Inaugurato a Camerino il laboratorio MARLIC (Marche Applied Research Laboratory for Innovative Composites), risultato del lungo lavoro condotto nell’ambito della piattaforma collaborativa co-finanziata dalla Regione Marche e dedicata alla manifattura sostenibile e all'eco sostenibilità dei prodotti e dei processi per i nuovi materiali e la manifattura.
Un progetto che ha visto la partecipazione di 26 partner tra università, centri di ricerca e aziende.

Il Laboratorio MARLIC, realizzato nella struttura messa a disposizione dal Rotary Distretto 2090, dal Rotary Club di Camerino e dal Comune della cittadina marchigiana, nasce con l'obiettivo di diventare un punto di riferimento regionale per lo sviluppo di nuovi materiali, con particolare attenzione all'utilizzo di materiali bio e all'approccio circolare nell'uso e nel riutilizzo delle materie prime.
La struttura si propone di diventare un polo di ricerca e innovazione di eccellenza a livello nazionale ed internazionale, creando legami solidi tra gli attori coinvolti e fornendo servizi di ricerca applicata a tutti gli stakeholder impegnati nella transizione ecologica.

All'evento di inaugurazione hanno preso parte importanti personalità del mondo istituzionale, accademico ed imprenditoriale come il senatore Guido Castelli, Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione sisma 2016, il dott. Gianluca Pasqui, vice presidente del Consiglio Regionale delle Marche, il prof. Claudio Pettinari rettore dell'Università di Camerino, il prof. Stefano Lenci in rappresentanza del Rettore dell'Università Politecnica delle Marche, mons. Francesco Massara, vescovo delle diocesi di Camerino San Severino Marche e Fabriano Matelica.

Hanno inoltre rivolto un saluto al pubblico il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, il dott. Cristiano Riminesi, in rappresentanza del CNR, il dr. Massimo Iannetta per l’ENEA e l’ing. Abramo Levato, General Manager HP Composites S.p.A, azienda capofila progetto MARLIC.

Marlic 2
Soddisfazione espressa dal rettore Pettinari, “Sono davvero orgoglioso - ha sottolineato con entusiasmo  - che sia giunta questa giornata, in cui il taglio del nastro non è solo formale. Il Laboratorio MARLIC rappresenta un importantissimo successo non solo per tutti i membri della piattaforma, di cui Unicam è partner, ma per l'intero territorio. Abbiamo messo in campo tutte le nostre competenze scientifiche ed amministrative per raggiungere questo importante obiettivo che rappresenta di certo un volano per lo sviluppo del territorio montano e che assume una particolare rilevanza strategica in questo particolare momento. Il risultato è stato conseguito anche grazie al sostegno del Comune di Camerino, che ringrazio, che ha collaborato fattivamente mettendo a disposizione la struttura che ospita il Laboratorio”

L'Assessore alle Attività produttive della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, nel suo discorso ha condiviso il proprio sostegno al progetto “Si tratta di un’infrastruttura strategica per la crescita economica e lo sviluppo ecosostenibile dei nostri territori colpiti dal sisma, che contribuirà significativamente al trasferimento delle conoscenze innovative e alla valorizzazione industriale dei risultati della ricerca in contesti aziendali anche di piccole dimensioni grazie alla cooperazione tra imprese, università e centri di ricerca. Una realtà di assoluta eccellenza per rafforzare la sinergia tra filiere produttive e promuovere nuove opportunità di business, attrarre nuovi investimenti e occupazione qualificata. Sarà un importante riferimento per i nostri giovani talenti che avranno l’occasione di intraprendere percorsi formativi innovativi e sviluppare nuove idee imprenditoriali. La green e circular economy rappresenta la mission che dobbiamo perseguire per garantire un futuro alle prossime generazioni”.

