Riduzione dell’offerta della risorsa idrica: l’Aato 3 parte con una campagna per sensibilizzare i cittadini di oggi e di domani ad un uso corretto e controllato dell’acqua.

Le misure da attuare sono state presentate questa mattina in una conferenza stampa in cui il presidente Stefano Montemarani, il responsabile del servizio tecnico Daniele Nardi, il direttore Massimo Principi e il responsabile della comunicazione Fulvio Riccio, hanno rappresentato il quadro della situazione in provincia.

“Dal 10 luglio – dice Montemarani – partiremo con la campagna di sensibilizzazione ai cittadini, continuando, come negli anni passati, ad investire sulla formazione nelle scuole”.

Il periodo estivo è quello che più soffre l’emergenza idrica e, nello specifico, coinvolge diversi centri maceratesi: “Nel periodo di magra – dice Daniele Nardi – che è quello tra l’estate e l’inizio dell’autunno, registriamo la situazione peggiore. Ora non siamo in emergenza, ma abbiamo situazioni critiche”.

Tra queste – spiega Nardi – “Appignano, Cingoli, Apiro, e Camerino che sono in una situazione di pre-allarme.

Hanno bisogno di un ulteriore approvvigionamento, invece, le zone di Visso, Ussita e Pieve Torina dove insistono diverse attività di allevamento.

Anche la qualità dell’acqua – aggiunge - può dipendere dalla minore disponibilità”.

Da questi problemi, quindi, la necessità di sensibilizzare i cittadini: “Siamo in un sistema interconnesso e che ha un equilibrio – dice Nardi - : ad oggi riusciamo a garantire l’approvvigionamento senza criticità, ma questo equilibrio è precario e dobbiamo migliorare con la sensibilizzazione della cittadinanza, perché comportamenti virtuosi sono fondamentali”.

Un problema, quello dell’approvvigionamento, che peggiora ogni estate: “Per evitare questo – dice il direttore Principi – possiamo seguire due filoni, uno sul lungo e l’altro sul breve termine.

Il primo riguarda le strutture che oggi non sono adeguate e ci stiamo attrezzando per renderle tali.

Il secondo, invece, riguarda l’educazione dei cittadini”.

Ed è qui che entra in campo l’attività di comunicazione spiegata da Fulvio Riccio: “L’Italia – evidenzia - è il maggior consumatore a livello europeo di acqua. Molti Paesi ne consumano il 40% in meno e le Marche non si discostano dalle medie nazionali.

La gratuità del servizio idrico per i comuni del sisma con sistema di pagamento a forfait, senza contatore, di certo non aiuta a tenere i consumi contenuti.

Nel lungo periodo avremo sempre maggiori fenomeni di scarsità della risorsa.

Per questo motivo abbiamo attivato una campagna di affissione di manifesti; spot radio diffusi su alcune emittenti locali a luglio e agosto; sponsorizzate social con immagini, audio e video per divulgare il messaggio.

Abbiamo puntato molto anche sulle scuole: da dieci anni a questa parte ogni anno abbiamo verificato, dati alla mano, che c’è un processo grazie al quale i giovani educano gli adulti ai comportamenti virtuosi. Intervenire sugli adulti del futuro significa investire in una risorsa importante e con le scuole riusciamo a coinvolgere dai 3mila ai 6mila ragazzi l’anno.

Da quando abbiamo messo in campo queste strategie abbiamo visto un maggior decremento nell’utilizzo smisurato a livello nazionale, ci piace pensare – conclude - che le campagne abbiano sortito un effetto importante”.

GS
Giunto quasi a conclusione il primo anno di presidenza dell’Assemblea di Ambito n. 3 Macerata da parte del sindaco di Morrovalle, Stefano Montemarani, e del vice presidente Paolo Stella, Assessore del Comune di Fiuminata.

Durante l’assemblea di giovedì scorso sono stati affrontati diversi temi chiave relativi ai fronti sui quali la governance dell’Ente di Ambito si è impegnata.

"La questione dell’attingimento per l’acquedotto del Nera - si legge in una nota - che sembrava sbloccata dopo la sentenza di fine 2019 - favorevole all’AAto – e che aveva fatto ripartire il procedimento regionale di concessione, ha subìto un nuovo stop a seguito del ricorso in Cassazione presentato del Parco dei Sibillini, mentre la questione delle centraline idroelettriche concesse a privati lungo la condotta, dopo anni di ricorsi e carte bollate, sembra prossima ad una conclusione positiva".

Al centro del dibattito anche il gestore unico di Ambito, "la cui costituzione - spiegano - è necessaria per il prossimo affidamento in house del servizio. Non si è riusciti a giungere ad una conclusione condivisa e, a breve, verrà convocato un incontro ristretto fra sindaci per riuscire a sbloccare una situazione la cui soluzione positiva diventa sempre più urgente.

