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L’Università di Camerino orienta anche in estate!   Ha preso il via infatti il 16 luglio, in concomitanza con l’apertura delle iscrizioni, l’iniziativa “Porte aperte in Unicam – estate 2018”, promossa dal servizio Orientamento proprio nel periodo in cui gli studenti che devono scegliere il percorso universitario hanno bisogno di avere maggiori informazioni e chiarire eventuali dubbi.

L’iniziativa è in programma dal 16 al 27 luglio e dal 20 al 31 agosto, presso le sedi Unicam di Camerino, Matelica, Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Consultando il calendario disponibile nel sito orientamento.unicam.it, è possibile prenotare la visita in Unicam: gli studenti interessati potranno così parlare direttamente con i docenti e visitare le strutture dove si svolgono le attività didattiche e di ricerca, le aule, le biblioteche e laboratori, nonché avere maggiori informazioni sui corsi di laurea attivati dalle cinque Scuole di Ateneo: Architettura e Design, Bioscienze e Medicina Veterinaria, Giurisprudenza, Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, Scienze e Tecnologie. Presso tutte le sedi sarà dunque possibile, insieme alle proprie famiglie e ai propri amici, acquisire informazioni utili sui corsi di studi, sulle molteplici agevolazioni e borse di studio messe a disposizione dall’Ateneo in particolare per gli studenti meritevoli, sui servizi per gli studenti, sulle possibilità di studio all’estero, sulle possibilità di alloggio.

Per facilitare i ragazzi nella scelta del percorso universitario più adatto ai loro interessi e alle loro aspirazioni, anche quest’anno, inoltre, l’Università di Camerino propone l’iniziativa “UNICAM OPEN DAY. Studente universitario per un giorno”, una serie di incontri volti a favorire la conoscenza, da parte dei futuri studenti universitari, delle strutture dell’Ateneo, dei servizi e delle agevolazioni e dei corsi di laurea Unicam, a far provare loro, quindi, l'esperienza di essere uno studente Unicam! L’appuntamento dopo quello già tenutosi nella sede di Ascoli Piceno, sarà questo giovedì 19 luglio nelle sedi di Camerino e Matelica e venerdì 20 luglio a San Benedetto del Tronto.

A Pieve Torina una tappa di C.IA.O. il programma di tre settimane in estate per studenti internazionali dai 16 anni in su, ma sempre in età pre-universitaria, che aspirano a studiare architettura, architettura paesaggistica e geometra. Una settimana a Roma e due settimane sui luoghi del cratere, con base a Sant'Angelo in Pontano, per i circa 15 studenti internazionali, che ieri hanno visitato Pieve Torina e il cantiere della nuova scuola dell'infanzia, in corso di realizzazione. Durante la lezione, tenuta da esperti, il sindaco Alessandro Gentilucci ha voluto salutare il gruppo di studenti e ha avuto modo di raccontare loro l'esperienza del sisma, dal punto di vista di un amministratore che si trova in pochi secondi a dover gestire una comunità in piena emergenza, senza più strutture per la socialità. “In quei momenti – ha spiegato Gentilucci – devi chiederti da cosa vuoi ripartire, quali sono le priorità per mantenere salda la tua comunità ferita, e questo è ciò che invito voi a chiedervi, cosa avreste fatto se foste stati al mio posto. Prima di tutto ci sono le case, la necessità di far tornare la gente nei propri paesi. Ma prima ancora il cuore di una cittadina è rappresentato dalla scuola, dai giovani che incarnano la speranza per il futuro. Dalla scuola abbiamo deciso di ripartire, ricostruendo le prime scuole in tutto il cratere grazie alla solidarietà e al grande lavoro di tanti”. I ragazzi presenteranno i propri lavori finali venerdì 27 luglio alle 19,30 a Sant'Angelo in Pontano.

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Slitta a settembre la riapertura del teatro Nicola Vaccaj di Tolentino.

E’ saltata, infatti, la data del 21 luglio che avrebbe visto di nuovo aperte le porte dello storico teatro a soli otto giorni prima del decimo anniversario dal devastante incendio che ne distrusse una gran parte.

Era il 29 luglio 2008, infatti, quando la città ha visto in fiamme la storica struttura legata profondamente alla città che ha dato i natali alla Compagnia della Rancia.

Ad annunciare la nuova data è il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi: “Ci sono stati circa 40 giorni di ritardo – dice – ma ora si lavorerà anche nel mese di agosto ed entro settembre ci sarà la grande festa che vedrà la riapertura di uno dei simboli della città. Ci dispiace che nella serata inaugurale il Vaccaj non potrà accogliere tutti i cuori che vorranno essere presenti, dal momento che la capienza è di 350 posti e ospiteranno soprattutto le autorità e le ditte che vi hanno lavorato, ma ci saranno almeno altre cinque o sei serate aperte a tutti i cittadini”.

