Buone notizie per il settore della pesca sportiva. La giunta regionale ha approvato il calendario 2021: si apre il 18 aprile si chiude un’ora dopo il tramonto del 24 ottobre. Nel caso di eventuali restrizioni anticovid, si aprirà la prima domenica utile successiva alla loro scadenza.

“Un calendario molto atteso non solo dagli appassionati di pesca sportiva, ma anche dall’intero territorio regionale, in particolare nelle aree montane che vedono in questa pratica un’opportunità di rinascita – spiegano il presidente del gruppo consiliare Lega in regione Renzo Marinelli e i consiglieri Bilò, Antonini, Biondi, Cancellieri, Marinangeli, Menghi e Serfilippi – Il calendario coincide con quella che tutti ci auguriamo possa essere l’occasione di riappropriarci di una dimensione naturalistico-ricreativa che ci è stata a lungo negata dalla pandemia. Una battuta di pesca potrà essere l’occasione per tornare a far muovere l’economia anche delle nostre aree terremotate, più di altre penalizzate dal lungo periodo di restrizioni”.

Nella delibera regionale stabiliti anche divieti e zone protette per consentire il ripopolamento. Nelle acque di categoria B (a popolazione mista) non si pesca nel periodo tra il 3 e il 7 maggio compreso. Per favorire la riproduzione sono istituite “zone di ripopolamento a vocazione riproduttiva” in cui il divieto di pesca si estende all’intero calendario. Pari divieto anche nelle “zone di protezione” e nei relativi affluenti al fine di conservare le specie autoctone. Nel caso delle “zone temporanee di protezione”, invece, il divieto è compreso solamente tra il 15 Aprile ed il 15 Giugno.

















Approvato all’unanimità dalla 3à Commissione Consiliare della regione, presieduta da Andrea Maria Antonini, il piano triennale regionale dei lavori pubblici.

Pianificati interventi per circa 42 milioni di euro per la provincia di macerata, che riguardano in particolare la mobilità sostenibile, l'edilizia sanitaria, la difesa del territorio dal rischio sismico ed idrogeologico, la manutenzione e l'efficientamento energetico del patrimonio pubblico.

Il piano dimostra l’attenzione particolare della Regione verso la sanità diffusa, la difesa del suolo, la riqualificazioneenergetica degli edifici e la mobilità sostenibile, alla base del rilancio dell’economia di territoriodichiarano per la Lega il capogruppo in consiglio regionale Renzo Marinelli e la consigliera Anna MenghiOltre alla realizzazione del tratto maceratese del ponte ciclopedonale sul fiume Chienti, da sottolineare gli interventi propedeutici alla ridefinizione dei servizi sanitaridi prossimità come demolizione e ricostruzione dell’ospedale di Tolentino e del Distretto Sanitario di Sarnano nonché il miglioramento sismico della RSA di San Ginesio”.

Gli interventi pianificati sono complessivamente 21 eriguardano oltre al capoluogo Macerata, i territori di Castelraimondo, Camerino, Pioraco, Gagliole, Fiuminata, San Severino M, San Ginesio, Tolentino, Sarnano, Treia, Recanati, Montelupone.

 

Primo passo in avanti per la proposta di legge a salvaguardia del tribunale di Camerino che era stata depositata dal vice presidente del Consiglio regionale Gianluca Pasqui.
E’ stata portata in Commissione Affari Istituzionali, presieduta dal consigliere Renzo Marinelli.

“Per il momento - dice Marinelli - è stata approvata in Commissione. Riguarda la possibilità di riaprire il Tribunale di Camerino. Contiene un accordo per il quale la Regione si farebbe carico di alcuni costi come quelli della manutenzione e della custodia della struttura. E’ passata all’unanimità e tra circa venti giorni dovrebbe passare in consiglio regionale.

Dopo questo passaggio la proposta arriverà alla Camera. Ci abbiamo lavorato per diverse sedute - spiega - perchè l’intento era quello di avere l’unanimità affinchè si potesse ottenere un atto più pesante da presentare al Parlamento.

Ci siamo riusciti - dice - e l’augurio è che, una volta approvata in consiglio regionale, le Camere la prendano in considerazione e si possa riaprire il tribunale di Camerino. Si tratta di un punto di riferimento per il territorio: un segno di rinascita e volontà di ripartire da parte di questi luoghi. Coinvolgere tutte le forze politiche significa che tutti riconoscono il peso della questione a livello territoriale. Ma è sicuramente un valore aggiunto per quando sarà portata alle Camere”.

GS
Solo un territorio unito nei suo organismi istituzionali e nelle relative scelte politico - amministrative riuscirà a risollevarsi potenziando i propri servizi per i cittadini. Questo il comune sentire dei sindaci e degli amministratori presenti all'incontro di Borgo Lanciano per parlare dei problemi e delle possibili soluzioni riguardo all'ospedale di Camerino che, come sottolineato più volte dall'assessore Filippo Saltamartini, non è assolutamente a rischio.

