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I carabinieri lo fermano e lo trovano in possesso di una dose di hashish. È partita da un semplice controllo in strada l’operazione dei carabinieri di Matelica che ha portato al sequestro di due etti tra marijuana e hashish. A finire nei guai un cinquantacinquenne matelicese gravato da precedenti penali, denunciato dai militari per il reato di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

L’uomo è stato fermato in strada per dei controlli di rito. Nel corso delle operazioni i carabinieri matelicesi lo hanno trovato in possesso di una piccola quantità di hashish. Visti i precedenti del cinquantacinquenne i militari hanno deciso di approfondire i controlli, passando ad una perquisizione domiciliare. Qui sono stati rinvenuti oltre duecento grammi tra hashish e marijuana e un bilancino di precisione. Oltre alla denuncia per l’uomo è scattato anche il ritiro della patente.
Maxi sequestro di stupefacenti da parte della Guardia di finanza di Civitanova Marche. Denunciato un ventottenne, requisiti cinquanta chili di droga. L’operazione dei finanzieri si è sviluppata tra la città rivierasca e il fermano.

L’indagine dei militari è nata nel corso degli ormai consueti controlli all’interno dei magazzini di società che si occupano di spedizioni nel territorio. Come in altre occasioni, le operazioni di controllo hanno previsto l’impiego dei cani antidroga. Nel corso di uno di questi sopralluoghi, i finanzieri hanno intercettato diversi alcuni colli pronti alla spedizione. I militari hanno potuto approfondire i controlli grazie al benestare dell’Autorità giudiziaria, rinvenendo così circa cinquanta chili di marijuana. Il sequestro è stato comunque rimandato: i finanzieri hanno preferito attendere, in modo da stringere il cerchio anche intorno ai responsabili del traffico.

Le fiamme gialle hanno quindi proseguito la loro indagine, seguendo a debita distanza e in incognito il corriere che avrebbe dovuto portare a termine la consegna. Un volta arrivati a destinazione sono intervenuti proprio nel momento del ritiro dei pacchi da parte del destinatario, un ventottenne italiano residente nel comune di Porto Sant’Elpidio. A questo punto è scattato il sequestro dello stupefacente e la denuncia nei confronti del giovane per possesso di stupefacenti a fini di spaccio.
«Con rammarico ma non certo con sorpresa, apprendiamo della mancata assunzione di medici da destinare all’ospedale di Camerino dove i reparti di medicina e cardiologia (ma stessa sorte tocca gli altri reparti del nosocomio) sono da tempo, troppo tempo, carenti di dirigenti medici».

