L'intervento sui criteri di selezione per la scelta del personale nella farmacia comunale di Camerino del professor Francesco Amenta, direttore della Scuola di Scienze del farmaco e dei prodotti della salute di Unicam, e soprattutto un titolo apparso sulla stampa locale, "Unicam contro il sindaco", ha scatenato la reazione del primo cittadino Gianluca Pasqui. "Tutto ciò va contro quello che il sindaco ed il rettore hanno costruito insieme, con il comune e l'università che da tempo viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda – le parole del sindaco - La cosa che più mi meraviglia è che un professore ordinario, che ha una valenza significativa all'interno dell'ateneo, parli con le istituzioni attraverso le pagine di alcuni giornali senza peraltro aver sentito il parere dei rappresentanti, provinciale e nazionale, della categoria interessata. Un' intervista radiofonica e un articolo apparso quando la questione era già stata risolta nelle sedi opportune. Un intervento incomprensibile, fatto fuori tempo e fuori luogo, senza rispettare le regole del gioco che impongono di sedersi insieme e cercare la soluzione migliore per il bene della comunità. Motivo per cui nel corso dell'ultima riunione di giunta ho revocato il bando di selezione che tanto ha fatto discutere. Una vicenda che nasce sostanzialmente da comportamenti del consigliere comunale Andrea Caprodossi che, evidentemente, è sempre più convinto che fare del bene alla città di Camerino significa fare polemica sui giornali – continua Pasqui - Sono stato contento di aver sentito l’intervista sul sito di RadioC1inBlu sia del presidente nazionale (senatore Mandelli) sia del presidente provinciale (il dott. Diomedi) dell'Ordine dei Farmacisti, che hanno espresso la stessa nostra convinzione. Tutti e tre siamo convinti che la farmacia è un bene che non deve esser venduto ma mantenuto, a differenza di quanto ha sempre sostenuto Caprodossi, anche a nome del Pd cittadino, dicendo che la farmacia va assolutamente venduta".

 

 

Con la celebrazione della Messa Crismale, in una cattedrale di Camerino gremita di giovani “cresimandi” provenienti dalle parrocchie della diocesi, l'arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro ha aperto i riti della Pasqua. Proprio ai ragazzi presenti, che “rappresentano le comunità da cui provengono”, mons. Brugnaro ha rivolto il suo primo saluto, invitandoli “in questo giorno particolare” a vivere un autentico, profondo momento di unità e di fraternità intorno al Signore Gesù.

ragazzi

 

“Cristiani non si nasce, ma bisogna diventarlo – ha continuato l'arcivescovo – lasciandosi istruire dallo Spirito Santo, che “istruì” Gesù sulla sua missione: essere a servizio del Padre e degli uomini suoi fratelli”.

 sacerdoti oli

Nel giorno in cui la Chiesa ricorda l'istituzione del sacerdozio l'arcivescovo Francesco Giovanni, rivolgendosi ai sacerdoti, li ha esortati a “riscoprire il Concilio Vaticano II”, secondo l'invito di papa Francesco, abbandonando, nello spirito di un'autentica “conversione ecclesiale” la logica del “si è sempre fatto così”, a mettere i laici nella condizione di partecipare attivamente alla vita e alla missione della Chiesa, “soprattutto se guardiamo le nostre forze di preti e il nostro numero”, ad aiutare tutti, soprattutto i giovani, “a coltivare la fede con la Parola di Dio”. “Non tiriamo in ballo giustificazioni (età, fatica, numero) – ha concluso mons. Brugnaro - che piuttosto che mettere in evidenza le reali nostre difficoltà rivelano che nel nostro animo s’è posata la polvere d’una certa stanchezza o disperazione che ingiustamente facciamo ricadere sulla Parola di Dio, sulla Chiesa, sui tempi, sulla ragione identitaria della nostra missione di preti. Mai: né perché vecchi, né perché ammalati, né perché pochi smetteremo di essere un riferimento di Cristo e a Cristo Salvatore nella sua Chiesa”. Momento particolare della celebrazione la benedizione dell'olio degli infermi, dell'olio dei catecumeni e del crisma, olio misto a profumo utilizzato per l'unzione nel Battesimo, nella Cresima e nell'Ordine Sacro, consegnati al termine del rito ai vicari foranei.

benedizione oli

Infine, il ricordo degli anniversari di sacerdotali, dei sacerdoti infermi e dei sacerdoti che nel corso dell'anno “ci hanno lasciati per celebrare la liturgia nel Paradiso”.

