Il “Gran Varietà 2022” arriva all’Auditorium Benedetto XIII, domenica 4 settembre a partire dalle ore 21, con uno spettacolo ad ingresso libero organizzato dall’amministrazione comunale di Camerino con il patrocinio del consiglio regionale delle Marche.
“Il varietà – dichiara il sindaco Roberto Lucarelli – è uno spettacolo di arte varia con numeri e attrazioni di generi diversi, recitazioni comiche, canzoni, danze acrobazie, illusionismo…Abbiamo pensato di organizzare questa serata, che si rivolge ad un pubblico di tutte le età, per ritrovarci insieme prima della ripresa delle scuole e l’inizio delle attività autunnali”.
Tra i protagonisti dell’evento Marta Porrà, interprete della canzone italiana ed internazionale, Francesco Capodacqua, concorrente della terza edizione di “Amici” di Maria de Filippi, grande intrattenitore, cantante, imitatore e show man, la cantante Valeria Romitelli e il cantautore e musicista Piero Romitelli, marchigiani doc che hanno partecipato insieme a Sanremo. Non mancheranno illusioni, attrazioni comiche e magiche grazie alla partecipazione del Mago Mancini, potenti ed emozionanti saranno sicuramente le performance dell'Aerobic Show.
“Sarà un momento di forte aggregazione – le parole dell’assessore alla cultura e turismo del comune di Camerino Antonella Nalli – per cercare di ricostituire il tessuto sociale cittadino messo a repentaglio dal terremoto e dalla pandemia. E’ importante la ricostruzione degli edifici, ma appare fondamentale anche quella delle relazioni e della socialità”.
“Il varietà – dichiara il sindaco Roberto Lucarelli – è uno spettacolo di arte varia con numeri e attrazioni di generi diversi, recitazioni comiche, canzoni, danze acrobazie, illusionismo…Abbiamo pensato di organizzare questa serata, che si rivolge ad un pubblico di tutte le età, per ritrovarci insieme prima della ripresa delle scuole e l’inizio delle attività autunnali”.
Tra i protagonisti dell’evento Marta Porrà, interprete della canzone italiana ed internazionale, Francesco Capodacqua, concorrente della terza edizione di “Amici” di Maria de Filippi, grande intrattenitore, cantante, imitatore e show man, la cantante Valeria Romitelli e il cantautore e musicista Piero Romitelli, marchigiani doc che hanno partecipato insieme a Sanremo. Non mancheranno illusioni, attrazioni comiche e magiche grazie alla partecipazione del Mago Mancini, potenti ed emozionanti saranno sicuramente le performance dell'Aerobic Show.
“Sarà un momento di forte aggregazione – le parole dell’assessore alla cultura e turismo del comune di Camerino Antonella Nalli – per cercare di ricostituire il tessuto sociale cittadino messo a repentaglio dal terremoto e dalla pandemia. E’ importante la ricostruzione degli edifici, ma appare fondamentale anche quella delle relazioni e della socialità”.
Inaugurata questa mattina a Camerino nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, in via Le Mosse la mostra “Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma” a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, che si sono impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate; con il contributo della Regione Marche.
Nel complesso di tutta l'operazione, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
In esposizione sono 20 opere provenienti da tutte le Marche: da Arquata del Tronto a Fiordimonte, da Ascoli Piceno a Mogliano, i cui restauri sono stati importanti anche per approfondimenti di tipo scientifico. Di grande rilevanza storico-artistica, le sculture e i dipinti di autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte. Gli interventi di restauro sono stati tutti eseguiti da tecnici marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza che, con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. Interventi che hanno consentito non solo di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dagli artisti, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a nuovi studi.
“Si tratta di un viaggio nella religiosità marchigiana attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico, ma mi preme sottolineare come la volontà di questa mostra sia ancora più profonda: rendere fruibili in maniera permanente le opere restaurate - spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore dell’esposizione. Con questa esposizione, quarta tappa di “Rinascimento marchigiano” che abbiamo fortemente voluto noi della Sovrintendenza, riconsegniamo le opere restaurate, a distanza di cinque anni dal sisma ai Comuni e agli enti ecclesiastici, ridando loro la collocazione originaria per quanto possibile”.
