Symbola day 2. La discussione è sugli Appennini. "Un riconoscimento dell'Unesco?"

Mercoledì, 04 Luglio 2018 18:55 | Letto 1368 volte   Clicca per ascolare il testo Symbola day 2. La discussione è sugli Appennini. "Un riconoscimento dell'Unesco?" Appennino Parco d’Europa. Fra le strategie, la green community e niente meno che la proposta di inserire l’Appennino marchigiano fra le riserve di biosfera dell’Unesco. L’acronimo è Mab e secondo Filippo Lenzerini, che ne ha illustrato stamane a Treia le potenzialità, il riconoscimento potrebbe rappresentare la svolta per l’intero territorio.  L’occasione durante la quale se n’è parlato è il Festival della Soft Economy, la tre giorni che precede il seminario della Fondazione Symbola che porterà a Treia alcuni big della politica fra i quali Antonio Tajani, Paolo Gentiloni e Roberto Fico. A salire in cattedra, stamane, dopo i saluti di Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione, per illustrare strategie e strumenti per conservare, valorizzare e vivere l’Appennino, il sociologo Aldo Bonomi e Filippo Lenzerini. A chiudere gli interventi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti. “Il margine deve farsi centro - ha affermato Bonomi - l’epoca storica che viviamo ce lo permette. Abbiamo finanziamenti in abbondanza per la ricostruzione e fini totalmente incerti. Le comunità devono mettere in campo elementi di cura e operosità, i piccoli comuni aprirsi, creare un intelletto collettivo. Se non si capisce questo - ha detto - queste terre rimarranno ai margini. Occorrono smart land, non solo smart cities”. Gli Appennini e il riconoscimento Mab dell’Unesco sono un argomento trattato da Filippo Lenzerini: il titolo può aiutare il territorio a presentarsi e ad affrontare le sfide della globalizzazione. Già diverse zone appenniniche hanno ottenuto il riconoscimento traendone importanti giovamenti. “Le funzioni di una riserva di biosfera - ha spiegato - nel caso dell’Appennino, potrebbero essere funzionali a coordinare strategie e progetti dei vari territori, valorizzare la progettualità con il brand Unesco, incrementare la visibilità internazionale dei territori, attrarre nuove fonti di finanziamento”.  A chiudere la prima serie di interventi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha ammesso come e quanto la politica non sia riuscita a valorizzare le zone montane. Addirittura, ha raccontato, lo stesso Parco dei Monti Sibillini era inizialmente visto come un ostacolo, mentre ora come una risorsa. “La politica - ha sottolineato - deve riscoprire e valorizzare la montagna e il territorio tout court. Deve ascoltare le comunità, lavorare con loro, mettere in campo azioni attente ai servizi alla persona, al sistema produttivo, alla promozione dell’economia circolare e dell’immenso patrimonio culturale. Spero davvero che gli Appennini marchigiani possano essere riconosciuti dall’Unesco - ha concluso - perché ha tantissime peculiarità e tipicità”. Poi, nella seconda parte della discussione, tra cui ha preso la parola anche Oliviero Olivieri, presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini che ha raccontato del successo dell’iniziativa Good Morning Sibillini messa in campo nel 2017: “è stata decisiva per aumentare l’attrattività turistica grazie a passeggiate, laboratori e cooking show. Al fianco, Risorgi Marche che ha avuto altrettanto successo.g.g.

Appennino Parco d’Europa. Fra le strategie, la green community e niente meno che la proposta di inserire l’Appennino marchigiano fra le riserve di biosfera dell’Unesco. L’acronimo è Mab e secondo Filippo Lenzerini, che ne ha illustrato stamane a Treia le potenzialità, il riconoscimento potrebbe rappresentare la svolta per l’intero territorio. 

L’occasione durante la quale se n’è parlato è il Festival della Soft Economy, la tre giorni che precede il seminario della Fondazione Symbola che porterà a Treia alcuni big della politica fra i quali Antonio Tajani, Paolo Gentiloni e Roberto Fico.

A salire in cattedra, stamane, dopo i saluti di Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione, per illustrare strategie e strumenti per conservare, valorizzare e vivere l’Appennino, il sociologo Aldo Bonomi e Filippo Lenzerini. A chiudere gli interventi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti.

“Il margine deve farsi centro - ha affermato Bonomi - l’epoca storica che viviamo ce lo permette. Abbiamo finanziamenti in abbondanza per la ricostruzione e fini totalmente incerti. Le comunità devono mettere in campo elementi di cura e operosità, i piccoli comuni aprirsi, creare un intelletto collettivo. Se non si capisce questo - ha detto - queste terre rimarranno ai margini. Occorrono smart land, non solo smart cities”.

Gli Appennini e il riconoscimento Mab dell’Unesco sono un argomento trattato da Filippo Lenzerini: il titolo può aiutare il territorio a presentarsi e ad affrontare le sfide della globalizzazione. Già diverse zone appenniniche hanno ottenuto il riconoscimento traendone importanti giovamenti. “Le funzioni di una riserva di biosfera - ha spiegato - nel caso dell’Appennino, potrebbero essere funzionali a coordinare strategie e progetti dei vari territori, valorizzare la progettualità con il brand Unesco, incrementare la visibilità internazionale dei territori, attrarre nuove fonti di finanziamento”. 

A chiudere la prima serie di interventi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti che ha ammesso come e quanto la politica non sia riuscita a valorizzare le zone montane. Addirittura, ha raccontato, lo stesso Parco dei Monti Sibillini era inizialmente visto come un ostacolo, mentre ora come una risorsa.

“La politica - ha sottolineato - deve riscoprire e valorizzare la montagna e il territorio tout court. Deve ascoltare le comunità, lavorare con loro, mettere in campo azioni attente ai servizi alla persona, al sistema produttivo, alla promozione dell’economia circolare e dell’immenso patrimonio culturale. Spero davvero che gli Appennini marchigiani possano essere riconosciuti dall’Unesco - ha concluso - perché ha tantissime peculiarità e tipicità”.

Poi, nella seconda parte della discussione, tra cui ha preso la parola anche Oliviero Olivieri, presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini che ha raccontato del successo dell’iniziativa Good Morning Sibillini messa in campo nel 2017: “è stata decisiva per aumentare l’attrattività turistica grazie a passeggiate, laboratori e cooking show. Al fianco, Risorgi Marche che ha avuto altrettanto successo.
g.g.

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