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La ricorrenza del 4 novembre, festa dell’unità nazionale e delle forze armate nel 102° anniversario dell’armistizio di villa Giusti - entrato in vigore il 4 novembre 1918 - che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e che segnò la fine della Prima Guerra Mondiale, è stata celebrata, sia pure in tono minore rispetto al passato a causa dell’emergenza Covid, in tutti i comuni della provincia.

Nonostante le restrizioni dovute alla pandemia corone di alloro sono state deposte presso lapidi e monumenti che ricordano le vittime della Grande Guerra.

A Camerino una breve simbolica cerimonia con la deposizione da parte del sindaco Sandro Sborgia di una corona di alloro sotto al monumento in piazzale della Vittoria, di fronte all'ingresso della Rocca dei Borgia.

camerino


Forte della sua storia e delle sue tradizioni, la città di Tolentino, decorata con la medaglia d’Argento al Valor Civile e con la medaglia d’Argento al Valor Militare per l’Eccidio di Montalto e per il contributo dato durante il periodo della Resistenza, ha celebrato le ricorrenza con una messa celebrata nella Concattedrale di San Catervo in suffragio dei caduti di tutte le guerre. Al termine della cerimonia religiosa il vicesindaco Silvia Luconi, accompagnata dal Gonfalone e dal rappresentante dell’Anpi e delle Associazioni combattentistiche e di guerra, ha deposto una corona di alloro al monumento alla Vittoria, nei pressi dello Stadio comunale e in piazza della Libertà, sotto la lapide che ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale e che riporta una frammento della comunicazione del Generale Diaz che comunicava alla nazione la fine del conflitto. L’auspicio – le parole del vice sindaco Luconi – è che riusciamo quanto prima a lasciarci alle spalle questo momento emergenziale, ritornando a guardare al futuro in maniera positiva, riappropriandoci anche dei momenti istituzionali che ci ricordano le nostre radici e tutti i fatti storici che dobbiamo tramandare alle giovani generazioni”

capponi

Momento di riflessione vissuto anche a Treia, dove il sindaco Franco Capponi, insieme ad alcuni amministratori e ai rappresentanti della Polizia Municipale e della Protezione Civile, ha depositato due corone d’alloro presso i monumenti ai caduti presenti in città: una in Piazza della Repubblica e una davanti alla stele di Don Pacifico Arcangeli. “Ai tanti giovani che hanno perso la vita nelle guerre per garantire oggi a noi di poter vivere in libertà, in democrazia e con un discreto sviluppo e qualità della vita, ai giovani che oggi sono impegnati in decine di missioni di Pace in tutto il Mondo, occorre manifestare la nostra vicinanza e la nostra gratitudine”, le parole del sindaco Capponi.

A Caldarola il sindaco Luca Maria Giuseppetti ha voluto deporre corone d'alloro sulle due lapidi presenti  in piazza Vittorio Emanuele e in piazza XXIV maggio.  "Stiamo vivendo un'altra battaglia che solo uniti potremmo vincere – ha detto il primo cittadino con riferimento all’emergenza Coronavirus - Proprio dall'insegnamento dei nostri nonni dobbiamo imparare a non arrenderci e ad affrontare i sacrifici richiesti per il bene di tutti"

giuseppetti

Una corona d’alloro al monumento dei Caduti di tutte le guerre e una breve preghiera dopo aver osservato un minuto di silenzio l’omaggio ai caduti del sindaco Rosa Piermattei ha caratterizzato la giornata a San Severino Marche.“In questa giornata – ha sottolineato – abbiamo voluto ricordare tutti coloro i quali, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere: valori immutati nel tempo, per i militari di allora e quelli di oggi. In una situazione così difficile, a causa dell’emergenza sanitaria da Covid19, abbiamo preferito dare vita una celebrazione molto raccolta ma non meno sentita e profonda nel suo significato”.