Anniversari sacerdotali

10 Don Antonio Malagisi (14 maggio), Don Noel Capadngan (2 settembre),

P. Giacomo Rotunno, O.F.M. Cap. (16 dicembre)

15 Don Daniele Cogoni (26 maggio)

20 Don Bruno Bua (13 luglio)

30 P. Igino Ciabattoni (25 febbraio)

40 P. Gianni Pioli (25 settembre)

45 P. Mario Riccitelli (14 marzo), Abate Luigi Rottini (27 marzo), Don Gilberto Spurio (14 agosto).

50 Mons. Luigi Verolini, Secondo Orazi, Ottaviano Tordini (19 marzo)

Don Sauro Venanzoni (3 luglio),

Card. Edoardo Menichelli (3 luglio)

p. Tommaso Bellesi, O.F.M. Cap. (23 ottobre).

55 p. Giovanni M. Leonardi, O.F.M. Cap.,

Don Pacifico Marinà (29 giugno),

Don Nazzareno Binanti (3 luglio), Don Candido Pelosi (13 agosto),

P. Michael Joseph Farrell (20 agosto).

60 p. Giuseppe Concetti, O.F.M. (29 giugno),

Don Umberto Silla (15 agosto).

65 Don Lino Valeri (29 giugno)

70 Don Luigi Angeloni (29 giugno).

Sacerdoti infermi

Don Lino Valeri, Don Umberto Silla, Don Raimondo Monti, Don Luigi Silenzi, Don Alberto Crovetti, Don Franco Altobelli, Don Ulderico De Ales, Don Egidio De Luca, Don Ermenegildo Cicconi, Don Giuseppe Giaché, Don Luigi Pistoni, Don Giovanni Traversi.

Defunti dell’anno

Don Pietro Furiassi (25 maggio 2015), Don Cesare Grasselli (23 agosto 2015), Don Luigi Cardarelli (17 novembre 2015).

 

libro

Stava raggiungendo Camerino probabilmente per spacciare droga nella serata della movida universitaria, ma è incappato in un controllo dei Carabinieri ed è finito in manette. Si tratta di giovane disoccupato di Montecosaro, Federico Adami, 21 anni, trovato in possesso di una busta in cellophan, che aveva nascosto nelle parti intime, contenente 20 ovuli di hashish del peso di 10 grammi l’uno e altri cinque grammi di marijuana, che sono stati sequestrati. La successiva perquisizione domiciliare in casa del giovane ha portato alla scoperta di un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi ed un’agenda con vari nomi e numeri. Per il 21enne sono scattati i domiciliari. Ulteriori approfondimenti hanno fatto convergere le attenzioni verso un altro giovane, Leonardo Gaudenzi, 22enne di Montegranaro, conoscente dell’arrestato, ritenuto essere il fornitore della droga. Sospetti fondati perchè in un fondo agricolo di proprietà della famiglia del giovane, i militari hanno rinvenuto 11 sacchetti sottovuoto contenenti 510 ovuli di hashish, 19 panetti della stessa sostanza, un bilancino di precisione, alcuni telefoni cellulari e materiale per il confezionamento delle dosi. Anche per lui sono scattati gli arresti domiciliari.

 

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Comune di Camerino sotto scacco. Da alcuni giorni nella città ducale non si parla che della bufera che sta colpendo il sindaco Gianluca Pasqui e il suo vice Roberto Lucarelli. Al punto che i consiglieri di minoranza, con un comunicato congiunto, hanno chiesto la convocazione urgente dell'assise comunale per avere chiarimenti sulla vicenda. A ciò si aggiunge la questione della farmacia comunale, dove – a detta del segretario Pd Andrea Caprodossi - “il criterio di valutazione del bando per l'assegnazione di posti di lavoro prevede quale requisito ai fini della selezione l'offerta di onorario più vantaggiosa”. Tanto che lo stesso Caprodossi parla di “farmacisti in saldo”, in ciò sostenuto anche da una nota del presidente provinciale dell'Ordine dei Farmacisti di Macerata Luciano Diomedi.

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Alla nota il sindaco Pasqui decide di rispondere con il seguente comunicato:

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Macerata – già consigliere nelle fila del Partito Democratico al Comune di Fermo - fa politica o persegue il bene della categoria che rappresenta? Non posso esimermi dal porre questa domanda dopo che ieri il presidente Diomedi ha mandato alle redazioni dei media locali un comunicato intorno alle ore 15,30, scrivendo in quelle stesse righe di aver inviato anche una lettera al sindaco e di non aver ricevuto ancora risposta. Peccato che quella lettera è arrivata in Comune, tramite PEC, alle ore 16,07 dello stesso giorno. Quindi ben oltre l’orario dell’invio del comunicato stampa e, soprattutto, in un lunedì pomeriggio quando il Palazzo Municipale è chiuso. Quando avrei dovuto rispondergli? O, forse, avrei dovuto avere la palla di vetro e preparare una risposta prima che mi venissero formulate le domande? Rilevo che l’intervento del presidente dell’Ordine dei Farmacisti è stato sollecitato, come si legge in articoli di stampa, anche da un consigliere comunale (ovviamente del PD e che ha talmente a cuore la Farmacia Comunale da volerla vendere). Intendo andare a fondo di questa vicenda e mi riservo ulteriori decisioni a tutela dell’istituzione che rappresento. Questa mattina, inoltre, ho cercato un appuntamento con il presidente nazionale dell’Ordine dei Farmacisti per segnalare l’accaduto.

