L’amministrazione comunale di Camerino esprime la più profonda soddisfazione per la sottoscrizione del contratto di comodato d'uso gratuito stipulato ieri tra Ente Provincia Macerata e Comando provinciale dei Carabinieri che formalizza la cessione temporanea dello stabile all'Arma camerte per le esigenze istituzionali e alloggiative del personale in servizio.
"Si compie così, il primo passo verso il ritorno in centro storico di una delle più importanti Istituzioni della Città- recita il comunicato- restituendo decoro e dignità a quanti sono impegnati quotidianamente a servizio della collettività. Dopo la riapertura del centro storico e la consapevolezza della possibilità di utilizzo di uno dei pochi edifici rimasti praticamente illesi dal terremoto, l'amministrazione comunale camerte si è immediatamente e concretamente adoperata perché l'operazione potesse essere perseguita e portata a compimento attraverso il coinvolgimento diretto di tutte le Istituzioni interessate a partire dalla Prefettura e dalla Provincia, alle quali rivolgiamo il nostro ringraziamento per la fattiva collaborazione e per il contributo diretto al superamento di tutti gli ostacoli burocratici. 

Il ritorno dei Carabinieri nel cuore cittadino - continua la nota-  costituisce il primo segnale di rivitalizzazione della Città; non possiamo che rallegrarcene. Su proposta del Sindaco Sborgia, la stessa Giunta comunale ha deliberato oltre alla cessione a titolo gratuito dei locali a piano terra per le esigenze di ricovero per i mezzi militari, lo stanziamento di fondi per la rimessa in pristino dei locali. Si tratta di un gesto doveroso verso l'intero territorio montano e verso l'Arma dei Carabinieri alla quale siamo particolarmente legati e verso la quale, nutriamo i più profondi sentimenti di affetto".
Riunito il Consiglio comunale di Camerino che, in apertura di seduta, ha osservato un minuto di silenzio in memoria dei tre vigili del fuoco caduti nel tragico evento di Alessandria in cui è rimasto ferito un carabiniere. Nelle comunicazioni il primo cittadino ha riferito dell’audizione richiesta dalla VIII Commissione Ambiente e lavori pubblici in relazione al Decreto Legislativo Sisma in corso di conversione; in quella seduta il sindaco ha letto e depositato un documento riguardante gli articoli che compongono il decreto, rappresentando l’opinione sul decreto che,tutto sommato è ritenuto positivo. "Auspichiamo che il dialogo continui ad esserci -ha detto Sborgia- perché sullle norme che vengono approvate  e che hanno delle ricadute dirette sulla ricostruzione, sui territori e sulle popolazioni, è bene che vi sia condivisione. Il decreto Legge- ha aggiunto-  contiene degli elementi sicuramente validi ma che necessitano di essere affinati e adeguati alle situazioni. La speranza è che l’iniziativa che viene vista come positiva possa tradursi in una velocizzazione delle opere di cantierizzazione e nell’ avvio di una ricostruzione ancora ferma e, proprio perché riteniamo che la ricostruzione non può più attendere, ci auguriamo che i nostri suggerimenti vengano recepiti e inseriti nella legge che sarà convertita”. Quanto allo stato dell’arte dei lavori in città, continuano le demolizioni da parte dell’esercito a cui è stato affidato il lotto di Borgo San Giorgio, ormai quasi in via di definizione; da abbattere saranno anche altri edifici per i quali si sta valutando se possano essere idonei i mezzi dell’esercito o ci si debba rivolgere a ditte private. L'ultimazione della messa in sicurezza di un tratto di via Bongiovanni fino alla caserma dei Carabinieri, consentirà il rientro a casa di due famiglie; sull’altro fronte della città è stata invece messa al sicuro e riaperta piazza Umberto con un tratto di via Pieragostini. “Speriamo di continuare in maniera spedita con le messe in sicurezza in modo da tornare a ripercorrere tutte le strade del centro storico e riappropriarci della città”. I lavori del consiglio sono poi proseguiti con l’esame dei principali punti all’ordine del giorno. Prima dell’approvazione unanime di alcune varianti parziali al Piano Regolatore relative al Piano lottizzazione Raggiano e nuova area edificabile di Fonte San Bartolomeo nonché altra area in località Le Mosse, la discussione dell’assemblea si è concentrata sulla definizione dell’atto di cessione all’agenzia del Demanio, a titolo gratuito e per 60 anni, del diritto di proprietà su parte dell’immobile di proprietà dell’Unione Montana da destinare a sede del Comando dei Carabinieri di Camerino. Già avviato dalla precedente amministrazione Pasqui il percorso, costellato da una serie di precisazioni, sta per arrivare alla firma dell'accordo. In seguito all’ultimo colloquio che si è avuto in Prefettura è stato chiesto dal presidente dell’Unione Montana il mandato pieno a firmare l’intesa di cessione a titolo gratuito di parte dello stabile di via Varano all’agenzia del demanio che stanzierà la somma necessaria alla sua ristrutturazione e all’adeguamento per le esigenze dell’Arma dei Carabinieri. Fissato per il 20 novembre il termine per la firma dell’accordo che permetterà l'inizio lavori per garantire all'Arma di avere