piermattei



Cerimonia sobria anche a Fiastra, con il sindaco Sauro Scaficchia, a capo di una delegazione composta da alcuni consiglieri comunali, dal parroco e da una rappresentanza dei carabinieri della locale stazione, che ha apposto le tradizionali corone di fiori presso i monumenti ai caduti del capoluogo e di Acquacanina. “Non nascondo che oggi, in questa giornata di ricordo dei caduti della Prima e Seconda Guerra mondiale, che si unisce ai festeggiamenti delle Forze Armate e dell'Unità d'Italia, il mio pensiero va anche alle vittime di questa guerra che oggi stiamo vivendo - il breve discorso del sindaco Scaficchia - Un nemico invisibile ma fortemente presente tra di noi che dai primi mesi di quest'anno sta facendo migliaia e migliaia di morti”.

4novembre2020






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“L’ordinanza e i decreti? Sono fondamentali per la gestione dell’emergenza pandemica, e l’Ateneo li accetta con grande rispetto e senso di responsabilità”. Sono state queste le parole del Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato, in vista del nuovo dpcm e all’indomani dell’ordinanza firmata dal Presidente della Regione Marche Acquaroli. Opinione sposata anche dal Rettore Unicam Claudio Pettinari, alle prese anche lui con la riorganizzazione della didattica nell’ateneo camerte.

“Un provvedimento che dobbiamo accettare – sostiene il Rettore Pettinari –, anche se abbiamo letto negli occhi dei nostri studenti il dispiacere per non poter vivere una situazione normale. Le lezioni a distanza sono già attive e procedono bene, sono disagi che abbiamo già vissuto a marzo e a cui eravamo preparati. Abbiamo sicuramente investito molto per trovare nuove aule, organizzare il lavoro e le lezioni, anche a livello finanziario. Capisco anche il disagio degli studenti fuori sede: è chiaro che non saranno disposti a grandi spese per trovare un alloggio e poi seguire le lezioni a distanza, questo potrebbe essere un danno ulteriore per la comunità, danno che per altro già esiste. La speranza è che non essendoci limite alla Provvidenza, questo ‘mini-lockdown’ possa sortire ottimi effetti e permetterci di tornare a lavorare serenamente già da dicembre”.

Una speranza condivisa anche dal Rettore Unimc Francesco Adornato: “Il quattro dicembre scadrà l’ordinanza, l’augurio è quello di vedere una situazione più distesa e poter tornare in presenza: il nostro disagio è anche quello dei nostri studenti: l’Università è un’esperienza formativa, culturale, civile, ideale, la cui ricchezza si sublima nella presenza. L’ordinanza e i decreti sono provvedimenti spiacevoli, ma fondamentali per la gestione dell’emergenza pandemica, e l’Ateneo li accetta con grande rispetto e senso di responsabilità. Certo – conclude il Rettore –, Unimc aveva investito molto, anche a livello finanziario, per poter permettere lo svolgimento della didattica in presenza, ma i tempi che corrono impongono questo. Comprendo e accetto le decisioni del Governo e della Regione”.
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Tragedia sul lago di Fiastra: un corpo è stato recuperato questa mattina, intorno alle 10.30, dal Nucleo Sommozzatori dei vigili del fuoco di Ancona. La persona era ricercata da ieri sera quando i pompieri sono dovuti intervenire intorno alle 22 a Fiastra, in località San Lorenzo al Lago. La speranza era quella di trovare la persona in vita. Nella frazione sul lago si sono recate le squadre di Ancona, con il Nucleo Sommozzatori, quelle di Camerino e di Macerata.

Nella mattinata di oggi poi, poco dopo le 10, il corpo del 51enne è stato individuato e quindi recuperato nei pressi della diga, a oltre 20 metri di profondità, e quindi trasportato a riva. Sono intervenuti anche i Carabinieri.

Red.










