“Le aree di crisi complessa della Val Vibrata-Valle del Tronto-Piceno, del distretto
Fermano- Maceratese e delle aree coinvolte dalla crisi della ex-A. Merloni di Fabriano devono essere al centro dell’attenzione dell’azione del Governo regionale affinché vengano tutelati i processi di industrializzazione e la produttività”.
Con queste parole la candidata alle Regionali per Fratelli d’Italia, Mirella Battistoni, illustra un importante punto del programma del centrodestra che mira a raggiungere il governo delle Marche con il candidato a Presidente, Francesco Acquaroli.
“Va valutata la creazione di una “Zona Franca” in modo da avere decontribuzioni e
defiscalizzazioni da subito. Questo è un modo fattivo da parte di un’Amministrazione regionale per
affrontare la crisi dei distretti economici marchigiani. Ed è questa una delle azioni che porteremo
avanti una volta eletti alla guida delle Marche con Francesco Acquaroli presidente”, evidenzia la
Battistoni che ricorda come per motivi professionali, da oltre 20 anni, stia dando il proprio fattivo
contributo “per risollevare le sorti del distretto economico fabrianese, accompagnando le aziende
nel partecipare a bandi per intercettare finanziamenti. Credo che sia fondamentale ripensare
all’economia del distretto di Fabriano rafforzando e difendendo l’esistente. Tutti quegli
imprenditori, e sono tanti, che continuano a credere nella loro attività imprenditoriale, che lottano
nei mercati nazionali e internazionali, che con grande spirito di abnegazione non licenziano, ma
sono pronti a reinventarsi. A tutti loro, le Istituzioni devono dare un aiuto concreto, ascoltandoli e
avendo l’umiltà di lasciarsi consigliare e guidare. La politica ha il compito di aiutare, non
complicare. Questo è lo spirito che anima la coalizione di centrodestra”.
Accanto all’esistente, “abbiamo anche il compito di rendere sempre più attraente il nostro territorio.
Per questo occorre che, con gli attuali strumenti, possiamo mettere in campo tutte le azioni per dar
vita a un sistema di incentivi per favorire processi di reindustrializzazione in modo tale da
diversificare le produzioni. L’occasione che ci si presenta con i fondi europei del Recovery Found è
da non perdere. Ed è quello che faremo grazie al vostro voto”, conclude la candidata per Fratelli
d’Italia - lista provincia di Ancona - al consiglio regionale della Marche, Mirella Battistoni.
c.c.
Undici candidati del fabrianese in corsa per il consiglio regionale alle elezioni del 20 e 21 settembre. In quasi tutti gli schieramenti, c’è una possibilità di scelta. Si spera che non ci si cannibalizzi troppo onde evitare di rimanere, per un’altra legislatura, senza un proprio rappresentante.

La pattuglia più numerosa appartiene al centrosinistra candidato a Presidente della Regione Marche Maurizio Mangialardi. A dare supporto, nella lista del Pd si è deciso di puntare sull’attivista Michela Bellomaria. L’ex sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, è stato invece inserito – non senza alcune incomprensioni iniziali – nella lista Rinascimarcheche raggruppa tre forze politiche: +Europa, Verdi e Civici Marche. Paola Zivcovich è nella lista di Italia Vica-Psi-Demos. Il medico Giampiero Marinelli è uno dei nomi che compongono la lista Mangialardi Presidente insieme a quello di Rossella Dadea. Infine, l’ex sindaco di Sassoferrato, Ugo Pesciarelli, figura fra i nomi della lista Le nostre Marche e il Centro.

Nel centrodestra candidato alla carica di Governatore marchigiano, Francesco Acquaroli, nella lista di Fratelli d’Italia i candidati sono Mirella Battistoni per FdI, nella lista della Lega, Chiara Biondi, Katia Galli, di Cerreto d'Esi, nella lista Udc. E per Forza Italia, Olindo Stroppa.

Il Movimento 5 Stelle, candidato alla carica di Presidente Gian Mario Mercorelli, a sostegno due esponenti dell’attuale Giunta di Fabriano: il vicesindaco Joselito Arcioni e l’assessore ai servizi sociali Simona Lupini.