A parlare è il comitato Salviamo l'Ospedale di Camerino che interviene criticamente sull'esito negativo dei concorsi banditi dalla Regione per la copertura dei posti vacanti  del personale medico, un «nulla di fatto» che «certifica l’estrema difficoltà di gestione di un sistema sanitario regionale ormai incapace di rispondere alle esigenze di tutta la popolazione marchigiana - sottolinea la nota del gruppo presieduto da Angiolo Napolioni -.
Gli abbandoni e le fughe di professionisti verso il sistema sanitario privato; le esternalizzazioni dei servizi affidati alle cooperative che avvengono con una frequenza che sembra non destare più alcuno stupore o preoccupazione; il ricorso all’utilizzo di professionalità sempre più anziane per coprire i vuoti di organico; l’arroganza dimostrata con la nomina di dirigenti generali risultati persino sprovvisti dei requisiti di legge necessari a ricoprire ruoli apicali, descrivono in modo impietoso, al di là della propaganda governista, il grave stato di salute in cui versa la nostra sanità.
Ciò nonostante continuano a non mancare le occasioni per le autocelebrazioni, i proclami, le passerelle e il taglio di nastri pomposamente celebrati ogni qual volta, persone di buona volontà, donano macchinari e strumentazioni in sostituzione di apparecchiature molto spesso vetuste o non funzionanti che il sistema pubblico non è in grado di sostituire. La cronaca locale, a volte non senza una punta di malcelata soddisfazione, non manca di informarci delle inefficienze, dei disservizi, dei tempi di attesa che sono diventati intollerabili, dei buchi nell’acqua per le mancate assunzioni, soprattutto quando a farne le spese sono i piccoli ospedali di provincia come quello di Camerino, un tempo gioielli di efficienza oggi considerati quasi un peso di cui liberarsi.
Un resoconto che sembra essersi trasformato in una litanìa, tanta ormai la velocità e la ripetitività del susseguirsi di situazioni analoghe:
e dire che l’attuale maggioranza di governo regionale aveva vinto le elezioni puntando proprio sul malcontento generale dovuto alle scelte infauste compiute in campo sanitario dal governo di centro sinistra. Oggi, a parte qualche polemica di scarso contenuto quando le inefficienze riguardano l’ospedale del capoluogo, non ci pare si levino voci di disappunto quando a farne le spese sono i piccoli ospedali di provincia. Evidentemente, al di là delle dichiarazioni dell’assessore alla salute, in questo momento, la situazione del sistema sanitario in generale e dell’ospedale di Camerino in particolare, non sono argomenti ritenuti d’interesse da parte dei nostri rappresentanti locali e regionali atteso che nessuno di essi si è mai espresso sulla situazione che pure meriterebbe qualche riflessione. L’imbarazzante silenzio dei Sindaci dell’intero entroterra e dei rappresentanti politici regionali, di maggioranza e di opposizione, offre la misura di quanto possa essere “scomodo”, o poco conveniente, denunciare il fatto che, da mesi, il nuovo primario di cardiologia (dopo il caso più unico che raro della mancata conferma del precedente primario per motivi ancora tutti da chiarire), risulta l’unico medico in servizio, così come si registrano carenze di personale negli altri reparti del nosocomio camerte:"all'ospedale di Macerata, inoltre, vengono spesso portati anche i malati che ufficialmente dovrebbero essere presi in carico dalla struttura di Camerino: qui, però, mancano diversi reparti specialistici, per cui le persone non riceverebbero comunque le cure necessarie” (dichiarazioni  del dott. Rossi primario del pronto soccorso dell’Ospedale di Macerata).
Meglio rimanere silenti piuttosto che correre il rischio di irritare i manovratori, non si sa mai! La prudenza consiglia di stare alla finestra e attendere che il quadro politico si faccia un pò più chiaro per capire da quale parte buttarsi.
Nell’attesa , - conclude la nota del comitato camerte-, consoliamoci con lo spettacolo delle luminarie che, grazie alle laute elargizioni regionali, abbelliscono le nostre Città e regalano momenti di spensieratezza augurandoci di passare le feste in buona salute.
“Per noi è importante dare risposte alle comunità e fare in modo che la popolazione abbia piacere di vivere il territorio e avere strutture che migliorino la qualità della vita e la socialità”. Una risposta che, con le parole Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, si è concretizzata nuovamente oggi, con la consegna del nuovo Centro polifunzionale di Valfornace, undicesima opera realizzata dalla CRI nelle aree interessate dal Sisma del 2016.

“Ci rivedremo l’anno prossimo per l’inaugurazione di altre due strutture e poi nel 2025”, ha aggiunto Valastro, annunciando la consegna di altre opere nelle zone colpite dal terremoto del Centro Italia. Proprio pensando all’impegno della Croce Rossa in quei difficili momenti, il Presidente della CRI ha inoltre rivolto un pensiero a chi era in prima linea durante quella grave emergenza: “Le Volontarie e i Volontari che sono qui oggi sono le braccia, le gambe e il cuore che i cittadini conoscono. A loro il mio ringraziamento per quello che fanno tutti i giorni: hanno portato speranza in un momento tanto difficile”.