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Prendere le difficoltà con il sorriso sembra essere tipico dei marchigiani. Lo scriveva Leopardi che "Chi ha il coraggio di ridere è padrone del mondo" e i suoi conterranei pare lo abbiano preso in parola.
La terra di lavoratori e attenti alla buona cucina, la terra che non si è lasciata fiaccare nemmeno dal sisma, accoglie con un sorriso, seppur amaro, anche le restrizioni dovute alla seconda ondata della pandemia.
Sono i ristoratori, infatti, a sorprendere con le loro iniziative che hanno il sapore della protesta, ma nel modo che solo chi lavora e non si lascia scoraggiare può mettere in atto.
Dopo la filastrocca, in rima marchigiana, scritta dallo staff del ristorante Junò di San Severino (Articolo in uscita domani sul settimanale L'Appennino Camerte) c'è chi si spinge oltre e decide di offrire gli "Spaghetti a colazione".
Si chiama così, infatti, lo strano appuntamento organizzato dal ristorante Ai Pini di Sarnano per sabato prossimo alle 6 di mattina: "Dopo 40 anni di ristorazione - ironizza il titolare Luciano Capomasi - ho scoperto che posso aprire il locale alle 5 del mattino, non si sa mai: voglio fare una prova sulla risposta dei clienti".
Poi la denuncia: "Nelle piccole realtà come la nostra - dice - non ha senso chiudere la sera. Non siamo a Milano, da noi la sera è più tranquilla che a pranzo". 
Il grido di allarme arriva da un centro, Sarnano, che dalla scorsa estate fino agli ultimi weekend aveva registrato numeri da record in quanto a presenza turistica: "Ci eravamo ripresi ad agosto - prosegue il ristoratore - , ma non si può lavorare un mese per recuperare le perdite di tre mesi di fermo e poi ricominciare da capo.
Con la chiusura serale siamo su una perdita del 60%". 
Pieno l'appoggio da parte del sindaco, Luca Piergentili: "La situazione è particolare - ammette - e la fantasia che ci mettono i nostri operatori testimonia il loro amore per il mestiere che svolgono e per la cucina. Vogliono avere la possibilità di andare avanti. La stagione è stata ottima: abbiamo avuto turisti che dopo la visita si fermano dai nostri ristoratori. Quella di Capomasi è una protesta sui generis che accogliamo in maniera favorevole, perchè riteniamo che alcuni passaggi del Dpcm siano poco chiari e plausibili". 

Giulia Sancricca
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Non si è fatta attendere la replica della Giunta Baldini, a Matelica, all’attacco lanciato dal gruppo di minoranza nella giornata di ieri in merito ai talloncini appesi alle lampade votive del cimitero.
“Non vogliamo scendere nella solita diatriba spicciola che ridicolizza ed offende senza mezzi termini l’operato attento degli uffici comunali preposti - si legge nel comunicato della maggioranza, nel quale vengono poi riportate le parole di Giuseppe Corfeo, Comandante della Polizia locale - Il talloncino apposto su alcune utenze e concessioni cimiteriali è una procedura disposta dal sottoscritto ormai attuata già dal 2017. Si tratta di un avviso con il quale si chiede all’utente di contattare l’ufficio senza specificare nè esporre dati personali o sensibili, nè tanto meno motivazioni. L'invito si rende necessario nei casi in cui il destinatario non sia raggiungibile ovvero non riscontri la corrispondenza inviatagli oppure risulti irreperibile”.
Gli fa eco l'assessore Denis Cingolani: "Il talloncino - precisa - non è per chi non ha pagato l'utenza, ma per reperire gli intestatari della tomba e farli interagire con gli uffici comunali. Non vengono affissi su tutte le lapidi, ma solo nel caso in cui non sono più reperibili gli intestatari della tomba. La vergogna, come descritto dalla attuale minoranza che nel 2017 era maggioranza, non sta nel fatto che abbiano segnalato la questione solo ora, ma bensì di sottolinearla oggi e a ridosso della commemorazione dei defunti che si è conclusa qualche giorno fa".

AB
GS
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Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha approvato con un decreto il progetto esecutivo per i lavori di riparazione della strada “Tolentino – Abbadia di Fiastra” danneggiata dal sisma 2016. Un lavoro per quasi due milioni di euro per la Provinciale 125, che collega il centro di Tolentino con la SS 78 proprio in prossimità dell’Abbadia di Fiastra.