Infine, a sostegno della candidatura a presidente di Fabio Pasquinelli, per la lista Comunista per le Marche la sassoferratese Maria Renata Priori.


m.s.
Accordo di Programma e ricostruzione post-sisma, l’affondo della candidata di Fratelli d’Italia alle imminenti elezioni Regionali, Mirella Battistoni. “Due esempi che evidenziano tutte le mancanze della Giunta Ceriscioli nei confronti di aree sofferenti che attendono ancora un sostegno concreto nella loro spirale economica negativa”.
Si parte dall’accordo di programma per le aree colpite nelle Marche e nell’Umbria dalla crisi della Antonio Merloni.Normativa inadeguata e vecchia di 30 anni. Il risultato è stato misero con fondi inutilizzati e ciò che dispiace maggiormente si persevera nel flop. Mi spiego. Nel 2016 è stato pubblicato un bando, gestito da Invitalia, con una dotazione di 26 milioni di euro per il rilancio delle imprese dell’area di crisi Antonio Merloni, 56 comuni ricompresi in tre province: Ancona, Macerata e Pesaro. Solo due imprese di Jesi hanno fruito degli incentivi per un totale di 4,9 milioni. Un insuccesso per il nostro territorio a causa dell’applicazione di una normativa di oltre 30 anni fa, la legge 181 del 1989, piena di vincoli e burocrazie. Invece di imparare dal passato secondo il celeberrimo “Historia magistra vitae”, si persevera. Infatti, vogliono rimettere in pista 14,4 milioni di euro con un nuovo Avviso della legge 181/89, la stessa normativa vecchia e inadeguata per il nostro tessuto produttivo. Un altro insuccesso annunciato con buona pace di un territorio, come il fabrianese, che avrebbe bisogno di altro per uscire dalla crisi economica che lo attanaglia dal 2008”, evidenzia la Battistoni.

Per non parlare, poi, della ricostruzione post-sisma 2016 in ottica del sostegno agli investimenti delle PMI. “Decreto del Vice-commissario delegato per gli interventi di ricostruzione post-sisma 2016 n. 2 del 25.02.2019: Il bando è stato aperto dopo circa 3 anni dal sisma del 2016 (il 25 marzo 2019); La valutazione delle domande è stata effettuata in molti casi in modo errato, senza che questa avesse comportato una revisione della graduatoria pubblicata il 28.02.2020; Sono state presentate 2.612 domande delle quali 2.035 ammesse e solo 174 finanziate, pari all’8,6% di quelle approvate. Tutto questo ha generato false aspettative per oltre 2.000 imprese e tanto lavoro inutile. È stato, infatti, predisposto un bando “a maglie larghe” per accontentare tutti, senza tenere conto dei Fondi a questo destinati e senza conoscere il tessuto imprenditoriale dell’area sisma cui era rivolto. Partendo dal presupposto di come sia assolutamente auspicabile che le domande approvate vengano finanziate, la Regione dovrebbe utilizzare i Fondi non spesi per sostenere le “imprese che ancora non hanno chiuso”, che fanno investimenti e generano occupazione. Sembra lapalissiano, ma non sembra essere così per la maggioranza di centrosinistra che ha malgovernato in questi ultimi cinque anni”, l’affondo che si conclude con l’appello per il cambio della guardia in Regione.
“Non si può mettere in mano alle stesse persone la gestione della grande dotazione di Fondi che la Regione riceverà con il RecoveryFund e la Programmazione2021-2027. Insieme al candidato Presidente Francesco Acquaroli stiamo lavorando ad un piano per la gestione delle risorse secondo una strategia di medio-lungo periodo che possa sostenere concretamente le “imprese che ancora non hanno chiuso”, i lavoratori, i giovani, senza dimenticare le aree interne e di nostri borghi storici”, conclude Mirella Battistoni, candidata FdI Consiglio Regionale Marche.

SM
Una candidatura forte, autorevole, moderata. Con questi aggettivi il candidato alla Presidenza della Regione Marche per la coalizione di centrodestra, Francesco Acquaroli, ha presentato oggi a Fabriano, la candidata del territorio alla carica di consigliere regionale per Fratelli d’Italia, Mirella Battistoni. A fianco di Acquaroli, il componente dell’Assemblea nazionale di FdI Carlo Ciccioli, Lorenzo Rabini, portavoce provinciale del partito e il componente dell’Assemblea nazionale di Fratelli d’Italia sezione di Fabriano, Ennio Mezzopera.

