Intervistato sul tema, Pazzaglini ha preferito parlare del gruppo, definendolo come «una delle più longeve realtà politiche d’Italia - sottolinea -. “Insieme per Visso” esiste ormai da un quarto di secolo, è un gruppo solido e molto numeroso. Per quello che mi riguarda, sono sicuramente uno dei nomi più discussi, probabilmente anche per la mia esperienza politica, ma non abbiamo ancora deciso se e quale ruolo sarò chiamato a ricoprire nella prossima tornata elettorale. L’unica cosa certa è che ho dato la mia disponibilità, ma la mia veste sarà decisa insieme a tutti gli attori politici della nostra area politica. Sarà un processo decisionale di investitura dal basso, non un’imposizione. Ci prenderemo ancora qualche giorno, poi sarà la volta delle riunioni e delle decisioni. È un discorso valido per il candidato sindaco - conclude Pazzaglini -, ma anche per tutte le figure dei candidati al Consiglio comunale, che saranno scelte sulla base delle loro competenze».
“Data la necessità di affrontare le demolizioni con un programma omogeneo su tutto il territorio interessato - spiega l’assessore regionale alla ricostruzione, Guido Castelli - l’Usr ha predisposto 17 interventi indipendenti, distinti per caratteristiche di cantierizzazione. La difficoltà principale è derivata dalla predisposizione dei procedimenti per l’affidamento sia dei servizi di progettazione sia delle modalità d’appalto, che nel tempo sono stati disciplinati differentemente dalle diverse Ordinanze speciali emesse”.
“Lo smontaggio controllato, la demolizione di taluni edifici e la rimozione delle macerie - aggiunge il direttore dell’Ufficio Ricostruzione, Marco Trovarelli - si rendono necessari perché impediscono o ostacolano la ricostruzione dei centri storici e delle frazioni, senza contare la pericolosità dovuta a possibili ulteriori crolli. L’Usr sta lavorando da mesi per curare progettazioni ed esecuzione degli interventi ma anche per quanto riguarda rimozione, selezione e trasporto delle macerie e degli inerti edilizi. Un lavoro impegnativo ma imprescindibile per il futuro di questi territori”.
Il programma
A Castelsantangelo sul Nera ci sarà l’intervento più massiccio: ben 179 edifici verranno demoliti sia nel capoluogo che nelle frazioni di Macchie, Nocelleto, Nocria, Gualdo, Rapegna e Vallinfante. Il tutto attraverso un programma strutturato su 11 interventi, che prevede la consegna dei progetti definitivi/esecutivi entro fine luglio, con la conclusione della procedura negoziata per l’affidamento lavori prevista entro settembre. Contemporaneamente, seguirà l’avvio della procedura aperta per l’affidamento dei servizi di trasporto e smaltimento delle macerie.
Ad Ussita, oltre a quella di 12 edifici tra il capoluogo e le frazioni di Sorbo e Castelfantellino, è prevista anche la demolizione del Cimitero Monumentale di Castelfantellino. Anche qui le tempistiche prevedono la consegna del progetto definitivo-esecutivo entro luglio e l’affidamento dell’appalto entro la metà di settembre. Stesso discorso per il cimitero, uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini che vanta origini millenarie prima come castello, poi come luogo destinato ad ospitare i defunti.
A Pieve Torina ci sono 12 edifici da demolire nelle frazioni di Appennino, Seggiole, Tazza e Colle di Casavecchia, il cui iter prevede la consegna del progetto definitivo/esecutivo entro fine luglio, cui seguirà l’avvio della manifestazione di interesse finalizzata alla procedura negoziata per lavori e servizi, in rampa di lancio per l’inizio di agosto. L’affidamento dell’appalto, invece, è previsto entro la metà di settembre.
Infine Visso, dove l’intervento è strutturato in tre lotti distinti tra capoluogo, Borgo San Giovanni e Villa Sant’Antonio per portare a termine la demolizione di 77 edifici. Entro luglio ci sarà l’affidamento diretto dei servizi di progettazione, con consegna dei progetti entro metà agosto. Successivamente, scatterà l’affidamento diretto di lavori e servizi, previa richieste di preventivi entro la fine di agosto. L’affidamento di lavori e servizi è previsto entro la fine di settembre.
Da Appennino al Parco dei Sibillini: una nuova pista ciclabile per lo sviluppo turistico
31 Gen 2022“Stiamo implementando le infrastrutture per una mobilità sostenibile e per una fruizione turistica ottimale del nostro territorio lavorando in sinergia con il Parco e, in questo caso, il comune di Visso - così il sindaco di Pieve Torina Alessandro Gentilucci - Il numero delle persone che richiedono opportunità di questo tipo, soprattutto in contesti naturali, è crescente, ed è importante che le amministrazioni, ai diversi livelli, si attivino per trovare risorse e sviluppare progettualità. Ringrazio il sindaco Spiganti Maurizi per la disponibilità e per la conferma di un approccio partecipativo e di reciproco scambio, com’è giusto che sia tra amministrazioni che condividono medesime problematiche e potenzialità, soprattutto per progetti legati al turismo e alla promozione del territorio”.
Visso, pronta la nuova piazza "provvisoria". Spiganti Maurizi: "Ci saranno anche gli ambulatori"
03 Gen 2022l.c.
Polemiche sulla "nuova" piazza. Spiganti Maurizi: "Soluzione temporanea, Visso tornerà com'era"
09 Set 2021Una visione “tendenziosa – ha spiegato il sindaco Spiganti Maurizi – . Le nostre intenzioni non sono assolutamente quelle di toccare il nostro centro storico, svuotandolo della sua dimensione sociale. Anzi, non vediamo l’ora che si possa procedere con la ricostruzione e poter tornare a viverlo. Nel frattempo – prosegue il sindaco – era però necessario uno spazio da dedicare ai nostri commercianti e alle nostre attività. Quella dell’ex Park Hotel ci è sembrata la zona migliore”.
Poi la frecciata a chi ha scatenato una polemica “sterile – afferma il primo cittadino vissano – . Credo che sia assurdo anche solo presumere che ci sia l’intenzione di delocalizzare una tra le cento piazze più belle d’Italia. Spesso, nonostante ci sia chiarezza nelle spiegazioni, qualcuno preferisce capire ciò che vuole e montare delle polemiche che non hanno ragione di esistere. Visso tornerà senz’altro com’era, intanto percorriamo delle soluzioni necessarie per continuare a vivere”.
l.c.
Un intervento a 360 gradi quello del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, che ha trattato di tutte le problematiche che insistono nella sua città e non solo. “Un’occasione importante quella offerta dalla sensibilità del prefetto nei riguardi del territorio – le parole del primo cittadino di Camerino – Un territorio i cui problemi non sono solo legati al sisma, ma alcuni di essi sono endogeni. Si è parlato, infatti, di allarme stupefacenti, di ludopatia, di questioni inerenti la ricostruzione e le problematiche che potrebbero nascere sotto il profilo dell’ordine pubblico, i problemi di natura sociale provocati dal terremoto, primo fra tutti quello della solitudine. Far fronte ad una situazione di stravolgimenti non è assolutamente facile, ma siamo sicuri che, anche attraverso la vicinanza del Governo, rappresentato dal prefetto, riusciremo a farvi fronte”.
i presenti e l'intervento del sindaco Sborgia
L’importanza dell’incontro è stata sottolineata anche dal sindaco di Visso, Gian Luigi Spiganti Maurizi. “Molte le questioni sul tappeto – ha affermato – Una delle più importanti sicuramente il benessere della popolazione e la necessità di dover intervenire, nei casi in cui ce n’è bisogno, sull’assistenza sanitaria. Altresì importante aver concesso a noi sindaci di poter esprimere le nostre idee alla ricerca delle migliori soluzioni ai molti problemi che affliggono le nostre comunità”. “Fondamentale guardarsi in faccia – fa eco il sindaco di Sefro Pietro Tapanelli – La sicurezza è essenziale e per questo abbiamo chiesto aiuti per l’istallazione di telecamere, mezzo essenziale per la prevenzione dei reati. Il fatto, poi, che stia partendo la ricostruzione è motivo ulteriore per non abbassare la guardia. E’ importante lavorare in sinergia su politiche di territorio”.
A Visso saranno due le liste a contendersi il posto del senatore Giuliano Pazzaglini che, per impegni personali, ha scelto di non ricandidarsi. Alla guida di "Insieme per Visso" Gian Luigi Spiganti Maurizi, insieme ad Agostino Albani; Mirco Loretoni; Sara Rizzi; Giancarlo Carioli; Alice Liberti; Antonio Aureli; Alessia Rastelli; Gianfranco Pugnali; Filippo Sensi; Patrizia Serfaustini.
Sara Tomani è a capo dell'altro gruppo formato da Stefano Stefani; Pasqualino Falconetti; Vincenzo Sordi; Luca Testa; Mario Martini; Maurizio Ticani; Francesco Ferraro; Anna Cherubini; Barbara Cappa; Giulia Orsini