Sono stati presentati quindi una serie di contributi da parte dei responsabili del progetto e dei partner coinvolti, introdotti dal prof. Roberto Frassine, presidente Assocompositi ed EuCIA (European Composites Industry Association) che ha affrontato, tra l’altro, l’argomento dei materiali compositi all’interno dell’economia circolare, “Il progetto MARLIC è un ottimo esempio di come un distretto industriale ad alta vocazione all’innovazione si prepara con professionalità e lungimiranza ad affrontare le sfide del futuro. La sostenibilità e la circolarità dei prodotti, declinate nelle loro diverse forme, saranno i trend dei prossimi anni per quali la politica e la società esigeranno delle risposte. È evidente che la Regione Marche ne è consapevole e si prepara a dare il suo contributo”

Il prof. Enrico Marcantoni di UNICAM, responsabile scientifico del progetto, ha sottolineato l’importanza del percorso compiuto “Ringrazio tutti i colleghi docenti ed il personale amministrativo che hanno lavorato con impegno e serietà nel mettere in sinergia importanti realtà imprenditoriali ed enti di ricerca, che lavoreranno a Camerino e daranno non solo soluzioni innovative per le aziende, ma anche importanti opportunità lavorative, di formazione e di crescita per i giovani, con conseguenti positive ricadute per lo sviluppo del nostro territorio.”

Ed infine l’intervento da parte dell’ing. Vincenzo Castorani, HP Composites, capofila del progetto, che ha sottolineato l’importanza di una struttura come il MARLIC a servizio dello sviluppo sostenibile e della competitività delle imprese.
 “Il MARLIC offrirà un ambiente in cui ricercatori ed esperti industriali potranno lavorare insieme mettendo in comune competenze e conoscenze trasversali e complementari. Questa sinergia virtuosa tra Accademia e Industria permetterà di affrontare con coraggio e perseveranza le sfide dei mercati globali consentendo alle imprese di tradurre le scoperte scientifiche in prodotti e processi commercializzabili. Il laboratorio MARLIC sarà una risorsa preziosa per il territorio marchigiano, stimolando innovazione e competitività diventerà presto un riferimento nazionale ed internazionale per i materiali compositi sostenibili e contribuirà a rafforzare l’immagine della regione Marche come regione di eccellenza nel campo dell’innovazione e della responsabilità sociale”.
Marlic 3



Perché dormiamo? Perché il sonno è uno strumento necessario per il benessere del nostro cervello. Lo studio del professor Michele Bellesi, professore associato presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, sta portando avanti un progetto per la valutazione dell’uso del sonno e dei sogni come strumento per studiare lo stato di salute mentale, con particolare attenzione, in questo caso, alla popolazione del cratere.

Bellesi è un eccellente esempio di “rientro dei cervelli” a Unicam: dopo aver conseguito il dottorato di ricerca ha lavorato al Center for Sleep and Consciousness dell’Università del Wisconsin-Madison, per proseguire poi la sua attività di ricerca all’Università di Bristol, in un team di fama internazionale.

Tema, quello del “rientro dei cervelli” che il Rettore dell’Università di Camerino Claudio Pettinari sottolinea con particolare enfasi, mettendo l’accento su quanto l’ateneo stia investendo nel campo della ricerca: “È una grandissima soddisfazione: le nuove forze che stiamo reclutando in Unicam in quest’ultimo anno sono testimonianza del nostro impegno nella ricerca. Tantissimi giovani: sono rientrati dei cervelli come il professor Bellesi, abbiamo trovato persone di grande valore. Voglio ricordare anche che stiamo facendo seminari multidisciplinari sul diritto al lavoro e sulle nuove tecnologie. Più in generale abbiamo cercato di rinnovare il nostro ateneo attraverso quella ‘impollinazione’ che può provenire da persone che vengono da altri atenei o da altre esperienze, magari condotte all’estero”.

red.

