Notizie di cronaca nelle Marche
Un incidente stradale si è verificato nel pomeriggio a Tolentino in contrada Ributino. 

Per cause in corso di accertamento due auto si sono scontrate e una delle due è rimasta in bilico a bordo strada. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118 che hanno provveduto ad estrarre uno dei conducenti dalle lamiere della vettura.

L'uomo è stato poi trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata, mentre i pompieri hanno provveduto alla messa in sicurezza del luogo dell'incidente. Intervenuti anche i carabinieri di Tolentino per i rilievi del caso.

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f.u.
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Si è spento oggi, dopo una lunga malattia, Ernesto Raponi. Molto conosciuto a Treia, il 67enne era titolare della Ergon Investments e figlio di Benito Raponi, che insieme a Luciano Sileoni diede vita alla Cucine Lube.
Lo ha ricordato il sindaco, Franco Capponi: "Una brutta notizia. Era un amico e un personaggio molto conosciuto a Treia, soprattutto in ragione della storia imprenditoriale della sua famiglia. Una famiglia che, con la sua impresa, ha contribuito a plasmare la vita sociale ed economica della nostra città. Dispiace moltissimo per la sua prematura scomparsa, dopo una malattia che in pochi mesi ha avuto l'esito peggiore: un grande dolore per la nostra comunità".

l.c.
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Sono tante le risposte che il Partito Democratico delle Marche vorrebbe dal commissario straordinario per l'emergenza sanitaria, che domani sarà a Piediripa per l'inaugurazione del centro vaccinale.
Dai tempi di vaccinazione ad una lista per le dosi avanzate fino al numero dei punti di vaccinazione in Regione: questi i principlai dubbi sollevati dai dem: “L’auspicio è che la visita nelle Marche del commissario straordinario Figliuolo possa dare quella spinta alla campagna vaccinale che tutte le marchigiane e i marchigiani si attendono - scrive il Pd in una nota - . Purtroppo i dati regionali continuano a essere poco incoraggianti e i rallentamenti nella somministrazione dei vaccini allontanano sempre più quel ritorno alla normalità da tutti auspicato, contribuendo anche ad alimentare tensioni che minano la coesione sociale nei nostri territori. Tale risultato è frutto anche del netto dieniego che la giunta Acquaroli ha contrapposto a ogni forma di collaborazione avanzata dalla minoranza, che con mozioni e interrogazioni ha tentato in questi mesi di invertire la rotta ponenedo temi concreti, divenuti poi anche di rilevanza nazionale come nel caso dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario”.

Quindi l'appello al commissario sulla vicenda dei cosiddetti ‘riservisti’, "ovvero - scrivono i dem - coloro che a fine giornata si mettono in fila davanti ai centri vaccinali sperando di poter fruire di dosi avanzate. È possibile che la Regione Marche, in tema di vaccini, assecondi un meccanismo che prevarica le priorità individuate dal Piano nazionale, anziché procedere con una razionale programmazione? È possibile che a nessun esponente della giunta, e tanto meno all’assessore alla Sanità Saltamartini, venga in mente di preparare una lista di soggetti fragili come persone affette da patologie croniche, disabili, caregivers a cui destinare i vaccini non somministrati durante la giornata?”

Altro tema dolente, su cui i consiglieri regionali del Pd intendono richiamare l’attenzione del commissario Figliuolo è quello del numerodei punti vaccinazioni nella regione: “Chiediamo al commissario di farsi carico di questa incresciosa situazione, individuando nuovi centri di vaccinazione che coprano in particolare il fabbisogno delle aree interne, a oggi le più penalizzate dalla poca lungimiranza della giunta regionale. Sappiamo - concludono - che gli impegni del commissario sono tanti, ma, dati alla mano, crediamo che non sfuggirà al suo occhio esperto l’urgenza di una ridefinizione organizzativa della campagna vaccinale marchigiana”.

GS
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Arrestato in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti un 19enne settempedano. È successo nel tardo pomeriggio di ieri all’altezza di Castelraimondo.

I fatti: un auto, con a bordo quattro persone, non ha rispettato l’alt imposto dai Carabinieri. Dopo un inseguimento, i militari sono riusciti a fermare la vettura e a perquisire il conducente, l’unico maggiorenne dei quattro, e la macchina con esito negativo. Una telefonata ricevuta in quegli istanti dal ragazzo alla guida è stata decisiva. Dall’altro capo del telefono una persona dichiarava di essere in attesa del giovane fermato per concludere la cessione di marijuana, come precedentemente concordato. I Carabinieri si sono diretti a Castelraimondo per intercettare il diciannovenne, risultato negativo alla prima perquisizione. Nelle immediate vicinanze del giovane sono stati però ritrovati diversi involucri di marijuana per circa 50 grammi, nascosti in un buco in un muro. Grazie anche alle informazioni fornite dai quattro ragazzi fermati precedentemente, i militari hanno arrestato il giovane e lo hanno portato al suo domicilio in attesa del rito direttissimo.

