra l’altro, che la riunione venisse spostata. Ovviamente senza essere minimamente presi in considerazione.

Comunque, al di là delle sciocchezze - con le quali forse Sciapichetti giustifica le sue di assenze, come quella, solo l’ultima, in cui ha disertato l’incontro con il capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli – è bene far presente all’assessore (che però dovrebbe saperlo) che l’amministrazione comunale ha avuto il compito politico di individuare una serie di aree, ma che, materialmente, è stata la Regione a scegliere quali aree di quella serie fossero idonee, validandole e curandone i progetti. Posso capire se i cittadini se la prendono con il sindaco, ma non tollero che giochi allo scaricabarile chi, invece, dovrebbe sapere benissimo dove e in chi risiedono le colpe. La pazienza è finita e, con essa, anche la volontà di mantenere sempre un atteggiamento istituzionale e collaborativo, nella convinzione che il sisma ha toccato tutti e messo tutti in condizioni di disagio. Invece sembra proprio che il sisma ha toccato solo chi ci fa i conti tutti i giorni, mentre chi siede su confortevoli e sicuri uffici anconetani gioca e si diverte a riversare colpe fuori dalla finestra. Purtroppo sento di dover chiedere scusa, scusa a tutti quei cittadini che ormai da tempo mi dicevano che con certa gente sarebbe stato inutile mostrarsi collaborativi perché avrebbe significato rimanere fregati.

Ecco, le 299 casette ancora da consegnare a Camerino sono la prova della fregatura. Anche perché, al contrario di quanto afferma Sciapichetti, le 20 SAE delle Cortine non sono affatto state consegnate in quanto non prese in carico dal Comune poiché mancano ancora lavori, come da mail inviata questa mattina proprio alla Regione. Per la Regione Marche, a Camerino, parlano i numeri e non è possibile che ogni volta l’unico impegno concreto dimostrato da Palazzo Raffaello sia stato quello di trovare altrove i responsabili. E’ stato il sindaco Pasqui a dire che le aree di Camerino andavano bene, da un punto di vista meramente tecnico e idrogeologico, per realizzare i villaggi SAE? Oppure il sindaco Pasqui, come richiesto, si è solo limitato ad indicare alcune aree che politicamente, e solo politicamente, riteneva adatte?

L’8 maggio c'è stata una riunione convocata dalla Regione Marche per mettere una toppa al fatto che lo stesso assessore Sciapichetti aveva trionfalmente annunciato all’Ansa che a giorni sarebbero state consegnate le casette di Camerino. Invece mancavano addirittura gli allacci del gas (La distribuzione del metano è affidata in concessione a Italgas. Per le Cortine, in circa 20 unità, la documentazione prodotta - non certo dal Comune, ma Sciapichetti dovrebbe saperlo - per poter effettuare i contratti di fornitura era errata e, quindi, gli assegnatari non avrebbero potuto fare i contratti). Ebbene, nel corso di quella riunione ci era stato promesso che si sarebbe avuta una accelerazione e il dato di fatto è che se il sottoscritto non avesse alzato la voce ieri, domani non si sarebbe effettuato alcun intervento.

In conclusione mi si conceda una ulteriore domanda: nella riunione con il capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, lo stesso aveva richiesto di procedere a doppi turni di lavoro per chiudere nel minor tempo possibile alla consegna delle casette, perché i doppi turni non sono mai stati attivati? Perché Sciapichetti non c’era? Perché non glielo hanno riferito? Oppure perché ad Ancona i terremotati sono solo una rottura di scatole e, finché non urlano, si possono lasciar parlare?

Gianluca Pasqui

Sindaco di Camerino

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“E’ stata forse l’assenza del sindaco Pasqui alla riunione dell’8 maggio che giustifica certe esternazioni o forse ha interpretato male quello che gli hanno riferito i suoi delegati, altrimenti non si comprende perché debba negare il ruolo centrale della Regione che ha consentito di sbloccare varie criticità. L’amministrazione ha mantenuto gli impegni presi in quella sede e lo possiamo dimostrare con due fatti. Domattina ad  Arcofiato inizieranno i lavori di trivellazione ed arriveranno le prime armature dei pali.

