L’ANCoS interprovinciale, l’Associazione Nazionale Comunità Sociali e Sportive del sistema Confartigianato, è sempre attenta al sociale, tanto da aver nei giorni scorsi donato un mezzo di trasporto all’Anffas Macerata Onlus.

La consegna delle chiavi del pulmino al Presidente dell’Anffas Macerata Onlus, Marco Scarponi, è avvenuta venerdì 22 ottobre. Erano presenti Lanfranco Risteo, Presidente ANCoS interprovinciale, Rosina Trobbiani(Vicepresidente), Gino Cappelletti (Segretario) e Paolo Bartolini, Responsabile Confartigianato Persone. Con loro, Guido Celaschi, Presidente Nazionale Anap (Associazione Nazionale Anziani e Pensionati), Giorgio Menichelli, Segretario Generale Confartigiaato Imprese Mc-Ap-Fm e Paolo Zengarini, Responsabile della sede Confartigianato di Macerata.

Il mezzo, un pulmino attrezzato per il trasporto disabili, verrà utilizzato dall’Anffas per gli spostamenti degli utenti del residenziale. Il veicolo, come ha spiegato l’Anffas, agevolerà notevolmente le uscite, con l’ANCoS che ha deciso in questo modo di rispondere ad una necessità dell’Associazione stessa.

Come ha ricordato il Presidente Risteo, “compito dell’ANCoS è quello di essere solidali nei territori, prendendosi a cuore le singole esigenze. Questa donazione è frutto della generosità di artigiani, imprenditori e cittadini che hanno scelto di destinare il loro 5X1000 alla nostra Associazione. L’Anffas Onlus Macerata dal 1967 è parte integrante della vita della nostra comunità, con iniziative sociali volte all’assistenza e all’inclusione. La nostra speranza è che questo pullmino possa essere di aiuto ai servizi che l’Anffas svolge quotidianamente con dedizione”.
Gli imprenditori promuovono il Micam della ripartenza. Il ritorno in presenza al salone leader mondiale delle calzature era già stato accolto positivamente dalle imprese, data la gran voglia e il bisogno di ritornare alla “normalità”.


Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, presente in fiera assieme ai suoi associati (oltre sessanta stanno partecipando alla Settimana della Moda 2021), ha monitorato gli umori degli addetti ai lavori.

Moira Amaranti
“Siamo partiti con molte preoccupazioni ma anche con la gioia di rivivere finalmente dal vivo l’esperienza in fiera – tira le somme Moira Amaranti, Presidente Nazionale della Calzatura di Confartigianato Imprese. È chiaro a tutti come la situazione sia ancora estremamente delicata, ma quel che abbiamo visto nelle tre giornate di esposizioni ha dato sicuramente un po’ di sollievo agli imprenditori. Il primo bilancio, a caldo, è quindi buono. La soddisfazione arriva proprio nell’incontro con i buyer. Anche se sembrano aver raggiunto il salone in numero inferiore rispetto ad altre edizioni, sono motivati e interessati. Non è un Micam per curiosare ma per stringere accordi commerciali”.

Moira Amaranti si complimenta per l’organizzazione: “I partecipanti parlano di un salone molto equilibrato in fatto di spazi e di impostazione dei padiglioni. Una fiera quindi ben strutturata e vogliamo perciò ringraziare i promotori, in primis l’Ente fiera, Assocalzaturifici e Linea-azienda speciale della Camera di Commercio delle Marche, per l’impegno profuso. Ci è poi piaciuta la forte sinergia che si è creata tra gli enti pubblici e privati, con presenze importanti già dal taglio del nastro della rassegna. Penso al Ministro Giancarlo Giorgetti, al Presidente ICE Carlo Ferro, al Presidente della Regione Francesco Acquaroli, agli Assessori Regionali Mirco Carloni e Guido Castelli, al Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini e al Presidente Unioncamere Andrea Prete. Tutti hanno dimostrato la propria vicinanza alle questioni care alle piccole imprese, ascoltando le esigenze di una categoria che ha voglia di mettersi alle spalle questo brutto momento”.

