Notizie di cronaca nelle Marche

Sì ad un percorso condiviso degli atenei. Il sindaco di Macerata, Romano Carancini: “Un’interazione e integrazione di Unicam e Unimc può rafforzare in maniera importante il territorio e gli stessi atenei”.

Ieri la cerimonia di inaugurazione del 728esimo anno accademico dell’Università di Macerata, tenutasi al teatro Lauro Rossi alla presenza del magnifico rettore Francesco Adornato, del sindaco Romano Carancini e del presidente della Regione Luca Ceriscioli. Fra gli interventi, anche quello dell’illustre latinista e rettore dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, Ivano Dionigi, quello del presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane Gaetano Manfredi, quello di Silvia Mozzoni in rappresentanza del personale tecnico amministrativo di Unimc e di Mauro Giustozzi, direttore generale dell’ateneo.

Fra gli invitati, anche il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, che auspica un percorso di condivisione fra le due importanti università della provincia: “Ho molto gradito l’invito del Magnifico Rettore. Mi sono trovato a partecipare ad un’inaugurazione molto curata e con delle relazioni di rilevanza istituzionale e scientifica”. Diversi i passaggi che Pasqui ha ritenuto interessanti, soprattutto quelli in cui si è trattato della presenza di due atenei nel medesimo territorio: “è stato sottolineato il fatto che si può essere di più ma allo stesso tempo collaborare. Si può concorrere insieme, e questa forse è la parte che più mi ha colpito e che ho ritenuto positiva - ha precisato Pasqui - considerando il mio ruolo, che è quello di sindaco di una città universitaria. Sono della stessa opinione, si può fare un percorso insieme, ragionando sulle politiche universitarie. Possiamo rimanere distinti, possiamo continuare ad essere due atenei con delle politiche che fanno fede alle loro logiche, ma possiamo fare comunque insieme il percorso principale”.

 

Inaugurazione Anno Accademico 18 aprile 2018 0230

 

L’Università di Macerata, ha detto Carancini, è un “gene fondamentale della comunità”, motore culturale, sociale, economico e, certamente, luogo di elaborazione e formazione alla vita e alla professione. “Sono tanti gli spunti di riflessione inediti tratti dalle relazioni”.

Fra Unimc e Unicam c’è già una stretta collaborazione, ma ciò non toglie che si possa fare ancora di più. Lo stesso Carancini, la scorsa settimana in occasione del convegno organizzato dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione, aveva espresso la propria posizione sulla possibilità che venga istituito un unico ateneo per tutta la provincia: “Proprio il professor Dionigi, nella sua mirabile prolusione, ha ripercorso storicamente la grave e ingiustificata frattura fra atenei umanistici e atenei scientifici. Credo sia necessario fare passi in avanti decisivi non certo per annullare l’uno o l’altro o per annettere l’uno all’altro, ma per rafforzare il nostro territorio. Credo - ha sottolineato - sia necessario andare oltre le semplici collaborazioni o le semplici dichiarazioni di dovere. Se l’aiuto del Ministero competente, la grande forza illuminata dei rettori, con l’aiuto dei territori, riescono a fare una considerazione che guardi oltre il semplice domani ma davvero ad un futuro per tutti, credo che una interazione e integrazione fra Unicam e Unimc possa davvero rafforzare in maniera importante il nostro territorio e naturalmente gli stessi atenei”.