l.c.
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La scadenza delle moratorie bancarie per le imprese, prevista per il prossimo 30 giugno, preoccupa le aziende e le associazioni di categoria. L’appello alle istituzioni per una nuova proroga, dopo quella già avvenuta a ottobre, arriva da Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo e dalle parole del Presidente Renzo Leonori, che ha parlato dell’inadeguatezza del Decreto Sostegni nella gestione delle sfide del Sistema Italia. Per questo motivo Confartigianato si muove per chiedere alle istituzioni una garanzia di liquidità: “Il sostegno alle imprese si deve tradurre in una collaborazione fattiva tra istituti di credito e cittadini - afferma Leonori -. È inoltre necessario che le banche accordino nuove moratorie senza l’obbligo di classificazione del debitore in forborne o, addirittura, in default”.

La moratoria sui mutui era stata tra i primi provvedimenti adottati per fronteggiare i danni economici scaturiti derivanti dalla pandemia: “È il momento di intervenire ancora in questa direzione - prosegue ancora Leonori -, posticipando nuovamente la scadenza. Le imprese non sono pronte a sobbarcarsi un ulteriore fardello, c’è il pericolo di amplificare la moria già annunciata. Fine giugno è alle porte, e non c’è stato quel così rapido effetto di mitigazione sulla crisi che speravamo. I sentori di ritardi sono stati confermati dal Dl Sostegni che si dimostrato inadeguato ad affrontare le imminenti sfide del Sistema Italia. L’ultima proroga alle moratorie dei prestiti è stato un valido strumento di respiro, e ha aiutato le micro e piccole imprese a resistere in questo anno di grossi sacrifici. Ma è evidente come la pandemia continui a premere sull’economia, frenando la ripresa di moltissime attività. È sotto gli occhi di chiunque. Per questo bisogna intervenire subito sui prestiti, prorogando quanto prima le nuove scadenze. Si agisca rapidamente. Ad ottobre scorso si vociferava della possibilità dell’ulteriore estensione, che è arrivata solo all’ultimo minuto. Le imprese devono invece lavorare con serenità - conclude Leonori -: come possono scorgere un futuro se sono costrette sempre a guardarsi le spalle?”

l.c.
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Approvato il progetto esecutivo della ciclovia che interessa anche il Comune di Esanatoglia.
Il territorio si prepara quindi al turismo ed alla mobilità dolce come ha spiegato il sindaco, Nazzareno Bartocci: "Si tratta di un progetto importantissimo - dice il primo cittadino - per lo sviluppo turistico e della mobilità dolce. Siamo nella fase definitiva che compete all'Unione Montana: il nostro Comune è inserito all'interno della ciclovia principale che va da Camerino a Fabriano ed il territorio di Esanatoglia raccorda così le due ciclovie regionali.
Con i progetti Gal Sibilla - aggiunge - abbiamo avuto l'approvazione, ed ora siamo in fase di progettazione esecutiva, per creare un Hub in località Palazzo. Un contenitore culturale, ma che fa anche da raccordo e ciclostazione tra la ciclovia che arriva da Camerino e quella dell'alta valle del Potenza, finanziata con i fondi Gal.
In questo modo chiuderemo un anello che dovrebbe portare, da qui a qualche tempo, ad avere una ciclovia interna che raccorda le due ciclovie principali regionali capaci di collegare il mare con la montagna e con la nostra zona. Finalmente possiamo partire con gli esecutivi - conclude Bartocci - , speriamo entro l'anno di poter avviare i lavori e poter avere una infrastruttura importante per lo sviluppo turistico di questi territori".

GS


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"Bene la solidarietà, ma ci ascoltino quando abbiamo delle proposte per il territorio".
È ferma la posizione del sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, in merito alla situazione dell'azienda Elica che conta 409 esuberi su 560 dipendenti totali del comprensorio, la chiusura dello stabilimento a Cerreto D'Esi e delocalizzazione del 70% delle produzioni effettuate oggi nelle sedi di Fabriano, Cerreto e Mergo. 