Come infatti ricorda Paolo Capponi, Responsabile Ufficio Export, “i numeri presentati al Micam testimoniano il dinamismo delle Marche, con l’export che registra un +13,3% di calzatura e componentistica rispetto al 2020. Il segno “più” è incoraggiante pure nei risultati provinciali, con Macerata che assesta un +28,7%, Fermo un +9,1 e Ascoli Piceno un +1,8. Ovvia è la distanza con i livelli pre-pandemia, ma qualcosa si sta muovendo”.

“Quanto alle collezioni presenti in fiera – conclude Capponi - è forte l’attenzione ad una ecosostenibilità delle produzioni che non dimentica lo stile e la qualità che ci contraddistingue. La tendenza va verso la praticità della calzatura, quindi abbiamo visto molte proposte di sneakers, con i prodotti che stanno prediligendo un tripudio di colori, arricchiti da importanti accessori. Non mancano ovviamente le calzature classiche, rivisitate con innovazione nei colori, pellami e accessori di grande stile e contemporaneità.”
Si conclude l’esperienza di Renzo Leonori come Presidente di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo che dopo 8 anni lascia il testimone al suo Vice e Vicario Enzo Mengoni.

Renzo Leonori, Cavaliere della Repubblica, ricopre ruoli attivi in associazione da oltre trent’anni: Presidente del Direttivo territoriale di San Severino Marche, sua città natale, è stato parte attiva di Confartigianato Macerata, diventando Vicepresidente Vicario nel 2010. Quindi Presidente Provinciale dal maggio 2013, sostituendo lo storico Folco Bellabarba.

Il suo mandato è stato portato avanti con dedizione, in un periodo cruciale per l’Associazione: sono stati anni di forti criticità per il territorio, penalizzato prima dalla crisi del sistema economico e bancario, quindi sconvolto dal sisma e dal recente scoppio della pandemia.

Una presidenza molto impegnativa quella del Cav. Leonori, condotta con lungimiranza e coesione, traghettando l’Associazione fino alla fusione con Ascoli Piceno e Fermo che ha ancora di più rafforzato la base associativa e la maggiore rappresentatività a livello nazionale.

La pacatezza, la disponibilità, la grandissima umanità e soprattutto la passione e la dedizione dimostrata per l’Associazione hanno reso il suo operato indelebile, rendendo dipendenti e imprenditori orgogliosi di farne parte. Sotto la sua guida Confartigianato è cresciuta, sia nel numero degli associati che dei servizi offerti, fino a divenire una delle più importanti organizzazioni di rappresentanza.

Formalizzando la scadenza naturale del mandato di Renzo Leonori, come previsto dallo Statuto, al suo posto è subentrato quale nuovo Presidente, l’attuale Vicepresidente Vicario Enzo Mengoni che avrà il compito di portare a termine il mandato per i prossimi due anni. Nella stessa occasione è stato eletto anche il nuovo Vicario nella persona di Emanuele Pepa che, insieme agli attuali Vicepresidenti Natascia Troli e Lorenzo Totò, supporterà l’ufficio di Presidenza e di Segreteria.

Il nuovo Presidente Mengoni, titolare delForno Regina” di Recanati, ha svolto incarichi focali in Confartigianato. In particolare, si è distinto per gli importanti traguardi raggiunti nella categoria dei Panificatori, operando per 30 anni come suo portavoce provinciale, di cui 16 con carica regionale e 13 come Presidente Nazionale. A livello locale, Mengoni è Presidente del direttivo territoriale di Recanati.

“Confartigianato è la mia seconda famiglia – dichiara Leonori. Porto con me tanti bellissimi ricordi e tantissime soddisfazioni che mi hanno reso orgoglioso e onorato di rappresentare questa nostra grande realtà associativa. Gli otto anni di presidenza, devo ammettere, sono stati piuttosto complessi, abbiamo dovuto affrontare moltissime avversità e problematiche che mai ci saremmo aspettati. Dalle crisi bancarie che hanno colpito duramente i nostri imprenditori al terribile sisma del 2016, fino all’attuale emergenza sanitaria. In tutto ciò - aggiunge Leonori - non è mai mancato, da parte mia ma anche di tutta la dirigenza, un costante supporto alle nostre imprese. Tra i ricordi più belli c’è sicuramente il traguardo dei 70 anni di attività della nostra Associazione che abbiamo festeggiato insieme ai nostri imprenditori e ai vertici di Confartigianato nazionale, inaugurando con l’occasione la nostra nuova sede. Sono particolarmente orgoglioso dei nostri dirigenti territoriali che, grazie alle loro qualità e competenze, hanno ricoperto negli anni importanti ruoli di responsabilità nella Confederazione nazionale. Ringrazio veramente di cuore tutta la Giunta, il Segretario Menichelli che sta facendo un ottimo lavoro e il suo predecessore Giuliano Bianchi per gli splendidi anni passati insieme, i funzionari e tutti i dipendenti per i risultati raggiunti finora. Un grande in bocca al lupo al nuovo Presidente e caro amico Enzo Mengoni, che saprà certamente guidare nel migliore dei modi la nostra Associazione”.