In merito al bando contestato dall’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Macerata, infine, ricordo che la mia porta è sempre aperta. Sono pronto al dialogo e al confronto in qualsiasi momento, non ho alcun problema a fornire tutte le spiegazioni necessarie e, eventualmente, neanche a rivedere alcune decisioni. Tutto questo, però, nelle sedi istituzionali e non sulle pagine dei giornali, tanto care ai miei consiglieri di minoranza e ai loro amici.

Di sicuro non volevano recuperare gli anni di studio persi. Notte movimentata all'Ipia "Ercoli" di Camerino dove ignoti, approfittando del buio, hanno forzato prima una finestra, poi una porta e hanno fatto irruzione nell'edificio che ospita gli studenti dell'istituto professionale. I malviventi hanno messo a soqquadro alcune stanze in cerca di denaro e oggetti di valore, forzando anche i distributori automatici per l'erogazione di bevande e merendine, da cui sono stati trafugati soldi. La scoperta è stata fatta dai bidelli che, all'apertura della scuola, si sono accorti del raid ladresco ed hanno allertato i carabinieri di Camerino che stanno indagando sulla vicenda. Grande sorpresa e stupore anche per gli studenti che, comunque, hanno regolarmente continuato lo svolgimento delle lezioni.

Chiamatela, se volete, '' sindrome da fusione ''.

E' evidente che le '' Unioni Montane '' non funzionano, altrimenti no si capirebbe il perchè di tutta questa corsa alla '' Fusione ''

Camerino e il consiglio comunale hanno respinto la proposta del consigliere Tapanelli di una fusione e per questo i consiglieri di minoranza tornano '' all'attacco '' per precisare quanto segue:  

''Con il presente comunicato, il gruppo consiliare Comunità e Territorio e il consigliere indipendente di minoranza Pietro Tapanelli intendono manifestare tutta la loro preoccupazione riguardo allamancata approvazione dell mozione presentata nell’ultimo consiglio comunale, volta proprio ad aprire un dialogo su un’ipotetica fusione tra alcuni comuni appartenenti all’Unione Montana “Marca di Camerino”.

Come già ampiamente spiegato dallo stesso consigliere presentatore, Pietro Tapanelli, e ribadito dal capogruppo di Comunità e Territorio Fabio Trojani, la mozione non era subitaneamente orientata alla fusione sic et simpliciter, ma indirizzata (testualmente) “ad avviare, anche in sede di Unione Montana, un serio confronto per elaborare una proposta di avvio del processo di fusione”.

Non c’era e non c’è alcuna volontà di imporre niente agli altri comuni né di inglobare altri enti, ma di analizzare seriamente, insieme a tutti gli attori interessati, gli innumerevoli benefici economici e tributari derivanti da un’aggregazione di enti locali, con l’obiettivo finale di creare un comune montano di fondamentamele impatto economico ed elettorale per l’intera Regione Marche. 

Non a caso, a poca distanza dall’approvazione della legge di stabilità per il 2016 che incrementa i vantaggi scaturienti da tali processi, alcuni amministratori lungimiranti hanno accelerato proprio in questa direzione. Dati ufficiali del Ministero dell’Interno, e quindi non opinioni dei singoli consiglieri, dicono che non vi sono solo consistenti contributi per ben dieci anni e notevoli risparmi sulla spesa corrente, ma l’aspetto che dovrebbe far cambiare idea a Pasqui e soci è che c’è anche un importante alleggerimento della pressione fiscale di cui beneficerebbero tutti i cittadini.

Essere pro fusione non significa voler cancellare le realtà locali. Chi dice questo è in malafede e probabilmente non vuole abbandonare la poltrona dove siede da ormai troppo tempo. Essere a favore di tali aggregazioni significa capire le necessità dei territori montani e rilanciare uno sviluppo che rischiamo di vedere sempre più da lontano.

Tutto questo sembra non interessare a questa amministrazione, e a qualche altro grigio politicante montano, rischiando di fare perdere un treno che ora passa molto vicino e che, per essere preso, necessita solo di una volontà politica orientata allo sviluppo di un territorio montano sempre più isolato e martoriato da tagli indiscriminati.''

Andrea Caprodossi, Marco Fanelli, Pietro Tapanelli, Fabio Trojani.

