Demolire e ricostruire due ponti per evitare le esondazioni e per credere nella mobilità lenta. Sono cominciati questa mattina, a Fiuminata, i lavori di demolizione del ponte Castello per il quale è stata fatta una bretella temporanea che permette l’attraversamento del corso d’acqua.

Lo stesso intervento, riguarderà più avanti il ponte Cimitero, sempre di Fiuminata, ed un progetto gemello è stato realizzato per Pievebovigliana, dove i lavori cominceranno entro l’anno.

Proprio per questo, stamattina, oltre al sindaco Vincenzo Felicioli, all’ingegnere Vincenzo Marzialetti ed al direttore dei lavori Giordano Piancatelli era presente anche il sindaco di Valfornace, Massimo Citracca.

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“Lo scopo dell'intervento è il ripristino dell'officiosità idraulica del fiume Potenza – spiega il direttore dei lavori – mediante opere di manutenzione straordinaria.
I ponti attuali a tre campate hanno evidenti segni di ammaloramento alle strutture in cemento armato, oltre ad essere sotto dimensionati per i livelli di massima piena del fiume Potenza.
I nuovi ponti, antisismici, saranno realizzati in acciaio con unica campata sopra la massima piena del fiume Potenza e saranno appoggiati su isolatori sismici.
Il ponte Castello – precisa – che collega il capoluogo Fiuminata alla località Castello, sarà sostituito temporaneamente da un bypass provvisorio realizzato a valle dell'opera da eseguire. Durante la fase esecutiva del ponte Cimitero la viabilità verrà, invece, deviata sulla strada comunale San Cassiano”.


“I progetti sono gemelli – dice Marzialetti – ed hanno un costo di 750mila euro ciascuno, vale a dire 2700 euro al metro quadrato. Le opere sono realizzate con i fondi POR FESR 2014-2020 e gli interventi sui due ponti di Fiuminata si inseriscono all’interno dei 7 cantieri che stanno partendo tra l’alto Chienti e l’alto Potenza con i fondi comunitari”.

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Vincenzo Marzialetti e Giordano Piancatelli

Soddisfatto il sindaco Vincenzo Felicioli che vede in questi lavori una importante opportunità, non solo a livello di sicurezza, ma anche per il turismo: “Nel nostro Comune – dice – sono cinque i ponti interessati dai lavori: questi due saranno demoliti e ricostruiti, mentre altri tre saranno oggetto di manutenzione. Il fiume Potenza, negli ultimi anni, ha dato qualche problema, quindi l’intervento previsto con i fondi europei consentirà anche il risanamento dell’alveo e degli argini dl fiume, sempre per impedire che possano avvenire gli episodi che nel 2012 hanno creato nella valle di Fiuminata problemi importanti.

Noi siamo felici di questo – confida - anche perché stiamo scommettendo tutti molto su una mobilità lenta, ambientale, che permetta di effettuare le escursioni con le e-bike.

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Vincenzo Felicioli

Attività che consentiranno a questi territori di sopravvivere perché non potremo mai più pensare che ci saranno insediamenti industriali. Non dico che non li vogliamo: li vorremmo ma non ci saranno. Credo che l’obiettivo della Regione di investire sulla mobilità dolce per collegare tutti i Comuni delle Marche con le piste ciclopedonali sia una strategia vicente.

Non solo consentiranno alla gente di muoversi e di conoscere le bellezze della regione, ma permetteranno ai nostri territori di poter tornare, in piccola parte, a vivere”.

GS
Un problema quasi infinito e che ancora oggi sembra non trovare soluzione. Così i sindaci di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, e Sefro, Pietro Tapanelli, proseguono nella loro battaglia contro Rai e gestori di telefonia mobile.

Nel territorio dei due comuni, infatti, i cittadini hanno grossi problemi nella ricezione dei canali Rai e nei collegamenti con i telefoni cellulari. “Una situazione che non appare corretta né dal punto di vista costituzionale né sotto il profilo etico”, tuona il sindaco Felicioli ricordando anche "le tante lettere inviate ai massimi esponenti delle istituzioni (il Capo dello Stato, il Presidente del Consiglio, i Presidenti di Camera e Senato le autorità regionali, il prefetto, i vertici delle aziende interessate) “tutte rimaste senza risposta”.

Addirittura i due primi cittadini avevano anche presentato, per il tramite dei carabinieri, un esposto alla Procura della Repubblica per interruzione di pubblico servizio. Una situazione che perdura, dal momento che la serie di ripetitori che si trova a Collecorno, al confine tra Sefro e Fiuminata, è obsoleta e per questo soggetta a frequenti guasti, non riuscendo comunque a garantire la copertura necessaria.