una sede definitiva e lasciare la situazione alloggiativa dei container di via Madonna delle Carceri. Intervenendo sul punto il consigliere di minoranza Lucarelli, pur esprimendo soddisfazione per l'inizio di qualcosa di ufficiale e concreto su un percorso avviato tanti mesi fa, si è detto dubbioso sulla concessione di un bene che non è di proprietà del comune di Camerino, sulla poca chiarezza relativa alla somma che verrà stanziata dal demanio  e su come verrà utilizzato lo stabile dell’ex caserma in centro storico; necessitando quest'ultimo di essere ricostruito, la preoccupazione è che l'utilizzo della somma di 5 milioni di euro per rimettere a posto lo stabile dell’Unione, faccia perdere la possibilità di finanziare la sistemazione della caserma inagibile di via Bongiovanni. Sborgia ha risposto che la bozza allegata alla delibera è la stessa che era stata elaborata a suo tempo dalla precedente amministrazione e dall’ente montano, senza alcuna variazione. Unica aggiunta quella voluta dal demanio e riferita alla cessione ‘a titolo gratuito’. Nella sua dichiarazione di voto, il capogruppo di minoranza Pasqui, annunciando l’astensione, ha affermato che l’atto “mette la fine sulla fine lavori di cose già fatte da noi. Non ci vedo certezze- ha aggiunto- Unica certezza è che tutti vogliono che la Compagnia vada in quella sede, ma non sappiamo se un edificio strategico possa stare in quella sede. Dopo 6 mesi dovevano esserci garanzie. Non c’è niente di nuovo rispetto a sei mesi fa”. Preso atto dell'astensione dell'opposizione, si è passati all'approvazione a maggioranza.
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"E' dal presidente Gentilucci che ci aspettiamo concretezza. Il comune di Camerino come membro dell'Unione Montana  aspetta che sia data esecuzione ad una delibera che risale al marzo 2019, votata dallo stesso comune di Camerino e  approvata dall'Unione". Replica così il sindaco Sandro Sborgia all'invito di Gentilucci a fare "meno polemiche e più atti concreti". La delibera in questione stabilisce che parte dello stabile dell'Unione Montana vada adibito a sede della Caserma della Compagnia dei carabinieri di Camerino.
" I miei- sottolinea Sborgia- non sono toni perentori, semmai sono toni fermi perchè ho a cuore l'interesse di tutto il territorio servito dalla Compagnia dei Carabineri di Camerino. La sicurezza - continua Sborgia- è patrimonio e interesse di tutti, da Castelsantangelo sul Nera a Matelica. I miei sono toni fermi perchè sono abituato a mettere in pratica quello che dico e altrettanto mi aspetterei dall'unione Montana e cioè, atti concreti. I fatti sono che a marzo 2019 è stata votata dai sindaci dell'Unione Montana una delibera con la quale si prevede la cessione dello stabile di via Varano al Demanio per le esigenze dell'Arma dei Carabinieri e questo è il primo punto da cui partire. Secondo puinto -spiega ancora il sindaco-  è che c'è una bozza di accordo che è stata predisposta da tutti gli attori e cioè, comune di Camerino, Unione montana, Agenzia del Demanio e Comando Carabinieri, appunto per dare avvio alle procedure di cessione di quello stabile. La stessa bozza fu oggetto di una modifica richiesta dalla stessa Unione Montana e sulla base di tali richieste, a marzo è stata predisposta un'altra bozza che attende solo di essere firmata. Ebbene io mi sono insediato a fine maggio ed era già da due mesi che l'accordo attendeva di essere siglato, nonostante siano intercorsi più colloqui. Credo allora che se c'è qualcuno che deve porre in essere atti concreti altra persona non sia che il presidente dell'Unione Montana. E proprio perchè questa concretezza non c'è stata che il prefetto di Macerata Iolanda Rolli ha convocato per il 24 ottobre un incontro in Prefettura. Di nuovo al tavolo saranno il Comando Carabinieri, il Comune di Camerino e il Presidente dell'Unione per addivenire finalmente ad una soluzione.
Il sindaco di Camerino- conclude Sborgia- non fa altro che richiamare l'attenzione su una problematica che oramai si trascina da troppo tempo e, mentre noi continuiamo a parlare, i Carabinieri stanno ancora in moduli abitativi provvisori a Madonna delle Carceri. Non da ultimo,  per la parte che dovrà ospitare la sede dell'Arma e per il suo utilizzo , lo stabile dell'Unione Montana dovrà comportare dei necessari e importanti interventi per i quali è stato stanziato un consistente finanziamento. Prima che si riesca ad attuare l'intervento passerà un altro anno o due, per cui stiamo continuando a perdere tempo, ecco perchè continuo ad insistere su questo punto: i Carabinieri sono patrimonio dell'intero territorio sul quale esplicano la loro giurisdizione, da Castelsantangelo sul Nera a Matelica ed è nell'interesse dell'intera comunità che la loro caserma sia in una condizione dignitosa. Mettere un punto su tutta la questione credo che sia un'ottima soluzione, sia per ridare una casa all'Arma, sia perchè rappresenta un'opportunità per eseguire lavori su un edificio che altrimenti andrebbe in rovina, non avendo  l'ente comunitario la disponibiltà di fondi per poterlo sistemare".
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