I risultati di una corposa raccolta di relazioni scientifiche sui disturbi del sonno della donna - pronta per la pubblicazione sulla rivista scientifica Maturitas - e sui conseguenti rischi biologici, saranno presentati a Roma il 6 aprile p.v. durante i lavori del Convegno Nazionale Italia Sonno 2019. Alcune anticipazioni. Il sonno della donna è più fragile di quello dell’uomo, vulnerabile alle mille sollecitazioni ambientali, al richiamo della prole e divorato dalle molteplici richieste di caregiving (prendersi cura). Così “dorme” la donna, preparandosi al suo innato multitasking, con un orecchio vigile, attento ai rumori ed ai risvegli dell’ambiente domestico, un po' come i delfini che dormono e vegliano insieme con due diverse metà del loro cervello. L’insonnia si sa, è declinata al femminile ed è sorella dell’ansia e della depressione. Se una donna sana in gioventù, nella prima parte del suo ciclo riproduttivo, presenta meno rischi biologici di patologie organiche del sonno quali le apnee notturne o i disturbi del movimento sonno-relati, questo cambia in epoche particolari della vita quali la gravidanza o la menopausaGli ormoni femminili infatti influenzano in maniera significativa la continuità e l’efficienza del sonno notturno, le sue capacità ristorative e di protezione nei confronti delle malattie cardio-cerebrovascolari, nonché del declino cognitivo. In gravidanza per esempio il sonno è esposto a rischi specifici quali, con l’aumento del peso, il russamento e le apnee della gestante con il possibile sviluppo di ipertensione gravidica, condizioni che espongono ad un parto pretermine ed assistito, con deleterie conseguenze sul benessere materno-fetaleUn’altra patologia in gravidanza spesso responsabile dell’insonnia materna è quella delle “gambe senza riposo”, legata alla carenza di ferro e di altri fattori neurotrofici propri di questa fase e che tanto impatta non solo la continuità del sonno materno, ma anch’essa il benessere materno-fetale, inducendo alterazioni cardiovascolari che rappresentano altrettanti fattori di rischio nell’ambito della gestazione. E che dire poi del puerperio e delle alterazioni umorali della neomamma che un sonno inadeguato per le nuove sollecitazioni della prole non protegge e spesso consegna al maternity blues (sindrome del terzo giorno), se non alla psicosi puerperale con i noti rischi per sé e per la prole? La menopausa invece rappresenta un ulteriore periodo di vulnerabilità biologica, in cui la brusca caduta degli ormoni riproduttivi modifica la distribuzione del peso corporeo e conferisce alla donna un rischio biologico di disturbo respiratorio simile a quello dell’uomo

Negli ultimi tempi alcuni importanti esperti italiani di malattie del sonno hanno concentrato i loro studi e ricerche proprio sulle differenti patologie del sonno in menopausa e la loro ripercussione su emotività ed umore, capacità cognitive, benessere psicofisico, rischio cardio e cerebrovascolare e, ancora una volta, di comparse e mantenimento delle “gambe senza riposo” con il rischio ipertensivo e di comorbidità psichiatrica ad esso connessi. Le diverse relazioni degli esperti sono state raccolte e revisionate in un lavoro unitario che sarà pubblicato a breve sulla nota rivista scientifica internazionale Maturitas e presentate a Roma il prossimo 6 aprile durante i lavori del Convegno Nazionale Italia Sonno 2019.

“In questa raccolta è chiaramente emerso che nella menopausa la stima della depressione associata ad insonnia cronica si attesta su valori superiori all'80%” - dichiara la Prof.ssa Rosalia Silvestri del Centro Interdipartimentale per la Medicina del Sonno di Messina , tra gli esperti chiamati ad intervenire al Convegno - “ quella dell'insonnia associata a sintomi vasomotori (vampate) al 70%, l'OSA (apnee morfeiche) intorno al 3%, con un aumento di rischio di ipertensione del 40%. La percentuale della RLS (gambe senza riposo) - conclude la prof. Silvestri  in menopausa si aggira tra il 15-20%, mentre il dato epidemiologico relativo a tutte le donne è inferiore al 4%!”.

