Un flash mob contro il coprifuoco.
Anche San Severino ha aderito alla protesta che Fratelli d'Italia e Gioventù Nazionale hanno organizzato in diverse citta italiane per manifestare contro le restrizioni serali.
"Riteniamo il coprifuoco - scrivono in una nota - una manovra insensata e fortemente lesiva per le attività economiche".
Alla manifestazione hanno preso parte, oltre alla coordinatrice locale di FdI, Tiziana Gazzellini, e al coordinatore cittadino di Gioventù Nazionale, Leonardo Simoncini, anche il responsabile provinciale Massimo Belvederesi e il consigliere Regionale Pierpaolo Borroni.
Nelle ultime settimane, sempre sul tema del coprifuoco, San Severino era salita alle cronache nazionali per il ricorso vinto da un giovane di Pioraco assistito da uno studente di Giurisprudenza settempedano, Marco Dialuce.
Era stato proprio il 23enne a sottolineare “l’incostituzionalità” della norma secondo la quale il suo coetaneo era stato multato per essere andato a trovare la fidanzata dopo l’una di notte.

GS
Continua a restare alta l'attenzione e la discussione a San Severino Marche sul tema della riqualificazione dei giardini cittadini. Un dibattito che vede ora la presa di posizione anche del Circolo di Fratelli d'Italia.

"Da giorni i giardini comunali "G. Coletti" di San Severino Marche, in particolare il chiosco al suo interno, sono al centro della polemica cittadina - si legge in una nota - Apprendiamo che l'Amministrazione Comunale ha avviato il bando per la riqualificazione della zona, compreso l'allargamento del chiosco, per una spesa complessiva di circa 230.000 euro (Determina 635 del 13/08/2020). Veniamo a conoscenza, inoltre, che il progetto è stato affidato ad un architetto, la cui professionalità non è assolutamente messa in discussione, di fuori città. Pertanto, non trovandoci noi nelle sedi istituzionali, da cittadini settempedani ci rivolgiamo al Sindaco, la cui parola è la "sola a valere", chiedendo quali siano le motivazioni che hanno portato alla scelta di abbattere una struttura funzionante, alla quale basterebbe un adeguamento. Fratelli d'Italia ritiene che una tale cifra di denaro sarebbe potuta confluire in programmi di pubblica utilità, quali il completamento di progetti mai terminati (uno fra gli altri la pista ciclabile del rione San Michele), sistemazione della toponomastica carente e talvolta ingannevole nelle frazioni, che crea problemi logistici anche in situazioni emergenziali, individuare forme di sostegno economico alle attività commerciali locali penalizzate dalla crisi dovuta al Covid-19, realizzazione di impianti necessari alle associazioni locali, con particolare riferimento alla mancanza di luoghi di allenamento per le numerose società sportive.  Il nostro interrogativo verte anche sulla scelta di affidare il progetto, ancora una volta, ad un professionista non settempedano. A San Severino manca personale competente per progettare una riqualificazione pubblica?"

f.u.

"Richieste di accesso ad atti disattese, atti non ufficializzati, voci, indiscrezioni, progetti e movimenti sono una indegna rappresentazione dell’impegno di questa amministrazione nell’affrontare un tema tanto delicato. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, negarsi ancora è a questo punto inaccettabile".

E' di nuovo polemica sul caso della nuova scuola Luzio. Centrosinistra per San Severino e circolo Fratelli d'Italia, due forze politiche diamteralmente opposte, hanno trovato una convergenza nel sottolineare "ancora una volta il comportamento inadeguato e irrispettoso dell'amministrazione Piermattei nell'affrontare un tema tanto delicato".

Lo scorso anno Francesco Borioni del Centrosinistra aveva organizzato una assemblea pubblica per parlare della nuova scuola che, si vociferava e lo si crede tuttora, sarebbe stata realizzata nella zona pianeggiante che precede la frazione di Cesolo, in piena periferia. Questa scelta non aveva visto d'accordo la maggior parte delle forze politiche di minoranza ad eccezione del solo Massimo Panicari del centrodestra.

"Pur più volte sollecitata a gestire in maniera più limpida e aperta la questione - scrivono ora FdI e Centrosinistra - con il coinvolgimento delle minoranze e dei cittadini, l'amministrazione prosegue col suo modus operandi, inaccettabilmente. Perché qui si tratta di affrontare un percorso che va a tracciare le vie di sviluppo di una comunità, il suo impianto sociale, economico, urbanistico. La scuola è uno dei poli gravitazionali attorno a cui si muove la comunità, con i suoi equilibri delicati. La collocazione di questo organo pulsante nell’ambito del tessuto urbano e comunale non è un fattore di secondaria importanza. Il sindaco ci scrive 'non si ritiene opportuna l’eventualità di discutere l’argomento in una pubblica assemblea' e ancora che 'il progetto esecutivo… sarà condiviso con le Istituzioni scolastiche… si instaurerà un confronto anche con i componenti della minoranza'. Ma quando? Quale minoranza è stata coinvolta?". Nel corso dell'assemblea organizzata da Borioni infatti, il sindaco aveva assicurato che non era stata presa alcuna decisione e che si stavano solo valutando diverse opzioni. Ma da allora non se n'è più parlato anche se non sembra che l'amministrazione se ne sia stata con le mani in mano. Un'idea progettuale c'era: "Dove sono le valutazioni fatte? Cosa è stato preso in considerazione, quali opzioni sono state considerate fattibili e quali no? Perché, diciamocelo, qualcuno avrà lavorato per questo, no? E dove sono i risultati di questo lavoro? Sicuramente - aggiungono - nella formulazione di una strategia, a seguito di una progettazione di fattibilità tecnica e economica, l’amministrazione avrà interloquito con altre istituzioni, ed in che maniera ci si è rapportati con le istituzioni coinvolte? In quali termini, per cosa? Perché tanto riserbo? Perché in una tal questione mica si tratta di essere discreti, in democrazia vige l’obbligo di restituire con chiarezza, trasparenza e onestà il proprio operato ai cittadini, tanto più quando questi richiedono a gran voce di essere informati".  

g.g.

 

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