Prima di tutto ricordo a Pasqui che era stato proprio il Comune a individuare l’area originaria per la realizzazione delle sae, zona che si è rivelata inadatta e per la quale sono state fatte numerose verifiche che hanno bloccato i lavori. 

Dalla data della riunione, la Regione si è mobilitata e le attività possono cominciare perché dalle verifiche previste per legge è risultato che l’ammontare dei costi è sotto il 50%. In caso contrario l’iter sarebbe ripartito.

Dalle  indagini geotecniche e geologiche è risultato necessario spostare l'area SAE individuata dal comune di circa 20 metri più a monte perché il terreno non era adatto per poggiare le fondazioni.
L’azienda incaricata dei lavori ha già realizzato la pista in piano per la macchina trivellatrice. Una volta realizzate le fondazioni si valuterà se a valle sarà necessario prevedere un muro (peraltro già contemplato nel progetto) o una terra armata.

Secondo: ricordo che è grazie alla Regione se è stato possibile consegnare al Comune le 5 sae a Vallicelle b e le 20 sae a Cortine ovest perché siamo intervenuti per sbloccare il gestore del gas convenzionato dal Comune.

In particolare, a Valiccelle b, la direzione dei lavori ha accolto la richiesta del comune, inoltrata circa 20 giorni fa, di sostituzione della balaustra in legno prevista dal progetto con una in ferro. La sola operazione di zincatura prevede 20 giorni.  L’ultima parte della balaustra verrà installata domani, nel frattempo le sae sono state consegnate secondo i criteri di massima sicurezza per i cittadini.

Per quanto riguarda Vallicelle b, nonostante le casette fossero pronte, abbiamo concordato con il Comune di completare alcune piccole finiture.

Domani ci sarà un sopralluogo alle ore 15 per verificare nuovamente interni ed esterni.

Alla luce della nostra volontà concreta di accelerazione abbiamo anche deciso di convocare ogni 15 giorni una riunione e la prossima sarà martedì 22. Mi auguro che il sindaco Pasqui questa volta sia presente” ha dichiarato Sciapichetti.

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Un emendamento accende la scintilla e la minoranza abbandona la seduta del Consiglio comunale. Si era sul punto di pervenire alla votazione relativa alla convenzione tra comune e parrocchia di San Venanzio per la realizzazione della Scuola dell'infanzia paritaria " Maria Ausiliatrice" e del Nido " Felice Cambriani" quando la proposta di un emendamento da parte del Capogruppo di Comunità e Territorio Fabio Trojani è stato motivo per la nascita di una accesa discussione e i consiglieri di minoranza hanno deciso di allontanarsi dalla sala.  " La nostra- ha dichiarato Trojani- voleva essere una proposta di emendamento collaborativa ; sono mesi che diciamo che il sindaco non accetta collaborazione e, da un certo punto di vista, oggi ne abbiamo avuta la riprova.  Il problema - continua il consigliere- è che durante la discussione e l'esposizione della convenzione,  da parte dell'assessore vicesindaco Lucarell,i è venuto fuori che l'area di Fonte San Venanzio dove l'asilo dovrà sorgere, era stata acquisita ma, nell'atto assolutamente non c'era questo riferimento.  Diciamo che stiamo parlando di una cosa tecnica e si è portata  sul piano politico;  noi volevamo collaborare ma, a questo punto, vedo che soprattutto  il sindaco, vuole andare avanti per la sua strada e quindi non accetta delle proposte che sono comunque finalizzate al bene della città. Questo progetto per noi è meritevole, va portato avanti e andrebbe realizzato; da un punto di vista tecnico, c'è però una pervicacia da parte del sindaco, di voler andare avanti per la sua strada e senza ascoltare alcun consiglio che non sia quello che ha lui in testa"