Malore fatale per una donna di 77 anni di Camerino. Luciana Rossi si era recata a San Severino Marche in uno studio dentistico per una normale visita di controllo. Un malore improvviso l’ha colta mentre si trovava nella sala d’attesa dell’ambulatorio, in seguito al quale la settantasettenne ha perso i sensi. A nulla sono valsi i tentativi di rianimarla da parte degli operatori del 118 tempestivamente giunti sul posto dopo l’allarme. Luciana Rossi, vedova Gallareto Alearno, viveva a Camerino e lascia nel dolore il fratello Bruno e la sorella Mirella.

Attimi di paura per un'auto in fiamme in pieno centro a Camerino, in via Favorino, proprio davanti alla sede della Nuova Banca delle Marche.

Per cause in corso di accertamento una Citroen C3 alimentata a gas, con alla guida una donna, insegnante presso il locale liceo, mentre percorreva la via ha improvvisamente preso fuoco.

Immediato l'allarme e l'intervento sul posto dei vigili del fuoco che hanno provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza la zona, scongiurando anche il pericolo di un'eventuale esplosione.

Fortunatamente illesa la conducente, con la via che è rimasta chiusa al traffico per il tempo necessario alla rimozione del veicolo.

 

(Foto Morosi)

autoinfiamme

 

autofiammepompieri

 

c3

Sono state sospese nella zona di Camerino le ricerche di Lorena Di Chiara, l'avvocato montegiorgese 56enne scomparsa dalla sua abitazione ormai da una settimana. Una segnalazione aveva fatto spostare nell'entroterra la task force, ma gli inquirenti, dopo approfonditi accertamenti, hanno ritenuta falsa la segnalazione e così le ricerche sono state sospese, per riprenderle lungo la costa.

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E’ già attiva ed operante a Camerino con base presso il Comando dei Vigili del Fuoco, la task force impegnata nelle ricerche dell’avvocato Lorena Dichiara. Lo spostamento dell’apparato è stato deciso dalle autorità competenti dopo che una signora, residente nella città ducale, ha segnalato ai carabinieri l’avvistamento della 56 enne, della quale non si hanno più notizie da domenica 14 febbraio. La donna ha riferito infatti ai militari della Compagnia di Camerino di aver visto Lorena Dichiara camminare a piedi da sola lungo viale Aldo Moro alle porte della città.

ricerche

Ai militari ha fornito una descrizione dettagliata della persona incontrata, riferita sia ai tratti somatici che all’abbigliamento. La sorella dell’avvocato di Montegiorgio avrebbe confermato quali capi d’abbigliamento e scarpe indossate proprio quelli della descrizione. Le ricerche della Dichiara, allontanatasi in auto una Fiat Punto di colore marrone, si erano dapprima concentrate a Civitanova Alta. Qui infatti l’avvocato aveva effettuato un prelievo al bancomat di un istituto di credito e qui era stato trovato, gettato in una cassetta postale, il suo telefonino.

protezione

Sempre a Civitanova Alta  i carabinieri hanno diffuso il fermo immagine di una telecamera di sorveglianza che ha inquadrato la Punto marrone di Loriana in transito in una via del paese e alcuni testimoni hanno riferito di aver visto la donna, dopo il 14 febbraio, in diverse zone del paese. Ma le segnalazioni sin qui si sono rivelate infondate  Il mistero dunque si fa sempre più fitto intorno al caso, approdato anche in tv 

Che l’Italia è in un derby continuo è cosa nota. Così come è noto che ormai lo sport nazionale è quello dello scontro di posizioni. Dalla politica allo sport, dal vivere comune alle grande questioni, tutto ormai è vissuto come una partita di calcio. E a Camerino, negli ultimi giorni, abbiamo vissuto il paradosso di questa nuova tendenza: lo scontro tra sindacati. Il terreno di gioco è stata la Casa Circondariale di Camerino e il clima in cui si è giocata la partita è stato quello nuvoloso e minaccioso di orizzonti infausti per la stessa struttura penitenziaria.

“La chiusura del Carcere di Camerino – si legge in una nota del sindacato Osapp - risulterebbe enormemente penalizzante per il territorio. La Casa Circondariale di Camerino è entrata a pieno titolo nella fisionomia del tessuto sociale attraverso la visibilità e l'apporto dato alla città come uno dei presidi di legalità necessari, l'indotto creato e lo snellimento delle attività proprie della Polizia Penitenziaria a supporto della Magistratura. Una simile decisione ci farebbe ritornare indietro e non terrebbe conto delle giuste esigenze del personale di mantenere la certezza della propria sede di lavoro, attesa la verosimile mobilità/destinazione del personale verso altre sedi che distano non meno di 80/90 Km”.

e.pi

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