È una situazione drammatica quella della casa di riposo Lazzarelli di San Severino Marche: 34 anziani, ospiti della struttura, sono positivi al Covid 19. Alla gravità di questi numeri si aggiunge la positività al virus di 9 OSS e 4 infermiere che operano nella struttura.

La sindaca Rosa Piermattei non nasconde la preoccupazione, e lancia l’appello: “La nostra Casa di riposo è in emergenza e senza personale è impossibile gestirla. Per questo ancora una volta richiedo l’immediato intervento di personale dell’Esercito”.

Il personale della nostra Casa di riposo – prosegue la sindaca – oggi risulta praticamente dimezzato a causa dell’epidemia da Covid19. L’emergenza scattata all’interno della struttura ci toglie il sonno. I numeri sono in crescita: abbiamo 34 anziani ospiti positivi. A questi si devono aggiungere 9 operatrici socio sanitarie e 4 infermiere. Le condizioni degli anziani ospiti variano giornalmente, per qualche degente si è reso necessario il trasferito in strutture Covid per non pesare soprattutto sull’organizzazione della struttura che deve fare i conti anche con l’allestimento dei percorsi sporco pulito. Praticamente per gestire al meglio la situazione si dovrebbe avere il doppio del personale rispetto alla normalità e invece, a causa dei contagi in struttura, oggi il personale è esattamente dimezzato. Al momento – conclude la Piermattei – il servizio Usca dell’Asur ha messo a disposizione un dottore e un infermiere per effettuare tutti i controlli mentre la cooperativa che gestisce il servizio assistenziale si sta adoperando per sostituire il personale risultato positivo ai tamponi”.

Red.
Treia ha registrato il secondo decesso legato al Covid in questa seconda ondata autunnale. Dopo i sei della prima ondata primaverile, oggi ha perso la vita Bruna Foglia, 56enne, che da tempo combatteva con una malattia. Molto conosciuta in comune, era ricoverata all’Hospice di San Severino Marche. Il sindaco Franco Capponi ha fatto le condoglianze alla famiglia: il marito della donna, Euro Colcerasa è dipendente del comune treiese.

Il sindaco Capponi ha quindi fatto il punto sulla situazione Coronavirus nel treiese: “Abbiamo 162 persone in isolamento, di cui 110 positive: questa seconda ondata è pericolosa tanto quanto quella della scorsa primavera, anzi i numeri in costante aumento fanno capire come la situazione sia grave. Raccomando a tutti di continuare a tenere alto il livello di attenzione, rispettando le distanze e utilizzando sempre i dispositivi di protezione individuale. Alla comunità treiese si chiede la massima collaborazione e responsabilità, perché solo tutti insieme si può sconfiggere questa insidiosa malattia”.

Red.
L’Università di Camerino tiene alta la guardia sul tema Coronavirus e continua ad affrontare la pandemia con estrema attenzione. In questi giorni è stata avviata la campagna di screening sierologico per i dipendenti Unicam, un’iniziativa in collaborazione con la start-up dell’Università camerte Telepharmatec.

Il servizio di screening è rivolto al personale docente e tecnico-amministrativo dipendente, ai dottorandi di ricerca, borsisti e assegnisti. Coordinato dal responsabile del Covid-team di Unicam Francesco Amenta, medico chirurgo e Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, vuole essere un contributo dell’Ateneo al contenimento ed al contrasto dell’attuale pandemia.

Per favorire l’adesione alla campagna di screening, i test saranno realizzati nelle sedi di Camerino, Matelica, San Benedetto del TrontoAscoli Piceno, così da evitare spostamenti degli interessati e, in relazione alla partecipazione nonché all’andamento della pandemia, potrà essere svolto periodicamente per categorie particolarmente esposte e verrà comunque ripetuto per tutti, al ritorno dalle vacanze natalizie e pasquali.