Giulia Sancricca

A Macerata, nel 2018, un imprenditore artigiano medio paga il 61,7% di tasse (nel 2017 era il 61,5% mentre nel 2011 il 59,5%), potendo contare su un reddito di poco superiore ai 19 mila euro. Il 12 agosto festeggerà il Tax Free Day, giorno della liberazione dalle tasse, smettendo di lavorare per il fisco e iniziando a guadagnare per se stesso e la sua impresa. A conti fatti, vuol dire che lo stesso imprenditore nel 2018 lavora 225 giorni per pagare i tributi, mentre sono solo 140 i giorni lavorativi da cui può trarre un guadagno da destinare, ad esempio, ai consumi familiari. 

Sono gli esiti dello studio dell’Osservatorio sulla Tassazione delle Pmi, condotto per il quinto anno da CNA Nazionale su 137 comuni italiani, compresi tutti i capoluoghi di provincia. Nella classifica stilata, Macerata si posiziona all’82esimo posto (perdendo due posizioni sul 2017) su 137 comuni analizzati, dove al primo posto c’è Gorizia (già “liberata” dalle tasse il 14 luglio) con il 53,8% di tassazione e all’ultimo Reggio Calabria con il 73,4% (per la quale la liberazione scatterà non prima del 24 settembre).

Lo studio dell’Osservatorio nazionale “parla chiaro – dice il Presidente CNA Territoriale Giorgio Ligliani – la pressione fiscale media sulle pmi maceratesi cresce dello 0,2%. Negli ultimi anni il picco negativo è stato raggiunto nel 2014, quando l’imposizione era al 64,8% e il reddito annuo era poco più di 17.500 euro. A questo proposito segnaliamo che il reddito medio dell’imprenditore tipo a Macerata è sceso, dal 2011 ad oggi, di ben 1.100 euro. La pressione fiscale del capoluogo maceratese è superiore alla media nazionale, che è del 61,4% con un trend di crescita”. “Dall’analisi condotta – aggiunge Ligliani – emerge in maniera netta come l’applicazione di alcuni dei correttivi segnalati dalla CNA potrebbero invertire una tendenza pericolosa, che vede l’imprenditore lavorare sempre più per un’ingombrante socio pubblico invece che per i bisogni suoi e della propria attività”.

“La crescita della pressione fiscale sulle pmi non è ineluttabile – annuncia il Direttore Generale della CNA di Macerata Luciano Ramadori – infatti l’applicazione contemporanea di tre tra le misure suggerite da CNA determinerebbe un calo dell’imposizione fino al 53,5%. Per questo chiediamo l’aumento della franchigia Irap da 13 a 30 mila euro, l’adozione del regime Iri al 24% e, soprattutto, l’introduzione della totale deducibilità dell’Imu sui beni strumentali delle imprese, cioè capannoni, laboratori, negozi. A questo – prosegue – si devono aggiungere l’introduzione della Flat tax in modo progressivo e credibile, prevedendo la riduzione delle aliquote IRPEF a partire da quelle più basse del 23% e del 27% ed eliminando la discriminazione attuale operata dalle detrazioni da lavoro delle piccole imprese personali, oltre all’estensione del regime forfetario a tutte le imprese individuali e professionisti con ricavi inferiori a 100.000 euro”.

CNA Macerata sostiene che, per riequilibrare un sistema fiscale insopportabile, sia necessario garantire maggiore equità nel prelievo tra i diversi redditi da lavoro e invertire sensibilmente la tendenza a trasferire sulle imprese gli oneri dei controlli, asfissianti per strutture leggere come quelle delle piccole imprese, oltre ad usare in modo intelligente la leva fiscale per aumentare domanda interna e investimenti.

*Stima riferita ad un’impresa individuale, con un impiegato e quattro operai, un laboratorio di 350 metri quadrati e un negozio di 175, 431 mila euro di fatturato e 50 mila euro di utili.
Gaia Gennaretti

“Hanno fatto la campagna elettorale sul terremoto, ma ora, alla Camera, brancolano nel buio”.

Parla così del comportamento di governo e maggioranza, il deputato di Forza Italia, Simone Baldelli, molto impegnato ad intervenire in aula negli ultimi giorni sull'esame del decreto sul terremoto.

“Abbiamo presentato diversi emendamenti per arricchire il contenuto del decreto - spiega - che il Governo non vuole, però, accettare. Stiamo intervenendo nel merito delle proposte emendative sul decreto, e continueremo a farlo. Il governo non sembra in grado di gestire questa situazione: gli abbiamo proposto di accettare anche solo qualche emendamento condiviso su temi che interessano amminstratori e cittadini delle zone colpite, ma la risposta è stata sempre negativa, senza motivazioni convincenti.