Tutti i punti all'ordine del giorno sono stati deliberat, votati all'unanimità da parte della maggioranza e, dato l'abbandono della seduta, all'unanimità di tutti,  perchè ha detto il sindaco Gianluca Pasqui- non c'erano più i consiglieri di opposizione che hanno deciso di uscire. Queste - ha aggiunto- sono decisioni nelle quali io non  entro. Di certo, hanno ritenuto di uscire su un atto legittimo; anzi, invito ad impugnarlo se tale non è, e, che tratta ancora  della scuola Maria Ausiliatrice;  quindi  non so nemmeno io  spiegarmi il perchè, eppure , ogni volta che si parla di questa scuola, si innalza un polverone. Ripeto- ha continuato Pasqui-  se l'atto è illegittimo deve essere impugnato e il mio invito ai consiglieri che sono usciti dall'aula  è di impugnare ufficialmente l'atto qualora  sia illegittimo: Nel caso l'illegittimità non vi sia, avrebbero dovuto essere dentro la riunione  e votarlo,  perché credo che si tratti di un risultato importantissimo per la comunità".  

A sottolineare la mancanza di collaborazione anche Marco Fanelli: "  Si  fa ostruzionismo nei confronti della minoranza ma, anche dei normali cittadini ; quando c'è da leggere atti o venire a conoscenza di quali sono le idee dell'amministrazione, vengono fornite  sempre delle risposte opache che lasciano spazio sempre ad interpretazioni e a fare retro front;  io credo che in questa situazione ci voglia estrema chiarezza ed onestà intellettuale e il mettersi tutti  intorno a un tavolo per decidere e valutare  quali siano i pro e  i contro di determinate scelte , eppure, questo non è mai possibile farlo.  E poi non è accettabile che costantemente il sindaco si permetta di fare il professore in ogni occasione, senza accettare, non solo una critica ma nemmeno un consiglio. Così come non accettare un emendamento quando è fornito per far sì che un atto sia più completo e  inattaccabile sotto tutti i punti di vista. Quello di oggi  era  un emendamento veramente propositivo;  c'era la necessità di aggiustare un atto che secondo quanto dice il nostro capogruppo, formalmente non era  corretto Diciamo quindi  che c'era tutta la nostra  buona volontà ma, come  ogni volta, non ci si è voluti ascoltare  né tantomeno prendere in considerazione la proposta e questo, credo che ormai sia per partito preso.  Quindi ci siamo alzati anche per questo,  perché le nostre osservazioni nel bene o nel male non vengono mai prese in considerazione e  sono sempre oggetto di battutine. L'atteggiamento che ha dimostrato ancora una volta il sindaco, credo non sia degno della situazione che stiamo vivendo "

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Entro giovedì saranno riaperte via Farnese, Via Leopardi (nel tratto di Largo Et poi se more) e via Parisani. Lo ha affermato il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, a seguito dei sopralluoghi effettuati dall’ingegner Marco Orioli, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Camerino. Per quanto riguarda Via Farnese e il tratto di Via Leopardi, lo ricordiamo, la chiusura si era resa necessaria nei giorni scorsi, a seguito della segnalazione di peggioramento danni in due edifici che insistono sulle vie in oggetto, dopo le scosse di aprile. In entrambi i casi sono stati effettuati lavori di messa in sicurezza in tempi record, che hanno consentito di contenere in pochi giorni i disagi con cui si sono trovati a fare i conti i cittadini.

Era chiusa già dalle ore immediatamente successive al sisma dell’ottobre del 2016, invece, Via Parisani, che costeggia la Basilica di San Venanzio. Nei giorni scorsi sono stati ultimati i lavori di messa in sicurezza del campanile e, ora, potrà essere ripristinata la circolazione.

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