"La nostra posizione è chiaramente quella di cariche che in questo momento chiedono di essere ascoltate - dice Santarelli - . Come sindaci ci troviamo purtroppo a dover commentare troppo spesso notizie di questo tipo. Siamo sempre pronti a testimoniare la nostra vicinanza e la disponibilità ad intervenire con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione, ma che purtroppo sono davvero pochi.
Come sindaci possiamo senibilizzare, ma non abbiamo le capacità e le possibilità di intervenire direttamente. Chiediamo di essere ascoltati quando proponiamo ai tavoli regionali e del governo dei progetti concreti, perchè al di là dell'espressione della solidarietà in queste occasioni particolari, vorremmo provare anche a portare delle novità e possibilità sul territorio.
Noi siamo a contatto con tanti soggetti - prosegue - tra cui anche l'università, con cui portiamo avanti progettualità interessanti, ma devo purtroppo ammettere che facciamo fatica a farci ascoltare e trovare interlocutori pronti a sviluppare insieme a noi queste idee. Ben venga la solidarietà - dice - , ma se vogliamo uscire da questa situazione bisogna iniziare a mettere sul tavolo anche qualcosa di concreto, al di là del tentativo di salvare il salvabile. Anche in questa situazione, quando verremo chiamati ai tavoli di confronto, porteremo la nostra esigenza: quella di essere ascoltati anche fuori dai tavoli di crisi".

GS




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Vaccinazioni anti Covid prioritarie per i residenti delle zone colpite dal terremoto del 2016  e in particolare per chi vive nelle Sae, Mapre e in altri alloggi di emergenza. La richiesta viene dai sindaci di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, tra i comuni dell'Appennino più danneggiati dagli eventi sismici, al punto tale che la quasi totalità della popolazione residente vive nelle strutture emergenziali. Firmata da Mauro Falcucci, Silvia Bernardini e Gian Luigi Spiganti Maurizi, la proposta è stata inviata al commissario straordinario per l'emergenza pandemica generale Figliuolo, al capo della Protezione civile nazionale Curcio, al presidente della Regione Marche Acquaroli e all'assessore regionale alla Sanità Saltamartini. In deroga ai criteri generali adottati a livello nazionale per contenere la possibilità di diffusione dell'epidemia, nell'ambito del Piano vaccinale anti Covid-19 i tre sindaci chiedono appunto  di prevedere la possibilità di eseguire la vaccinazione di tutte le persone residenti nei Comuni colpiti dal sisma, in particolare di coloro che vivono nelle soluzioni abitative di emergenza. 
"Da noi purtroppo registriamo parecchi contagiati- afferma il sindaco di Visso Gianluigi Spiganti Maurizi - e si tratta nella maggior parte dei casi di nuclei familiari che attualemte risiedono in soluzioni abitative di ridotte dimensioni. Nei 40- 60 metri quadri di una SAE, munite di un solo bagno, facile capire che un adeguato distanziamento è molto difficile da praticare e complicatissimo è isolarsi all'interno di queste casette nel caso vi sia uno dei familiari positivo. Ad una lettura attenta- continua il sindaco di Visso-  risulta appunto che i casi di positività sono stati registrati nei nuclei familiari delle casette, proprio per la difficoltà che c'è a mantenere un distanziamento". 
In considerazione dei ridotti numeri di persone residenti nei comuni colpiti dal sisma e che vivono nelle soluzioni emergenziali, senza sostanziali ripercussioni sulla campagna vaccinale nazionale, la deroga consentirebbe di assicurare il raggiungimento dell' immunità di gregge per piccole comunità della montagna che hanno anche difficoltà  a garantire servizi di assistenza domiciliare.
I sindaci auspicano inoltre  che  l'anticipo di vaccinazione possa riguardare anche i dipendenti comunali. 
 c.c.


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La Giunta regionale ha approvato le linee guida aggiornate delle cure domiciliari dei pazienti covid. 
A spuiegarci le peculiarità del documento è lo stesso assessore alla Sanità regionale Filippo Saltamartini.
"Si rafforza in modo notevole l'impiego degli Usca e dei distretti sul territorio per evitare che i cittadini che dovessero sentire da casa i sintomi del Covid possano non avere una  appropriatezza di cura e di assistenza- spiega l'assessore Saltamartini- soprattutto, si punta il faro sulla possibilità che a seguito dei primi sintomi si possano utilizzare gli anticorpi monoclonali che nella nostra regione abbiamo sperimentato con grande successo sin dalle settimane precedenti".
La gestione da casa delle sintomatologie più lievi mira anche a ridurre la pressione ospedaliera.
"Le linee guida - spiega  Saltamartini- tengono conto dell' expertise  che nell'ultimo anno è stato maturato nella nostra regione ma anche a livello nazionale  anche se chiaramente non c'è evidenza scientifica su dei protocolli domiciliari che possano essere capaci di frenare il dispiegarsi del virus e della patologia all'interno degli organismi delle persone che lo contraggono, tuttavia ci stiamo incamminando nell'identificare tutta una serie di soggetti e di interventi da parte dei distretti, dei medici usca e di medici specialisti, affinché le persone siano curate a casa. La soluzione che è emersa  negli ultimi mesi - puntualizza l'assessore- è appunto quella della cura nelle fasi precoci con gli anticorpi monoclonali. Siamo state una delle prime regioni a farlo, in questo siamo stati antesignani e, proprio oggi per esempio arriverà una fornitura di anticorpi monoclonali che ci consentirà appunto di alleggerire la pressione sugli ospedali e oltretutto con dei risultati strabilianti che mostrano che l' 85% delle persone che sono state curate nelle prime fasi con gli anticorpi riescono appunto a guarire". 