“Con Croce Rossa condividiamo la consapevolezza che l'erogazione dei servizi nell'Appennino centrale debba avvenire in spazi inclusivi, che rispondono al criterio della sostenibilità energetica, nei quali i nostri cittadini possano sentirsi accolti e condividere il senso di comunità. Per questo l’inaugurazione di oggi del centro polifunzionale Maria Ciccotti a Valfornace è particolarmente significativa. Capacità, efficacia e solidarietà: la Croce Rossa conferma ancora una volta la sua vicinanza nei confronti di questi territori. All'opera di soccorso portata alla popolazione nel 2016 oggi si affiancano interventi affini con l’opera di riparazione sociale ed economica che stiamo mettendo in campo” le parole di Guido Castelli, Commissario straordinario alla ricostruzione Sisma 2016, intervenuto dopo i saluti del Sindaco di Valfornace, Massimo Citracca.

Un ringraziamento alla CRI è arrivato anche dal Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli: “Questa inaugurazione fa parte di un percorso - ha detto - attraverso il quale vengono restituite strutture ai nostri territori. Ringrazio la Croce Rossa per il contributo non solo alla realizzazione di questa struttura ma perché i Volontari con le loro o divise rosse sono diventitati un punto di riferimento per la nostra comunità”.

Al termine della cerimonia, il Presidente del Comitato CRI di Camerino, Gianfranco Broglia, ha consegnato al Sindaco di Valfornace, Massimo Citracca, un DAE per uso adulto pediatrico, donato da Poste Italiane, dispositivo che integra la rete di cardioprotezione realizzata dalla CRI nelle aree del Cratere Sisma. Si tratta del sedicesimo DAE donato ad oggi ai Comuni delle zone colpite dal Sisma del 2016.
Si è svolta a Pioraco un’assemblea del Consiglio comunale nel corso della quale è stato approvato il Psr (Programma straordinario di ricostruzione) per il quartiere “Madonnetta”. L’intervento, che fa seguito all’Ordinanza Speciale già dedicata al comune del maceratese, regola non solo la parte urbanistica, comprese le opere di urbanizzazione e le aree da espropriare o da acquisire (dal costo di 36mila euro), ma definisce in modo chiaro le delocalizzazioni degli immobili del quartiere. Dei 63 edifici, 36 rientrano nelle perimetrazioni, 14 saranno delocalizzati dall’Erap, altri 13 saranno delocalizzati in parte con l’acquisto di immobili equivalenti nello stesso Comune o in Comuni vicini, in parte con costruzioni di nuovi edifici.

Al consiglio comunale hanno partecipato anche il Commissario Straordinario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, e il sub commissario Gianluca Loffredo.

Il Commissario Guido Castelli ha dichiarato: “L'approvazione del piano straordinario di ricostruzione di Pioraco è il punto di approdo di un percorso complesso che ha visto la partecipazione e la cooperazione attiva di tanti attori istituzionali. Per progettare la ricostruzione, o meglio, la riprofilazione del quartiere la Madonnetta sono stati necessari approfondimenti tecnici e amministrativi tutt'altro che banali. Il terremoto infatti ha scaricato la propria furia su decine di unità immobiliari che erano state costruite su terreni già compromessi dal punto di vista idraulico. Il lavoro della Struttura commissariale, dell'Usr Marche, del Comune e della Politecnica delle Marche aveva l'obiettivo di armonizzare gli aspetti squisitamente progettuali con la necessaria soddisfazione dei diritti dei terremotati. Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto. Sullo sfondo di questi importanti sforzi amministrativi, si staglia la volontà di ricostruire in piena sicurezza e applicando tecnologie innovative. La Madonnetta di Pioraco, tra delocalizzazioni e ripristini in sito, è un esempio di tutto questo”.