L’intervento, inserito nel quinto stralcio del programma ricostruzione, comprende due progetti separati: il primo riguarda la ristrutturazione della sede stradale, caratterizzata da danni diffusi e dissesti, e prevede la riparazione della pavimentazione, spaccata e soggetta ad abbassamenti in alcuni punti, mentre il secondo, che l’ufficio tecnico provinciale sta redigendo, servirà a sistemare una frana poco oltre il chilometro 3 con la realizzazione di una variante e avrà un costo di 450mila euro.

Nei prossimi giorni, previa nulla osta del Soggetto Attuatore, l’ingegner Fulvio Soccodato, - afferma il Presidente Antonio Pettinari -, inizierà la procedura di appalto a cui seguiranno i lavori diretti dalla stessa Provincia”.

Red.
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L'ospedale di Camerino al momento non sarà convertito in presidio Covid, anche se parte del personale della rianimazione viene destinato alla struttura di Civitanova Marche. Fattivo l'impegno al riguardo dell'amministrazione Sborgia, con il sindaco che ha più volte sollecitato alle autorità sanitarie regionali l'importanza del presidio camerte quale punto di riferimento dell'entroterra montano.

"In questi giorni ho sentito l'assessore regionale alla sanità Saltamartini relativamente alla situazione del nostro Ospedale - socì il sindaco Sborgia - Ho riferito le criticità esistenti con particolare riguardo alle carenze di personale. L’assessore mi ha rassicurato sul futuro dell’ospedale e sulla necessità che il nosocomio di Camerino continui ad essere il punto di riferimento della sanità dell’area montana. In questo senso, questa mattina nel corso di un colloquio telefonico, mi ha comunicato la sua volontà di evitare, fin quando sarà possibile, la conversione dell'ospedale in struttura Covid. L’operazione comporterà la ineludibile necessità di un provvisorio ridimensionamento delle prestazioni sanitarie a causa della riduzione di personale che sarà destinato per l’apertura di ulteriori due moduli del Covid hospital di Civitanova. Mi ha assicurato che una volta superata la fase pandemica, propenderà ogni suo sforzo al fine di riportare l’Ospedale al livello di eccellenza quale è sempre stato. Non ho nascosto il sentimento di preoccupazione circa la soluzione prospettata, ma la situazione di grave difficoltà che vive la Regione Marche e l’Italia intera ci impone di essere responsabili. Non ho motivo di dubitare delle parole dell’Assessore regionale Saltamartini, conoscendolo quale persona di assoluta serietà e uomo delle Istituzioni. Ho anche incontrato il direttore generale, la dottoressa Nadia Storti che mi ha informato circa le modalità con le quali saranno attuati i provvedimenti della Giunta Regionale. Continueremo sempre a tenere altra l’attenzione per il bene della salute dei cittadini di tutta l’area montana che ha nell’Ospedale di Camerino il suo punto di riferimento".

f.u.
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Un'interpretazione estensiva del Dpcm dello scorso 24 ottobre, che impone la chiusura dei ristoranti alle ore 18, da parte della regione Marche consente alle maestranze impegnate nella ricostruzione post sisma di poter cenare nei ristoranti della zona del cratere.

Così ha disposto la regione venendo incontro ai disagi che la misura restrittiva sta provocando nel territorio del cratere, con i dipendenti delle imperese di costruzione che non avevano un luogo dove poter consumare il pasto serale.


In base alla decisione della regione i ristoranti che stipulano una convenzione d'impresa con le aziende (un contratto per la somministrazione dei pasti ad orari e giornate preventivamente individuate) vengono equiparati alle mense aziendali e possono continuare a fornire i pasti anche dopo le ore 18.

Un passaggio sicuramente molto importante per garantire continuità ai lavori in corso di svolgimento nel cratere e per dare certezze a tecnici e operai.
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Nuova polemica a Matelica: il gruppo di opposizione Per Matelica ha infatti pesantemente attaccato la Giunta Baldini per un’iniziativa definita “vile ed esecrabile”.

