Di questi, circa 80 grammi erano purissimi e ancora "in sasso", mentre la restante parte era già stata divisa in dosi. Venduta sul mercato, avrebbe fruttato circa 8000 euro. L’idea del fermato era quella di rifornire il territorio in occasione della notte dell’ultimo dell’anno.
Nello stesso ambito i Carabinieri, subito prima di Natale, hanno denunciato a piede libero un altro giovane settempedano di circa trent'anni, reo di aver coltivato in una serra, nella sua abitazione, una dozzina di piante di marijuana. È stato denunciato per produzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre le piante sono state sequestrate e sono in corso gli accertamenti per valutare il coefficiente del principio attivo.
La fuga era stata interrotta da un corriere che aveva assistito all’episodio e, realizzato quanto accaduto, ha bloccato con il proprio furgone il veicolo dei due malviventi costringendoli a scendere e continuare a piedi, fino a quando uno dei due è stato rintracciato poco più avanti e arrestato dai militari di Porto Recanati, mentre l’altro aveva fatto perdere le proprie tracce.
Dopo diversi giorni di ricerche, osservazioni e pedinamenti dei Carabinieri, nella serata di ieri G.M., trentaduenne fermano, è stato arrestato a Porto Sant'Elpidio e portato in carcere a Montacuto in attesa dell’interrogatorio di garanzia, gravemente indiziato come autore materiale della rapina.
red.
Sono questi i motivi per cui i carabinieri della Compagnia di Camerino, ieri pomeriggio, hanno arresto un giovane ventunenne, nato a San Severino e residente a Matelica. J.Z. le sue iniziali.
L'arresto è scattato a seguito di specifici servizi organizzati ad hoc dai militari dell'Arma per trovare il giovane, su cui pendeva l'ordine di esecuzione per la carcerazione, a seguito di più pene.
Al termine della formalità di rito, il giovane è stato portato nella casa circondariale di Fermo dove dovrà scontare il residuo di pena di 4 anni e 9 mesi.
GS
g.g.
Nella notte, nel corso dei i controlli della Tenenza a Falconara, è stato notato un giovane africano passeggiare in piazza Europa, poco prima della mezzanotte. L’uomo, che si era accorto di aver attirato l’attenzione dei militari, improvvisamente ha cambiato direzione, allungando il passo. Così i Carabinieri lo hanno inseguito, riuscendo ad intercettarlo, ancora a piedi, nella vicina via Isonzo. Immediati i controlli sul giovane che è stato ritrovato in possesso di uno spinello contenente hashish ed un involucro della stessa sostanza, del peso complessivo di tre grammi. Una semplice detenzione per uso personale quindi. Eppure l’atteggiamento nervoso dell’uomo non ha convinto i militari che hanno subito attivato controlli più approfonditi scoprendo, attraverso la consultazione delle banche dati di polizia, che sul soggetto spiccava un mandato d’arresto europeo per reati di associazione a delinquere e riciclaggio commessi in Ungheria nel 2015, per una reclusione di anni 8. Sono quindi scattate le manette per il 28enne nigeriano e si è appreso che aveva militato da professionista nel calcio ungherese, dove si era legato a figure criminali di spicco per conto delle quali si era prestato ad una serie di traffici bancari illeciti, godendo anche del buon nome che vantava oltreché dell’alibi da calciatore benestante. Nella notte per lui si sono aperte le porte del carcere di Montacuto, dove resterà a disposizione del Presidente della Corte di Appello di Ancona in attesa delle decisioni dello stato ungherese.
GS
L'operazione è stata portata a termine ieri sera dai militari del Norm di Tolentino: erano circa le 21.30 quando nel piazzale antistante la stazione ferroviaria i carabinieri hanno notato il giovane vagare senza meta, mentre si aggirava con fare sospetto.
