Notizie di cronaca nelle Marche
Maurizio Mangialardi, capogruppo in regione del Partito Democratico,  è tornato sul tema degli insegnanti di sostegno proponendo una mozione per l’attivazione del Tirocinio Formativo Attivo.
In discussione la carenza degli insegnanti di sostegno e Mangialardi è il primo firmatario.
Il problema, come noto, affligge da anni l’intero sistema scolastico nazionale a tutto svantaggio della continuità formativa e didattica per gli alunni affetti da disabilità, ma si è notevolmente amplificato con l’emergenza pandemica degli ultimi dodici mesi.
Basti pensare che nello scorso anno scolastico, secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, a fronte di 150 mila posti su tutto il territorio nazionale, oltre un terzo erano occupati in buona parte da personale precario e senza titolo di specializzazione.
Tutto ciò, nonostante i corsi universitari predisposti dal ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per la preparazione e la formazione di personale appositamente deputato agli alunni diversamente abili.
Tantissimi docenti ritenuti idonea seguito del superamento delle prove selettive per l’iscrizione al corso professionale, non hanno avuto modo di accedere perché in sovrannumero rispetto ai posti messi a disposizione dalle Università.
Nelle Marche – spiega Maurizio Mangialardi – i corsi sono stati attivati dalle Università di Urbino e Maceratain riferimento all’anno scolastico 2019-2020, sono rispettivamente 304 e 245 i candidati che hanno superato le tre prove concorsuali risultando idonei, restando però esclusi dalla frequenza del corso di specializzazione poiché in sovrannumero. 
Di fronte a una situazione che potrebbe costringere tali idonei soprannumerari ad attendere un altro anno per poter essere ammessi al corso di specializzazione, nonostante la necessità di reclutare insegnanti di sostegno, abbiamo deciso di presentare una mozione per chiedere al presidente Acquaroli di farsi portavoce con il ministero di due primarie esigenze. 
Anzitutto, l’immissione in ruolo, già a partire dal prossimo anno scolastico, degli insegnanti già specializzati e formati per permettere alle scuole marchigiane di ogni ordine e grado di programmare la continuità didattica e formativa rivolta agli studenti con disabilità. In secondo luogo, chiediamo di sensibilizzare il ministero dell’Università e della Ricerca affinché, in sinergia con tutti gli atenei italianipermetta a coloro che sono risultati idonei ma soprannumerari al V ciclo del corso TFA, di iniziare a frequentare dalla prima data utile i corsi di specializzazione nellUniversità di Urbino e Macerata, o, in subordine, di proporre di attivare un corso ad hoc per gli stessi, evitandogli di dover perdere un altro anno”. 

M.S.









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Un nuovo modo per semplificare la raccolta dei rifiuti.
Attivata anche a Camerino l’app che rende la raccolta differenziata semplicissima: mai più dubbi, mai più rischio di multe e sanzioni.
Per facilitare la vita ai cittadini, il comune ha adottato e messo a disposizione Junker, un servizio fruibile tramite APP (per smartphoneAndroid o Apple) che riconosce con un solo clic quello che stiamo gettando e ci dice come fare secondo la normativa del nostro territorio, un sistema semplice da essere rivoluzionario.
Ma come funziona?
Scansionando il codice a barre del prodotto o dell’imballaggio, Junker lo riconosce grazie ad un database interno di oltre 1 milione e mezzo di prodotti e ne indica la scomposizione nelle materie prime e i bidoni a cui sono destinati.
Buste di carta con finestra di plastica, oppure delle confezioni di caffè e via discorrendo. E che fare con il Tetrapak che in alcune Regioni si smaltisce insieme alla carta e in altre con la plastica?
Un database ‘in progress’ che viene aggiornato quotidianamente anche grazie al contributo degli utenti: se il prodotto scansionato non viene riconosciuto, l’utente può trasmettere alla app la foto del prodotto e ricevere la risposta in tempo reale, mentre la referenza viene aggiunta a quelle esistenti.

junker

Uno strumento collaborativo perfettamente in linea con la filosofia delle smartcities.
JUNKER è a disposizione gratuitamente per tutti, e dà anche la possibilità all’amministrazione di comunicare direttamente molte altre informazioni: ubicazione dei punti di raccolta, percorsi, calendari del porta a porta, indicazioni per i rifiuti speciali, segnalazione degrado ecc., in tal modo si previene anche il rischio di sanzioni indesiderate.