“Bisognerebbe fare lavori di ammodernamento a questi impianti – incalza il primo cittadino di Sefro Tapanelli – ma spesso ci viene risposto da parte dei gestori che l’utenza e poca e gli investimenti sarebbero antieconomici. Discorsi di convenienza che oggi non hanno alcun senso e situazione che continua a penalizzare un territorio montano già fortemente in difficoltà, per di più ancora alle prese con le problematiche del sisma”.

La rivitalizzazione delle aree interne passa anche e soprattutto dalla possibilità di fruizione dei servizi da parte del cittadino e del turista, ragione per la quale i sindaci dei due comuni di Fiuminata e Sefro continueranno lancia in resta la loro battaglia.

(in foto i due sindaci durante la conferenza stampa in remoto)


f.u.
Nasce un Consorzio turistico tra i comuni di Fiuminata, Pioraco e Sefro: un nuovo stimolo a ragionare per territorio, abbandonando ogni sterile campanilismo.
Nella riunione che si è tenuta ieri, i tre primi cittadini dei comuni coinvolti, hanno concluso un percorso condiviso che getta le basi per la prospettiva di un turismo stanziale sul territorio delle alte valli del Potenza e Scarsito.
" Premetto che non è mia intenzione rubare la scena ai colleghi Matteo Cicconi e Pietro Tapanelli- dichiara  il sindaco di Fiuminata Vincenzo Felicioli - ma anticipo che stiamo finalmente giungendo a conclusione per quel che riguarda questo consorzio turistico che presto, tutti insieme, presenteremo e illustreremo nei dettagli.
E' un progetto che ci ha intensamente animati e sul quale ognuno di noi ha sentito di spendersi con determinazione e con la prospettiva di sfruttare da un punto di vista turistico un territorio le cui potenzialità sono sotto gli occhi di tutti. E ce ne siamo accorti, non solo in questo difficle periodo dell'emergenza sanitaria e del distanziamento che ha spinto un bel numero di persone a preferire i luoghi più sicuri di montagna. Già negli anni precedenti- continua Felicioli- si era infatti notata questa propensione delle persone a considerare la montagna come un regno importante. E' chiaro che i il tutto ha avuto poi una massima espressione in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo. Stiamo dunque mettendo insieme le basi di questo consorzio che sarà costituito da un'assemblea, alla quale parteciperanno i tre sindaci e un rappresentante per comune. L'assemblea  andrà poi a nominare il Consiglio di Amministrazione che, formato da altre tre persone, si doterà di un organo tecnico.
Il Consorzio- spiega il sindaco di Fiuminata- eserciterà dunque un ruolo fondamentale per la promozione di tutte le attività turistiche che vanno dalle escursioni alle passeggiate in bike, dai percorsi da fare  a piedi o a cavallo agli eventi e alle sagre sul territorio. C'è grande voglia di fare e di crederci tutti insieme- conclude -. In piccolo e senza presunzion, il nostro modello di riferimento è quello che gli amici del Trentino, della Toscana e dell'Umbria, portano già avanti da circa 30-40 anni".
c.c.
Covid Hospital a Camerino: domani l’incontro tra i sindaci e il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, un meeting che farà luce sugli sviluppi della gestione pandemica nelle Marche e che potrebbe coinvolgere alcuni reparti del nosocomio camerte. Una discussione che tiene banco, con alcuni pazienti Covid che potrebbero essere trasferiti nella corsia di ortopedia dell’Ospedale Santa Maria della Pietà.

Già oggi le prime schermaglie sul tema tra il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, e l’ex primo cittadino camerte e ora vicepresidente del Consiglio Regionale, Gianluca Pasqui. Sborgia ha affermato di avere garanzie sul fatto che nulla si sarebbe mosso prima della riunione di domani, ma ha recriminato sul fatto che le garanzie fossero assolute, non legate alle contingenze, come detto da "autorevoli rappresentanti regionali". Non si tratterebbe di campanilismo, secondo Sborgia, ma del rispetto del piano pandemico, della situazione post-sisma dell’alto maceratese, e logistiche.

