Quasi al completo la rosa dei nomi della provincia che andrà a comporre la lista dell'Udc-Popolari Marche in corsa per le regionali al fianco del candidato presidente Francesco Acquaroli.
I nomi certi sono quelli di Pierpaolo Fabbracci, assessore comunale di Porto Recanati, Lorenzo Cignali, avvocato e già amministratore a Cingoli, Ilenia Sabbatini, assistente sociale ospedaliera di Tolentino, Elena Pompei, architetto e consigliere comunale di Monte San Giusto e Luca Marconi, capogruppo di Udc-Popolari Marche.
"L'ultimo nome sarà individuato fra due che abbiamo già individuato - dice proprio Marconi -. Entrambi hano dato la propria disponibilità e stiamo definendo. Ci sono delle verifiche in corso ma nessun litigio. Si tratta di questioni meramente pratiche". 
Molto conosciuto nel nostro territorio è un altro candidato di questa compagine politica ma nella circoscrizione del fermano: si tratta del medico chirurgo di Camerino Giambattista Catalini.
g.g.
I marchigiani e le marchigiane sono stufi delle divisioni, delle polemiche e del chiacchiericcio. Adesso è il tempo dell’unità e della responsabilità".

Così il Segretario Regionale del Partito Democratico Giovanni Gostoli. " Con la direzione regionale del Pd abbiamo aperto una fase nuova. continua Gostoili- .Dopo una lunga e positiva discussione, con la partecipazione del vicesegretario nazionale Pd Andrea Orlando, è stato dato il via libera con un voto quasi unanime alla candidatura di Maurizio Mangialardi. Una buona proposta sostenuta, inoltre, da tanti sindaci della regione, dalle aree interne alla costa. Con umiltà e convinzione, la porteremo al tavolo della coalizione -conclude il segretario regionale PD- nella consapevolezza che sia la soluzione migliore che può interpretare un nuovo progetto per le Marche e quella più forte per vincere. Invito tutti a dare una mano per costruire l’alleanza più larga possibile aperta al civismo, anche a quello del fare, sperimentato nel buon governo dei comuni”. 

Sono le parole del segretario regionale Pd, Giovanni Gostoli.  



Il "no" di Valeria Mancinelli come candidata alle prossime elezioni regionali potrebbe, da un lato, aver cambiato le carte in tavola e, dall'altro aver aperto la strada a nuovi possibili scenari nel centro sinistra. Area che nelle ultime ore vedrebbe divisi l'attuale governatore Luca Ceriscioli e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. Dopo l'annuncio della sindaca di Ancona, infatti, l'attuale governatore ha rilanciato la soluzione delle primarie, restando comunque disposto a fare un passo indietro a patto che ci sia un valido candidato unitario.
Un candidato che abbia la massima condivisione possibile dell'alleanza di centrosinistra, dialogando con i 5 stelle, è anche l'obiettivo di Matteo Ricci, così come di Luca Zingaretti, intervenuto dopo le dichiarazioni della Mancinelli per dirsi vicino al segretario del Pd regionale Giovanni Gostoli.
Un passo indietro, quello della Mancinelli, che fa gola al centro destra dove la candidatura di Francesco Acquaroli, che in un primo momento sembrava aver messo tutti d'accordo, ora attende la visita del leader del Carroccio Matteo Salvini. Qualora infatti la Lega non fosse d'accordo ad essere rappresentata dal deputato di Fratelli D'Italia, Acquaroli rappresenterebbe solo il partito di Giorgia Meloni.
Ma nell'entroterra, e soprattutto in provincia di Macerata, la preoccupazione è quella di conoscere i candidati che possano rappresentare una terra stremata, che ha ormai perso la fiducia nella ricostruzione e nell'attenzione alla montagna.
E' per questo che il primo ad essere conteso, come rappresentante del centro destra, è il patron di Med Store, Sandro Parcaroli. Se, inizialmente, alcune indiscrezioni lo vedevano in corsa per le elezioni regionali, nelle ultime ore c'è chi lo vedrebbe come il giusto rappresentante del centro destra alle amministrative di Macerata. Nessuna smentita e nessuna conferma, però, da parte dell'imprenditore orginario di Camerino e residente a Castelraimondo.