“Grazie a questa App – spiega il consigliere comunale Riccardo Pennesi che ha seguito tutto l’iter - i cittadini avranno sempre a portata di mano una mappa completa di tutti i punti in cui poter conferire rifiuti speciali che non vengono ritirati dalla raccolta porta a porta" "inoltre, grazie alla lettura tramite fotocamera del codice a barre dei prodotti, si avranno tutte le informazione su dove conferire il rifiuto e il giorno in cui avviene il ritiro dello stesso, con la possibilità di attivare anche le notifiche giornaliere come promemoria" "nell'ottica di una Camerino sempre più ecosostenibile, ci auguriamo che grazie a questo servizio la percentuale della raccolta differenziata aumenti e che i cittadini acquisiscano maggiori consapevolezze nel rispetto dell'ambiente".

raccolta differenziata

JUNKER è una APP, unica in Italia e in Europa, che ha riscosso un notevole successo diffondendosi rapidamente in tutta Italia perché offre un servizio rapido, di facile utilizzo, accurato e completo, aperto ai contributi degli utenti. Inoltre, con la nuova funzione del riconoscimento per immagini, sarà ancora più facile differenziare gli oggetti sfusi o privi di etichetta. Si tratta di una tecnologia sperimentale, mai applicata prima d’ora in questo campo, basata su un sistema di apprendimento automatico che si evolve grazie alla collaborazione degli utenti. Il database di partenza è costituito da circa 1 milione di immagini, che man mano saranno evolute grazie alle ricerche e i feedback dei cittadini.

M.S.








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“Non una rinascita, perché non siamo mai morti, ma una crescita”. Determinato il rettore Unicam Claudio Pettinari nel giorno che ha visto la firma della prima ordinanza straordinaria del commissario Giovanni Legnini per la ricostruzione delle strutture danneggiate dal sisma del 2016. È l’ordinanza numero uno di questa “nuova generazione” di provvedimenti pensati dalla struttura commissariale per procedere spediti con la ricostruzione.
Quaranta milioni di euro per sette edifici che rappresentano il patrimonio dell’ateneo, della città e del territorio e sono: palazzo ducale, palazzo Ribechi, palazzo Battibocca, collegio Fazzini, San Domenico, Granelli ed edificio polo studenti.
“Grande soddisfazione - ha detto il rettore - non solo in Unicam ma in tutto il territorio, dalle montagne ad Ascoli Piceno, dove abbiamo le sedi collegate. È stato un percorso importante, grazie al Commissario è stato possibile accelerare questo cammino ed oggi possiamo guardare tutte le nostre strutture sapendo, in cuor nostro, che saranno tutte recuperate. Dico questo - ha precisato - perché c’era nell’animo di chi vive queste terre la paura che l’ateneo si fosse disamorato delle proprie strutture, quelle su cui questo ateneo è nato, cresciuto e diventato una eccellenza. Un ateneo che con tanti metri quadri in meno è riuscito ad avere in questi 4 anni un numero di studenti importante che non è diminuito, ma cresciuto. Aver mantenuto questi numeri è stato un duro lavoro, ma che ci rende felici. Questo anno, nonostante il Covid, è stato di ripresa anche sulle risorse che riusciamo ad attrarre per la ricerca. Significa che essa è viva e di interesse per l’intera nazione. Una ordinanza valida - ha detto riferendosi a quella formata stamattina - che ci permette di correre e se non lo facessimo sarebbe colpa nostra”.