Il Rettore Claudio Pettinari ha commentato: “L’Ateneo vuole assicurare la massima sicurezza per tutto il personale che lavora ed opera in Unicam, e di conseguenza anche quella di tutti i nostri studenti. Stiamo già riscontrando una elevata adesione allo screening. I luoghi di lavoro sono stati fin da subito, al rientro dal lockdown di marzo, adeguati alle esigenze di distanziamento e ad ogni dipendente viene consegnata periodicamente una fornitura di dispositivi di protezione individuale e di sicurezza. Ci tengo a sottolineare poi che qualora un dipendente risultasse positivo al test rapido, il protocollo di Ateneo prevede l’immediata effettuazione del tampone molecolare. Ringrazio il professore Amenta per il grande lavoro che sta svolgendo come responsabile del Covid Team di Unicam e per la tempestività con cui sta predisponendo tutte le azioni necessarie di prevenzione”.

Red.
“In questo momento non abbiamo intenzione di chiudere il nostro centro storico, né i percorsi delle nostre montagne”. Sono le parole di Luca Piergentili, sindaco di Sarnano, che, in ragione della situazione Covid che nel suo comune va migliorando, non intende vietare ai turisti le visite alla sua cittadina. I dati sui contagiati nel sarnanese fanno ben sperare il sindaco, che si dice fiducioso: ”Sicuramente la situazione sta migliorando. Come molti sanno, abbiamo avuto un focolaio iniziale che aveva portato a circa 50 i positivi nel comune. Gli ultimi aggiornamenti di oggi fanno registrare un sensibile miglioramento: da quei 50 siamo passati ai 22 attuali, mentre oggi segnalo anche 4 guarigioni con sole 8 persone in quarantena. Per questi motivi devo ringraziare la popolazione sarnanese, che sta portando avanti questa battaglia in maniera esemplare”.

Piergentili torna poi sulla questione “chiusure”: sull’argomento non intende seguire la linea di altri sindaci dell’alto maceratese. “Noi non possiamo e non vogliamo in questo momento chiudere nei fine settimana il nostro centro storico – prosegue il primo cittadino di Sarnano –, né tantomeno i nostri percorsi turistici come successo in altri comuni: riteniamo che la Via delle Cascate Perdute e più in generale il nostro comune siano perfettamente in grado di garantire le condizioni di sicurezza imposte dalla normativa. A scanso di equivoci e in maniera preventiva stiamo pensando di attrezzare i nostri percorsi con del personale che faccia in modo che le norme anti contagio vengano rispettate in maniera più pressante”.

Red.
Le criticità riscontrate dai sindaci della provincia nella diffusione dei dati riguardanti l'epidemia da parte dell'Asur, ma anche la sensibilizzazione dei cittadini al rispetto delle regole, sono state al centro della riunione telematica che si è svolta ieri pomeriggio tra il Prefetto Flavio Ferdani, i vertici delle Forze dell’Ordine, il direttore dell’Azienda sanitaria regionale e i sindaci.

L'obiettivo è stato quello di monitorare l’andamento delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica anche alla luce del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 3 novembre scorso che ha fissato ulteriori limitazioni volte a contenere la diffusione del virus.

Esaminate, quindi, le criticità evidenziate da alcuni sindaci sulle comunicazioni trasmesse quotidianamente dall’azienda sanitaria regionale relative alla presenza dei soggetti positivi e in quarantena nei vari territori comunali.

Al riguardo il dirigente dell’Asur Marche, dopo aver fatto un quadro generale della situazione epidemiologica della Regione, ha riferito che in Area Vasta 3 sono ricoverati più di 80 pazienti covid e ci sono al momento 24  pazienti nelle aree grigie del pronto soccorso in attesa di essere ricoverati.  Ha poi evidenziato come resti costante il monitoraggio all’interno delle residenze per anziani  e che, a seguito del bando emanato dalla regione Marche, sono due le strutture alberghiere nella provincia di Macerata ad aver dato la loro disponibilità ad accoglierei positivi che non possono restare isolati nelle loro abitazioni.