Il Sindaco di Pioraco Matteo Cicconi ha dichiarato: “È una giornata molto importante per Pioraco, è stata approvata la proposta di PSR per il quartiere Madonnetta in attesa da ben sette anni. Un risultato ottenuto grazie alla collaborazione di tecnici e amministrativi e grazie allo slancio che ha dato il Commissario Castelli in questi ultimi mesi. Estendo il ringraziamento anche ai cittadini coinvolti per la fattiva collaborazione dimostrata per il conseguimento di questo obiettivo. Ora è fondamentale che l’Ufficio speciale per la ricostruzione possa avviare il piano per la demolizione in modo tale che i tecnici, a loro volta, intervengano"
I Parchi dell'Appennino centrale riuniti per premiare i migliori mieli del 2023, nell'ambito del concorso Mielinfesta che si è tenuto lo scorso 25 novembre nella cornice del Parco Regionale Sirente Velino, l'ente che, quest'anno, ha ospitato nella sua sede a Rocca di Mezzo (AQ) la cerimonia itinerante di premiazione del concorso che ogni anno dal 2011 elegge i mieli migliori prodotti sul territorio dei comuni compresi nel perimetro dei Parchi dell'Appennino centrale. 

Vincitrice nella categoria Mieli millefiori sotto gli 800 metri è risultata Serena Ottavi di Cessapalombo che, con il cugino Diego Coperchio, ha trasformato da alcuni anni, una passione ultra decennale in un progetto più strutturato con 30 alveari nella frazione Montalto di Cessapalombo, tra i 500 e i 1000 metri, con una produzione di alcuni quintali di miele.

“Siamo orgogliosi del premio ricevuto - ha detto Serena Ottavi, 29 anni - e vogliamo esprime il nostro ringraziamento al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, al Comune di Cessapalombo e al Giardino delle Farfalle con cui abbiamo collaborato per il progetto BeeSafe sull’ape regina ligustica, senza dimenticare la Proloco di Cessapalombo che, insieme all'Occhio Nascosto dei Sibillini, ci aiutano a promuovere il nostro miele”.

“Grazie ai corsi specialistici in apicoltura della Regione Marche - ha affermato Diego Coperchio, 38 anni - che ho potuto frequentare, stiamo ottenendo un prodotto ottimo, testimoniato anche dai risultati delle analisi che compiamo ogni anno sul nostro miele, che viene preso ad esempio per la ricchezza degli enzimi presenti”.

Gli agenti della polizia amministrativa, a seguito di un provvedimento del questore di Macerata, hanno chiuso per 7 giorni un bar sito nelle vicinanze dei Giardini Diaz teatro nei mesi scorsi di episodi anche violenti, che hanno visto protagonisti gli avventori spesso anche minorenni.

Tali episodi, molto spesso causati da persone con precedenti penali, hanno costituito grave turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica e per la tranquillità delle persone. Preso atto della situazione e ritenuto di dover intervenire tempestivamente nei confronti dell’esercizio pubblico è stato adottato il suddetto provvedimento di chiusura.

Il nuovo presidente del Cosmari, ingegner Massimo Rogante, ha incontrato presso la sala consiliare del Comune di Camerino il sindaco Roberto Lucarelli insieme ai primi cittadini di Muccia, Mario Baroni, di Pioraco, Matteo Cicconi, di Serravalle di Chienti, Emiliano Nardi, e di Valfornace, Massimo Citracca.

Presenti anche il vice presidente del Consiglio regionale, Gianluca Pasqui e l’assessore all’Ambiente di Camerino, Erika Cervelli. Il neo presidente Rogante, insieme al suo vice Giuseppe Giampaoli e al direttore generale Cosmari, Brigitte Pellei, ha voluto incontrare il gruppo di sindaci dell’entroterra per presentare l’inizio del suo mandato e per discutere delle problematiche e delle iniziative che vorrà intraprendere nel territorio.