Proprio l’accusa di campanilismo è quella che viene rivolta al sindaco camerte da Gianluca Pasqui, che sottolinea come l’eventuale conversione sarebbe una decisione legata all’assenza di strade alternative. In una nota si legge come Pasqui inviti le amministrazioni locali a evitare campanilismi, appunto, piuttosto favorendo uno spirito di unità di intenti: "C'è chi ancora trova il tempo e il modo per alimentare polemiche sterili e rancori personali con articoli di stampa nei quali si cercano ipotetici colpevoli e si individuano altrettanto ipotetici salvatori della patria. Mi è sembrato di capire, parlando con tanti sindaci dell'entroterra maceratese, che tutti abbiano condiviso il principio per il quale quella per l'ospedale di Camerino e per la salute dei cittadini non può essere una battaglia partitica o ideologica. Su questo dovremmo lavorare. Insieme".

Al vicepresidente dell’Assise regionale ha fatto eco il sindaco di Fiuminata, Vincenzo Felicioli: "Non sta sicuramente a me stabilire il piano pandemico, ma penso che oggi le esigenze siano chiare. Il Covid, come la Spagnola, come la peste, sarà sconfitto, presto sarà fortunatamente un ricordo. Per questo motivo evitiamo queste schermaglie: domani al Presidente Acquaroli chiederò non di modificare il piano pandemico, quanto di parlare di sanità in generale, di futuro, per fare in modo che il problema della sanità, esistente a prescindere dalla pandemia, venga risolto in maniera congrua alle esigenze della cittadinanza delle zone montuose. I rappresentanti di queste zone ci sono e hanno la possibilità di far sentire la loro voce, lo facciano".

Pietro Tapanelli, sindaco di Sefro, parla di un problema di fondamentale importanza. Preservare i servizi ordinari, già parzialmente compromessi dall'emergenza, è vitale: "Sul tema c'è forte preoccupazione per i servizi ordinari che l'ospedale dovrebbe garantire a un territorio già vessato da altre emergenze ben note. La sanità è di tutti e comunque dobbiamo essere a disposizione. Credo si debba essere in grado di garantire i servizi essenziali e ordinari, visto che gli ospedali di Camerino e San Severino servono un vasto territorio, quello dell'alto maceratese. Depotenziare queste strutture sarebbe un grave errore, non solo allo stato attuale delle cose, ma anche in tempo di 'pace'".

Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, come Felicioli, guarda anche al futuro: "Un sacrificio che avremmo evitato, siamo messi a dura prova dalla pandemia. Per questo chiediamo che ci sia un riconoscimento per i sacrifici dei cittadini del territorio, che già soffrono per il sisma. Evidentemente non possiamo tirarci indietro: in quei letti di ospedale potremmo vedere i nostri cari. Garantiamo i servizi essenziali comunque, il pronto soccorso, i servizi di analisi. Si resti vicini ai cittadini: questa deve essere un'occasione per guardare avanti. Domani dovremo avere un ospedale efficiente, per personale e per strutture. Impariamo a investire nel nostro futuro, l'ospedale di Camerino sia già da subito un baricentro dei servizi che salveranno le nostre vite".

Domani l’incontro, dal quale dovrebbe emergere una visione più chiara su come la pandemia verrà affrontata nel maceratese e su quale, in questo quadro emergenziale, potrà essere il ruolo dell’ospedale di Camerino.

l.c.



È la classica storia all'italiana quella che accade a Fiuminata. Il plesso Leopardi presenta un indice di vulnerabilità troppo alto (0,09 e la normativa stabilisce a 1 il corretto valore), portanto, pur non essendo inagibile ha bisogno, per garantire sicurezza a studenti e insegnanti, di essere demolito e ricostruito. A tal proposito il Comune ha già fatto realizzare uno studio di fattibilità e per il 31 dicembre 2020 prevede di avere anche il progetto esecutivo per una scuola in legno e acciaio, sicura, e rispondente alle più recenti normative. Ma è proprio a questo punto che si inserisce la burocrazia italiana che ha evidentemente il potere di creare problemi anche laddove non ci sarebbero. "Abbiamo partecipato - racconta il sindaco Vincenzo Felicioli - al bando del Miur denominato Sisma 120 per i 120milioni di euro che mette a dispozione del Centro Italia Per la messa in sicurezza, l'adeguamento sismico o la nuova costruzione di edifici pubblici adibiti ad uso scolastico. Ad ottobre è stata approvata la graduatoria finale nella quale risulta che Fiuminata, su 567 richieste, è arrivata 82esima. Le domande ammesse a finanziamento erano 53. Ad un esame più attento ci siamo accorti che c'era stato un errore: era stato ritenuto che l'opera non fosse inserita nella programmazione triennale di edilizia scolastica 2018-2020. In realtà la scuola di Fiuminata è inserita in questa programmazione ma per un mero errore materiale riporta un codice Ares diverso da quello indicato nella domanda di partecipazione al bando". Insomma una svista della Regione. Il Miur, pur riconoscendo l'errore ha rigettato l'istanza e la Regione, con un atto ufficiale ha comunicat, il 13 dicembre, il nuovo e corretto codice Ares che attribuirebbe, se riconosciuto, al Comune ulteriori 3 punti e il conseguente scorrimento in graduatoria al 55esimo posto. Ben diverso, in un'ottica di futura estensione del finanziamento, dall'82esimo.