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Il terremoto ha non solo sconvolto un intero territorio, ma continua a produrre anche conseguenze in capo alle popolazione che quasi due anni sono costrette a fare i conti con gli effetti del sisma. Uno di questi riguarda la restituzione di quanto dovuto per la cosiddetta busta paga pesante, somme che gli interessati dovranno rendere al fisco a partire dalla fine del prossimo mese di maggio. Una questione su cui prende posizione, a titolo strettamente personale, Giancarlo Marcelli, dirigente scolastico dell'Istituto “Antinori” di Camerino, con l'intento di stimolare i parlamentari. “Il tema nasce da una constatazione oggettiva – le parole del dirigente Marcelli - Quando si gestisce una comunità come una scuola, quando le persone che hanno lavorato in quella comunità scossa da situazioni drammatiche si deve cercare di interpretare il disagio che si ripercuote su queste persone, siano esse adulti o ragazzi. Ecco, allora, che bisogna affrontare le questioni con la dovuta correttezza. Dal mese di maggio, per 24 mesi, i dipendenti delle pubbliche amministrazioni che hanno avuto la possibilità di percepire la cosiddetta busta paga pesante, cioè priva degli oneri associati alla fiscalità, devono tirare fuori tutte le somme che non hanno avuto trattenute. Si tratta di importi abbastanza elevati. Ritengo che si debba considerare come dalla data in cui la busta pesante è stata elargita al momento in cui viene richiesta la restituzione non è cambiato molto nello scenario del territorio. Ci sono ancora molte persone che sono in autonoma sistemazione, gente che viaggia avanti e indietro dalla costa, situazioni continue di disagio. Forse era il caso non di non dare questa opportunità, visto che le persone sono ancora nelle stesse condizioni di allora dal punto di vista economico e si trovano in assoluta difficoltà perché rischia di trovarsi con uno stipendio dimezzato o, nei casi peggiori, quasi ridotto a zero. Perché questo deve accadere? - si chiese Marcelli - Perché al disagio del vivere con difficoltà si deve aggiungere quello di vivere nella povertà? Non riesco a capirlo e per questo ho sensibilizzato non solo le istituzioni di cui faccio parte, ma anche i rappresentanti in Parlamento chiedendo loro di adoperarsi per ridurre tali disagi. Non è necessario aggiungere al danno anche la classica beffa”.

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A Porto Recanati,  a distanza di dieci giorni dall’arrivo dei 10 Carabinieri di rinforzo appartenenti alla Compagnia d’Intervento Operativo dell’8° Reggimento “Lazio” di Roma, si può tracciare già un primo bilancio positivo.

L’attività degli uomini della Compagnia di Intervento Operativo (C.I.O.), specializzata nello svolgimento di servizi di controllo straordinario del territorio per l’attuazione di pattugliamenti, rastrellamenti, posti di blocco e di controllo,con l’impiego di 5 Fiat 16 2000td 4x4 e la dotazione del sistema “O.d.i.n.o.” , ha permesso di procedere tra gli altri all'arresto di una personae alla denuncia di altre 10, nonchè,  al sequestro di circa 40 grammi di sostanze stupefacenti tra cocaina, eroina e marijuana, all’esecuzione di 60 perquisizioni tra personali e domiciliari. Complessivamente sono state controllate  343 persone e 121 veicoli, elevate 16 contravvenzioni al codice della strada  e 2 veicoli sono stati sottoposti a sequestro.

Il reparto, che rimarrà a Porto Recanati ancora per tutto il mese di aprile, verrà richiesto al Comando Generale anche per il mese di maggio.

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A Recanati, vicenda a lieto fine per una donna brasiliana  iscritta al corso di lingua e cultura italiana del “Campus l’Infinito”, che dopo essersi recata, a piedi, a fare la spesa presso un supermercato della  periferia, aveva perso l’orientamento. La donna,  anziché tornare sui propri passi si era allontanata ulteriormente, perdendo ogni punto di riferimento cosicchè,dopo alcune ore di cammino, si era ritrovata al buio in aperta campagna. Non sapendo più come tornare, la donna ha chiamato i Carabinieri della locale stazione ; i militari si sono subito attivati per rintracciarla, tentando telefonicamente di farsi indicare dei particolari che li aiutasse a raggiungerla, ma la donna, presa dal panico e dalla stanchezza, non riusciva ad essere precisa.

A quel punto, visto che le ricerche continuavano ad essere negative, considerato che la donna aveva fornito un numero di cellulare brasiliano, utilizzando l’applicazione Watsapp del telefono di uno dei Carabinieri, è stata  effettuata una video chiamata che ha consentito di fare una panoramica sui luoghi circostanti alla posizione della donna. Luoghi che sono stati immediatamente riconosciuti  dai soccorritori, tanto da raggiungerla in breve. 

La donna, seppur stremata, era in buoni condizioni di salute e riaccompagnata presso la sua abitazione ha espresso  il suo ringraziamento ai militari per l’aiuto fornitole. Nel salutarla i militari, augurando una buona permanenza nel comune di Recanati hanno auspicato che, un giorno, questa sua esperienza possa essere ricordata come un simpatico aneddoto della vacanza/studio nella citta Leopardiana.

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“Si posticipi e rateizzi la restituzione della busta paga pesante”. A chiederlo è il sindacato Cobas di Macerate (Comitati di base della scuola), tramite Veros Bartoloni di San Severino. 

Sono tanti infatti, i dipendenti scolastici che hanno espresso preoccupazione in vista della restituzione dei tributi sospesi (la cosiddetta busta paga pesante).