Bocciano emendamenti che avrebbero dovuto proporre loro. Qualunque cosa abbiano in mente, in relazione a temi come la proroga della struttura commissariale, e alle scadenze prossime, a partire dai contratti del personale impiegato sul sisma fino alle norme in vista del prossimo anno scolastico, va detto che non stanno certo facendo una bella figura”.

Giulia Sancricca

Un’area sportiva polivalente per adulti e bambini di Muccia. Un luogo che aiuti a sopperire alla mancanza di un punto di aggregazione.

Continua la solidarietà e l’impegno degli amici di Muccia, si tratta di un’idea nata da Andrea Di Franco e accolta e sostenuta anche da Ornella Giaconi, il pediatra Salvatore Stasolla, Alessandro Petrucci, Carmen Stella di “La terra trema il Cuore no onlus”, Raffaella Trojani, Letizia Pellecchia e Serena Grigoletto degli “Sfollati Allegri”. Il gruppo di volontari che ha aderito si è formato velocemente ed altrettanto celermente è diventato operativo per realizzare un progetto dedicato a bambini, ragazzi, adulti perché possano avere un posto dove giocare a calcetto, a beach volley e ad altri sport. Ma non solo, tutto dipenderà dalle risorse a disposizione e dalle donazioni affinché possa essere un’area votata non solo allo sport ma anche all’aggregazione, alla spensieratezza, al divertimento, al senso di appartenenza e alla condivisione. 

L’area in sé è stata messa a disposizione dal Comune di Muccia, si tratta di uno spazio incolto e inutilizzato solo dotato di illuminazione. Adiacente, un container ad uso spogliatoi e bagni. Il Comune ha anche dato l’autorizzazione all’installazione di un gazebo da usare per vendere maglie, felpe, gadget allo scopo di raccogliere fondi. 

Ciò che manca è la messa a norma dell’impianto elettrico, la fornitura e posa in opera della guaina per la riparazione del tetto del container, imbiancatura e interventi relativi che saranno a cura di Elleggi Impianti srl di Ornella Giaconi, impianto di irrigazione del campo e installazione di piante e alberi a cura di Vivai Santa Rita di Giulio Mazzone, terra e recinzione. Per l’area serviranno anche porte da calcio, reti da beach volley, palloni, birilli e quant’altro. 

Ogni donazione che il gruppo riceverà, sarà registrata in un libro di prima nota e sarà garantita la massima trasparenza.

“Con 8 euro - dicono i volontari - possiamo acquistare un metro di campo, di prato verde, ma si può donare ciò che si desidera”. 

Per donazioni in denaro si può usare questo IBAN: IT11F0359901899089048508739, intestato a “La terra trema il cuore no Onlus”.

Oppure è possibile acquistare la felpa del cuore o la t-shirt della stessa onlus sempre tramite bonifico bancario.

Il costo della felpa è di 25 euro, della t-shirt 13 euro. 

Per ulteriori informazioni si può consultare la pagina Facebook del progetto “Dona un metro di campo”.
g.g.

 

Non sarà una manifestazione storica a ricostruire case, ma di certo può essere un impronta di entusiasmo per tutto il paese.

La Pro loco di Caldarola, è pronta a far rivivere il paese in tutta la sua storia, con la 30esima edizione della Giostra de le Castella.

Tre giorni di Medioevo, di storia, di giullari, tamburi, musici, sbandieratori da tutte le Marche, con la presenza del gruppo storico "La Pandolfaccia" di Fano, i "Nadari giullari" per due serate di animazione medievale per bambini, gli Acrobati del borgo per un grande spettacolo di giocoleria e fuoco, il gruppo storico il Grifone della Scala di San Severino, tamburi e musici di Fabriano, Tamburine di Montecassiano, tamburi di Visso e Sbandieratrici della Sibilla, i Brema (musica live folk/medievale). 

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Inoltre buon cibo con due Taverne "de la luna": la prima con tipicità locali e di tutta la cucina marchigiana e la seconda con gli ottimi piatti della cucina bergamasca, curata dalla Pro loco di Urgnano, in provincia di Bergamo, che per il secondo anno consecutivo torna a Caldarola, paese che ha abbracciato lo scorso anno dopo il terremoto.

Colori, entusiasmo e buon cibo...tre grandi ingredienti per tre giorni di grande festa!

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Interviene sulla asserita "lentezza" delle messe in sicurezza nel centro storico di Camerino il sindaco Gianluca Pasqui:  "Non faccio polemiche e non rispondo a polemiche, ma voglio solo riportare due numeri: 5 persone per 248000 metri cubi di zona rossa. Praticamente 50000 metri cubi a testa e in una normativa incompleta, fumosa e spesso paralizzante.