“Ringrazio il presidente Rogante per la sensibilità dimostrata nel venire a incontrarci direttamente nei territori facenti parte del Cosmari - commenta il sindaco di Camerino, Roberto Lucarelli - e contestualmente ringrazio i colleghi sindaci e il vice presidente Pasqui per la loro partecipazione. È stata un’occasione importante per un confronto sulle varie problematiche, oltre che per fare un augurio complessivo di buon lavoro all’ingegner Rogante per il suo nuovo incarico”
Quale modo migliore per “coccolare” un talento fatto in casa? Domenica prossima 3 dicembre gli amici e i familiari di Giulio Pellizzari, ciclista professionista in forze alla Green Project - Bardiani - CSF e nativo di Camerino, hanno organizzato un pranzo all’Etoile di Camerino per celebrare l’ottima stagione 2023 e augurare a Giulio il meglio in vista del prossimo anno. Un 2024 in cui Pellizzari sarà chiamato a dar seguito alle grandi sensazioni che lo hanno accompagnato nei mesi scorsi, in cui ha conquistato anche il secondo posto al Tour de l’Avenir insieme al successo parziale nella tappa “regina”.

Per l’occasione, insieme alle immagini più significative, verranno proiettati i filmati delle gare del giovane ciclista professionista. Ne ha parlato Francesco Jajani, presidente dell’Avis Frecce Azzurre di Camerino. La società camerte, insieme ad altre, ha contribuito a lanciarlo tra i “pro”. «Un’iniziativa pensata dalla famiglia - spiega Jajani -, ma che non abbiamo mancato di appoggiare. Condividiamo i valori della famiglia di Giulio, visto che Achille Pellizzari (il papà di Giulio, ndr) è uno dei nostri tesserati. Non appena ci hanno chiesto una mano ci siamo immediatamente messi in moto per organizzare la serata all’Etoile. Lo scopo è quello di festeggiare l’ottima annata che Giulio ha avuto sotto il profilo sportivo. Ci tenevamo a fargli arrivare tutto il nostro appoggio e supporto, come squadra ciclistica ma anche e soprattutto come concittadini. Giulio è un orgoglio e un vanto per la nostra città e noi sentiamo anche la responsabilità di proteggerlo in un mondo così complicato come quello del ciclismo professionistico. Un ragazzo giovane come lui, nel suo percorso di crescita, potrebbe anche incontrare degli ostacoli. Ci teniamo a fargli sapere che tutta Camerino lo sostiene e lo spinge verso i suoi sogni e, intanto, è al suo fianco per festeggiare quello che è riuscito ad ottenere finora».




Poco traffico atteso e forte rischio di nevicate abbondanti. In più un tracciato particolarmente sinuoso. Sono questi i motivi su cui la Provincia di Macerata ha disposto la chiusura di diversi tratti di strade provinciali fino al prossimo 15 aprile.

Per ragioni connesse alla sicurezza degli automobilisti e degli operatori che nel caso di tormente di neve dovrebbero procedere con i lavori di sgombero della carreggiata, il dirigente del servizio viabilità, Matteo Giaccaglia, ha firmato l’ordinanza che prevede appunto la chiusura dei tratti della Provinciale 161 tra Poggio San Vicino e Pian dell’Elmo, dal Km 0+200 al Km 2+870, della Provinciale 90 Pian dell’Elmo, dal Km 6+400 al Km 7+479, della Provinciale 5 tra Acquacanina e Maddalena di Bolognola, dal Km 1+500 al Km 11+800, della Provinciale 157 a Montioli di Sarnano dal Km 1+200 al Km 8+520, della Provinciale 14 a Braccano, dal Km 5+000 al Km 14+371, della Provinciale 66 a Macereto, dal Km 5+258 al Km 10+390, della Provinciale 7/7 tra Bivio Agolla, Agolla e Montelago, dal Km 2+300 al Km 6+500, della Provinciale 69 a Massaprofoglio, dal Km 4+500 al Km 7+262, della Provinciale 79 a Montelago, dal Km 9+900 al Km. 12+300, della Provinciale 30 a Collattoni, dal Km 6+400 al Km 11+425 e della Provinciale 150 a Gioco di Urbisaglia per l’intera estesa di Km 0+673.

La Provincia ha inoltre fatto sapere come stia già provvedendo a installare l’adeguata segnaletica sulle strade interessate per informare gli utenti dei divieti di transito previsti.

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