Sul fronte della prevenzione è stata avviata una scrupolosa attività di monitoraggio e controllo in tutte le zone che potrebbero essere interessate da assembramenti ed è stato chiesto inoltre di rafforzare i dispositivi di controllo del territorio, specie nei fine settimana, controllando anche le autocertificazioni di chi si sposta dalle 22 alle 5.

Da parte dei presenti è stato unanime l’invito a tutti i cittadini al rispetto delle regole finalizzate al contenimento del contagio da Covid-19 nella consapevolezza che solo lo sforzo unitario fondato sul senso di responsabilità di tutti può rivelarsi strumento efficace nella lotta alla diffusione del virus.

GS
Ricostruzione e Covid: ammontano a quasi 20 milioni di euro le risorse stanziate per coprire i rischi di contagio da Coronavirus nei cantieri della ricostruzione post sisma. Le imprese edili impegnate nei cantieri della ricostruzione potranno quindi accedere al rimborso delle spese sostenute negli ambiti della sicurezza sanitaria, con un tetto massimo di 10 mila euro per ogni ditta.

Il decreto è stato firmato oggi dal Commissario Straordinario alla Ricostruzione Giovanni Legnini: il provvedimento riapre l’accesso ai rimborsi dal 16 novembre al prossimo 1 febbraio. Entrando nel dettaglio, le spese rimborsabili sono quelle documentate per l’acquisto di apparecchi per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, dispositivi elettronici con le stesse funzioni, apparecchiature che permettano il distanziamento tra utenti esterni, lavoratori di imprese terze e lavoratori, dispositivi per la sanificazione dei luoghi di lavoro e per la protezione individuale.

Il rimborso sarà accessibile anche alle imprese che avvieranno i cantieri entro il prossimo primo febbraio.

Red.
Il Coronavirus non ha fatto sconti neanche al comune di Fiastra: quattro i positivi residenti nel comune. Uno di loro è attualmente domiciliato in un altro comune marchigiano, gli altri si trovano in isolamento fiduciario nelle proprie case.

Il sindaco Sauro Scaficchia, che già nella giornata di ieri aveva emesso un’ordinanza che dispone la chiusura dei sentieri delle Lame Rosse e della Valle del Rio Sacro, vista la notevole affluenza che le aree montuose del maceratese avevano fatto registrare negli ultimi fine settimana, ha attivato il servizio di assistenza domiciliare a disposizione degli isolati. Oltre a questo, insieme al Cosmari, come in altri comuni, anche a Fiastra è in funzione il sistema straordinario di gestione dei rifiuti dei positivi.

Red.
Se crescendo si potesse mantenere la trasparenza e la sincerità dei bambini sarebbe sicuramente un mondo migliore.
Sono sempre i più piccoli, infatti, ad esprimere a modo loro quello che pensano, senza guardare a pregiudizi o a secondi fini e l'esempio arriva ancora una volta da loro in questo periodo di emergenza sanitaria.
Nella pagina Facebook 'Società italiana Sistema 118' è comparsa da qualche ora una foto che raffigura il cruscotto dell'ambulanza della centrale operativa del 118 di Macerata che espone un disegno firmato da Paola.
"Le stelle non brillano solo in cielo" la frase che ha scritto per ringraziare gli operatori del 118 di Macerata.
La piccola Paola ringrazia, con un disegno che li raffigura, i volontari, i dottori e gli infermieri che in questo periodo sono in prima linea per combattere il Covid.
E se l'errore degli adulti è stato quello di osannare gli operatori sanitari durante la prima ondata dell'emergenza per poi dimenticarsene nel fiorire dell'estate, la bellezza dell'animo dei più piccoli sta nel riconoscere sempre e comunque gli eroi reali, così forti da essere quasi simili a quelli a della fantasia.
Essere in prima linea con un disegno come quello di Paola nell'ambulanza darà sicuramente una forza in più agli operatori che continuano a lavorare incessamente nonostante le difficoltà.
Non è la prima volta che il pronto soccorso di Macerata riceve attestati di stima: per due volte sono stati gli ultras ad esporre uno striscione fuori dalla centrale, mentre a maggio fu un bambino di 11 anni di Tolentino che scrisse una lettera ai medici ammettendo "Avevo timore di voi, invece siete degli eroi".