"Ad oggi - torna a dire Felicioli - nonostante la comunicazione formale della Regione, il Miur non ha dato risposte e non vorremmo essere costretti a fare ricorso al Presidente della Repubblica. Vogliamo che, in una società di diritto, ci venga riconosciuto quanto ci spetta".

(Per un approfondimento della vicenda si rimanda al prossimo numero de L'Appennino Camerte).

Gaia Gennaretti  

A soli tre giorni dall’insediamento, il neo eletto sindaco di Fiuminata Vincenzo Felicioli è pronto con la sua nuova squadra di governo. Accanto alla nomina del vice sindaco e di un assessore obbligatori per legge, come già preannunciato in campagna elettorale, la formula è che, tutti i consiglieri della lista “ Insieme per Fiuminata” avranno delega con autosufficienza di gestione e parteciperanno alla Giunta.
Vice sindaco e assessore al bilancio è Ilenia Grandoni; l'assessore nominato è Paolo Stella, che riceve anche la delega ai lavori pubblici; a Michele Berrettini l'Urbanistica; a Gioia Modesto cultura, scuola e istruzione e rapporti con le associazioni; la delega al turismo è stata attribuita a Marco Grandoni ; a Romolo Mancini le deleghe ai rapporti con il personale e alle attività produttive; deleghe per le manutenzioni, forestazione e agricoltura a Gino Cecoli ; sport e spettacolo più la gestione di una parte delle frazioni a Giacomo Piancatelli; ambiente e gestione di frazioni a Alessandro Mannelli e a Bruna Lazzari i servizi sociali. L’insediamento del consiglio comunale avverrà con tutta probabilità il prossimo 13 giugno.
“Ci siamo già messi da subito al lavoro- dichiara il sindaco Vincenzo Felicioli- Ora dobbiamo risolvere un’ altra urgenza che è quella di trovare un segretario comunale; l'amministrazione uscente poteva infatti avvalersi solo della consulenza di un segretario comunale chiamato a gettone ma, noi siamo dell'avviso che anche se on potrà essere garantita sei giorni a settimana, Fiuminata abbia bisogno di una presenza più assidua. Vedremo dunque nelle pieghe del bilancio quello che sarà possibile garantire, anche valutando l’assestamento delle vicine Amministrazioni comunali che sono andate al voto, tenendo i contatti con i comuni di Sefro e Pioraco più a noi vicini e con i quali dovremmo collaborare nella gestione dei servizi e non solo. Ritengo ormai finito e superato il momento del campanilismo e che piccoli comuni come i nostri debbano unirsi e cominciare a ragionare insieme in un’ ottica di territorio extra-comunale. Intendo ancora sentitamente ringraziare tutti fiuminatesi per l’eccezionale risposta che hanno voluto dare al nostro progetto. Un così forte consenso davvero non ce lo aspettavamo e questo risultato - conclude il nuovo sindaco - oltre a farci felici per l’evidenza di una fiducia nei nostri confronti, ci responsabilizza sul terreno delle aspettative dei cittadini. Con l'aiuto di tutti e del Signore, ci auguriamo di non deluderli; intanto dobbiamo assolutamente ringraziarli per averci consegnato questa positiva sorpresa”.
C.C.

E’ “Insieme per Fiuminata” l’unica lista in lizza nel paese di 1360 abitanti. A guidarla è Vincenzo Felicioli. La presentazione ieri sera nella sala del Teatrino comunale gremita in ogni ordine di posti. Un nuovo team amministrativo, sintesi di diverse professionalità, sensibilità, età anagrafiche e competenze, rappresentative di diversi settori, mosse dall’unico disegno di offrire un proprio fattivo contributo nel continuare a garantire un futuro a Fiuminata e al suo territorio.

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Colpito e ammirato dalla sentita partecipazione dei cittadini, il candidato sindaco Felicioli ha spiegato le motivazioni di una scelta, abbracciata con entusiasmo e fatta con il cuore, nella consapevolezza della responsabilità e dell’impegno che, insieme a tutta la squadra, lo coinvolge in prima persona. A connotare la lista è un progetto che guarda ad un domani con delle forze giovani e, con l' unica ambizione di far crescere la possibilità di migliorare paese, frazioni e tutto il territorio. Priva di riferimenti politici, la squadra riunisce persone accomunate esclusivamente dalla passione per Fiuminata, decise ad impegnarsi per garantire un futuro migliore alla comunità.

