Forza Italia al lavoro per il programma elettorale e la scelta dei nomi che rappresenteranno il partito di Silvio Berlusconi alle elezioni regionali.
A spiegare l'impegno organizzativo per il territorio della provincia di Macerata è il coordinatore provinciale Riccardo Sacchi: "Avremo domani un incontro con il coordinatore regionale Francesco Battistoni che sarà in provincia per incontrarmi, insieme ad una selezione del coordinamento provinciale, per poter cominciare a ragionare sulla formazione delle liste che sarà sicuramente molto qualificata. Terrà conto - spiega Sacchi - non solo del singolo peso dei candidati e delle candidate che saranno 6 con un'equa distribuzione uomo-donna, ma osserveremo attentamente il criterio dei rappresentanti di tutte le zone: dalla montagna alla costa senza tralasciare la media collina. Dovranno essere candidati con le giuste competenze e capacità per rappresentare le istanze che Forza Italia porterà nel Centro destra".
Un Centro destra rappresnetato da Francesco Acquaroli di cui Sacchi ribadisce le qualità: "È bene evidenziare come in tutta Italua i candidati del Centro destra siano scelti in maniera condivisa e compatta. Francesco Acquaroli è molto preparato ed è sempre passato per il vaglio degli elettori, credo sia un'ottima scelta per il nostro territorio, forse una delle migliori che si potevano fare".

Sacchi sottolinea quindi la forte presenza del partito nel futuro politico regionale, annunciando i punti salienti del programma di Forza Italia: "La ricostruzione al primo posto - ha detto - che, a causa dell'incapacità politica del centro sinistra che dal 2016 ad oggi ha governato sia la Regione che il Paese, si trova in condizioni disastrose. Le responsabilità non lasciano, quindi, spazio a dubbi. Dei circa 300 comuni colpiti dal sisma la provincia di Macerara è quella che in percentuale ha avuto più centro colpiti da questa sciagura. Non dimentico l'attenzione dell'allora Presidente del Parlamento Europeo Tajani con ingenti fondi per il sisma: credo che se anche il Governo e la Regione avessero avuto questa sensibilità forse oggi non avremmo avuto ancora 1/4 delle macerie da rimuovere. Quel che è certo - spiega - è che faremo del sisma e della ricostruzione uno dei punti principali. A questo seguirà la sanità, dal momento che il Covid ci ha mostrato come lo schema sanitario dell'Asur regionale vada ridiscusso, tenendo conto delle specificità territoriali e della conformazione del territorio. Poi la questione del riequilibrio tra costa ed entroterra, perchè determina l'armonia della nostra terra: per fare questo sono cenessari interventi sulla viabilità e sulle infrastrutture, a partire da un aeroporto che non è degno delle potenzialità turistiche della nostra regione, così come il trasporto su rotaie e su gomma".

Infine la critica alla scelta di andare al voto a settembre: "Credo sia un delitto politico - denuncia - , la scadenza per la formazione delle liste sarà in prossimità di ferragosto. Bisogna pensare cosa significa questo termine per una macchina organizzativa che ha già affrontato la pandemia".

GS






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