Giulia Sancricca

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Chiuse le Lame Rosse. Ha deciso così il sindaco di Fiastra Sauro Scaficchia: troppo grande l’affluenza verso l’alto maceratese negli ultimi fine settimana, troppo pericoloso, secondo l’amministrazione, per garantire la sicurezza dei turisti e dei cittadini di Fiastra in questa fase pandemica. Così, l’accesso al suggestivo itinerario sarà controllato e di fatto chiuso dai Carabinieri Forestali, deputati al controllo.

Il sindaco Sauro Scaficchia ha commentato così: “In questo momento particolare, in cui anche il comune di Fiastra è toccato dal Covid, dobbiamo salvaguardare l’incolumità dei cittadini e di chi viene da noi. Abbiamo constatato un affluenza incredibile, massiccia, e questo mi ha imposto di prendere dei provvedimenti con un’ordinanza. Non è possibile che molte persone vengano ancora senza protezioni, senza mascherine, nonostante venga ripetuto da mesi, e che la situazione non sia percepita come pericolosa: forse qualcuno pensa che in montagna non esistano regole. I Carabinieri Forestali e i Vigili – conclude Scaficchia – effettueranno i controlli, anche in maniera piuttosto semplice, visto che le vie sono obbligate e saranno pattugliati i due ‘ingressi’ all’itinerario, sia dalla diga, sia da Ruffella”.

Red.
Grande successo per gli "Spaghetti a colazione" che Luciano Capomasi ha servito conditi con cacio e pepe questa mattina alle 6 nel suo ristorante Ai Pini di Sarnano.
Un'idea nata quasi per gioco, che doveva accendere i riflettori sulle difficoltà che in questo momento sono costretti ad affrontare bar e ristoranti, con la chiusura anticipata alle 18, e che invece si è trasformata in un vero e proprio evento che ha avuto una grande risposta da parte dei partecipanti.

"Non solo l'amministrazione comunale - ha commentato il risotratore - ma ho avuto una trentina di persone. Quelle che il mio locale può contenere nel rispetto delle restrizioni dovute alla pandemia. Una coppia è arrivata addirittura da Potenza Picena e quando me l'ha detto sono rimasto davvero sorpreso".

Un momento conviviale che ha ristorato non solo il palato, ma anche i cuori che in questa seconda ondata della pandemia sembrano sempre più appesantiti dalla preoccupazione.
"Abbiamo riso - ha detto Capomasi - e ce n'era davvero bisogno. Poi abbiamo concluso con le ciambelle di mosto e il vino cotto. Quello che mi ha fatto davvero piacere è vedere gli occhi degli ospiti sorpresi nello scoprire che il pasto è stato offerto dal ristorante. Non lo avevo detto a nessuno prima".

Non è stato quindi un modo per attrarre clienti, ma un messaggio da trasmettere: "Mi dispiace che qualcuno abbia pensato che non ho rispetto della situazione. Il mio è stato un messaggio pacifico per far capire che noi commercianti siamo pronti ad adattarci, ma è necessario che vengano comprese anche le nostre difficoltà ad andare avanti".

La versatilità nei confronti di questa situazione Capomasi l'ha dimostrata questa mattina, ma continuerà a farlo anche nei prossimi giorni: "Abbiamo pensato di fare dei percorsi a tema una volta a mese - conclude - visto il successo di questa mattina. Già sabato prossimo apriremo il ristorante nel primo pomeriggio per festeggiare San Martino con una merenda".

GS

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