“Nessuna polemica: è giusto che la Regione porti avanti la sua politica culturale”. Giambattista Tofoni, tra gli organizzatori di RisorgiMarche, ha spento sul nascere ogni possibile dibattito sui tagli al festival musicale dedicato alla ripresa del cratere.

Gli ingredienti per una polemica c’erano tutti. Qualche giorno fa, l’assessore regionale alla cultura, Giorgia Latini, aveva affermato come ci fossero, oltre a RisorgiMarche, “iniziative ugualmente meritevoli, visto che tutta la Regione, dopo la pandemia, ha bisogno di ripartire. Non esiste soltanto il cratere”. Parole che, seppur legittime nella spiegazione della distribuzione dei fondi, avrebbero potuto innescare una feroce discussione. Non è stato così.

Giambattista Tofoni ha immediatamente provveduto a rasserenare gli animi: “È giusto e legittimo che la Regione si occupi dell’allocazione dei fondi nel modo che ritiene più opportuno, è il suo compito. Non è intenzione né mia, né di Neri (Marcorè, altra mente del festival, ndr) fare polemica al riguardo. Il festival non è nato per generare introiti per chi lo organizza, piuttosto la sua è una matrice sociale: lo abbiamo sempre proposto per portare la lente dei media su un territorio, l’entroterra marchigiano, che all’epoca del sisma sembrava essere stato dimenticato. L’indotto, sia mediatico, sia economico, è stato una conseguenza del lavoro svolto”.

Poi la replica all’altra questione sollevata dall’assessore Latini, quella sui compensi per gli artisti ospitati: “Non crediamo che i compensi siano una richiesta degli artisti – sottolinea Tofoni – , siamo noi a volerli pagare. La dimensione solidale che il festival ha assunto nelle edizioni precedenti alla pandemia si è arricchita di un’altra sfaccettatura: quella della solidarietà verso gli artisti stessi. Quasi tutti non lavorano da un anno e mezzo, e oltre a loro non lavorano nemmeno i professionisti del settore. Dobbiamo essere solidali anche con loro, e sarebbe giusto che ricevano un compenso. Il taglio ai fondi è notevole, ma la nostra intenzione è quella di proseguire – conclude Tofoni – , se potremo, andremo avanti”.

l.c.
L'obiettivo di RisorgiMarche è sempre stato quello di tenere accesi i riflettori sui territori colpiti dal sisma, sulle bellezze ferite che mantengono comunque la forza e la voglia di ospitare.
Un obiettivo con cui il festival è partito quattro anni fa, grazie a Neri Marcorè e a Giambattista Tofoni, che è rimasto vivo anche durante la pandemia e che riesplode ora, con un nuovo format.

Si chiama “Conterranee” la nuova idea lanciata dal team di RisorgiMarche: subito dopo la fine della quarta edizione, è subito partito il lavoro per nuovi format che potessero dare seguito al racconto dei tanti luoghi che hanno accolto la manifestazione.

Una progettualità portata avanti con la piena consapevolezza che oggi i borghi dell’entroterra marchigiano, duramente colpiti dal sisma, si ritrovano a fronteggiare anche le pesanti conseguenze della pandemia.

“Nello sviluppare nuove modalità di storytelling per dare forza e visibilità a questi luoghi meravigliosi - commenta Tofoni - abbiamo pensato: tocca al popolo di RisorgiMarche, a quel pubblico che è stato e continua ad essere l'essenza di questo festival. Serve la voce dei tanti che hanno scelto di esserci in questi anni, che hanno dimostrato e continuano a dimostrare un vero attaccamento ai nostri territori”.

Da qui l'idea di un racconto a più voci attraverso Instagram, un racconto denominato “Conterranee” a simboleggiare la volontà di un profondo legame con le comunità. “L’invito alle nostre amiche e ai nostri amici è di pubblicare testi, foto e video capaci di abbracciare metaforicamente paesaggi, cammini, eccellenze enogastronomiche ed artigianali, volti ed esperienze. Sarà importante taggare sempre @RisorgiMarche, utilizzare l'hashtag #RisorgiMarche e geolocalizzare i luoghi. Inoltre, attraverso il Direct di Instagram sarà possibile segnalare eventuali pubblicazioni on line effettuate sui propri blog”.

In questo modo verranno scelti e condivisi sulle varie piattaforme social di RisorgiMarche i racconti più suggestivi e significativi.


L’invito è stato esteso anche alle amministrazioni comunali. “Ai sindaci - conclude Tofoni - abbiamo chiesto di portare un ulteriore contributo, dedicando ai Comuni uno specifico spazio all'interno del quale andremo a raccogliere e pubblicare progettualità ed esperienze che hanno segnato e continuano a segnare la volontà di un ritorno quella normalità perduta 5 anni fa. Come sempre, i nostri borghi saranno il cuore pulsante di RisorgiMarche, la vera anima che continueremo a sostenere”.

GS





Tra i maggiori eventi nazionali di calibro internazionale della ‘strana’ estate 2020 si colloca il 34° Camerino Festival che ricco di una serie di appuntamenti e musicisti di altissimo livello, prenderà il via il 19 agosto per concludersi il 29 agosto . La presentazione questa mattina nella cornice di piazza Cavour, luogo dall’acustica perfetta che insieme ad altre location del centro storico enon solo, ospiterà gli eventi dell’edizione 2020. La Rassegna internazionale di Musica riunisce ques'anno in sodalizio amministrazione comunale, Gioventù Musicale di Camerino, Scuola di Musica Nelio Biondi, Musicamdo jazz, e l'importante collaborazione di RisorgiMarche.
Il 34° Camerino Festival infatti fa ufficilamente parte del cartellone di Risorgi Marche.

“Con la direzione artistica guidata da Rosati, Massimi e Correnti, nonostante l’emergenza sanitaria ci costringa ad una serie di misure che saranno scrupolosamente osservate- spiega l’assessore alla cultura e turismo Giovanna Sartori- abbiamo comunque deciso di voler scommettere anche su questa edizione. Realizzeremo comunque un cartellone importante che è testimonianza del cuore, della passione e dell’attaccamento alla città dei direttori artistici. Ospiteremo grandi nomi del panorama della musica internazionale affiancati da tanti musicisti locali. Tra gli ospiti dunque anche le varie formazioni della Scuola di musica diretta dal maestro Vincenzo Correnti e prima fra tutti quella dei Filarmonici camerti che, come avverrà anche per gli altri protagonisti del festival, suoneranno nella piazza Cavour. Mi piace questa commistione, mi piace pensare che Camerino diventi in quei giorni una finestra sul mondo e dal mondo su Camerino, in uno scambio che si avvarrà anche dell’amicizia e del sostegno di RisorgiMarche che assicurerà una grande promozione di tutta la rassegna”.

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Lo svolgimento di ogni spettacolo sarà in due set e, per permettere il distanziamento sociale, ogni concerto verrà replicato nella stessa giornata con l’apertura di due biglietterie distinte per i concerti delle ore 19 e delle ore 21, così da poter soddisfare una platea di circa 300 persone per sera. Piazza Cavour, cuore della città storica diventa quindi simbolo di una resistenza e di una ripartenza post sisma. “Scenografia di questi eventi saranno proprio le messe in sicurezza del palazzo arcivescovile e della cattedrale – sottolinea l’assessore- come a ricordare che lì eravamo e lì vogliamo tornare, investendovi tutte le nostre energie come amministrazione comunale. Altro meraviglioso palcoscenico quello della Rocca Borgesca e poi ancora, per gentile concessione dell’arcivescovo Massara e del parroco don Marco Gentilucci, alcuni concerti si terranno nella Basilica di San Venanzio e la contessa Vitalini ci aprirà le porte del suo chiostro a Rocca d’Aiello per un altro palcoscenico”. Rifiorisce dunque dal cuore della città quella culla dell’arte, della musica e della cultura, che da sempre ha caratterizzato Camerino.

“E’ da qui che noi vogliamo riprendere quel percorso che è stato interrotto nel 2016 e successivamente ferito ancora dall’arrivo della pandemia- afferma il sindaco Sandro Sborgia-.La 34.ma edizione del Camerino festival non poteva che ripartire dal cuore storico ed è da li che noi ricominciamo con la musica e dunque con i sensi e con lo spirito e grazie ad artisti di fama internazionale, testimonianza appunto del livello di cultura che questa città ha espresso nel passato e che deve continuare ad esprimere nel futuro”.
La collaborazione con RisorgiMarche è iniziata da uno dei primi concerti del Festival per la rinascita delle comunità colpite dal sisma. “Un ottimo rapporto con l’amministrazione che è continuato nel tempo, inoltre, da più di 10 anni collaboriamo con Musicamdo- dichiara Giambattista Tofoni-. Quando diversi mesi fa parlammo del Camerino Festival dunque ho dato subito la mia disponibilità come società di produzione. Più tardi decidemmo di fare anche RisorgiMarche e parlando con Neri Marcorè abbiamo con entusiasmo deciso di partecipare nel dare sostegno a questo Festival. La nostra missione è proprio quella di cercare di mettere insieme solidarietà, bellezza, cultura per queste zone così ferite”.
Si inizia mercoledì 19 agosto dalla Basilica di San Venanzio con l’anteprima dedicata a “Le Sonate da chiesa e il profano – Mozart e il suo tempo” concerto per violini, violoncello e organo con i musicisti Luca Venturi, Giacomo Scarponi, Ivo Scarponi e Maurizio Maffezzoli. Sabato 22 agosto concerto di pianoforte di Ramin Bahrami che in piazza Cavour eseguirà musiche di Bach, Scarlatti, Brahms e Beethoven. Domenica 23 agosto ci si sposterà a Rocca d’Aiello per il concerto d’archi del Marmen Quartet su musiche di Haydn, Beethoven e Debussy. Si torna in piazza Cavour martedì 25 agosto per ascoltare I Filarmonici camerti che eseguiranno un programma vario e divertente. Penultimo concerto quello di giovedì 27 agosto in piazza Cavour con Mario Brunello, violoncello e violoncello piccolo con una serata omaggio a Bach. A chiudere sabato 29 agosto, sempre in piazza Cavour, lo straordinario duo composto dal trombettista Paolo Fresu e il bandoneonista marchigiano Daniele di Bonaventura.
Ad ingresso libero con prenotazione i concerti
che si terranno alla Rocca Borgesca, a partire da lunedì 24 agosto con il Laboratorio Orchestra Sax dell'Istituto Musicale Nelio Biondi.  Mercoledì 26 agosto sarà la volta de "Il mio Henghel" fra musica e ricordi con Vincenzo Correnti, Chiara Ercoli, Lorenzo Scipioni, Giacomo Correnti. Venerdì 28 agosto la Rocca sarà teatro del concerto jazz del B-side Trio composto da Giuseppe Cistola, Lorenzo Scipioni, Michele Sperandio. 
c.c.
Concerti nei borghi e nei parchi archeologici. Concerti escursioni all'alba e al tramonto. Residenze artistiche e percorsi “solidali”. Nessun concerto sui prati, a meno di miglioramenti repentini e inaspettati delle condizioni legate alla sicurezza. Sarà una quarta edizione di RisorgiMarche all’insegna del massimo rispetto delle normative anti Covid 19 previste per le iniziative dal vivo, con censimento dei partecipanti, distanziamento sociale e sanificazione di spazi e materiali. L’unico modo possibile, rimarcano Neri Marcorè e Giambattista Tofoni, per poter dare continuità ad una manifestazione nata con un obiettivo imprescindibile: la vicinanza, concreta e tangibile, nei confronti delle comunità del cratere mantenendo vivi i flussi turistici nei Comuni.

“Questo festival - ricorda Marcorè - nasce con l’idea, attraverso il richiamo della musica dal vivo di bravi e generosi artisti, di non abbandonare le comunità colpite dai terremoti del 2016, oggi doppiamente danneggiate dagli effetti del cosiddetto lockdown, le cui conseguenza non sono ancora quantificabili. È stata anche questa ulteriore difficoltà a spingerci a raccogliere le innumerevoli richieste pervenute dalla gente, comprese quelle di tantissimi sindaci, e annunciare una quarta edizione di RisorgiMarche necessariamente diversa dalle scorse per dinamiche e fruizioni, visto il periodo particolare, ma potenzialmente cruciale per garantire visibilità alle aree interne”.

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Una manifestazione, come noto, che è stata capace di aggregare centinaia di migliaia di persone provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, con ricadute molto significative in termini economici e di promozione turistica. “Accanto a tutto questo - prosegue Marcorè - si è spontaneamente generata una vera e propria comunità ('il popolo di RisorgiMarche') che ha fatto del rispetto dell’ambiente e della solidarietà le proprie prerogative”.

Sin dallo scorso aprile, quindi, lo staff di RisorgiMarche ha elaborato diverse progettualità, sempre legate a doppio filo alle dinamiche dell'emergenza Covid ed ai conseguenti Dpcm che si sono succeduti, fino a quello che ha decretato la possibilità di organizzare spettacoli dal vivo.

Come nel tempo abbiamo puntato sulla sicurezza per gli spettatori, garantendo sempre l’assistenza – rimarca il direttore esecutivo Tofoni – nel pensare a questa quarta edizione abbiamo seguito scrupolosamente tutte le direttive nazionali e regionali per il contenimento del virus, oltre alla messa in sicurezza di tutto il personale tecnico e artistico che verrà impiegato”.

Dal censimento del pubblico attraverso la prenotazione online (“unico modo per poter dare vita a RisorgiMarche in questo 2020” sottolinea) al distanziamento sociale, dalla sanificazione alla presenza di personale formato e qualificato: su queste prerogative di carattere sanitario si poggia una quarta edizione che continuerà ad articolarsi in una forma che Tofoni definisce 'modulare'. “RisorgiMarche non cambia ma si evolve – spiega – a partire dalle esperienze maturate nel corso degli anni. Un ruolo sempre più importante lo giocheranno i Comuni, che saranno co-organizzatori degli eventi. La nostra sarà una collaborazione costante e capace di oltrepassare la stagione estiva, dando continuità nel tempo a proposte culturali di varia natura. Inoltre, proprio per marcare con ancora più forza la nostra vicinanza alle popolazioni locali e dare un’ulteriore spinta al tessuto economico, segnaleremo al pubblico ristoranti, strutture ricettive, punti enogastronomici  e dell’artigianato utilizzando i vari canali di RisorgiMarche”.

In quest'ottica si inserisce la possibilità di organizzare visite guidate nelle strutture museali e nei parchi archeologici ricadenti nell'area del cratere sismico, cardini di un patrimonio artistico e culturale di altissimo livello, veri e propri presidi territoriali che, oggi più che mai, necessitano di essere valorizzati.

Nei prossimi giorni, come già sperimentato lo scorso anno, verrà presentato in video conferenza il programma della quarta edizione che, una volta confermate le date da parte degli artisti, dovrebbe prendere il via nella seconda metà del mese di luglio, con la possibilità di subire variazioni in corso d’opera.

Risorgimarche 2019
edizione 2019
Era stato il direttore esecutivo della manifestazione, Giambattista Tofoni, in una intervista rilasciata a Radio C1...inBlu e pubblicata nel primo piano de L'Appennino Camerte, qualche settimana fa, a confermare l'intenzione di organizzare la quarta edizione di RisorgiMarche.
L'evento, ideato da Neri Marcorè e nato dopo il dramma del sisma che aveva messo in ginocchio una terra ferita e dimenticata, non poteva non far 'risorgere' le Marche dopo l'emergenza Covid.
Come promesso, infatti, è arrivato ieri sera il post su Facebook che la pagina ha pubblicato per il popolo di RisorgiMarche: "Sì, noi ci siamo. E #RisorgiMarche c'è.
Abbiamo atteso (e vi abbiamo fatto attendere), senza però mai smettere di lavorare ad una quarta edizione.
Che sarà ancora più vicina alle comunità, tra conferme ed innovazioni.
Una stagione speciale, per tantissimi motivi, ma sempre lungo il sentiero tracciato insieme in questi anni.
Dalla prossima settimana inizieremo a raccontarvi cosa abbiamo costruito, per tornare a respirare le meravigliose atmosfere della nostra terra".
Un messaggio arrivato dritto al cuore di chi negli ultimi tre anni aveva vissuto momenti indimenticabili sulle colline marchigiane, incantanti dalla bellezza di questa terra e dalla vicinanza di artisti di spessore che hanno voluto essere con le Marche.
Non bisognerà attendere a lungo, quindi, per conoscere il modo in cui si svolgerà la quarta edizione e i nomi dei protagonisti.

GS

Radioc1inblu

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