Il Comune di Camerino, grazie al lavoro delle cinque persone in forza all’Ufficio tecnico- continua il sindaco- ha effettuato ad oggi 92 interventi di messa in sicurezza. Sono tutti interventi fatti partire in deroga alla legge ordinaria, così come consentito dalla Protezione Civile. Ma se da un lato è vero che i lavori si possono far partire in deroga, dall’altro non si può non ricordare che tutta la parte amministrativa di controllo e di rendicontazione segue le procedure ordinarie. Richiedendo, quindi, tempo, impegno e risorse. Anche perché, non completare la parte amministrativa, significa non pagare le ditte che effettuano i lavori e, soprattutto, significa non rispettare i tempi prescritti, oltre a paralizzare definitivamente una macchina che non andrà velocissima, ma procede.

Non capisco, quindi, quando si afferma che “a Camerino si va piano” soprattutto perché non ci sono riferimenti adeguati per stabilire quale dovrebbe essere la fantomatica “velocità giusta”. Almeno in questo quadro normativo dentro cui ci troviamo a muoverci. Se a questo aggiungiamo che dopo il 10 aprile in molti casi si è dovuto ricominciare tutto da capo perché le nuove scosse avevano provocato nuovi e ulteriori danni, come sindaco di Camerino sento solo di poter dire “bravi” e “grazie” a quei dipendenti che tutti i giorni, anche ben oltre quanto richiesto dai loro contratti, si rimboccano le maniche per fare quello che si riesce a fare.

Il mio invito a chi sostiene che a Camerino si deve andare più veloci e che l’eventuale lentezza è determinata da incapacità politica o inadeguatezza locale- conclude Pasqui-  è quello di passare qualche giorno a fianco ai nostri tecnici, dentro il nostro ufficio tecnico. Sono convinto che i 92 interventi effettuati e i 20 in via di completamente non sarebbero affatto considerati lentezza".

Dal 1 agosto 2018 a Camerino si potrà richiedere la nuova Carta d’Identità Elettronica. A decorrere dalla data l’ufficio anagrafe del Comune sarà dunque abilitato al rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE) in sostituzione del formato cartaceo. Presso l’ufficio il cittadino potrà solo attivare le procedure relative al rilascio del documento o al suo rinnovo. Provvederà poi il Poligrafico dello Stato ad inviare la Carta d’identità elettronica richiesta, all’indirizzo fornito dal cittadino. La stessa potrà eventualmente essere ritirata anche presso l’ufficio dei servizi demografici di Camerino, entro 6 giorni dalla richiesta inoltrata. In materiale plastico delle dimensioni di una carta di credito, la Carta d’identità elettronica è dotata di sofisticati elementi di sicurezza e di un microchip a radiofrequenza (RF) che memorizza i dati del titolare. La foto in bianco e nero è stampata al laser , per garantire un’elevata resistenza alla contraffazione. Sul retro della carta, il Codice Fiscale è riportato anche come codice a barre.

Oltre all’impiego ai fini dell’identificazione, è anche un documento di viaggio in tutti i Paesi dell’Unione Europea e in quelli con cui lo Stato italiano ha firmato specifici accordi. Può anche essere utilizzata per richiedere una Identità Digitale sul sistema SPID ( Sistema Pubblico d’Identità Digitale). Utilizzata insieme alla CIE, tale identità garantisce l’accesso ai servizi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. La validità della Carta varia a seconda dell’età del titolare: 3 anni per i minori di età inferiore ai 3 anni; 5 anni per i minori di età compresa tra i 3 e i 18 anni; 10 anni per i maggiorenni. L’ufficio Anagrafe per il rilascio della CIE è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 e il martedì e giovedì pomeriggio anche dalle ore 15,00 alle 17.30.

"Dal mare alla montagna ferita", volontari in azione sul lungomare di Civitanova.

La Croce Rossa Italiana di San Severino sarà protagonista, domani 19 luglio e dopodomani 20 luglio, animando, sul lungomare sud di Civitanova,  l’evento solidale “Dal mare alla montagna ferita” promosso dalla CRI in collaborazione con i Comuni di Civitanova, San Severino, Camerino, Visso, Sarnano e Cingoli. Insieme a due giornate di formazione ci saranno momenti di intrattenimento, attività ricreative e cene con prodotti tipici locali. La rassegna, pensata per riaccendere i riflettori sul sisma e sulle popolazioni che esso ha colpito, è iniziata il 14 luglio e terminerà il 22 luglio dopo una presentazione ufficiale a palazzo Sforza, a Civitanova, alla presenza, fra gli altri, del sindaco di San Severino  Rosa Piermattei.
g.g.

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