Muccia riaccende la speranza. Consegnate 52 casette

Giovedì, 07 Dicembre 2017 15:04 | Letto 16721 volte   Clicca per ascolare il testo Muccia riaccende la speranza. Consegnate 52 casette Muccia alimenta la speranza. Con la consegna di 52 casette nellarea Piani di Giove rientrano a casa circa cento famiglie..  Nella tarda mattinata il sindaco Mario Baronii insieme allassessore regionale Angelo Sciapichetti, alla presenza delle autorità militari e civili,  delle maestranze e del dirigente del CNS(( Consorzio nazionale servizi) fornitore delle soluzioni abitative di emergenza, ha distributo ai cittadini le chiavi delle loro nuove residenze. Commozione e tanta gioia hanno fatto da cornice al taglio del nastro avvenuto sotto un bel sole e arricchito dalla benedizione speciale del parroco di Muccia don Gianni Fabbrizi. Di varia metratura, a seconda della composizione del nucleo famigliare, le SAE consegnate sono distribuite nei due lotti A e B dellarea Pian di Giove, vicinissima allingresso del paese e poco distanti sia dallo spazio commerciale Il punto che dallarea Sae della contrada Varano. Nellarea il CNS donerà anche un locale che verrà adibito a chiesa. La speranza è quella che ci guida sempre- ha affermato il sindaco di Muccia- Oggi facciamo festa perchè ridiamo una casa a tanti cittadini; lo stesso faremo poco prima di Natale per altre famiglie e, se le condizioni meteo saranno dalla nostra parte, entro gennaio avremo completato tutto il percorso delle assegnazioni. E un segnale forte dellimpegno comune- ha aggiunto Baroni-; da parte dellamministrazione  il segnale è che si sta realizzando qualcosa di concreto, che si è vicini alla gente e alle loro esigenze,tanto più che si avvicinano le festività natalizie e ridare una casa e ricostituire una intimità ha un valore ancora più grande. E chiaro che lobiettivo principale è far tornare la popolazione nelle case vere, quelle che cerano prima e che il terremoto ha distrutto. Ma oggi è un bel giorno e il mio ringraziamento va alle imprese e a tutte le maestranze che, pur di riuscire a consegnare le casette il prima possibile,  hanno lavorato incessantemente, sfidando intemperie e una serie di condizioni proibitive in mezzo alla polvere e con temperature estive di quaranta gradi.  E un giorno particolare per la comunità di Muccia e nel contempo per tutti noi- ha detto lassessore Sciapichetti- Finalmente dopo un percorso accidentato e travagliato, siamo riusciti a concludere e a consegnare 52 casette che permetteranno il ritorno in paese di 120 persone.  Il nostro obiettivo è quello di far ritornare la popolazione nei comuni di residenza e queste inaugurazioni sono per noi un segnale positivo. Prima di qui a Pieve Torina, dopodomani altre Sae verranno consegnate a San Ginesio e Gualdo; sono tanti piccoli passi del ritorno ad una vita dignitosa dopo un evento che ha messo in ginocchio e colpito duramente la comunità. A nome del presidente e della Giunta regionale- ha proseguito- i ringraziamenti vanno allamministrazione e al sindaco, perchè insieme abbiamo collaborato ccercando di risolvere le tante questioni che si sono presentate.  Grazie alle maestranze, alle imprese e al consorzio CNS e soprattutto a voi cittadini per la pazienza, per la serietà e per la dignità con cui avete affrontato il dramma. Per noi siamo ancora in emergenza ed è presto per dichiararci soddisfatti- ha concluso Sciapichetti- questa fase terminerà soltanto quando lultima famiglia sarà tornata nei comuni di residenza e la nostra volontà è di continuare a lavorare insieme, cercando di superare le polemiche che non aiutano. Solo la collaborazione tra enti e istituzioni potrà farci uscire fuori dal dramma. Sono convinto che ci riusciremo; anche questa volta ci rialzeremo e , nonostante le difficoltà, riusciremo a guardare avanti con occhi diversi e con maggiore ottimismo Un Natale dal sapore diverso per tante famiglie, felici di ritrovarsi nel proprio nido. La casa è tutto- ha affermato don Gianni Fabbrizi- E un valore grande per la vita personale, per quello che si condivide con i propri figli, con i malati.  La nostra speranza è che la vita familiare e personale possa riprendere in tutta la sua forza e in tutta la sua energia. Non possiamo che essere felici di qello che è un segnale affinchè quella speranza non muoia e non venga delusa e tradita    

