Notizie di cronaca nelle Marche

In manette un ragazzo di 27 anni. Sequestrati anche hashish, marijuana e cocaina e del denaro contante. Questo è il risultato di un'operazione condotta dai finanzieri della compagnia di Civitanova. Contestualmente sono stati segnalati alla prefettura due diciannovenni che hanno acquistato droga dal pusher. Nell'ambito di un servizio volto alla prevenzione dell'uso e dello spaccio di stupefacenti, le fiamme gialle hanno condotto un'importante attività informativa in seguito alla quale hanno individuato un appartamento di Civitanova adibito non solo ad abitazione ma anche a laboratorio di un 27enne del posto con specifici precedenti. Quell'appartamento è ritenuto base di stoccaggio di stupefacenti destinati allo spaccio. I finanzieri, grazie anche all'ausilio della unità cinofila in forza alla compagnia, hanno proceduto a perquisizioni locali e personali con le quali sono stati rinvenuti e sequestrati 800 grammi di hashish, 90 grammi di marijuana e 45 grammi di cocaina, nonché 760 euro in contanti, in banconote di tagli diversi, ritenuto provento dell’attività illecita, insieme a vario materiale strumentale al reato di spaccio. Il giovane è stato arrestato e portato al carcere di Montacuto. Contestualmente gli uomini delle Fiamme Gialle hanno anche individuato,una giovanissima coppia di 19 anni che aveva poco prima acquistato hashish dal “pusher”, per la precisione 49 grammi, anche questi sottoposti a sequestro. I due sono stati segnalati alla Prefettura come assuntori.

g.g.

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"Dopo 35 anni di esperienza nel mondo teatrale, ho sentito l'esigenza di creare una sinergia particolare, scegliendo di interpretare un testo, che potesse essere utile a dare un respiro in più della semplice performance su un palcoscenico". Così Ambra Angiolini, nell'aula magna del Polo scolastico di Camerino gremita di studenti, ha inteso dare il la al vivace dialogo che ha puntato la riflessione sull'attualissimo tema del bullismo che richiama alla responsabilità di tutti, nessuno escluso.
Un tema centrale alla piece " Il nodo" che, nell'ambito della stagione teatrale camerte organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con Amat, andrà in scena in serata all'Auditorium Benedetto XIII 
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Presenti il dirigente Francesco Rosati, la vice sindaco Lucia Jajani l'assessore alla cultura Giovanna Sartori e Daniela Rimei di Amat, l'attrice Ambra Angiolini ha insistito perchè prendessero la parola i ragazzi. Un modo per comprendere meglio i destinatari privilegiati della trasposizione scenica di un testo, duro nei contenuti e che invita a riflettere, soprattutto sulle conseguenze di questo tipo di comportamenti violenti,intenzionali, oppressivi e vessatori che possono incidere sia sulla sfera fisica che psicologica. 
"Anche il teatro è un buon mezzo per sfogarsi e insieme, trovare la chiave per arginare problematiche purtroppo sempre più attuali". Con grande leggerezza ed empatia, Ambra Angiolini è riuscita a creare il clima ideale per la discussione, attraversando opinioni, storie personali, pensieri talvolta difficili e tutti collegati a quel 'nodo' di un filo virulento, che dapprima accalappia e poi stringe insieme, l'ignoranza del carnefice di turno, la vulnerabilità della vittima prescelta e il silenzio di chi osserva. Tante le riflessioni che si sono aperte, di fronte ad una platea di studenti molto reattiva e partecipante. Un'opportunità per portare la voce dei giovani nell'ambiente teatrale, creando le condizioni per scoprirlo, come luogo che racconta anche di loro.
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" Da Camerino, come dalla città di Siena dove è avvenuto il primo incontro con le scuole- ha detto Ambra Angiolini- porto via la sensazione che c'è sempre qualcosa di meglio di quello che raccontiamo dei ragazzi e che, dobbiamo riuscire a far percepire come cosa dominante rispetto alle altre cose. Da quel che ho potuto notare questa mattina, ho più di una certezza che l'incontro sia riuscito a trasferire un messaggio positivo, se non altro, l'opportunità di ricercare una modalità alla quale aggrapparsi quando i giovanissimi avranno di fronte o sentiranno di episodi di bullismo. Sono certa che un pensiero in più lo faranno, non tanto grazie a me che sono stata in mezzo a loro, bensì grazie a quello che loro si sono detti con la scusa della leggerezza che in fondo c'è stata, nel dare un'accezione positiva ad un contesto così serio, per cui, vado via da qui sicuramente rincuorata". Quanto alla scelta di un testo così complesso, l'attrice ha spiegato del tentativo di portare a teatro uno spettacolo di nutrimento. " Mi interessava esplorare un ambiente nel quale i genitori hanno difficoltà ad entrare". Condita da battute scherzose, tutta la chiacchierata amichevole ha portato alla luce di una piaga che si insinua a tutti i livelli della società, motivando a ricercare quelle  azioni di contrasto che talvolta non riescono a trovare una spinta decisiva. Le riflessioni di Amin, Anisa, Matteo, Rebecca, Robinson, Sergio e Vesel, un positivo piccolo passo per fare emergere una voce più forte sul silenzio che isola e fagocita un dramma, spesso lasciato incompreso e incontrastato.   
Carla Campetella 

*** approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte
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Declassamento dei reparti dell'ospedale di San Severino. Il sindaco Rosa Piermattei chiama a raccolta i colleghi primi cittadini in un consiglio comunale urgente, ma non solo. L'assise si riunirà giovedì 30 alle 21 al Cinema Teatro Italia e discuterà di un unico punto all'ordine del giorno, ovvero la "nefasta determina 742" emanata dall'Asur Marche poco prima dello scoccare della mezzanotte del 31 dicembre. 
Si ricorda che chiunque può assistere ai consigli comunali, tanto più se il tema riguarda un diritto sancito dalla Costituzione, quello alla salute. 
Dopo aver avviato la campagna di comunicazione serrata per denunciare l'atto dell'Asur, con il quale tre reparti del Bartolomeo Eustachio sono stati declassati da unità semplici dipartimentali a unità semplici, questa è solo un'altra delle iniziative di "protesta" della Piermattei che trova inaccettabile il silenzio dell'autrice della determina, il direttore generale Asur, Nadia Storti, e il presidente nonché assessore regionale alla sanità, Luca Ceriscioli. Da parte loro nessun commento, soltanto un piccolissimo ma insufficiente gesto, secondo il primo cittadino, vale a dire la sospensione della determina.

Al consiglio comunale sono stati invitati i sindaci delle aree interne, i parlamentari maceratesi ma anche lo stesso Ceriscioli, i direttori Storti e Maccioni che sono chiamati a fornire risposte e spiegazioni. 
Mi domando - commenta il sindaco - come sia possibile restare in silenzio quando una comunità che sta ancora vivendo il dramma del terremoto le chiede spiegazioni per un atto compiuto sotto la sua presidenza e del quale lei, di fatto, si trova a condividere a pieno titolo tutte le responsabilità”.

g.g.






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Una giornata importante, a Villa Pianiglioli di Belforte del Chienti, per i 100 anni di Giovanni Romagnoli.
È lui, infatti, l'unico centenario del paese, a dimostrare, ancora una volta, la longevità degli abitanti marchigiani e dei piccoli centri dell'entrterra come Belforte dove la vita sana di un tempo non è ancora stata scacciata prepotentemente dalla frenesia della modernità.
"Sono nato nel 1920" ha detto con fierezza Giovanni a coloro che questa mattina gli hanno fatto gli auguri.