Ha colto l’assist il commissario che, dopo la firma, ha dato simbolicamente in mano la responsabilità al rettore: “I docenti dell’ateneo hanno contribuito alla stesura dell’ordinanza - ha detto Legnini - . Senza il consenso pieno e la partecipazione attiva del Comune non sarebbe stato possibile, quando abbiamo scisso questa ordinanza da quella che a breve arriverà per la città. L’assessore regionale Castelli ha subito accompagnato questa nuova generazione di interventi, le ordinanze straordinarie che somigliano più ad un atto esecutivo ed hanno un contenuto più ampio per incidere sulla normativa vigente. Castelli è stato risolutivo nel chiedere di partire dall’ateneo. Non perché vogliamo lasciare indietro gli altri comuni, ma perché questa era matura e a brevissimo inizieremo con le ordinanze dei centri storici. L’ordinanza numero uno che abbiamo appena firmato vede sette interventi molto rilevanti per un totale di risorse superiore a 40 milioni di euro di cui 19 milioni erano già stanziati ed il resto viene predisposto con questo documento.
L’attuazione viene delegata all’ingegnere Gianluca Loffredo, il soggetto attuatore è l’università di Camerino a cui disponiamo la possibilità di rafforzare le strutture di supporto tecnico-amministrativo”.

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Consegna delle cravatte Unicam Castelli, Pettinari, Legnini, Sborgia

Ha sottolineato i tempi l’assessore regionale Guido Castelli: “Qualcuno disse che tra una causa e un effetto c’è un tempo, io credo che in questo caso ci sia stato un tempo ragionevole grazie a questa ordinanza. Un provvedimento che non è solo dell’Università di Camerino, perché reca la firma di quattro regioni e grazie a questo la cabina di coordinamento si conferma un punto da valorizzare per le future programmazioni importanti. È uno strumento agile per far sì che il centro Italia sia protagonista della ricostruzione, di una questione nazionale”.
Grande l’emozione per il sindaco Sandro Sborgia: “È come se questa ordinanza fosse stata fatta al Comune di Camerino - ha detto - e di questo sono davvero felice. In questa ordinanza vedo il rispetto di un impegno che è stato ricordato anche dal Capo dello Stato: la Repubblica ha il dovere di ricostruire il Centro Italia. Con l’ordinanza si adempie al dovere del Paese nei confronti di questi territori colpiti. Il significato va al di là di questo, perché per me la ricostruzione delle aree colpite dal sisma è un segnale importante anche per le comunità vicine a noi e in difficoltà. Faccio riferimento alla crisi dell’Elica. Ricostruire questi territori significa dare occasione di lavoro anche a chi la sta perdendo. Abbiamo tracciato un solco fondamentale per l’attivazione di una struttura normativa che sarà sicuramente da modello per tutto ciò che dovrà farsi più avanti e che potrà riguardare anche altre aree del Paese in difficoltà non solo per il sisma. L’università, per questa città e per tutto il territorio, è il motore economico, del pensiero di crescita e formazione. Non dobbiamo rinunciare all’idea che Camerino sia città di luogo di studio e la ricostruzione dei luoghi che lo permettono è fondamentale”.

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Pettinari, Legnini, Sborgia

Un risultato raggiunto grazie alla collaborazione di tanti soggetti, ha sottolineato Gianluca Loffredo: “Il frutto di questo lavoro è un prodotto olistico - ha spiegato - perché vi sono confluiti diversi pensieri e conoscenze in più ambiti e sono finalizzati a valorizzare gli edifici, ma anche a salvare un patrimonio artistico, storico, identitario e paesaggistico di questi luoghi. Uno sforzo unitario multidisciplinare per raggiungere e questo risultato. Ora bisogna ancora pedalare, ma lo facciamo cn grinta”.

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L’attenzione alla importanza dei luoghi storici che saranno recuperati è stata evidenziata dal pro rettore, Graziano Leoni: “Oggi sento che è stato fatto un grande passo avanti, sono cambiate le regole del gioco e riusciamo a vedere il futuro della nostra storia. La nostra università ha nelle radici un grandissimo valore, a cui deve la sua sopravvivenza. Purtroppo queste radici non sono visibili oggi, ma sono quello che ci manca molto: il nostro patrimonio storico custodito in queste sette costruzioni che presto potranno tornare alla luce”