Gli organizzatori di Italia Sonno 2019, la pneumologa Dott.ssa Loreta Di Michele e il neurologo Sergio Garbarino,, in questa VIII edizione, hanno voluto affrontare uno degli aspetti più universali e sottovalutati “ Il sonno: un terzo della nostra vita”. “Nonostante l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecnologiche della nostra società continuiamo a sottovalutare l’enorme rilevanza di un sonno di buona quantità e qualità per nostro il benessere, salute e durata della vita” - dichiara il Dott. Garbarino - “Sconfiggere questa sorta di amnesia culturale collettiva rappresenta l’obiettivo del mondo scientifico e del nostro convegno”. “ La Dott. ssa Loreta Di Michele: “ Da anni con Italia Sonno ci impegniamo con fatica a diffondere al grande pubblico informazioni scientifiche sul sonno e sull’importanza fondamentale che ricopre nella nostra vita; disturbi del sonno di genere e parasonnie sono solo alcuni dei temi che affronteremo con i massimi esperti chiamati ad intervenire. Ci auguriamo che anche questa volta i media ci aiutino nella nostra missione!”

È partita su www.nextequity.it la campagna di raccolta capitali per Biovecblok, spin-off dell’Università di Camerino che ha inventato un rivoluzionario insetticida naturale e che ora punta dritto al mercato. La presentazione, ospitata nella sede di Simonelli Group, a Belforte del Chienti (Mc), ha messo in luce le energie in campo in un territorio che non si ferma di fronte alle difficoltà del terremoto ma anzi rilancia, sostenendo i suoi migliori talenti. Gianluca Pesarini, presidente di Confindustria Macerata, ha parlato di una “filiera che ben rappresenta l’evoluzione che deve avere questo territorio”, mentre il rettore di Unicam, Claudio Pettinari, ha messo l’accento sull’importanza di investire sulla ricerca di base per trasformarla in ricerca applicata e in sviluppo. E lo strumento per far crescere questo progetto è anch’esso ad alto tasso di innovazione: Next Equity Crowdfunding Marche è la società di Civitanova che dopo aver lanciato con successo Synbiotec, altra realtà nata in seno ad Unicam, ha selezionato Biovecblok per la nuova campagna: “Biovecblok ha già ricevuto riconoscimenti internazionali e l’attenzione di multinazionali – ha detto Domenico Formica di Next Equity - ora ha bisogno di soci finanziatori per crescere”. Il supporto tecnico alle operazioni sarà garantito da Banca Macerata, rappresentata oggi dal responsabile Area Finanza Roberto Chientaroli. La validità del progetto è stata sottolineata anche dal padrone di casa, Nando Ottavi, presidente di Simonelli Group; era presente anche il sindaco di Belforte del Chienti, Roberto Paoloni, che ha dato la sua disponibilità per ospitare attività di sperimentazione. Tra gli intervenuti anche Paolo Carlocchia, presidente dei Giovani Imprenditori Confindustria Macerata, Vincenzo Tedesco, direttore generale di Unicam, Michela Centioni di Next Equity e il professor Guido Favia dell’ateneo camerte.

Il team di Biovecblok, rappresentato da Claudia Damiani e Aurelio Serrao, ha fornito i dettagli di questa tecnologia. Con oltre 10 anni di esperienza nel settore, i ricercatori hanno sviluppato dei composti naturali in grado di combattere con altissima efficacia insetti, come le zanzare, responsabili della trasmissione di malattie soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Si tratta di prodotti non tossici per l’uomo e per l’ambiente che potranno aiutare governi, comunità e singoli cittadini di tutto il mondo a proteggere la salute delle persone e ad assicurare una migliore qualità della vita attraverso processi sostenibili, ad impatto ambientale zero ed economicamente vantaggiosi.

Biovecblok Dimostrazione

Le malattie trasmesse da zanzare provocano ogni anno almeno un milione di morti nel mondo, affliggendo in particolar modo le popolazioni dei paesi in via di sviluppo. Per questo motivo tali insetti sono considerati i killer più pericolosi del pianeta. Il mercato mondiale associato al controllo delle zanzare vettrici è stimato ad oltre 35 miliardi di dollari. Oggi i principali strumenti di controllo utilizzati, gli insetticidi, oltre a risultare tossici per l’uomo, stanno diventando inefficaci a causa dell’insorgere di resistenze nell’insetto; da qui la forte esigenza di strumenti di controllo innovativi.