È stata approvata la convenzione con l’ATA rifiuti - aggiungono nella nota - che consentirà a questa di contare ancora per due anni sulla struttura dell’AAto idrico per lo svolgimento delle proprie attività istituzionali ed è stato annunciato che entro settembre l’assemblea verrà nuovamente riunita per deliberare le tariffe del servizio per il periodo 2020-2023, come stabilito dalla recente deliberazione ARERA sull’argomento: la previsione che si può effettuare ad oggi è che nel 2020 la tariffa unica di Ambito, introdotta nel 2018, rimarrà invariata rispetto al 2019".
A commentare il bilancio del primo anno di attività è lo stesso presidente Stefano Montemarani: “Sono molto soddisfatto di quanto realizzato in questo primo anno di presidenza – riferisce – soprattutto per quanto riguarda l’impulso dato agli investimenti nel settore idrico e il ristorno erogato agli utenti che hanno sopportato gli aumenti tariffari più gravosi dopo l’adozione della tariffa unica di Ambito. In particolare mi riferisco ai finanziamenti che l’AAto distribuisce ai nostri gestori pubblici sempre più impegnati nel completamento delle necessarie infrastrutture fognarie e depurative che consentiranno ai nostri territori di mantenere elevatissimi standard di qualità ambientale”. Gli investimenti sulle reti fatti dai gestori, ammontano a circa 8 mln di euro nel 2019.

Finanziata anche l’installazione di dispenser di acqua potabile nelle scuole del territorio per ulteriori 25.000 euro nel 2020.

GS
Non è stata tutta rose e fiori, evidentemente, la riunione dell’Aato 3 (che gestisce le risorse idriche della provincia e di alcuni comuni dell’anconetano) svoltasi ieri e durante la quale sono stati nominati il nuovo presidente e vicepresidente, rispettivamente Stefano Montemarani, sindaco di Morrovalle, e Paolo Stella, assessore di Fiuminata.


Pare però che ci sia stato molto di più che una convergenza unanime sui due nomi avvenuta alla fine e a raccontare le cose è il sindaco di Castelsantangelo Sul Nera, Mauro Falcucci che ringrazia il sindaco di Camerino Sandro Sborgia per gli sforzi fatti per tenere unita la montagna. Critico invece contro il sindaco di Pieve Torina e presidente dell’Unione Montana Marca di Camerino, Alessandro Gentilucci.


“È ora che la gente sappia, che ci sia trasparenza – esordisce Falcucci – su come votano i rappresentanti che i cittadini hanno scelto. Ho fatto un passo indietro nell’interesse della montagna. Sembra strano dirlo, ma la mia candidatura è venuta da lontano, dal sindaco di Castelfidardo e da tutti i comuni dell’anconetano con l’appoggio di Civitanova, e tantissimi comuni della provincia. Invece alla fine la convergenza si è trovata sul nome di Montemarani.

Sandro Sborgia sindaco
Il problema è nato poi sulla carica di vicepresidente quando il presidente dell’Unione Montana di San Severino, Matteo Cicconi, ha raccontato di alcune riunioni fra i presidenti delle Unioni Montane di San Severino, San Ginesio e Camerino dalle quali era emerso un accordo sul nome di Stella”. Il problema, stando al racconto di Falcucci, è nato perché molti dei comuni facenti parti di quelle Unioni Montane, non erano a conoscenza degli incontri di cui Cicconi ha riferito: “Alcuni comuni – incalza – si sono ribellati, e faccio nomi e cognomi: il sindaco di Tolentino non sapeva nulla di queste riunioni, Cingoli non sapeva nulla, Camerino e Muccia non sapevano nulla. Si è generata una spaccatura della montagna in questo modo, che non è stata provocata da me che ho fatto un passo indietro o dal sindaco di Camerino. La spaccatura è stata creata da Gentilucci in qualità di presidente dell’Unione Montana. L’acquedotto del Nera (opera che l’Aato3 dovrà portare a termine, ndr) nasce a Castelsantangelo, non ho capito questo accordo che ha fatto il presidente Gentilucci”.

gentilucci alessandro

Falcucci aveva la possibilità di scegliere se ritirare o meno la sua candidatura alla vicepresidenza dell’Aato3, “avrei anche potuto vincere ma avremmo provocato una spaccatura della montagna e quindi per il bene di tutti, visto che non mi interessano certe battaglie né prepararmi la campagna elettorale per le regionali come sta facendo qualcun altro, ho fatto un passo indietro. E il sindaco di Camerino, come me, ha cercato di salvare la montagna. La domanda vera è come mai chi rappresentava la Marca di Camerino ha dato l’ok alla candidatura di un assessore di Fiuminata? Per colpa dei giochi di qualcuno la divisione si fa sempre più profonda, mi auguro un cambio di marcia, non abbiamo tempo per questo, stiamo morendo tutti quanti”. Divisione evidente anche all’interno della stessa Unione Montana Marca di Camerino. Alcuni comuni (Castelsantagelo, Montecavallo e Valfornace) ne erano usciti tempo fa “per una questione economica e null’altro”, chiarisce Falcucci, ma dopo il terremoto, per lanciare un segnale di unione del territorio avevano fatto richiesta di rientrare e anche in questo caso Falcucci si toglie un sassolino dalla scarpa: “Siamo ancora nel limbo, in attesa di sapere come andrà a finire, e questo fa capire quanto si voglia realmente tenere unita la montagna. Forse a parole ma non nei fatti, e la gente deve sapere queste cose. Abbiamo chiesto di rientrare per dare un segno di unità anche se ci saremmo aspettati che la richiesta fosse venuta da chi rappresenta il territorio”.

