Hanno dimostrato che volere è potere e che, quando le forze si uniscono, a raggiungere un obiettivo che può sembrare lontano si fa meno fatica.
Sono i volontari dell'associazione Anffas Sibillini Onlus che questa mattina hanno tagliato il nastro di un sogno diventato realtà. A Pian di Pieca di San Ginesio, infatti, è finalmente operativa La Casa nel Cuore: la
 struttura che ospiterà attività rivolte a persone con disabilità intellettiva. Una casa che nasce dall’idea di creare una realtà dotata di tutti i sussidi necessari a supportare quotidianamente le persone con disabilità intellettiva: un ambiente protetto, ma non isolato. Non si tratta di un istituto, ma di uno spazio inserito nel contesto della comunità locale. 

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L’entusiasmo di Paola Monaldi nel tagliare il nastro è stato quello di tutti i ragazzi che, come lei, sono stati la spinta, per i propri genitori, a creare qualcosa che resti saldo per il loro futuro.
Un messaggio di speranza per l’intera comunità che questa mattina ha partecipato commossa a questo grande progetto.

460 mq in legno, composti da due piani di cui attualmente è stato completato solamente il piano terra. La casa ha un ampio locale in cui svolgere i laboratori di movimento, un secondo locale per le altre attività laboratoriali più statiche, una stanza relax per gestire i momenti di criticità, un ampio giardino, un orto dove sarà possibile impiantare una serra e una cucina industriale destinati a sviluppare attività di lavoro protetto. I ragazzi di Anffas Sibillini, infatti, stanno già affrontando percorsi propedeutici al lavoro attraverso laboratori pratici finalizzati allo sviluppo di competenze ed esperienze lavorative vere e proprie come quella attualmente in corso all’Azienda Il Salto di Sant’Angelo in Pontano.

Un sogno che è stato realizzato grazie alla complicità di molti e che appena sarà possibile vedrà terminato anche il piano superiore che prevede la realizzazione di
 due appartamenti ad uso residenziale che ospiteranno percorsi di sviluppo dell’autonomia. In pratica, i ragazzi, supportati da personale specializzato, impareranno gradualmente a gestire la propria giornata ognuno secondo le proprie possibilità. 

Presenti all’inaugurazione,
Mario Sperandini dell’Anffas nazionale, gli assessori regionali Loretta Bravi e Angelo Sciapicnetti, il consigliere regionale Luca Marconi, i consiglieri provinciali Deborah Pantana e Tarcisio Antognozzi, insieme al presidente dell’Unione Montana nonchè dell’Ambito 16, Giampiero Feliciotti, l’assessore di San Ginesio, Giordano Saltari, il sindaco di Sarnano Luca Piergentili, Teresa Minnucci di Caldarola e il parroco don Luigi Verolini.

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Molti i donatori a cui si deve questo traguardo: privati, di aziende, associazioni, scuole; La Casa nel Cuore è rientrata tra i progetti finanziati dal Comitato Sisma Centro Italia. 

A loro il ringraziamento di Giuseppe Monaldi che, guardano il cielo sereno di stamattina, ha ringraziato anche l’ex sindaco di San Ginesio, Mario Scagnetti, che fu il primo ad appoggiare questo progetto dopo il sisma.

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”Il progetto vero è il dopo di noi - ha detto Monaldi - che va costruito durante noi. Per questi ragazzi oggi è già domani. Bisognava fare in fretta, bisognava correre e lo abbiamo fatto. Ci siamo riusciti e abbiamo dimostrato che è possibile. Questa parola la dobbiamo ripetere all’infinito. La Casa nel Cuore mette insieme persone che sanno prendersi cura di questi ragazzi e non accudirli”.

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 A rafforzare la tesi dell’importanza delle famiglie dei giovani disabili l’assessore Loretta Bravi, toccata personalmente da questa realtà: “Un momento che va nel segno di ciò che è davvero il sostegno alla famiglia. Vedendo questa realtà dobbiamo chiederci chi è più fragile in una società del genere e dobbiamo soprattutto investire sulla famiglia come risorsa e non sulla famiglia come assistenzialismo. Questa non è solo una casa ma la concezione della vita che ognuno di noi sa dare”.
 

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L’argomento con foto, interventi ed interviste, sarà approfondito ampiamente nella prossima edizione de L’Appennino Camerte.

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Frutto dei tanto discussi Sms Solidali, insieme ad alcuni fondi ricevuti direttamente dal Comune, domani sarà inaugurato il nuovo centro per disabili "Il Girasole". L'appuntamento è alle 11, negli spazi ricavati all’interno del chiostro e dell’ex lazzaretto del santuario di Santa Maria del Glorioso che il Comune di San Severino, dopo il terremoto, ha voluto mettere a disposizione gratuitamente a favore degli ospiti del Centro diurno, completo di nuovi locali destinati al progetto “Dopo di Noi” per le persone con disabilità prive di assistenza familiare.

Dopo un restauro conservativo, eseguito dall’impresa Carlini Olindo, gli ospiti del complesso avranno a disposizione tre camere tutte nuove, per un totale di cinque posti letto. La nuova ala conterà anche una sala polifunzionale con i relativi servizi.

Alla cerimonia del taglio del nastro prenderanno parte il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, l’assessore comunale ai Servizi Sociali, Vanna Bianconi, il presidente dell’Unione Montana Alte Valli del Potenza, Esino e Musone, Matteo Cicconi, il coordinatore dell’Ambito Territoriale Sociale di San Severino Marche, Valerio Valeriani. G.G.

Sarà presto realtà, a San Severino, il progetto di residenzialità per disabili gravi “Dopo di noi”.

Il denaro arriverà per la maggior parte dagli sms solidali che tanto avevano fatto discutere mesi fa. 

Si tratta di un’iniziativa a favore di soggetti diversamente abili o con disabilità grave non provocata dall’invecchiamento o da patologie ad esso collegate, privi del sostegno familiare una volta deceduti i genitori. 

Più nello specifico, così come indicato dalla legge 104 del 1992, il “Dopo di noi” riguarda interventi innovativi di residenzialità per la creazione di alloggi di tipo familiare o di co-housing o soluzioni abitative extrafamiliari per fronteggiare eventuali emergenze. Il progetto ovviamente non necessita solo di strutture adeguate ma anche di personale formato, presente 24 ore al giorno. 

L’importo stimato per la realizzazione del progetto è di 62.386 euro. 

L’ufficio speciale ricostruzione ha deciso di erogare 42mila euro per la realizzazione del progetto, e l’amministrazione ha dovuto trovare il restante denaro tra le svariate donazioni pervenute direttamente al Comune in seguito al sisma. I mancanti 20.386 euro verranno coperti con una parte della donazione del Comune di Pitigliano. A breve quindi, il centro per disabili “Il Girasole” non solo avrà una nuova sede per le attività diurne, ma anche una struttura residenziale per poter seguire quei soggetti che non hanno più una famiglia e non sono in grado di badare al loro sostentamento.

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