Intervento FelicioliAlla luce della sola lista presente, unico avversario di “Insieme per Fiuminata”, il prossimo 26 maggio sarà dunque "il quorum" e, a chiare lettere, è emerso l’appello al voto. La legge parla chiaro: se nei comuni con un solo candidato a primo cittadino non si recano alle urne almeno la metà più uno degli aventi diritto al voto (a Fiuminata 681 su 1360), le elezioni sono annullate e arriva il commissario prefettizio che resta in carica fino alla prossima tornata elettorale che sarà quella delle Regionali del 2020. Dettosi preoccupato e disturbato da chi sta facendo passare in paese il messaggio che è meglio non votare e attendere un amministratore straordinario, Felicioli ha spiegato che, nominato dall’alto, il commissario gestirà solo l’ordinario senza affrontare le vere problematiche del paese, tanto più, in una fase particolarmente delicata come quella della ricostruzione. Altro particolare da non sottovalutare, quello dei costi molto elevati dello stipendio del commissario, che verranno sostenuti per intero dal comune con i soldi dei cittadini. “ Se si ha a cuore il futuro del paese, facile tirare le conseguenze. Per questo l’invito a tutti è a recarsi a votare e ad esprimere voti validi. Votare è un diritto e un dovere democratico”. Priorità del programma e delle attenzioni saranno scuola, decoro dei cimiteri, recupero della sede comunale, miglioramento delle strade, salvaguardia del territorio, promozione e sviluppo del turismo ambientale e gastronomico, attenzione alle fasce più deboli della popolazione, sostegno alle attività produttive e a tutte le forme di associazionismo del paese.

Nella foto, Paolo Stella presenta la sua candidatura

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A seguire la presentazione di “ Insieme per Fiuminata” che, accanto al sindaco Vincenzo Felicioli, vede candidati: Michele Berrettini, 43 anni ingegnere; Gino Cecoli, 70 anni imprenditore agricolo; Ilenia Grandoni, 27 anni laureata in Consulenza e direzione aziendale; Marco Grandoni, 31 anni operaio; Bruna Lazzari 66 anni pensionata; Romolo Mancini, 73 anni pensionato; Alessandro Mannelli, 41 anni operaio; Gioia Modesto, 24 anni studentessa universitaria; Giacomo Piancatelli, 34 anni operaio specializzato; Paolo Stella, 57 anni imprenditore.

Tutti i consiglieri comunali avranno una delega e potranno sedere nella Giunta esecutiva. Sindaco, vicesindaco e un assessore i ruoli principali; nessuno prenderà delle indennità di carica. Il denaro risparmiato, verrà messo a frutto per il bene del paese.

Servizio completo nel numero de L’Appennino camerte in uscita giovedì 16 maggio

C.C.

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“Quale futuro aspetta l’ambulatorio e la week surgery ostetrico-ginecologici?”. È la domanda che l’associazione di San Severino Help Sos Salute e Famiglia, presieduta da Cristina Marcucci, ha rivolto tramite raccomandata al presidente della Regione Luca Ceriscioli in qualità di assessore alla sanità. Il problema è presto detto: l’unico ginecologo operante all’ospedale settempedano, dei quattro che erano in servizio due anni fa quando è stato chiuso il punto nascite, è Vincenzo Felicioli, in collaborazione con l’equipe del reparto maceratese di Mauro Pelagalli. Felicioli tuttavia andrà in pensione con la fine dell’anno e dunque c’è il timore che non venga rimpiazzato e che vengano interrotti non solo i servizi rivolti alle donne in gravidanza fino alla 36esima settimana, ma anche le attività della week surgery.

“Ci teniamo a ricordare - scrivono - che la determina 913 della vigilia di Natale del 2015 sulla chiusura del punto nascite, prevedeva che in tutte le sedi destinate all’applicazione del ‘Percorso di presa in carico della gravidanza’ (come il caso di San Severino, ndr), si prevedeva il mantenimento delle attività ambulatoriali di ostetricia e ginecologia, con visite, ecografie, prelievi, corsi preparto, oltre ad attività medica e chirurgia ginecologia. Dal momento che Felicioli è prossimo alla pensione - chiedono - quale futuro aspetta il reparto?”.

L’associazione chiede al governatore una risposta “congrua ai bisogni delle donne in gravidanza dell’entroterra marchigiano”.

g.g.

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