«Con Mirella Battistoni siamo certi che questo territorio possa essere rappresentato al meglio, con professionalità e concretezza», le parole di Acquaroli che si è poi soffermato sulle problematiche più urgenti del fabrianese. «Dall’imprenditorialità di Fabriano abbiamo dato un’importante risposta occupazionale nel corso degli anni ed esportato un modello copiato da tanti. Noi vorremmo ripartire da queste realtà per dare un futuro perché c’è ancora tanto da esprimere per far tornare le Marche importanti. Crediamo fermamente che dall’entroterra possa partire il riscatto della nostra Regione». Francesco Acquaroli che ha evidenziato di non credere ai sondaggi, ma di giudicare un eventuale alleanza Pd-M5S una sorta di conferma degli stessi che vedono il centrodestra in vantaggio, ha anche toccato il tema della ricostruzione. «Di fatto non è mai partita, finché il Governo e il Parlamento non mettono in condizione gli Enti e i privati, con le norme adeguate di poter iniziare i cantieri di fatto siamo fermi e che rischia di procurare danni impressionanti a queste zone. Quindi, bisogna che il Governo, come detto dallo stesso commissario Legnini, si adoperi a far approvare dal Parlamento le giuste norme. La nostra Regione è a un bivio: se continuare con un modello solito o cambiare affidandosi a un progetto nuovo, il nostro, che intende mettere al centro del proprio agire le esigenze reali del territorio: famiglie, giovani, imprese che devono essere supportate e non soffocate. Serve una politica che sappia essere non ideologica, ma concreta e che colga le opportunità e ne sappia creare di nuovo. Il declino non è inesorabile, l’alternativa c’è e siamo noi. Noi vogliamo ridare dignità a tutti i nostri territori», ha concluso Acquaroli. 

Il taglio del nastro foto
Il taglio del nastro

«Francesco ed io crediamo fermamente che Mirella Battistoni possa contribuire a dare quel surplus di competenza e concretezza di cui non solo Fabriano e il suo comprensorio hanno bisogno, ma l’intera Regione. Occorre disegnare il nuovo sviluppo economico delle Marche, sapendo impiegare al meglio i finanziamenti Europei e Nazionali. Mirella ha dimostrato, con la sua lunga attività professionale, di essere la persona adatta», gli ha fatto eco, Carlo Ciccioli che è tornato a chiedere una forte accelerazione per il completamento della Quadrilatero per il tratto fabrianese. «Abbiamo un brivido di emozione perché sono convinto che questa volta governeremo, sono i marchigiani che vogliono farci vincere a furor di popolo, c’è una forte delusione nei confronti della sinistra che si tocca con mano. Noi, da parte nostra, abbiam progetto e obiettivi per poter governare al meglio», ha concluso.

«Ho accettato di candidarmi in quanto credo fermamente che il fabrianese abbia bisogno di un rappresentante, moderato e libero dalle logiche delle politiche, all’interno della coalizione che vincerà le elezioni di settembre. Questa terra ha dato tanto alle Marche ed è stata messa all’angolo negli ultimi anni, spogliandola di servizi essenziali quali il depotenziamento dell’ospedale Profili, non sapendo gestire i finanziamenti Europei e Statali che avrebbero potuto fermare la crisi in atto dal 2008 sia a Fabriano che in altre importanti zone delle Marche. Mai come in questo momento, invece, c’è bisogno di una Pubblica Amministrazione più vicina alle famiglie e alle imprese, per invertire il declino che i partiti di centrosinistra non hanno saputo arrestare», le parole della candidata, Mirella Battistoni, che ringrazia «il nostro candidato alla carica di Presidente della Regione, Francesco Acquaroli, il componente dell’Assemblea nazionale di FdI, Carlo Ciccioli, Lorenzo Rabini ed Ennio Mezzopera, insieme a tutti i presenti all’avvio della mia campagna elettorale». 

È un segno importante per Fabriano «perché testimonia il rinnovato interesse per le zone dell’entroterra marchigiano e anconetano. Tutti noi vogliamo dare respiro al fabrianese contribuendo a rilanciare il territorio da un punto di vista sociale ed economico, accelerando nella ricostruzione post-sisma, nel completamento delle infrastrutture materiali e immateriali, rimanendo al fianco dei nostri bravissimi imprenditori, artigiani e commercianti, aiutando chi si trova in difficoltà per questa lunga crisi economica acuita dalla pandemia da Covid-19. Anche per questi motivi, FdI di Fabriano ha deciso di inaugurare oggi la sua sede di via Gioberti 19, un punto di ascolto dove chiunque potrà venire per presentare le proprie idee, progetti e suggerimenti», ha concluso.

GS



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