GS
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Fare chiarezza sul piano di riorganizzazione industriale 2021-2023 di Elica spa. È quanto chiede a gran voce il consigliere regionale delle Marche per il Partito Democratico Romano Carancini, secondo il quale un’azienda i cui dati degli ultimi anni mostrano un fatturato in crescita deve fornire delle spiegazioni sui motivi di un’operazione inaccettabile e dall’impatto impressionante sulle persone e su un territorio martoriato già da anni. Inaccettabile il piano industriale della multinazionale di Fabriano, leader mondiale delle cappe aspiranti, quotata in Borsa nel segmento Star che ha comunicato oltre 400 esuberi sui 560 dipendenti totali , riduzione di produzione e commesse che finiranno in Polonia. “Credo che occorra fare chiarezza sul perché- afferma Carancini -. Un’azienda che promuove i propri prodotti facendo riferimento al territorio e alle persone è assolutamente ingiustificato che rifiuti di spiegare quello che sta accadendo.
Se noi andiamo ad osservare i dati economici di Elica riferiti agli ultimi due anni, 2019 e 2020-
dice Carancini- non possiamo che notare che sono dati positivi. Abbiamo dati tecnici molto significativi che dimostrano che il margine operativo lordo che è dato indicativo, cresce del 42 % , passa cioè da 28mln del 2018 ai 42 circa del 2019. La marginalità cresce dal 6 all’8 e c’è addirittura un risultato positivo di circa 5 mln. Dati che vanno affinati ma fondamentali per capire. Il 2020 nonostante il Covid riesce inoltre a far sì che Elica porti a casa risultati assolutamente positivi e contenga i risultati relativi al margine utile e operativo lordo; Elica inoltre nei primi mesi del 2021 cresce nel segmento della borsa del 7 per cento; in un anno cresce del 28,99 per cento e, se andiamo a guardare gli ultimi 5 anni è cresciuta del 77 per cento. La domanda che allora sorge spontanea non può essere che quella del perché? Non può essere che ci sia una ragione relativa ad una crisi. L’azienda non è affatto in crisi e questo è un dato di fatto. E allora dove andiamo a cercare? Io credo che non si tratti di accanimento verso un territorio ma è probabilmente l’effetto. Mi chiedo se non vi siano invece altre operazioni sotterranee quali ad esempio la vendita delle partecipazioni,  altrimenti non si spiegherebbe. E’ un fatto di una gravità assoluta- continua Carancini- . Ecco perché nel 2020 e dunque subito dopo l’ultimo trimestre, Elica ha sostanzialmente chiesto agli operai dipendenti il riempimento dei magazzini e aggiungo che, da questo punto di vista, l’impegno della forza lavoro di questi anni con Elica nei rapporti sindacali è stato di una disponibilità assoluta. Perché non hanno condiviso, perché non spiegano le vere ragioni?
Se il fatturato c’è se l’azienda cresce, quali sono le vere ragioni?- rimarca Carancini- . La domanda andrebbe fatta a Casoli che evidentemente resta indifferente; da capitano d’impresa, si scorda dei propri dipendenti e poi promuove il proprio prodotto esaltanto i termini della comunità e del territorio. L'etica è un elemento che fa grande l'imprenditore perché ricevere e non restitutire, non far parte di un processo di partecipazione, è davvero uno schiaffo inaccettabile per le persone che in quell'azienda hanno lavorato e lavorano da tanti anni”.

c.c.
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È Paola Castricini il segretario del Pd provinciale. Unanime il voto che ha portato alla sua nomina e a quella del presidente Renzo Antonini.
Ed è proprio l'unanimità che getta le basi per il percorso che i dem intraprenderanno in vista delle prossime elezioni amministrative in diversi Comuni e anche per il nuovo consiglio provinciale.
"Ora guardiamo al futuro con lo stesso spirito con cui abbiamo iniziato questa nuova fase del partito provinciale - dice Paola Castricini ai microfoni di radio C1...inBlu - e cioè unitariamente. Non si tratta di una unità di parola o facciata, ma reale. Il percorso che ha portato a questa nomina è frutto del lavoro di tante persone, di tutta la classe dirigente, diversamente non avrei accettato". 