“La presidenza Leonori - dice il Segretario interprovinciale Giorgio Menichelli - si è caratterizzata da una vitalità e un dinamismo che hanno saputo reggere i contraccolpi delle sfide che stiamo tutt’ora affrontando. Nel corso di questi 8 anni insieme a Leonori abbiamo retto i cambiamenti sociali ed economici grazie al suo senso di responsabilità, lungimiranza, equilibrio, capacità di confronto e di ascolto, lavorando per frenare le conseguenze delle gigantesche calamità che si sono abbattute sul nostro territorio. Vorrei quindi ringraziare Renzo, a nome mio, dei dipendenti e di tutta l’Associazione, per il suo contributo e per il suo impegno teso all’ascolto delle esigenze del tessuto produttivo.
Inoltre, auguro buon lavoro al nuovo Presidente Enzo Mengoni - ha aggiunto Menichelli - la cui vita professionale è indissolubilmente legata alla nostra Confartigianato. Avrà davanti a sé nuove sfide, ma sono convinto che saprà affrontarle con la determinazione che ha sempre dimostrato da dirigente della nostra Associazione e con il supporto dei Vice Troli, Totò e Pepa, oltre a tutti i componenti di Giunta. Sono sicuro che insieme porteremo avanti le istanze degli imprenditori, perseguendo il bene del nostro territorio”.

c.c.



Il settore del wedding vive un profondo stato di difficoltà e le incertezze sulla ripresa delle celebrazioni complicano questa fase di emergenza. Il rischio di una crisi senza soluzione è sempre più forte, tanto che Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo raccoglie le istanze della categoria, e vuole rendere pubblico il malessere delle aziende. Lanciando un appello a Regione e Stato affinché siano protagonisti di un vero cambiamento, capace di riattivare il comparto.

Ketty Montemarà, della Sartoria Italiana di Civitanova Marche, osserva infatti come “da un anno viviamo nell’incertezza. Non sappiamo quali sono le direttive prese, la strada che chi ci governa vuole intraprendere. Così non possiamo neanche pensare ad investimenti: i piani cambiano quasi giornalmente, impossibile fare previsioni.  Siamo tra i settori più colpiti – ammette la Montemarà – perché oltre ai matrimoni ci sono tutte le cerimonie che non si sono celebrate. Occasioni che influiscono per il 70% sul totale del nostro lavoro. Ma essendo chiusi anche locali e ristoranti, ci sono state meno possibilità di proporre pure abiti da sera. Chiediamo allora di poter ripartire, seguendo le precauzioni del caso. Il mio auspicio è che tutti i settori possano riprendere a lavorare, in sicurezza: le riaperture portano benefici a tutto l’indotto”.

“La nostra clientela per l’80% viene da fuori Comune, e non solo – il punto di Paolo Lambertucci delle Sartorie Riunite di Treia -: da tutte le Marche, da Bologna, Ferrara, Roma. La nostra è una sartoria storica, con clienti affezionati che ci vengono a trovare da trent’anni. Le zone arancioni o rosse ci hanno penalizzato, frenando notevolmente gli arrivi. Negli anni passati coprivamo anche 70 o 80 matrimoni, nel 2020 solo cinque, con un numero di partecipanti ridotto. All’inizio della pandemia le cerimonie erano state spostate tutte al 2021 – continua Lambertucci – ma resta molta incertezza. Abbiamo pochissime prenotazioni: alcuni sposi sono venuti per fare le prove dell’abito, ma sono in attesa. All’inizio dell’anno avevamo di solito i primi contatti, al momento sono verso lo zero. Tutto è in stand-by. I ristori? Non abbiamo ricevuto praticamente nulla, perché siamo rimasti aperti in zona arancione: ma lavorare in un piccolo Comune significa per la nostra tipologia di prodotto restare chiusi. A dicembre e gennaio non ci sono stati incassi, a fronte delle utenze da pagare”.