L’obiettivo di Biovecblok è la titolarità di brevetti che verranno concessi in licenza ad aziende di settore per la produzione industriale. I brevetti sono in fase di approvazione negli Usa; l’idea è di estenderli a Cina, Brasile, India e paesi dell’Africa Sub-Sahariana, puntando poi ad una protezione globale. Inoltre, è già in fase di allestimento a Muccia un Centro di ricerca unico nel suo genere, dove verrà ricreato l’ambiente naturale degli insetti per le attività di studio e sperimentazione.

Biovecblok ha già ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il terzo posto al Global Social Venture Competition (World Final 2017), promosso dalla Haas School of Business dell’Università di Berkeley California e la menzione speciale al Premio Marzotto 2016; con il progetto Atlas figura tra i vincitori del concorso E-Capital 2016.

Presentazione Formica e relatori

La campagna avviata da www.nextequity.it punta a raccogliere un massimo di 1 milione e 100mila euro (con equity distribuita pari al 25% e un investimento minimo di 2000 euro) e sarà attiva fino al 4 ottobre 2018. Ulteriori dettagli sono disponibili su www.nextequity.it.

presentazione Biovecblok gruppo

Biovecblok Presentazione Claudia Damiani

 

Da una ricerca Unicam al via alla prima sperimentazione con cannabinoidi su

Camerino, 5 aprile 2016 – Ancora un successo per la ricerca UNICAM. E’ stata diffusa nei

giorni scorsi infatti la notizia che sulla base dei risultati ottenuti da uno studio coordinato

dal Dr. Massimo Nabissi del gruppo di ricerca di Patologia Generale ed Immunologia

diretto dal Prof. Giorgio Santoni, docenti della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti

della Salute di Unicam, la OWCP (One World Cannabis Pharmaceutical), un’azienda

farmaceutica biotech israelo-americana ha deciso di avviare la prima sperimentazione al

mondo con cannabinoidi su pazienti affetti da mieloma multiplo, in collaborazione con il

Sheba Academic Medical Center.  

Il lavoro, nato da un progetto iniziato nel 2013 dal gruppo di ricerca UNICAM in

collaborazione con i professori Pietro Leoni e Massimo Offidani della clinica di Ematologia

degli Ospedali Riuniti di Ancona, aveva l’obiettivo di verificare se nei pazienti con mieloma

multiplo fossero espressi nelle plasmacellule tumorali recettori cannabinoidi e quindi

verificare se tali cellule potessero essere bersaglio dell’azione dei cannabinoidi.

“Dopo l’autorizzazione del Comitato Etico, sono stati reclutati i pazienti che hanno firmato

il consenso informato – ha dichiarato il Dr. Nabissi – ed abbiamo quindi iniziato la

sperimentazione con lo scopo principale di verificare se il trattamento combinato di

Cannabidiolo (CBD) con un farmaco attualmente utilizzato nella terapia del mieloma

potesse dare un maggiore effetto citotossico in  cellule tumorali mielomatose e se l’utilizzo

del CBD fosse in grado di ridurre la dose del chemioterapico”.

Il lavoro è stato pubblicato nel 2015 su “International Journal of Cancer”, prestigiosa

rivista scientifica internazionale in ambito oncologico. Sulla base dei dati emersi in questa

pubblicazione, la biotech OWCP ha deciso di iniziare il primo studio al mondo su pazienti

affetti da mieloma multiplo, utilizzando la combinazione dei farmaci sperimentata dai

ricercatori Unicam.

“Si tratta ovviamente di una grande soddisfazione – ha proseguito il Dr. Nabissi – sia per

noi che per l’intero Ateneo, dal momento che non tutti i lavori di ricerca in ambito

sperimentale riescono a raggiungere un’applicazione clinica”.

“Vorrei comunque sottolineare – ha ribadito il Dr. Nabissi – la sostanziale differenza tra il

concetto di cannabis terapeutica e quello dell’uso ricreativo, tematica su cui ultimamente si

dibatte molto. L’utilizzo per uso terapeutico significa che noi ricercatori testiamo composti

purificati dalla pianta di Cannabis sativa e utilizziamo i singoli composti in combinazione

con le attuali terapie farmacologiche. Non si tratta dunque di pubblicizzare un uso

ricreativo che è attualmente proibito per legge. Questi due aspetti non vanno

assolutamente confusi”.