La Castricini prende in mano un partito che ha visto la sconfitta alle elezioni regionali e anche a quelle amministrative della città capoluogo, dagli errori che hanno portato a questo esito il gruppo dovrà ripartire per guardare al futuro: "L'analisi del voto e della sconfitta ha sfaccettature ampie che debbono essere elaborate e discusse nei nostri prossimi appuntamenti. Il fatto che il nostro partito negli ultimi anni abbia guardato al proprio interno, piuttosto che fuori, ci ha allontanato dalle persone e ci ha reso interlocutori poco attenti. Ci riproponiamo per il futuro di mettere i temi e le persone al centro dell'interesse e della vita del parito".

Di una unità reale parla anche l'ex assessore regionale Angelo Sciapichetti, soddisfatto della nuova guida che ritiene adatta e capace: "Paola è una donna impegnata da tanto tempo, che conosce bene i problemi della provincia e credo che saprà portare quelle qualità che le donne hanno in più rispetto agli uomini, anche nell'affrontare i problemi. Credo che abbiamo imboccato davvero una nuova strada".

angelo sciapichetti

La strada che porterà ai prossimi appuntamenti elettorali: "Ci sono passaggi importanti nei prossimi mesi - dice Sciapichetti - ma anche problemi importanti di cui farsi carico: la ricostruzione, le infrastrutture dell'entroterra, la Pedemontana, la sanità che va rivista soprattutto alla luce di quanto accaduto con la pandemia, una discarica di appoggio per la provincia. Problemi reali che impattano sulla vita dei cittadini e noi dobbiamo tornare a parlare di questo, più che delle scadenze amministrative".

C'è bisogno di concretezza, dunque, la stessa dimostrata con gli animi che si sono placati all'interno del partito, rispetto al periodo successivo alla sconfitta: "Il nostro è un segnale importante e di svolta. C'è la voglia di imboccare un percorso del tutto nuovo, lasciandoci alle spalle quello che è successo. Il passato è passato, dobbiamo guardare al futuro e tornare a stare in mezzo alle persone per affrontare i loro problemi. In questi giorni a Fabriano c'è la vertenza Elica - aggiunge sciapichetti - , il Pd deve stare lì, in mezzo a quei lavoratori, come stanno facendo i consiglieri regionali. Se ritorniamo a far questo torneremo a governare le comunità, altrimenti aumenterà il dissenso e sarà una sconfitta per tutti".

GS
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Il Commissario per la Ricostruzione Post sisma 2016 Giovanni Legnini si è recatro ieri a Sefro. Tema centrale della visita l'approvazione in Conferenza permanente dei Piani Attuativi per la ricostruzione della frazione di Sorti che ha due aree perimetrate rappresentate da Sorti- Cerreto e Sorti-Butino. Accolto dal sindaco Pietro Tapanelli, prima dell'incontro in Comune, il Commissario Legnini ha potuto compiere un giro nel borgo ed effettuare in particolare un sopralluogo nella zona rossa di Sorti-Butino per capire se quell'area potrà essere delocalizzata in quanto interessata da un forte dissesto idro-geologico.
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"Abbiamo avuto il piacere e l'onore di ricevere il Commissario straordinario per la ricostruzione- spiega il sindaco Pietro Tapanelli- venuto per approvare in Conferenza permanente una delle due perimetrazioni che a seguito del sisma interessano il comune di Sefro; con l'occasione abbiamo fatto anche un giro per il comune. Abbiamo mostrato al Commissario la principale realtà imprenditoriale della zona rappresentata  dalla troticoltura Rossi, illustrando che , nonostante si tratti di un piccolo comune , siano presenti cinque attività di ristorazione, due aziende di tartufi e altre realtà artigianali che arricchiscono il commercio e l'attività economica locale. Per quel che riguarda le problematiche del post-sisma- continua Tapanelli- riteniamo che sia stato fatto un ulteriore passo in avanti e, seppure con le tempistiche che ormai tutti conosciamo, Sefro è insieme a Norcia tra i primi comuni del Cratere ad approvare questi strumenti attuativi che sono praticamente dei piccoli piani regolatori che servono per ricostruire i nuclei storici perimetrati e danneggiati dal sisma come se fossero delle piccole zone rosse; se quella di Cerreto è ormai andata in porto, l'area di Butino di Sorti ha invece dei problemi di dissesto idrogeologico e l'abbiamo visitata con il Commissario e stiamo siamo anche lì lavorando per definire appunto se localizzare o meno in base ad una valutazione  costi-benefici che poi la struttura commissariale ci dirà". Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino di Sefro per il lavoro intenso che è stato svolto e che, almeno per una delle due perimetrazioni, ha permesso di pervenire alla conclusione dello strumento tecnico. "È stato un lavoro complesso e di squadra che ha coinvolti sia i dipendenti comunali in particolare nelle persone del geometra Poduti e dell'architetto Pandolfi, sia la parte politica con il consigliere delegato Carminelli- conclude Tapanelli-. Assiduo  e collaborativo è stato poi il confronto con la Provincia e in partuicolare con gli architetti Scarpecci e Sciarra  e, con tutti gli altri enti coinvolti che ci hanno dato una grossa mano e un grande supporto. A tutti loro e innanzitutto alla struttura commissariale va il nostro ringraziamento perché hanno aiutato una piccola realtà a dare un viatico importante per la piccola frazione di Sorti, nelle sue aree di Cerreto e a seguire di Butino per per poi garantire la ricostruzione delle seconde case che per noi sono fondamentali".