Il punto di Francesca Bracalenti, titolare di Dolcevita Designer e presidente del Comparto Sartoria per Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo: “La ripresa non sarà certo immediata. Dovremo far fronte agli investimenti per gestire il prodotto e le collezioni, e far fronte soprattutto ai debiti accumulati. Le attività sono al collasso. Alla Regione – precisa la Bracalenti - chiediamo un accesso rapido e veloce ai bandi, snellendo paletti burocratici e vincoli che complicano le procedure. Per rimettere al centro il lavoro sarebbe utile farsi anche promotori della creazione di una filiera regionale, dando ad essa strumenti e incentivi per riattivare il territorio. Quanto allo Stato, si dovrebbe attivare per una divisione più equa dei ristori, andando così in soccorso di settori che non ne hanno avuto accesso. E che rischiano intanto l’estinzione. Le nostre attività, ad esempio, si trovano in un limbo: rimangono aperte per tentare di lavorare, ma non possono farlo perché non ci sono le condizioni. Tutti questi tentennamenti ci stanno annientando”.

I primi dati provvisori recentemente presentati dall’Istat sul 2020 parlano di un crollo per la pandemia di matrimoni e unioni civili in Italia. Se nel primo trimestre dell’anno scorso (che ha scontato gli effetti della pandemia solo nel mese di marzo) il calo era di circa il 20%, il secondo trimestre ha visto un crollo, per via delle pesanti restrizioni. Rispetto al secondo trimestre 2019, c’è stato un circa meno 80% di matrimoni e circa meno 60% di unioni civili.
A Macerata per lanciare la candidatura a sindaco della città di Sandro Parcaroli e per decidere insieme ai dirigenti locali le strategie elettorali. Ha toccato anche la città capoluogo di provincia la visita nella Marche del vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani.
Prima di recarsi in città Tajani ha voluto visitare a Piediripa la sede della Med Store, l'azienda creata dall'imprenditore di orginini camerinesi, oggi candidato alla guida dell'amministrazione comunale nella coalizione di centro destra, e che Sandro Parcaroli gestisce insieme al figlio Stefano.

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Tajani e Parcaroli al taglio del nastro

Quindi il vice presidente di Forza Italia ha raggiunto Macerata per inaugurare, in Corso Cairoli, la sede elettorale del partito e per discutere i nomi dei candidati da inserire nelle liste in vista delle elezioni amministrative nel comune e in regione, dimolstrando fiducia sull'esito della competizione elettorale alle porte. "Stanno cadendo tutte le roccaforti della sinistra e cadrà anche in questa regione - ha commenato l'onorevole Tajani - Le Marche hanno una forte tradizione cristiano-democratica e noi siamo gli eredi del Partito Popolare Europeo per cui ritengo riusciremo ad intercettare i voti di molti elettori moderati". 
Allargamento delle liste dei candidati anche ad esponenti di forze civiche la strategia di Forza Italia. "Crediamo sia importante aver euna rappresentanza anche dei comuni delle zone interne che spesso hanno candidati civici - ha concluso il vice presidente forzista - perchè questi territori non devono essere abbandonati, soprattutto dopo il disastroso terremoto del 2016. Un'attenzione che a queste zone ho dedicato in tutta la mia esperienza alla presidenza del parlamento europeo".


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l'interno della sede di Forza Italia

Al termine della visita e prima di raggiungere Civitanova Marche, Antonio Tajani ha incontrato i rappresentanti di Confindustria e Confartigianato per parlare con loro dei problemi di carattere economico che affliggono il territorio maceratese fortemente colpito prima dal terremoto e successivamente dall'emergenza Coronavirus.

f.u.