Muccia alimenta la speranza. Con la consegna di 52 casette nell'area Piani di Giove rientrano a casa circa cento famiglie..  Nella tarda mattinata il sindaco Mario Baronii insieme all'assessore regionale Angelo Sciapichetti, alla presenza delle autorità militari e civili,  delle maestranze e del dirigente del CNS(( Consorzio nazionale servizi) fornitore delle soluzioni abitative di emergenza, ha distributo ai cittadini le chiavi delle loro nuove residenze. Commozione e tanta gioia hanno fatto da cornice al taglio del nastro avvenuto sotto un bel sole e arricchito dalla benedizione speciale del parroco di Muccia don Gianni Fabbrizi. Di varia metratura, a seconda della composizione del nucleo famigliare, le SAE consegnate sono distribuite nei due lotti A e B dell'area Pian di Giove, vicinissima all'ingresso del paese e poco distanti sia dallo spazio commerciale "Il punto" che dall'area Sae della contrada Varano. Nell'area il CNS donerà anche un locale che verrà adibito a chiesa.

" La speranza è quella che ci guida sempre- ha affermato il sindaco di Muccia- Oggi facciamo festa perchè ridiamo una casa a tanti cittadini; lo stesso faremo poco prima di Natale per altre famiglie e, se le condizioni meteo saranno dalla nostra parte, entro gennaio avremo completato tutto il percorso delle assegnazioni. E' un segnale forte dell'impegno comune- ha aggiunto Baroni-; da parte dell'amministrazione  il segnale è che si sta realizzando qualcosa di concreto, che si è vicini alla gente e alle loro esigenze,tanto più che si avvicinano le festività natalizie e ridare una casa e ricostituire una intimità ha un valore ancora più grande. E' chiaro che l'obiettivo principale è far tornare la popolazione nelle 'case vere', quelle che c'erano prima e che il terremoto ha distrutto. Ma oggi è un bel giorno e il mio ringraziamento va alle imprese e a tutte le maestranze che, pur di riuscire a consegnare le casette il prima possibile,  hanno lavorato incessantemente, sfidando intemperie e una serie di condizioni proibitive in mezzo alla polvere e con temperature estive di quaranta gradi". 

"E' un giorno particolare per la comunità di Muccia e nel contempo per tutti noi- ha detto l'assessore Sciapichetti- Finalmente dopo un percorso accidentato e travagliato, siamo riusciti a concludere e a consegnare 52 casette che permetteranno il ritorno in paese di 120 persone.  Il nostro obiettivo è quello di far ritornare la popolazione nei comuni di residenza e queste inaugurazioni sono per noi un segnale positivo. Prima di qui a Pieve Torina, dopodomani altre Sae verranno consegnate a San Ginesio e Gualdo; sono tanti piccoli passi del ritorno ad una vita dignitosa dopo un evento che ha messo in ginocchio e colpito duramente la comunità. A nome del presidente e della Giunta regionale- ha proseguito- i ringraziamenti vanno all'amministrazione e al sindaco, perchè insieme abbiamo collaborato ccercando di risolvere le tante questioni che si sono presentate.  Grazie alle maestranze, alle imprese e al consorzio CNS e soprattutto a voi cittadini per la pazienza, per la serietà e per la dignità con cui avete affrontato il dramma. Per noi siamo ancora in emergenza ed è presto per dichiararci soddisfatti- ha concluso Sciapichetti- questa fase terminerà soltanto quando l'ultima famiglia sarà tornata nei comuni di residenza e la nostra volontà è di continuare a lavorare insieme, cercando di superare le polemiche che non aiutano. Solo la collaborazione tra enti e istituzioni potrà farci uscire fuori dal dramma. Sono convinto che ci riusciremo; anche questa volta ci rialzeremo e , nonostante le difficoltà, riusciremo a guardare avanti con occhi diversi e con maggiore ottimismo"

Un Natale dal sapore diverso per tante famiglie, felici di ritrovarsi nel proprio nido.

" La casa è tutto- ha affermato don Gianni Fabbrizi- E' un valore grande per la vita personale, per quello che si condivide con i propri figli, con i malati.  La nostra speranza è che la vita familiare e personale possa riprendere in tutta la sua forza e in tutta la sua energia. Non possiamo che essere felici di qello che è un segnale affinchè quella speranza non muoia e non venga delusa e tradita"

 

 

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