A portare colore nella splendida giornata di sole sono stati i bambini dell’Istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino i quali, dopo il taglio del nastro, hanno vestito i panni delle “guide” illustrando e raccontando un’opera ciascuno. Un gesto simbolico pensato proprio per dare il giusto spazio a coloro che, dal sisma alla pandemia, negli anni hanno dovuto affrontare tante difficoltà.
“L’arte è ancora protagonista nella nostra città perché, come abbiamo sempre sostenuto, accanto alla ricostruzione fisica va incentivata quella sociale e, indubbiamente, proposte culturali di questo tipo sono un incentivo a vivere i nostri territori e a visitarli – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – Ringrazio la Sovrintendenza, l’Anci, la Regione e tutti coloro che vi hanno lavorato. Mi piace che siano proprio i bambini a illustrare le opere che sono esposte perché sono il futuro e sono i primi a dover raccontare e conoscere i tesori che tutti custodiamo e amiamo”.
Al taglio del nastro con il sindaco Sandro Sborgia, sono intervenuti il parroco Don Marco Gentilucci, il curatore Pierluigi Moriconi, l'assessore alla cultura Giovanna Sartori, la consigliera regionale Anna Menghi, la rappresentante della direzione generale del Ministero della Cultura (MIC) Paola Camera, il segretario generale di Anci Marche Marcello Bedeschi,il rettore di UnicamClaudio Pettinari. Tra i presenti all' intera cerimonia, la deputata 5 Stelle on. Mirella Emiliozzie i consiglieri regionali della Lega Marche Renzo Marinellie Tullio Patassini.
L'esposizione resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, dal venerdì alla domenica e festivi dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18.
Nel complesso di tutta l'operazione, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
In esposizione sono 20 opere provenienti da tutte le Marche: da Arquata del Tronto a Fiordimonte, da Ascoli Piceno a Mogliano, i cui restauri sono stati importanti anche per approfondimenti di tipo scientifico. Di grande rilevanza storico-artistica, le sculture e i dipinti di autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte. Gli interventi di restauro sono stati tutti eseguiti da tecnici marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza che, con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di conservazione di ciascuna opera. Interventi che hanno consentito non solo di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dagli artisti, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimonio e aprendo la strada a nuovi studi.
“Si tratta di un viaggio nella religiosità marchigiana attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico, ma mi preme sottolineare come la volontà di questa mostra sia ancora più profonda: rendere fruibili in maniera permanente le opere restaurate - spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore dell’esposizione. Con questa esposizione, quarta tappa di “Rinascimento marchigiano” che abbiamo fortemente voluto noi della Sovrintendenza, riconsegniamo le opere restaurate, a distanza di cinque anni dal sisma ai Comuni e agli enti ecclesiastici, ridando loro la collocazione originaria per quanto possibile”.
A portare colore nella splendida giornata di sole sono stati i bambini dell’Istituto comprensivo Ugo Betti di Camerino i quali, dopo il taglio del nastro, hanno vestito i panni delle “guide” illustrando e raccontando un’opera ciascuno. Un gesto simbolico pensato proprio per dare il giusto spazio a coloro che, dal sisma alla pandemia, negli anni hanno dovuto affrontare tante difficoltà.
“L’arte è ancora protagonista nella nostra città perché, come abbiamo sempre sostenuto, accanto alla ricostruzione fisica va incentivata quella sociale e, indubbiamente, proposte culturali di questo tipo sono un incentivo a vivere i nostri territori e a visitarli – ha detto il sindaco Sandro Sborgia – Ringrazio la Sovrintendenza, l’Anci, la Regione e tutti coloro che vi hanno lavorato. Mi piace che siano proprio i bambini a illustrare le opere che sono esposte perché sono il futuro e sono i primi a dover raccontare e conoscere i tesori che tutti custodiamo e amiamo”.
Al taglio del nastro con il sindaco Sandro Sborgia, sono intervenuti il parroco Don Marco Gentilucci, il curatore Pierluigi Moriconi, l'assessore alla cultura Giovanna Sartori, la consigliera regionale Anna Menghi, la rappresentante della direzione generale del Ministero della Cultura (MIC) Paola Camera, il segretario generale di Anci Marche Marcello Bedeschi,il rettore di UnicamClaudio Pettinari. Tra i presenti all' intera cerimonia, la deputata 5 Stelle on. Mirella Emiliozzie i consiglieri regionali della Lega Marche Renzo Marinellie Tullio Patassini.
L'esposizione resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, dal venerdì alla domenica e festivi dalle 10 alle 13; dalle 15 alle 18.