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Tajani parla con alcuni commercianti maceratesi
In un anno normale sarebbe stato questo il periodo in cui aziende e gli artigiani facevano il conto alla rovescia per le ferie estive ed il meritato riposo in attesa di ricominciare a settembre un nuovo anno produttivo.
Ma questo 2020 è tutto fuorchè normale e, all'interno di un vortice economico in difficoltà, il settore turistico in sofferenza dovrà fare i conti anche con le poche ferie riservate ai lavoratori.
A confermare che il periodo di fermo delle attività produttive sarà, quest'anno, ridotto all'osso è il presidente di Confartigianato Macerata, Renzo Leonori, dopo un confronto con le realtà associate.
"In questo momento hanno iniziato a riprendere il giro del lavoro - spiega - quindi tutte le aziende che operano al di fuori del turismo faranno brevi soste di una o al massimo di due settimane. Questo perché devono recuperare il periodo in cui sono stati chiusi durante la pandemia.
Nel settore turistico, invece, sono pronti a lavorare anche con orari maggiori per recuperare quello che non hanno potuto fare nei quattro mesi di inattività".

Due settori, però, che inevitabilmente sono collegati in un periodo dove i turisti provenienti dall'estero saranno in diminuzione rispetto agli anni trascorsi. I lavoratori italiani che avevano in mente di partire e godersi qualche giorno di vacanza in Italia potrebbero infatti dover rinunciare alle ferie o accontentarsi di pochi giorni di stop e questo porterebbe ad una crisi anche del settore turistico già sofferente.

"Le aziende - prosegue Leonori - si fermano per meno tempo rispetto agli altri anni perché per alcune attività stanno arrivando le commesse. Altri settore come l'abbigliamento e le calzature, invece, sono ancora in difficoltà.

Anche la cassa integrazione in alcuni casi è terminata ed i dipendenti hanno ricominciato a lavorare, di conseguenza comprendono che le ferie saranno brevi".

GS
Tre giorni all’insegna della promozione del territorio e delle produzioni di qualità dell’entroterra maceratese, con degustazioni, incontri, musica e divertimento. Si è conclusa con un grande successo la prima edizione della Festa del ciauscolo e del salame spalmabile svoltasi a Sarnano dal 31 maggio al 2 giugno, ideata ed organizzata da La Ricreazione Srl con il patrocinio del Comune di Sarnano e di Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo e realizzata in collaborazione con l'associazione turistica Pro Sarnano. Un vero e proprio percorso tra gli splendidi vicoli del centro storico e gli antichi locali della città occupati per l’occasione da 10 produttori locali (Salumificio Bartolazzi, Pettacci Salumi, Salumi Anitori, Salumi Monterotti, Norcineria Alto Nera, Azienda Di Pietrantonio, Norcineria La Centrale del Gusto, Azienda Agricola Angeletti, Norcineria Calabrò, Salumificio Bartocci).
"Siamo davvero felici di aver condiviso con la città e con tutti i partecipanti questa esperienza, che vuole essere un momento di incontro tra i produttori ed i consumatori, cercando di promuovere l'intero sistema di eccellenza del nostro entroterra. Siamo convinti che questa sia la strada da seguire", dichiara Donato Bevilacqua, La Ricreazione.
Nel corso della Festa è stato possibile degustare specialità della norcineria locale, acquistare direttamente dai produttori ed incontrarli.
Molto soddisfatto anche il Sindaco di Sarnano Luca Piergentili: "Voglio ringraziare coloro che hanno scelto Sarnano come cornice per questo bellissimo evento. Oltre alla società organizzatrice e ai partner, un plauso va a tutti gli uffici comunali interessati. Siamo convinti che questa sia la prima di una lunga serie di edizioni".

Tra gli appuntamenti in programma, l’incontro pubblico organizzato da Confartigianato dal titolo “Ciauscolo, salame spalmabile e produzioni di qualità dell’entroterra maceratese”, che ha visto la partecipazione del neo Sindaco Luca Piergentili, il Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri Giampiero Feliciotti, l’Università di Macerata con il ricercatore Paolo Passarini, Fabio Lo Savio, Responsabile Relazioni Esterne Entroterra Spa/Pasta di Camerino e Stefania Monteverde per Mama Marca Maceratese. Un interessante momento di confronto trai i vari operatori ed enti locali sull’importanza del prodotto enogastronomico come veicolo promozionale per tutto il territorio e incentivo turistico.

Festa del Ciauscolo 3

“E’ stato un onore per noi prendere parte ad una manifestazione come questa che ha saputo dare meritata visibilità alla bellezza di un borgo come Sarnano, unendo la promozione delle eccellenze gastronomiche locali e cultura del buon cibo - ha dichiarato il Presidente territoriale di Confartigianato, Renzo Leonori. La nostra Associazione è sempre molto attenta a cogliere tutte le opportunità per promuovere e sostenere il territorio, perché crediamo fortemente che solo attraverso il giusto sostegno alle imprese , l’intero sistema economico si può risollevare”.

