Le restrizioni previste dal colore arancione della regione non permetteranno l'inaugurazione della Casa della Gioventù “Ugo Betti” di Camerino che si sarebbe svolta sabato prossimo, in concomitanza con la cerimonia per l'apertura del cantiere per la ristrutturazione del Collegio Bongiovanni.
A comunicarlo è l'arcivescovo Francesco Massara che, comunque, rassicura: "Nonostante abbiamo deciso di rimandare la cerimonia a data da destinarsi - dice - , il cantiere partirà comunque il 6 marzo con la sperimentazione del badge per garantire un maggiore controllo circa l’accesso del personale e un sistema avanzato di sicurezza sul lavoro".
GS
A comunicarlo è l'arcivescovo Francesco Massara che, comunque, rassicura: "Nonostante abbiamo deciso di rimandare la cerimonia a data da destinarsi - dice - , il cantiere partirà comunque il 6 marzo con la sperimentazione del badge per garantire un maggiore controllo circa l’accesso del personale e un sistema avanzato di sicurezza sul lavoro".
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Dopo la presentazione via web del Piano Straordinario per la Ricostruzione di Camerino, il gruppo di minoranza Radici al futuro chiede di “allungare i tempi concessi alla cittadinanza per far pervenire eventuali osservazioni alla proposta di PSR”.
Secondo la minoranza, infatti, “otto giorni sono un termine temporale troppo ristretto, considerando i delicati argomenti anche di natura privatistica che interessano determinate scelte e pianificazioni (ad esempio: demolizioni e delocalizzazioni).
Per questo – scrive il capogruppo Gianluca Pasqui - , chiediamo, nell’interesse dei cittadini, di prorogare tale termine al 10 gennaio prossimo e di convocare il Consiglio Comunale non appena evase tutte le osservazioni pervenute, in modo tale da poter approvare uno strumento il quanto più possibile condiviso con la cittadinanza”.
Nella nota inviata al primo cittadino, la minoranza fa riferimento anche alla convocazione della riunione dei capigruppo per discutere del Programma Straordinario della Ricostruzione.
“Malgrado il gruppo consiliare Radici al Futuro sia venuto a conoscenza ufficialmente dei contenuti del PSR solamente sabato scorso 5 dicembre – si legge - , ho risposto senza indugio positivamente alla richiesta del sindaco. Considerata l’importanza dell’argomento, all’incontro parteciperanno, insieme al sottoscritto, anche gli altri componenti del gruppo consiliare “Radici al Futuro”. Auspico – conclude Pasqui - che l’invito a partecipare venga esteso a tutti i componenti dell’assise consiliare”.
GS
Secondo la minoranza, infatti, “otto giorni sono un termine temporale troppo ristretto, considerando i delicati argomenti anche di natura privatistica che interessano determinate scelte e pianificazioni (ad esempio: demolizioni e delocalizzazioni).
Per questo – scrive il capogruppo Gianluca Pasqui - , chiediamo, nell’interesse dei cittadini, di prorogare tale termine al 10 gennaio prossimo e di convocare il Consiglio Comunale non appena evase tutte le osservazioni pervenute, in modo tale da poter approvare uno strumento il quanto più possibile condiviso con la cittadinanza”.
Nella nota inviata al primo cittadino, la minoranza fa riferimento anche alla convocazione della riunione dei capigruppo per discutere del Programma Straordinario della Ricostruzione.
“Malgrado il gruppo consiliare Radici al Futuro sia venuto a conoscenza ufficialmente dei contenuti del PSR solamente sabato scorso 5 dicembre – si legge - , ho risposto senza indugio positivamente alla richiesta del sindaco. Considerata l’importanza dell’argomento, all’incontro parteciperanno, insieme al sottoscritto, anche gli altri componenti del gruppo consiliare “Radici al Futuro”. Auspico – conclude Pasqui - che l’invito a partecipare venga esteso a tutti i componenti dell’assise consiliare”.
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