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Accanto ai due figli, i due nipoti e i due pronipoti, a festeggiare questo storico traguardo il primo cittadino, Alessio Vita, con il suo vice, Carla Budassi che hanno donato una targa al centenario belfortese per complimentarsi del secolo di vita.

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Una grande soddisfazione per i famigliari e per l'intero paese: non capita tutti i giorni di augurare a qualcuno "Buon compleanno per i tuoi 100 anni".

Un articolo con le foto di questa giornata sarà pubblicato nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.

Giulia Sancricca
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" Irricevibile e figlia di una logica autoreferenziale" Così il presidente della Comunità del Parco Michele Franchi, definisce la  richiesta di Mauro Falcucci  di di entrare nel consiglio direttivo del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, minacciando altrimenti l'uscita
Come noto, il sindaco di Castelsantangelo sul Nera aveva avanzato l'intenzione di non far più parte del Parco, in assenza di rappresentanza nell'organo direttivo del Parco di un esponente del suo Comune e dei comuni di Ussita e Visso.
"Il fatto è - ha sottolineato Franchi - che i membri del nuovo consiglio direttivo eletti dalla Comunità del Parco lo scorso ottobre sono stati democraticamente scelti: i più votati sono risultati i sindaci Alessandro Gentilucci (Pieve Torina), Domenico Ciaffaroni (Montefortino), Nicola Alemanno (Norcia) e Giammario Ottavi, vicesindaco di Cessapalombo.
Tra l'altro - ha aggiunto - con quest'ultimo vi è un accordo in base al quale dopo due anni gli subentrerà il sindaco di Visso. Pertanto, uscite come quella di Falcucci alimentano uno spirito divisivo di cui non abbiamo assolutamente bisogno. Quando ho accettato la nomina a presidente della Comunità del Parco - prosegue Franchi - l’ho fatto nella piena consapevolezza di assumere un ruolo di rappresentanza di tutto il territorio del Parco, e non di una singola realtà comunale. E questa è la logica che ha sotteso anche alla nomina dei membri del consiglio direttivo del Parco per cui chi siederà nella nuova assise dovrà tutelare gli interessi di tutti, e non di una parte. Questo dovrebbe essere chiaro anche al sindaco Falcucci che ha già seduto, in passato, nel consiglio direttivo dell’ente e che era presente all’ultima votazione in cui non mi pare abbia espresso soluzioni alternative. Pertanto, minacciare l’uscita dal Parco oggi, con motivazioni dettate da logiche meramente autoreferenziali, è sbagliato perché tradisce l’ispirazione stessa del concetto di Comunità e indebolisce un fronte che deve invece lavorare compatto nell’ottica della ricostruzione post sisma”.

I quattro rappresentati indicati dalla Comunità del Parco entreranno in funzione nel consiglio direttivo dell’ente nel prossimo mese di febbraio dopo la fine del mandato dei predecessori e a seguito del nuovo decreto di nomina del Ministro dell’Ambiente. Gli altri membri previsti dallo statuto saranno indicati dalle associazioni ambientaliste, dall’ISPRA e dai Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche Agricole.
cc
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L'associazione Maestri infioratori  di Castelraimondo si prepara ad una nuova entusiasmante esperienza. L'indiscussa perizia nel confezionare  tappeti floreali raggiunta in tanti anni di attività, raggiungerà la Spagna. Insieme ai colleghi del Palio di san Giovanni di Fabriano e agli infioratori dell'associazione "Cittàviva" di Corridonia, parteciperanno all'Anno Santo compostelano che si celebra al Santuario di Santiago di Compostela ogni volta che la festa di San Giacomo del 25 luglio capita di domenica, il che accadrà nel 2021. Una chiamata che suona dunque come un riconoscimento ulteriore all'impegno creativo e alla passione in crescendo che anima l'intera comunità di Castelraimondo.

"L'essere stati contattati dal paese  spagnolo organizzatore ci ha davvero riempiti di gioia- afferma Mario Rovelli, responsabile dell'associazione Maestri infioratori-  L'Anno santo giacopeo cadrà appunto nel 2021 e gli eventi si terranno tra il 24 il 25 luglio. Partecipare ci rende sicuramente orgogliosi e- continua Rovelli-  lo faremo insieme agli altri due comuni delle Marche, in un gruppo di 130 comuni chiamati a realizzare questi quadri floreali che in verità saranno rappresentativi di tutto il mondo, dall''America Latina, passando per tutti i Paesi d' Europa  fino al Giappone. Tutti insieme parteciperemo alle celebrazioni e ai festeggiamenti per San Giacomo realizzando i nostri tappeti floreali".  
Messisi in gioco quasi per scommessa tanti anni addietro, i Maestri infioratori di Castelraimondo hanno saputo far diventare la loro arte un vero marchio distintivo della cittadina.  "Felicissimi nell'intraprendere questo nuovo impegno che- sottolinea Rovelli- ci dà l'occasione di valorizzare il nostro lavoro. Lo facciamo davvero con tanta passione e senza nessun interesse. Essere presenti in Spagna è una grandissima gioia e ci dà una spinta ulteriore a migliorare quello che facciamo. Per l'occasione - conclude- prepareremo sicuramente qualcosa di particolare, puntualizzando mano a mano quello che andremo ad eseguire.  Di tempo ne abbiamo per riuscire ad organizzare al meglio il nostro lavoro" 

Carla Campetella
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Sabato, 25 Gennaio 2020 11:04

Caldarola, ecco la Casa dell’Acqua

Permetterà ai cittadini di Caldarola di bere acqua pura e incontaminata, naturale o frizzante. Il servizio è stato messo a disposizione dal Comune di Caldarola in collaborazione con la Assm SPA. La Casa dell’Acqua, inaugurata stamattina è un innovativo sistema di filtraggio che eroga acqua potabile refrigerata attraverso il macchinario, microfiltrata, disinfettata mediante lampada UV. Per i primi due mesi l’acqua sarà gratuita, per incentivare tutti a provarla. 

“Stiamo lavorando per il futuro del paese - ha detto il sindaco Giuseppetti - per i giovani, e il primo grazie va ai ragazzi, poi all’Assm, che è una stupenda azienda del territorio. Quando parliamo di acqua parliamo di una cosa importante, il nostro organismo ne ha bisogno molto più che del cibo. Ci sono stati sprechi enormi, perché non è stata mai presa in considerazione come bene principale della nostra vita. Siamo la terza nazione al mondo per consumo di bottigliette di plastica per acqua naturale. C’è l’Arabia Saudita, il Messico, e l’Italia. Dobbiamo cambiare passo, essere un esempio. Questa acqua è pura, buonissima”.

L’intento è quello di educare i cittadini e le giovani generazioni all’uso dell’acqua pubblica a chilometro zero, economica e di alta qualità, riducendo in questo modo anche l’uso di plastica. Per questo, un altro gesto significativo è stato la consegna ai bambini dell’istituto De Magistris di borracce in alluminio. Una volta trascorsi i due mesi di erogazione gratuita, basterà ricaricare una card acquistabile in Comune oppure nei negozi convenzionati, al costo iniziale di 5 euro.
g.g.