Sempre ieri il Commissario Legnini ha partecipato a Fermo ad un incontro sul Recovery Plan tra il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ed i sindaci dei Comuni colpiti dal sisma, definendo incoraggianti le parole del presidente Draghi. “Ora che la prima gamba, quella della ricostruzione materiale degli edifici distrutti dal sisma sta cominciando a camminare, occorre mettere in funzione la seconda, quella dello sviluppo economico che deve accompagnare questi territori verso il futuro ed uno sviluppo sostenibile. Confidiamo, per questo, nel Contratto Istituzionale di Sviluppo previsto dall’ultima Legge di Bilancio, dotato di 160 milioni di euro, ma soprattutto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che abbiamo messo a punto nelle scorse settimane e 
che prevede per le aree del sisma uno stanziamento di 1.7 miliardi di euro, che dovranno essere confermati nella versione definitiva del Piano, attesa a fine mese. Ringrazio il presidente del Consiglio, Mario Draghi, per le parole e gli impegni sulla ricostruzione pronunciati oggi nel corso della Conferenza Unificata. La posizione del Presidente del Consiglio ci incoraggia ad andare avanti sulla strada tracciata che con le risorse del Recovery Plan potrà essere ulteriormente rafforzata sul versante della rinascita economica e sociale".
Nell'annunciare la firma della prima
Ordinanza Speciale, riguardante l’Università 
di Camerino che avverrà nella tarda mattinata di oggi venerdì 9 aprile e che darà attuazione ai nuovi poteri in deroga concessi al Commissario, Legnini ha aggiunto:
"Nei primi tre mesi di quest’anno, sono state approvate oltre 1.600 richieste di contributo, che nel giro di poche settimane porteranno all’apertura di altrettanti cantieri, in aggiunta ai quasi 3.500 aperti in questo momento. Quest’anno, inoltre, grazie all’accelerazione delle procedure puntiamo ad aprire anche 600 cantieri per le opere pubbliche, che sono ancora in ritardo”
.
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La difesa del territorio è l’obiettivo che vogliamo raggiungere, in questa vertenza e come missione del governo regionale. Il patrimonio di lavoro, conoscenze e di imprenditorialità che abbiamo acquisito negli anni va difeso perché questo è uno dei più grandi problemi che le Marche hanno, insieme alla ricostruzione e al Covid. Metteremo in campo tutte le risorse che abbiamo, in termini di conoscenze, di relazioni istituzionali e finanziarie per cercare di risolvere questa difficile situazione”.

Lo ha affermato il presidente della Regione Francesco Acquaroli alla prima riunione del Tavolo istituzionale per la crisi di Elica.  All’incontro erano presenti, insieme al presidente, il vicepresidente Mirco Carloni, gli assessori al Lavoro Stefano Aguzzi e Giorgia Latini.