I militari, insospettiti dal comportamento del 19enne, hanno deciso di procedere con il controllo: subito lo studente ha tentato di allontanarsi a piedi, ma una volta raggiunto dai carabinieri è stato perquisito. Sono stati così sequestrati 80 grammi di hashish, un bilancino elettronico di precisione e un cellulare.
Il giovane, con precedenti di polizia per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del rito in direttissima previsto per questa mattina.
GS
Tolentino, evade dagli arresti domiciliari e invade il palco per interrompere il sindaco
08 Ago 2019Gaia Gennaretti
I finanzieri del Nucleo Mobile della Compagnia di Macerata hanno tratto in arresto un venticinquenne, residente a Civitanova Marche, ma di origine straniera, per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e proceduto al sequestro di 750 grammi di marijuana. Decisiva si è rivelata l’intensificazione del controllo economico del territorio, soprattutto in zone ritenute “più tranquille” dagli spacciatori. Infatti, nel corso di un servizio di pattugliamento a Monte San Giusto, i finanzieri intimavano l'alt alla autovettura condotta dal venticinquenne. I militari approfondivano il controllo rinvenendo, all’interno del baule dell’autovettura, 750 grammi di marijuana essiccata, di cui 674 grammi erano contenuti in un secchio mentre la restante era contenuta in tre sacchetti di cellophane.
Lo stupefacente, verosimilmente destinato al “mercato” locale, è stato sottoposto a sequestro, mentre il responsabile è stato tratto in arresto e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione conferma il costante impegno della Guardia di Finanza a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, in difesa della salute pubblica.
g.g.
Da tempo i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Jesi erano venuti a conoscenza che una donna pensionata era attualmente una delle principali spacciatrici di cocaina sulla piazza di Jesi.
Approfonditi gli accertamenti, i militari hanno scoperto che effettivamente una donna di 64 anni italiana di origini albanesi, gestiva - al momento – buona parte dello spaccio su Jesi.
Dopo vari servizi di appostamenti e pedinamenti, avendo riscontrato un particolare andirivieni dall’abitazione della donna, ritenendo fondato motivo che lei potesse detenere una notevole quantità di cocaina, i carabinieri hanno fatto irruzione nel suo appartamento, dove, all’interno della camera da letto, nascosti sotto il cuscino del letto, sono state rinvenute numerosissime dosi di cocaina termosaldate pronte per essere spacciate.
Continuando l’attività di ricerca, gli operanti hanno scoperto ulteriori dosi, nonché un altro pezzo di droga ancora da confezionare, per un peso complessivo di oltre 60 grammi.
La donna, V.H., 64 enne, vedova e nonna di due nipoti, trovata anche in possesso di materiale di confezionamento e bilancino di precisione, per ulteriori approfondimenti è stata condotta in caserma, ove, al termine degli accertamenti di rito, è stata dichiarata in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Da qualche tempo alcuni cantieri aperti tra i comuni di Maiolati Spontini e Castelplanio per il raddoppio della linea ferroviaria Ancona - Roma erano stati fatti oggetto di numerosi furti di gasolio, asportato dalle macchine operatrici lasciate ivi parcheggiate. Così i carabinieri hanno predisposto controlli che alla fine hanno dato i loro frutti. Nella notte tra sabato e domenica, infatti, i militari hanno notato una vettura di colore chiaro, dalla quale sono scesi due uomini, che, dopo aver prelevato taniche e tubi di gomma, si sono diretti verso il cantiere. Raggiunta una macchina operatrice hanno iniziato a rubare gasolio. Così i carabinieri sono intervenuti cogliendo sul fatto i due, un cittadino russo (D.S. di anni 38) ed un cittadino kazako (Y.L.di anni 38), entrambi residenti a Jesi e con precedenti specifici. All’atto del fermo ai due sono stati sequestrati 150 litri di gasolio, appena asportato dalle macchine operatrici. Condotti in caserma i due uomini sono stati arrestati con l'accusa di furto aggravato e sottoposti ai domiciliari.