“In questi 16 mesi di amministrazione Baldini ne abbiamo viste davvero di tutti i colori - scrivono i componenti della minoranza - bilanci discutibili, decisioni assurde, aumenti per le famiglie, tagli di servizi, nessuna decisione importante senza spiegazioni vere ma solo scaricabarili sul passato per non saper affrontare il presente, nessun nuovo lavoro pubblico se non quelli già approvati e finanziati. In questi giorni, però, abbiamo visto il peggio che potevamo vedere, la mancanza di rispetto che a nostro avviso è molto più grave di ogni bilancio sbagliato o di ogni lavoro pubblico non fatto. Chi ha visitato il nostro cimitero in questi giorni - denunciano nel comunicato - ha potuto notare in grande evidenza un bel foglio arancione di una vergogna inaudita dove si mettono in bella mostra gli inadempienti, gli "evasori" della lampada votiva. Ne vale davvero la pena "oltraggiare" con un avviso simile la lapide di un defunto? Forse no! Siamo esterrefatti da un gesto davvero vergognoso volto ancora una volta a fare cassa, unico pensiero fisso di questa amministrazione - concludono - Ci aspettiamo serietà e ci auguriamo che i foglietti vengano immediatamente rimossi, che gli inadempienti vengano contattati in modo differente e più consono e che la privacy dei vivi e il rispetto dei defunti siano prese in considerazione”.

Alessio Botticelli

foglio
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Martedì, 03 Novembre 2020 15:24

Ance Macerata: nasce il servizio "Chanche 110%"

Agevolazioni fiscali per l’edilizia destinate al recupero del patrimonio esistente. Il Decreto Rilancio, come noto, ha elevato al 110% l’aliquota di detrazione per le spese sostenute in relazione a specifici interventi nell’ambito dell’efficienza energetica, interventi antisismici, istallazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.

Di Superbonus e in particolare del servizio Chanche 110% se ne è parlato nella sede di Confindustria nel corso di un incontro organizzato dall’Ance, l’Associazione nazionale costruttori edili, di Macerata.

“Il Supebonus 110% è paragonabile come impatto a quello che ha rappresentato il programma industria 4.0, una delle ultime politiche industriali di settore più strutturate – chiarisce il direttore generale di Confindustria Macerata Gianni Niccolò – L’auspicio è che questo provvedimento abbia carattere permanente per l’ammodernamento delle nostre città e l’ammodernamento da dare ai nostri territori. Ci sono ancora, purtroppo, alcune complicazioni per l’utente e per questo Confindustria e Ance Macerata stanno offrendo il servizio Chanche 110% per dipanare i nodi sottesi a tale provvedimento, in particolare per quanto concerne la normativa edilizia e urbanistica”.

niccolò


Parla di riforma strutturale da parte dello Stato per il rilancio di un settore in crisi il presidente di Ance Macerata Carla Resparambia. “Un settore, quello dell’edilizia, che farà sicuramente da volano per la ripresa di questi territori – le sue parole – Una riforma che coinvolge l’intero settore della ricostruzione e riqualificazione del tessuto edilizio esistente. In un territorio, come il nostro, colpito dal sisma l’alternanza del Decreto di agosto e dell’ordinanza 108 consente la cumulabilità dei due bonus più importanti, il Sismabonus e l’Ecobonus, con i contributi del terremoto. Noi crediamo nella misura e per questo abbiamo creato questo servizio per i cittadini che avessero necessità di informazioni e chiarimenti”.

A parlare degli aspetti fiscali il commercialista Daniele Basile. “Porteremo avanti una prima fase di consulenza attraverso la verifica dei requisiti soggettivi in capo al richiedente – dichiara – per poi, nella seconda fase, una volta definita la natura degli interventi che consentono di usufruire dell’agevolazione e la quantificazione della detrazione, verificare la capacità del beneficiario di poter assorbire le detrazioni stesse”.

basile


Uno strumento, quindi, capace di contribuire al rilancio di un territorio che ha visto gran parte del patrimonio edilizio danneggiato e per il quale Ance Macerata offre agli eventuali beneficiari il servizio Chance 110%.

f.u.
Pubblicato in Politica

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