“Comunque, ha proseguito il Dr. Nabissi, l’uso dei cannabinoidi è ormai stato considerato

efficace in diverse patologie, che vanno dal dolore cronico (oncologico e non), come anti-

emetico, per  ridurre il vomito (es. nei pazienti soggetti a chemioterapia) anti-

anoressizzante nello stimolazione dell’appetito (in pazienti affetti da cachessia e/o

anoressia), in alcune forme di glaucoma e nella Sclerosi Multipla. Inoltre la ricerca in

campo oncologico, sta ormai avviandosi alla fase clinica, in quanto un primo studio sull’uso

dei cannabinoidi in combinazione con chemioterapici è in corso in pazienti affetti da

glioblastoma multiforme. Ed anche in questo settore oncologico, il nostro gruppo di ricerca

ha contribuito con diverse pubblicazioni scientifiche, che hanno permesso di valutare

l’effetto terapeutico del CBD nel glioblastoma”.

Questo lavoro ed il successo che ha ottenuto rappresentano una ulteriore conferma

dell’eccellenza della qualità della ricerca scientifica Unicam, riconosciuta anche a livello

internazionale.

Il 21 marzo in ogni sede delle università italiane, statali e non statali, si terranno incontri e dibattiti pubblici per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell’alta formazione per il futuro del Paese. Verranno discusse e raccolte idee e proposte da consegnare al Governo in un documento di sintesi unitario redatto dalla conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI). “Quanto è importante la ricerca scientifica per lo sviluppo di un Paese? Quale ruolo rivestono le Università per il Paese?

Perché investire nella ricerca scientifica significa investire nel futuro del Paese?

Perché senza ricerca non ci sono innovazione e sviluppo? Unicam aderisce all’iniziativa voluta dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – afferma il Rettore Prof. Flavio Corradini rispondendo a questi ed altri interrogativi con una serie di incontri nelle città di Camerino, Matelica, San Benedetto, Ascoli Piceno. Vi invitiamo pertanto a partecipare, il 21 marzo, il primo giorno di primavera per parlarne insieme a noi e confrontarci sul perché la ricerca è fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese. Insieme ai Prorettori, al Direttore Generale, ai direttori delle Scuole, ai ricercatori e agli studenti vi aspettiamo nelle piazze delle città sedi Unicam”

Dal 2008 il sistema universitario italiano è soggetto a tagli lineari e progressivi delle risorse. Una scelta politica trasversale che, in coincidenza con la crisi globale e l’adozione di una radicale riforma organizzativa, si è tradotta in tagli superiori al 13% del totale quando la media nel settore pubblico è stata ad oggi del 5%.  Ma non solo. I tagli continui al fondo di finanziamento ordinario, l’assenza di un convinto investimento pubblico e privato nella ricerca e nell’alta formazione universitaria hanno significato l’impossibilità di reclutare studiosi giovani e meritevoli, il congelamento delle carriere e delle opportunità di crescita professionale, una condizione retributiva che disincentiva i migliori a restare e allontana i giovani talenti, l’indebolimento del già precario e fragile diritto allo studio che sta riducendo iscritti e laureati.

Ciò nonostante, il valore e la competitività scientifica delle nostre università è rimasta forte. E uniche tra le amministrazioni pubbliche le università sono finanziate sulla base dei costi standard e degli esiti delle valutazioni scientifiche.  La società e l’opinione pubblica di tutto questo sanno poco. Non esiste sufficiente consapevolezza del valore, per il Paese, delle sue Università, anche rispetto al confronto internazionale, nonché del rischio di mettere, seriamente e definitivamente, in crisi un sistema che, nonostante tutto, continua a funzionare.

Per questo occorre invertire la rotta e insieme, a partire dagli appuntamenti del 21 marzo 2016, costruire la nuova primavera della ricerca e dell’università italiana.

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo