Una rete tra ospedali che si rifletta anche nella collaborazione tra professionisti.
È questo l’obiettivo dell’Area Vasta 2, diretta da Giovanni Guidi, che questa mattina è stato presentato insieme alla direttrice generale dell’Asur, Nadia Storti.
Un progetto che vede l’ospedale Profili di Fabriano porsi come polo ospedaliero del territorio.
Partendo da questi presupposti l’ospedale ha visto l’inserimento di nuovi primari nei reparti di Anestesia Rianimazione e Ortopedia, ma anche per Odontostomatologia che sta nascendo ora.

“Il fatto che i migliori giovani professionisti della regione abbiano deciso di mettere le loro professionalità e competenze a disposizione dell’ospedale di Fabriano – dice Nadia Storti – sia la conferma dell’importanza che il nosocomio può vantare. 
Nel futuro di questo ospedale c’è il polo chirurgico che si concretizza prima di tutto con le persone: lo abbiamo fatto mettendo guide valide ai reparti; ora penseremo alla conclusione della struttura con la  realizzazione di una nuova palazzina al fianco della struttura già esistente che ci permetterà di avere un blocco operatorio, posti letto di terapia intensiva e per la degenza. Si tratta di un altro tassello all’interno di questo ospedale che, fino a qualche anno fa aveva il timore di essere isolato, mentre oggi, in realtà, lo stiamo ricostruendo all’interno dell’Area Vasta.

Forte l’impegno dei neoprimari assunti: “È stato un anno importante – ha detto il primario di Ortopedia, Daniele Aucone – in cui abbiamo cercato di mettere insieme le forze necessarie per fare squadra. La squadra di cui c’era bisogno. E questo è stato possibile grazie alla direzione.
Tre ortopedici con contratto a tempo indeterminato ci hanno permesso di fare il salto di qualità. Noi siamo solo all’inizio: il Covid è stato un periodo di estrema formazione perché ci ha messo alla prova e, difronte ad un ostacolo, abbiamo dimostrato di avere le potenzialità per offrire un servizio di qualità. Vedo un futuro roseo”.

L’offerta di qualità al centro dell’impostazione del lavoro di Cristiano Piangatelli, primario di Anestesia e Rianimazione: “Ho iniziato in un momento non facile – ha ammesso – legato alla pandemia, ma devo dire che ho raccolto un gruppo di medici di grande spessore. Per il nostro reparto, l’obiettivo è quello di creare un percorso di qualità che per alzare l’offerta chirurgica in questo territorio”.

L’importanza della rete è stata invece ribadita da Marco Messi, primario di Odontostomatologia, reparto che a seguito di un concorso dell’Area Vasta 2, nascerà da zero: “Mi sono interessato per portare avanti un progetto condiviso dalla direzione – ha spiegato - . Quello di creare una rete. Se ne parla da tanti anni, ma far digerire il concetto di rete a livello territoriale non è assolutamente semplice. È importante creare una macrorete ospedaliera tra Fabriano, Senigallia, Loreto e Jesi che deve integrarsi con una microrete dei vari colleghi e con il territorio. L’obiettivo è di implementare l’offerta per le fragilità cliniche: una larga fetta della popolazione che rappresenta circa il 20% che va dal malato oncologico al cardiopatico. C’è già una lista di attesa enorme per entrare in questo tipo di realtà e per dare una risposta stiamo cercando di creare una squadra il più fluida possibile. Il primo passo è stato fatto con l’individuazione logistica degli spazi, ora stiamo lavorando alacremente per trasformare l’attività pratica a tutti gli effetti, ma bisognerà organizzarsi con le varie attrezzature. Spero – dice parlando di tempistiche - che entro un mese si possa attivare l’attività a tutti gli effetti. Faremo una mappa delle risorse per dare la possibilità di facilitare i percorsi non solo per Fabriano ma per tutta l’Area Vasta 2”.

Giulia Sancricca

Un appello alla politica regionale affinchè l'ospedale di Camerino non perda anche il reparto di Ortopedia.

Questa mattina il sindaco della città ducale, Sandro Sborgia, punta i riflettori sulla possibilità che una delle eccellenze del nosocomio resti senza medici: "Abbiamo una situazione particolarmente critica - dice - Da mesi il nostro ospedale è dedicato, per la sua ineterzza, ai malati Covid. Si tratta di poco meno di 14 pazienti, a bassa intensità di cure, per i quali c'è stata una riconversione e l'accorpamento dei reparti. Non abbiamo più una Cardiologia - aggiunge - . Tanto che il 9 ottobre scorso avevo inviato alla direzione generale dell'Asur una richiesta per avere delle informazioni sulla gestione del reparto dal 2015 al 2020, ma ad oggi non ho ricevuto risposta, nonostante il sollecito di qualche giorno fa ed il reinvio della missiva anche agli organi regionali".

Ora il problema riguarda anche Ortopedia: "Al momento resta con un solo chirurgo perchè il secondo sta fruendo del giusto periodo di ferie, ma sembrerebbe che al termine vada altrove.
Non possiamo permetterci di perdere queste professionalità che sarà molto difficile ritrovare.
Servono delle prospettive e un programma sanitario per il futuro dell'ospedale di Camerino. L'emergenza pandemica non può essere la scusa per non riorganizzare e programmare la sanità. Anzi, proprio per questo, visto che sono state stipulate delle convenzioni con delle case di cura private, si pensi a far rifunzionare l'unico ospedale dell'entroterra rimasto.
L'Ortopedia camerte è conoscita e famosa per la professionalità degli ortopedici e la qualità del servizio, eppure sta morendo e rischia di morire definitavemnte.
Faccio un appello alla politica regionale - conclude - perchè intervenga e sia un segnale di speranza e fiducia nel funzionamento dell'osedpale. Non possiamo continuare silenti per via della pandemia".

GS
È emergenza al reparto di Ortopedia dell'ospedale di Fabriano dove due mesi fa il primario è andato in pensione e non si ha nessuna notizia ufficiale riguardo il concorso per ricoprire l'incarico.
Ad accendere i riflettori sul problema è il senatore Sergio Romagnoli, componente del Gruppo Parlamentare "Movimento 5 Stelle" in Senato.

“Ho scritto una nota formale al Direttore dell'Area Vasta 2,  Giovanni Guidi - dice Romagnoli - , per evidenziare la grave problematica e soprattutto per richiedere di porre fine immediatamente a questa situazione che peraltro è ancora più scandalosa considerando che il pensionamento del precedente primario era un fatto assolutamente prevedibile da anni.

A questo, si aggiunge, sempre relativamente al reparto di Ortopedia, una grave carenza di personale; allo stato, infatti sono operativi soltanto quattro medici rispetto agli otto previsti dalla pianta organica, con eventuali forti difficoltà a rispondere alle richieste dei pazienti, anche in caso di necessità di interventi in sala operatoria.

Continua così il processo di smantellamento dell'ospedale di Fabriano da parte della Regione Marche - denuncia - , dopo la chiusura del Punto Nascita e il costante sottodimensionamento di tutti i reparti".

GS







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