La delicatezza e la pesantezza di questa vertenza “non ci faceva ovviamente sperare che da un primo incontro scaturissero soluzioni – ha affermato l’assessore Aguzzi - C’è una distanza significativa tra la parte aziendale e sindacale. L’azienda ha posto in discussione, con fermezza, un ridimensionamento fortissimo per intavolare una trattativa serena e per raggiungere un accordo tra le parti. Ora gli incontri proseguiranno unilateralmente, per capire se c’è effettivamente la possibilità di una sintesi. Non escludo anche di portare la discussione su un tavolo nazionale”.
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Un trentenne di nazionalità tunisina, gravato da precedenti specifici e irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato dagli agenti del commissariato di Civitanova Marche per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso di un'operazione antidroga posta in essere congiuntamente dai poliziotti del commissariato civitanovese e della questura di Macerata l'uomo è stato intercettato nella zona della stazione ferroviaria del comune rivierasco. Sottoposto a perquisizione personale addosso all'uomo sono state trovate 62 dosi di eroina pronte ad essere spacciate, oltre alla somma di mille euro in contanti ritenuta provento dello spaccio.

Così ai polsi del tunisino sono scattate le manette e l'uomo è stato posto a disposzione dell'Autorità Giudiziaria per essere sottoposto a rito direttissimo.

f.u.


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Giovedì, 08 Aprile 2021 18:20

Lago di Caccamo: viene a galla l'inciviltà

Armarsi di buona volontà per mantenere pulito un territorio. E' quanto fatto da due cittadini di Caldarola che, dopo aver ricevuto la segnalazione da parte di un loro conoscente circa la presenza di rifiuti gettati, con gesto di assoluta inciviltà, lungo le sponde del lago di Pieve Favera, hanno provveduto a ripulire il tratto portando a monte una quantità significativa di rifiuti di ogni tipo, dalle lattine ai copertoni delle auto fino addirittura ad una bombola vuota di gas. Rifiuti emersi dalle acque lacustri dopo che il bacino era stato parzialmente vuotato. 

Continua, purtroppo, anche nel territorio caldarolese l'abitudine di alcuni, spesso neppure residenti, di gettare rifiuti in zone quasi incontaminate, come le sponde di un lago. Così, al di là della responsabilità che compete agli organi preposti al controllo e, se necessario, all'applicazione di multe, l'esempio dei due cittadini rappresenta un monito contro l'inciviltà e un gesto concreto di amore per il territorio. 

f.u.


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Richiesta all’Unione Montana Marca di Camerino una riunione straordinaria per chiarire le tempistiche per la cessione di una parte dello stabile dell’unione al Demanio, così da poter procedere con i lavori e il trasferimento della Caserma dei Carabinieri.

Di comune accordo con il sindaco di Muccia Mario Baroni – spiega Sandro Sborgia, primo cittadino di Camerino - abbiamo richiesto al Presidente dell’Unione montana della Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci, di convocare un consiglio straordinario quanto prima per chiarire gli aspetti che riguardano la realizzazione della nuova Caserma dei Carabinieri di Camerino in una porzione dell’immobile di proprietà dell’Unione montana in località Vallicelle. E’ stata richiesta la convocazione del Consiglio – continua - perché abbiamo atteso il tempo trascorso dalla firma del protocollo d’intesa, a giungo 2020, e viste anche le numerose riunioni che si sono succedute e interlocuzioni con tutte le Istituzioni interessate, allo stato attuale non sappiamo ancora quali sono gli elementi che si frappongono per la cessione di una parte dell’immobile al Demanio per la realizzazione della caserma. Trattandosi di un’opera di fondamentale importanza non solo per Camerino e i Carabinieri, ma per tutto il territorio”.

La riunione è stata, dunque, convocata per lunedì 12 aprile: “Nell’occasione cercheremo dunque di arrivare al nocciolo delle cause che portano a rimandare il realizzarsi concretamente di quanto stabilito col protocollo mesi fa” conclude il sindaco Sandro Sborgia.






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