Con il mese di aprile si apre nelle Marche il secondo trimestre di vaccinazioni e aumentano anche le forniture dei sieri.

"Sì, finalmente mentre fino alle scorse settimasne  non avevamo i vaccini adesso abbiamo i vaccini in quantica quindi partiranno anche le vaccinazioni a cura dei medici di medicina integrale; in questo momento il loro target  sono le persone con più di 80 anni che non deambulano e dunque sono a casa,  poi il target  che dobbiamo aggirare è quello delle persone disabili il cui numero è di 130mila, altrettanti sono i marchigiani ricompresi nella fascia d'età 70-80 e poi - conclude l'assessore regionale alla Sanità-, nei prossimi giorni apriremo uno slot per la somministrazione dei vaccini anche per i familiari dei disabili cioè i cosiddetti  caregiver . Diciamo quindi che nel mese di aprile riusciremo probabilmente a coprire con vaccinazione anche una buona parte delle persone disabili e questo è importante per garantire poi che a maggio e giugno si possano vaccinare le persone della fascia d'età dei 60-70 e tutti gli altri cittadini che lo vorranno fare".

c.c.
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Sono stati in totale 1864 gli interventi riferiti al “Progetto Sisma” portato avanti da Emergency nei paesi maceratesi più colpiti dal terremoto tra visite infermieristiche e colloqui psicologici. Marilena Silvetti è una maceratese di 23 anni ed è una infermiera del progetto coordinato dalla dottoressa Giovanna Bianco, referente del “Progetto Sisma” per Emergency Macerata.

“La parte infermieristica rappresenta il ruolo dell'infermiere di comunità, un infermiere che, riallacciandosi al concetto di prossimità, è vicino alla popolazione. Per quanto riguarda i bisogni di cui si occupa, si tratta di una medicina di base, dal controllo dei parametri vitali, alla esecuzione di medicazioni, alla somministrazione di terapie, ovviamente sotto prescrizione medica. Ci occupiamo anche di interventi di educazione sanitaria relativi alla situazione attuale da covid-19, ed eventuali altre situazioni con cui il cittadino si trova a doversi fronteggiare. Il ruolo di prossimità va oltre l'aspetto meramente sanitario- tecnico, vuol dire essere vicini fisicamente alla popolazione con una parola, una vicinanza costante."

Un progetto che nasce per mettersi in ascolto dei bisogni del territorio, con cui Emergency lavora in sinergia, dopo la firma di un protocollo d'intesa con la direzione generale dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale e le istituzioni coinvolte. Un impegno costante, gratuito e rivolto a tutti i cittadini, grazie ad un camper che si sposta nei luoghi e a professionisti capaci. Il programma sta interessando dal 2018 diversi comuni maceratesi. Emergency subito dopo l'emergenza covid ha operato anche nell’ospedale di Camerino, con l’attivazione di un servizio di ascolto psicologico per gli operatori covid e per i familiari dei pazienti ricoverati o deceduti. Il camper di Emergency è settimanalmente nei comuni di Camerino, Caldarola, Pieve Torina, Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera.

“Far vedere che noi ci siamo, dimostrare alle persone che non sono sole, che non sono abbandonate.” Questo dice con la delicatezza che è parte integrante della cura, la giovane infermiera che ha collaborato anche nel fornire spiegazioni ad esempio quando ai residenti di Castelsantangelo sul Nera sono stati distribuiti dal Comune i saturimetri. “Una bellissima iniziativa. Emergency in questo caso ha istruito le persone sul suo utilizzo. E’ un dispositivo utilissimo, soprattutto in questo periodo, perché tante persone non sanno cosa sia la saturazione o a cosa serva questo dispositivo.”

Siamo un gruppo che va oltre le due persone che si vedono fisicamente.” Conferma la Bianco parlando di una vera e propria squadra. “Abbiamo un gruppo di coordinamento, referenti di funzione, il nostro coordinatore di Programma Italia, il coordinamento delle cliniche mobili. Tutte queste persone ci sostengono quotidianamente. E’ una organizzazione nel suo complesso che non lascia sola la popolazione verso cui ci rivolgiamo ma anche gli operatori stessi, soprattutto in questa fase storica che stiamo attraversando, in cui siamo distanti fisicamente, lo spirito di squadra e di appartenenza è importante anche per chi si prende cura degli altri.” Per informazioni sui servizi offerti dal Progetto Sisma, si può contattare il numero: 3423878443.

Barbara Olmai
Foto: Francesco Pistilli


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