Giulia Sancricca



Iniziata la corsa alle elezioni regionali 2020. Il nome di Sauro Longhi, ex rettore dell'Università Politecnica delle Marche, è quello che si è fatto avanti nelle ultime ore trovando il favore degli esponenti del M5S.  Con una lettera aperta, i tre consiglieri regionali Gianni Maggi Capogruppo, Romina Pergolesi e Peppino Giorgini, hanno avuto modo di applaudire all'ufficialità della sua discesa in campo.
Contattato dalla redazione giornalistica dell'Appennino Camerte, lo stesso ingegnere Sauro Longhi, ha inteso riconfermare la sua convinta disponibilità a ricoprire il ruolo da governatore delle Marche. 
“Con la mia candidatura- dichiara Sauro Longhi - ho cercato di aprirmi ad un’area che ritengo possa condividere metodologie, obiettivi e sogni comuni, nella direzione di una crescita e rinascita di questa regione.  Se dunque potrà intravedersi la possibilità di un progetto comune con componenti del centrosinistra storico, alle quali aggiungere anche la parte del Movimento 5 stelle e le componenti del mondo dell’associazionismo, del volontariato, dei diritti civili, delle pari opportunità e dell’ambientalismo, io ci sono. Nella mia “discesa in campo”, sono pertanto pronto ad ascoltare ed incontrare tutti quelli che desiderino condividere un progetto che, per essere presentato nella sua completezza e soprattutto dare risposta ai marchigiani, necessita di tempo, di analisi e di sintesi. Tutta la mia seria disponibilità dunque a condividere e coordinare questo progetto”. 
Tra le priorità del programma figurano la sanità, la qualità dei servizi, l’attenzione per le aree interne e risorse per renderle più attrattive, ricostruzione e sviluppo, sostenibilità ambientale.
Temi che hanno trovato una condivisione da parte dei pentastellati: “Dell’autocandidatura del prof.Longhi siamo molto contenti - ha detto il capogruppo Gianni Maggi- Accogliamo con piacere che una figura autorevole che non appartiene ai partiti ma proviene dalla società civile, voglia impegnarsi su argomenti ed istanze che noi dei 5 stelle abbiamo sempre portato avanti. A mio modo di vedere l’ autocandidatura di Sauro Longhi può essere sostenuta da tutto il movimento, indipendentemente da come si andrà alle elezioni”. Per capire infatti se la sintonia di idee potrà sfociare in una collaborazione  politica, bisognerà attendere il parere positivo o negativo di Roma e soprattutto la consultazione di tutti gli iscritti al M5S delle Marche che sciolga il nodo di una corsa elettorale individuale del Movimento, o di un’eventuale possibilità di coalizzarsi con forze politiche che si riconoscano nel programma pentastellato. “ Nel caso di una convergenza, anche nel nome di un esterno per forze politiche diverse- ha affermato Maggi- reputiamo che l’opportunità possa essere molto interessante”. 
Convinto di aver fatto un lavoro importante e utile a raggiungere l’obiettivo di continuare a governare la Regione, anche il presidente uscente Luca Ceriscioli che, nella competizione elettorale regionale, ha confermato la sua disponibilità a rappresentare il centro sinistra.  Altro nome del centro sinistra che potrebbe far parte della corsa,  è quello del sindaco di Ancona Valeria Mancinelli che piacerebbe a Italia Viva
Quanto alla coalizione di centro destra, come noto la candidatura ufficiale è quella dell’onorevole Francesco Acquaroli di Fratelli d’Italia. Rumors danno però spendibile anche il nome del sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che troverebbe il favore della Lega ma che, per trovare certezza, richiederebbe la convergenza tra i due alleati della coalizione, Lega – Fdi.
c.c.

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