“Ci chiediamo - scrive in una nota il sindacato - se sia opportuno, in questo particolare momento, procedere al rimborso dei tributi sospesi dopo il sisma. Sono tante le difficoltà, anche economiche, che le popolazioni del cratere stanno continuando ad affrontare, che si sono ulteriormente aggravate dopo le recenti scosse che hanno reso inagibili altre abitazioni e peggiorato la situazione emotiva”. Secondo Cobas, sarebbe il caso di rimandare l’inizio della restituzione delle tasse sospese e di rateizzarlo in almeno 36 rate, “per alleviare l'impatto sullo stipendio dei lavoratori e non aggravare le loro già pesanti condizioni. Confidiamo che questo grido di disperazione della popolazione terremotata possa essere accolto, in caso contrario non esiteremo ad avviare una petizione per portare la questione all'attenzione del futuro governo”.
g.g.

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"Sbagliate e fuori misura le affermazioni del sindaco Pezzanesi su presunte classificazioni tra città terremotate di serie A e di serie B". Dopo il commento del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, a seguito della lettera di alcuni sindaci dell'entroterra inviata ai neo parlamentari, interviene anche l’associazione “Città in Comune” nata da iscritti e simpatizzanti della lista "Tolentino in Comune" che ha partecipato alla scorsa tornata elettorale amministrativa. "Pezzanesi si sente discriminato? – si legge nella nota pubblicata anche sulla pagina Facebook dell’associazione - Dopo che, a un anno e mezzo dal sisma, ha rifiutato categoricamente di installare una sola SAE perché a Tolentino non servono, ora si agita perché i sindaci dei comuni montani che hanno subito danni molto pesanti chiedono comprensibilmente di poter differenziare il cratere. Dopo che a Tolentino sono piovuti 20 milioni per interventi sugli edifici senza che in un anno e mezzo lui abbia costruito nulla per i terremotati, avendo prodotto solo carta, mentre i sindaci che hanno seguito scrupolosamente e responsabilmente le direttive della protezione civile e i protocolli per la gestione dell’emergenza devono ancora vedersi completare la consegna delle casette". L’associazione non si trova d’accordo, dunque, con quanto dichiarato dal sindaco in merito alla gestione dell’emergenza dopo il sisma. "A Pezzanesi occorrono ripetizioni di logica – prosegue la nota - di misura e di senso del bene comune. O il terremoto a Tolentino ha fatto danni gravi e allora si attrezzi per dare risposte abitative subito e costruisca le SAE per chi ha diritto, oppure abbia la decenza di tacere di fronte a comunità distrutte o semidistrutte dal terremoto. Non solo sta ignorando i bisogni dei tolentinati che hanno perso la casa e ritardando irresponsabilmente l’adozione di risposte concrete, ora sta anche pregiudicando con atteggiamenti arroganti il ruolo che Tolentino riveste quale avamposto naturale e storico del territorio montano della provincia".

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Un nuovo parco giochi per crescere e giocare. E’ quello che l’amministrazione comunale di Belforte del Chienti ha realizzato con dei lavori di sistemazione pari a 15mila euro, nel parco della scuola dell’infanzia del paese. "Siamo molto soddisfatti – dice il sindaco, Roberto Paoloni – di questo investimento fatto per permettere ai bambini di giocare in sicurezza. Si tratta di un investimento sul futuro dei nuovi cittadini che si trovavano a trascorrere il tempo con giochi obsoleti che nel tempo avrebbero potuto diventare anche pericolosi. Era da anni – spiega – che non si metteva mano al parco giochi. Oltre ad aver acquistato nuovi giochi, abbiamo abbattuto alcuni pini che stavano rovinando la pavimentazione. Abbiamo seminato un nuovo terreno vegetale e a breve penseremo anche agli altri parchi del paese con una programmazione di lavori che ammontano a circa 22mila euro. Quelli per i bambini e per i ragazzi – conclude – sono sempre soldi ben spesi".

 

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Mercoledì, 18 Aprile 2018 15:52

Nei guai un 29enne. Aveva 2 chili di marjiuana

Un 29enne di Macerata finisce in arresto per detenzione di sostanze stupefacenti. A beccarlo, il Nucleo Mobile della Guardia di Finanza Compagnia di MacerataAveva oltre due chili di marjiuana che i militari hanno proceuto a sequestrare.

Fondamentale, si è rivelata l’intensificazione del controllo economico su tutto il territorio provinciale, soprattutto in zone ritenute “più tranquille” dagli spacciatori.