G.G.

Francesco Fiordomo, avendo lasciato per legge la carica di sindaco di Recanati dopo due mandati, lascia la carica di Presidente dell'AATO3. Il prossimo presidente verrà eletto dai sindaci che fanno parte dell'Assemblea. A chiusura del mandato Francesco Fiordomo, Presidente AATO 3, traccia un bilancio dell'attività dell'Ente.

Dopo appena un mese dall’insediamento dei nuovi organi dell’Ente, abbiamo confermato la gestione in-house per gli affidamenti del servizio idrico integrato, per mantenere fino al 2025 la gestione del servizio in mani interamente pubbliche.

In seguito abbiamo individuato il percorso per ridurre la frammentazione gestionale nel territorio dell’ATO 3, che ha portato decisivi passi in avanti, tra i quali la sottoscrizione da parte di tutti i Consigli dei Comuni dell’A.A.t.o. 3 delle linee di indirizzo in ordine alla costituzione del gestore unico; l’istituzione di un tavolo tecnico fra professionisti delle società di gestione dell’ATO 3 per la costituzione del gestore unico e la scelta del software gestionale unico.

Nel quadriennio 2015-2019 sono stato apportate importanti modifiche alla programmazione e controllo del servizio, soprattutto in funzione della nuova disciplina definita dall’ARERA, l’Autorità nazionale preposta a fornire gli indirizzi relativi alla gestione dei servizi idrici.

In questi anni sono stati aggiornati il Regolamento e la Carta del Servizio, così come le Convenzioni per la gestione del Servizio per garantire una migliore qualità dei servizi erogati e una maggiore tutela degli utenti. Sono stati introdotti standard di servizio migliorativi rispetto al passato e indennizzi automatici in caso di mancato rispetto degli stessi.

È stato aggiornato il Piano degli investimenti per superare le criticità infrastrutturali nel comparto fognario e depurativo. Nel triennio 2016-2018 sono stati realizzati sul territorio circa 50 milioni di euro di investimenti che hanno permesso, ad esempio, il completamento della condotta del Nera fino a Montecassiano, l’ampliamento del depuratore di Castelfidardo e la realizzazione del depuratore di Filottrano e di vari altri collettori fognari tra i quali si ricorda il collettore di fondovalle del Chienti per depurare i reflui di Montecosaro e Morrovalle.

Recentemente è stata approvata l’articolazione tariffaria unica d’ambito, che ha eliminato in gran parte dell’ATO 3 le incomprensibili ed inique differenze tariffarie che sussistevano sul territorio.

Grazie ai risparmi nella gestione delle spese (-8% nel triennio), è stato possibile agevolare gli utenti in difficoltà, anticipando di diversi anni le decisioni assunte a carattere nazionale dall’ARERA. Il Voucher idrico ha consentito a centinaia di utenti di ricevere uno sconto in bolletta di € 100/anno per gli anni 2016-2017.

L’A.A.t.o. 3 inoltre è stato uno dei soggetti protagonisti nell’approvazione delle agevolazioni concesse agli utenti colpiti dagli eventi sismici.

Nel 2017 l’Ente si è trasferito nella nuova sede a Piediripa che risponde a tutte le norme in termini di sicurezza dei lavoratori.

L’A.A.t.o. 3 Macerata si è sempre contraddistinto per l’attività di comunicazione e formazione con l’obiettivo di sensibilizzare la collettività locale ad un uso corretto e responsabile della risorsa idrica.

In questi 3 anni sono state numerosissime le attività completate che hanno permesso la diffusione di buone pratiche di consumi a migliaia di studenti e cittadini.

Lezioni formative, concorsi, seminari, eventi (tra cui si ricordano le tre edizioni di “Acquaday”, la grande festa dell’acqua nell’A.A.t.o. 3, evento unico in Italia), nonché una sempre maggiore attenzione alla comunicazione anche attraverso i nuovi canali comunicativi come ad esempio i canali social (il profilo FB dell’Ente è visitato quotidianamente da centinaia di utenti) o la realizzazione di una APP istituzionale per smartphone, caso unico in Italia.

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