Inoltre nei giorni della festa Confartigianato ha organizzato per i pubblici esercizi di Sarno e dintorni uno Speciale Aperigusto in ben 40 locali tra bar, ristoranti e strutture ricettive, che hanno proposto menù, aperitivi e piatti tipici a base di ciauscolo.
I protagonisti della Festa, ciauscolo e salame spalmabile sono stati proposti in chiave street food, nei piatti tipici ed in alcune ricette innovative presentate per l'occasione, tra le quali spiccano le tagliatelle Pasta di Camerino con ragù rosso di ciauscolo ed Anisetta Meletti, realizzata da Claudio Campogiani, Presidente dell'Associazione Turistica Pro Sarnano, e da tutto il suo staff. "Questo è stato un evento molto importante per Sarnano e per l'intero territorio, da tempo non si vedeva così tanta gente. In tre giorni abbiamo stimato una presenza di circa 15.000 persone, che hanno potuto conoscere la nostra città e riscoprire un legame con questo territorio in difficoltà dopo il sisma.

Un ringraziamento va a tutte le aziende partner: Antinori Assifin, Birrificio Il Mastio, Giaconi Editore, Ditta Silvio Meletti, La Pasta di Camerino, Buratti Catering e l'Ipseoa Girolamo Varnelli di Cingoli.

Ad oltre un mese dalle forti scosse di terremoto che hanno di fatto stravolto la vita di migliaia di cittadini, da parte del Governo siregistrano due decreti sul sisma, ma anche gravi ritardi.

Sul tema interviene, con un comunicato, la Confartigianato Macerata e il suo presidente Leonori:

" Se il Governo è stato rapido e tempestivo nel promulgare i decreti 189/2016 e 205/2015 relativi al sisma che ha colpito Marche, Umbria e Lazio – afferma Renzo Leonori, Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata - si deve allo stesso tempo far rilevare che molti sono i provvedimenti che debbono ancora essere varati (e per alcuni i tempi previsti sono già trascorsi), per dare completa attuazione alle norme previste dai due decreti legge succitati.

Su tutti spicca soprattutto il ritardo con cui la regione Marche (al pari di Umbria e Lazio) non ha ancora costituito il previsto “Ufficio speciale per la ricostruzione post sisma 2016”, gancio vitale della ricostruzione visto che in capo ad esso ci sono importanti mansioni tra le quali la pianificazione urbanistica connessa alla ricostruzione, l’istruttoria per il rilascio delle concessioni di contributi e di tutti gli adempimenti relativi alla ricostruzione privata, supporto e gestione operativa a servizio dei Comuni anche per i procedimenti relativi ai titoli abilitativi edilizi, sede di uno Sportello per le Attività Produttive (SUAP) unitario per tutti i Comuni coinvolti. Se proprio ieri è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il provvedimento del Commissario che detta le linee guida per dare il via ai lavori di sistemazione delle strutture, abitazioni o sedi di aziende, dichiarate a suo tempo inagibili ma con danni non particolarmente gravi, mancano però tutte le decisioni del Commissario relative alla ricostruzione degli edifici privati, come pure i decreti e gli atti ministeriali relativi alla concessione dei contributi ai lavoratori, dipendenti ed autonomi, che risiedono nei Comuni del cratere, alla erogazione di finanziamenti agevolati alle imprese danneggiate, alla concessione sia di sostegni a favore delle imprese più piccole per favorire il ripristino ed il riavvio delle loro attività sia di prestiti a tasso zero per sostenere la nascita di nuove imprese e la realizzazione di investimenti da parte di esse. Non ci sono, inoltre, le norme per individuare gli alloggi sfitti da mettere a disposizione degli sfollati (grave ritardo, questo, visto che è in relazione all’emergenza e non alla ricostruzione!), per concedere i rimborsi dei danni ai beni mobili, per la definizione degli elenchi speciali dei professionisti che saranno incaricati della ricostruzione.