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Cinquecento accessori, tra marsupi di cotone per i canguri orfani e guantini per i koala australiani.
È l’idea della belfortese Catia Cappellacci, che, appassionata di viaggi e sensibile all’ambiente come a tutte le forme di vita, dopo il dramma che ha colpito l’Australia e i suoi abitanti indifesi, ha deciso di scendere in campo in prima persona coinvolgendo tutto il suo paese.
“Ho letto sul web - racconta - che per la riabilitazione dei canguri orfani servono delle sacche realizzate in cotone al 100%.
Bisogna cucire sacchetti a mo’ di marsupio per aiutare i cuccioli di canguri provenienti dalle zone incendiate che non hanno più la mamma e a forma di guanti per i koala. I soccorritori, infatti, devono cambiarli dopo le medicazioni, il che significa che ogni animale ne utilizza diversi al giorno. Naturalmente, i marsupi di cotone possono essere lavati e riutilizzati, ma è importante avere un ampio rifornimento man mano che altri animali feriti verranno portati nei centri di recupero. È per questo - spiega Catia Cappellacci - che ho deciso di coinvolgere la Delsa, l’azienda dove lavoro, trovando subito l’appoggio della fashion designer Teresa Lucaroni”.
La stilista della nota casa di moda si è infatti messa subito all’opera, insieme a Catia Cappellacci, per tagliare i modelli degli accessori e cucirli.
“E’ bastato un passaparola - spiega Catia Cappellacci - e subito siamo riuscite a mettere insieme diverse lenzuola su cui ora stiamo lavorando.
Abbiamo bisogno di più donne che sappiano cucire, sarebbe bello che questa idea possa aiutare l’Australia e le associazioni che si impegnano sul posto a nome di tutta Belforte. Purtroppo le notizie che ci arrivano da posti così lontani, a volte, ci fanno meno paura, ma spero che di questa tragedia siano consapevoli tante persone. Sono sicura che insieme riusciremo a raggiungere questo obiettivo”.
Catia Cappellacci vuole così diffondere il suo grido d’aiuto: “Resto a disposizione di chiunque voglia dei chiarimenti o se la senta di aiutarci in questa impresa. Potete contattarmi sui social. Quello che per noi è uno straccio da buttare, in Australia può salvare una vita e sono orgogliosa che i belfortesi mi abbiano appoggiata in questo. Una volta realizzati tutti gli accessori, per la spedizioni saranno necessarie almeno 300 euro, la speranza è che qualcuno mi possa aiutare a racimolare anche questa cifra”.

Giulia Sancricca
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Tentato furto, verso le 18, in via Rimessa, a Caldarola. I ladri, forse a conoscenza che i proprietari di casa erano fuori, hanno provato ad entrare in una abitazione che si trova proprio davanti la nuova struttura comunale. Appena hanno provato a manomettere la persiana, però, è scattato l'allarme. Sul posto sono subito sopraggiunti i carabinieri che con una pattuglia erano già fuori in perlustrazione. I malviventi, sentendosi braccati, si sono dati alla fuga. Fortunatamente non hanno fatto in tempo nemmeno ad entrare in casa. È già la seconda volta che quella stessa abitazione viene presa di mira dai ladri. Indagano i carabinieri che più volte hanno ribadito ai cittadini, anche attraverso incontri informativi con la stampa, che un buon sistema di allarme, collegato al 112 come primo numero di allarme, è molto importante per sventare furti come questo.

GS
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Anche nelle Marche il Servizio Sanitario Regionale è pronto ad affrontare la eventuale presenza di casi sospetti di infezione da nuovo Coronavirus.

"Due persone monitorate, ma nessun caso sospetto". Così il servizio sanitario regionale, in una nota, annuncia due casi avvenuti a Macerata che riguardano il tanto temuto corona virus.
"A Macerata - si legge nella nota - sono già state studiate le condizioni di salute di due persone recentemente rientrate dalla Cina che hanno manifestato sintomi respiratori meritevoli di approfondimento.


Al momento - precisano - nessuno di questi rientra nella definizione di "caso sospetto" secondo le indicazioni che il Ministero della Salute ha recentemente emanato il 22 gennaio. 

Come di consueto, quando deve essere pianificata la risposta di sistema a tematiche di sanità pubblica di interesse regionale, è stato allertato il GORES, Gruppo Operativo Regionale Emergenze Sanitarie, con la finalità di approfondire la situazione, valutare le procedure e dare indicazioni e raccomandazioni per organizzare al meglio la eventuale risposta del servizio sanitario regionale".

GS
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