Infatti, nel corso di un servizio di pattugliamento a Piediripa di Macerata, i finanzieri hanno fermato l’autovettura condotta proprio dal ragazzo.

Date le circostanze di luogo e di tempo, i militari hanno approfondito il controllo rinvenendo, all’interno dell’autovettura, 2,129 chili di marijuana essiccata, contenuta in involucri di plastica termosaldata.

Lo stupefacente, verosimilmente destinato al “mercato” locale, è stato sottoposto a sequestro, mentre il responsabile è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

L’operazione di servizio conferma il costante impegno della Guardia di Finanza a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, in difesa della salute pubblica.

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Mercoledì, 18 Aprile 2018 14:57

Caldarola, torna a casa il manoscritto del 1400

Il manoscritto del 1434 torna a casa. E' il lieto fine della vicenda di un documento dell'archivio storico comunale di Caldarola che è stato riconsegnato al sindaco del paese, Luca Maria Giuseppetti. Alla cerimonia di riconsegna, avvenuta nella sala polifunzionale Annalena Tonelli, oltre al primo cottadino erano presenti il soprintendente archivistico e bibliografico dell'Umbria e delle Marche, Sabrina Mingarelli, il comandante del nucleo dei carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, Carmelo Grasso e il comandante della compagnia di Tolentino, Giacomo De Carlini. L'operazione, presentata dai militari, ha quindi riguardato uno dei più antichi documenti dell'archivio comunale, trafugata prima del 1980 e messa in vendita da un inserzionista di Varese attraverso un sito di aste telematiche. "Mysterious manuscript with dragon" il titolo dell'annuncio in lingua inglese. Probabilmente, secondo i militari, l'intenzione era quella di vendere il prezioso bene oltre i confini italiani dove documenti di questo tipo sono molto ricercati e quindi ben pagati. L'annuncio del manoscritto, però, è stato ntato da un appassionato del settore che ha segnalato il fatto alla Soprintendenza archivistica dell'Umbria e delle Marche di Perugia. E' grazie a questa segnalazione e all'impegno dei militari dell'Arma che il documento è potuto tornare al proprio posto. Si tratta di un registro dei dazi del 1434, utilizzato per annotare le spese correnti. Il più antico dell'archivio di Caldarola. "Un importante pezzo di storia che torna nella nostra comunità – ha dichiarato il primo cittadino – probabilmente uno dei documenti più antichi nel quale si descriveva il modo in cui Caldarola conquistava una forma di indipendenza".

 

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manoscritto

 
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IIl sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, con una lettera  inviata ieri, ha invitato tutti i parlamentari eletti nella circoscrizione Marche a visitare la città ducale allo scopo di renderli partecipi e consapevoli della situazione post sisma, della sua gravità e delle numerose problematiche che impongono una soluzione e un decisivo cambio di passo. La proposta di incontro è per questo sabato 21 aprile, con una visita in zona rossa a cui seguirà una riunione che si svolgerà nella sede provvisoria del Comune, presso la CONTRAM in via Le Mosse n. 19. Il primo cittadino ha voluto invitare contestualmente a partecipare all'incontro con i parlamentari tutti i sindaci del territorio della ex Comunità Montana di Camerino, che, di fatto, si trovano nelle stesse condizioni della cittá ducale

“Il terremoto ancora oggi manifesta costantemente e significativamente la sua esistenza, ricordando, agli abitanti degli appennini della provincia di Macerata, la loro precarietà – questo uno stralcio della comunicazione inviata ai parlamentari –. Considerato lo stallo della ricostruzione e la situazione tutt’ora assolutamente emergenziale dell’intero territorio, ritengo per me doveroso proporvi un incontro a Camerino, allo scopo di rendere tutti voi consapevoli della situazione, della sua gravità e delle numerose problematiche che impongono una soluzione e un decisivo cambio di passo. Ritengo, dunque, che da subito, senza ulteriori dilazioni, non si potrà prescindere per questa terra dal porre il terremoto ai primi posti dell’agenda parlamentare e di governo. Nel ringraziarvi per la cortese attenzione che mi avete dedicato leggendo questa mia, vi aspetto a Camerino, sabato 21 aprile 2018, alle ore 9.00. In tale data dopo una visita alla zona rossa, la più grande zona rossa del cratere, alle ore 11.00 vi propongo un incontro con i Sindaci di questo territorio meraviglioso, dalle tante ricchezze, prima fra tutte la tenace gente che lo abita”.

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