Vero è – continua il Presidente Leonori – che l’emergenza non è ancora terminata, visto che purtroppo le scosse continuano ed i problemi più impellenti, in prossimità dell’inverno, sono rappresentati da ritardi nell’arrivo di container e moduli abitativi come promesso, e visto che non passa giorno in cui non si allunga l’elenco di edifici classificati “non agibili”, per cui forse è ancora un po’ presto per cominciare a pensare di ricostruire, ma visto che si continua ad affermare che “i soldi previsti dai due decreti ci sono”, sarebbe opportuno cominciare ad utilizzali visto che il provvedimento, seppur ancora nel suo iter parlamentare, è già in vigore da quasi due settimane: sarebbe opportuno soprattutto per ridare forza alle speranze di tanti cittadini ed imprenditori che ancora credono in questa terra. L’auspicio è quindi quello – conclude Leonori – di vedere nel breve la macchina burocratica e legislativa completare il suo lavoro per dotare le strutture operative preposte di norme e finanziamenti adeguati atti a poter dare le risposte dovute ed attese "

<Nei Comuni dell’alto maceratese colpiti duramente dal terremoto, tante attività sono in ginocchio e strutture tra cui diverse case di riposo sono inagibili: queste imprese e cittadini si aspettano di non essere dimenticati!>

A parlare è il Presidente Provinciale di Confartigianato Imprese Macerata cav. Renzo Leonori, che spiega:

< Di fronte alla situazione allarmante di molti comuni del maceratese che versano in situazioni fortemente critiche dopo il sisma, la nostra Associazione si è immediatamente attivata per fornire un aiuto concreto alle imprese e popolazioni colpite dal terremoto. Innanzitutto abbiamo attivato un’operazione di monitoraggio dei Comuni dell’alto maceratese interessati dal sisma, incontrando i sindaci al fine di conoscere le concrete criticità che questi territori stanno vivendo e rilevare richieste e necessità. Nei giorni scorsi abbiamo già visitato i Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Visso, e proseguiremo gli incontri con gli amministratori degli altri Comuni investiti dal terremoto per individuare i bisogni reali di imprese e cittadini ed intervenire in favore di coloro che stanno vivendo tale grave situazione>.

< Da questi primi incontri – continua il Presidente Leonori – abbiamo rilevato una richiesta di fattiva collaborazione per gettare le basi del post – emergenza innanzitutto attraverso l’inserimento dei Comuni dell’alto maceratese interessati dal sisma nella cosiddetta “area di cratere”, che permetterebbe futuri interventi diretti e maggiore partecipazione e pianificazione degli stessi. Tutti e tre i Comuni lamentano una situazione di emergenza legata alla difficoltà di molte imprese lesionate che sono economicamente in ginocchio, all’abbandono dei territori da parte dei turisti, ed inoltre sia il sindaco di Ussita Marco Rinaldi, che il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci, hanno evidenziato il problema legato alle Case di Riposo, strutture essenziali per questi Comuni sia dal punto di vista sociale che economico. Quella di Ussita è infatti inagibile, fino ad ora per evitare trasferimenti fuori Comune gli ospiti sono stati sistemati  in un albergo ma proprio per questo serve il contributo per un’autonoma sistemazione e la Regione ancora non ha dato risposte certe. A Castelsantangelo sul Nera gli anziani sono invece stati portati fuori comune, per cui si sta cercando un edificio all’interno del comune, magari un albergo, per sistemarli in attesa di costruire un nuovo edificio>.

<Il sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini – dice inoltre il Presidente – già si proietta nel post terremoto e quindi la sua richiesta è volta ad approntare un aiuto per ridare impulso al turismo, ad esempio attraverso eventi promozionali che diano visibilità a livello nazionale al territorio ed ai suoi prodotti di eccellenza, primo fra tutti il notissimo “ ciauscolo”>.

<Abbiamo inoltre fatto appello tramite lettera – conclude Leonori – sia al Direttore del Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile Cesare Spuri, sia al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, affinche’ l’importante misura relativa alla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari decretata di recente dal Ministero dell’ Economia e delle Finanze, in cui ad oggi figurano solo 5 Comuni marchigiani della provincia di Ascoli e Fermo, possa essere estesa anche ai Comuni del maceratese fortemente danneggiati. Cio’ nella consapevolezza che non si possa non prestare attenzione ed aiuti a questi centri, a queste piccole comunità che rischiano di perdere tutto, compresa la speranza!>.

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