Proprio Saltamartini ha indicato nell'unione dei sindaci la chiave di volta per puntare all'eccellenza dei servizi sanitari in un territorio duramente colpito dal sisma prima e dalla pandemia poi. "Le istituzioni sono chiamate a collaborare per il bene delle realtà che amministrano e senza fare campanilismi - ha dichiarato l'assessore alla sanità - Lanciare continui allarmi o agire ognuno per conto proprio di certo non aiuta a raggiungere l'obiettivo".

Lavorare insieme per il territorio è da sempre uno dei cavalli di battaglia di Renzo Marinelli, ex sindaco di Castelraimondo e attualmente capogruppo della Lega in Consiglio Regionale. "Nell'ottica di potenziare i servizi sull'intero territorio regionale - le sue parole - non possiamo, come rappresentanti dell'entroterra maceratese, permettere che i servizi sanitari sul nostro territorio vengano a mancare. Abbiamo chiarito al riguardo la volontà dell'attuale governo regionale, ora occorre che gli amministratori di questa terra si siedano insieme con i rappresentanti della Regione per delineare strategie e obiettivi futuri".

"Occorre remare tutti nella stessa direzione - fa eco il presidente dell'Unione Montana di Camerino Alessandro Gentilucci - Il territorio non deve isolarsi nè trincerarsi dietro strumentalizzazioni politiche. La regione ha dichiarato che l'ospedale di Camerino non solo c'è, ma sarà potenziato e da questo dobbiamo partire. Credo che ci sono dei tempi: il tempo passato, che ci ha irrigidito e ci fa pensare male perchè siamo stati spogliati di tutto, il presente, nel quale bisogna prendere atto della situazione e formulare le proposte. Da queste bisogna partire attraverso interlocutori seri del territorio che insieme alla regione lavorino insieme non solo per dare dignità a questo territorio, ma anche per garantire la presenza di ulteriori servizi". 

f.u.
Sul trattamento dell’autismo oggi si è dimostrata la differenza tra le Marche a guida Centrodestra e la precedente giunta regionale. In soli quattro mesi la sanità guidata dal nostro assessore Filippo Saltamartini ha sbloccato sperimentazione e progetti di cura residenziali e diurni bloccati da anni consentendo, dal nord al sud del territorio, di dare risposte sanitarie e supporto a tante famiglie marchigiane che vivono il terribile dramma dell’autismo. Il cambio di passo nella gestione sanitaria della regione è evidente già in questo primo periodo, il superamento di una visione in cui l’azione amministrativa ha avuto il vizio di indulgere all’approccio esclusivamente ideologico. Formulare progetti e finanziarli lasciandoli poi languire sui tavoli non equivale a dare risposte ai bisogni reali come, invece, la giunta di centrodestra sta facendo”.

Lo dichiara il presidente del gruppo consiliare Lega in regione Renzo Marinelli a margine della seduta consiliare del 26 gennaio in cui l’assessore Saltamartini ha evidenziato lo stato dell’arte dei centri per il trattamento dell’autismo di Pesaro, Jesi e San Benedetto.
Il cielo grigio ed il freddo pungente di questa giornata d'inverno sono stati squarciati dalla luce dello sguardo commosso di chi oggi è tornato ad attraversare corso Vittorio Emanuele II, nel cuore della Camerino ferita.
E' stato il sindaco Sandro Sborgia, circondato dai suoi colleghi assessori e consiglieri, a voler togliere con le sue mani le transenne che hanno permesso alle autorità e alle forze dell'ordine di attraversare di nuovo la "strada dei ricordi".
Sì, perchè ognuno dei camerti che ha espresso la propria emozione ai microfoni di Radio C1...inBlu ha parlato di ricordi, di ciò che ha vissuto lungo il corso e di ciò che spera di tornare a vivere.

Sborgia toglie le transenne
Il sindaco Sborgia toglie le transenne, simbolo dellla zona rossa.

"Non è il giorno del trionfo - ha esordito il primo cittadino - ma il segno di ripartenza e di speranza. Oggi ci riappropriamo di una strada del centro perchè è giusto che i cittadini ricomincino a prendere conoscenza della città. La ricostruzione non può attendere oltre. Oggi onoriamo un impegno che avevamo preso con la città dal giorno del nostro insediamento e vogliamo dedicare, tutti insieme, questo piccolo passo alle giovani generazioni, affinchè tornino a conoscere questa città, ma anche a chi ha sperato di poter tornare a vivere il centro e non ce l'ha fatta.
Tutti insieme - ha concluso - dobbiamo continuare a collaborare affinchè la ricostruzione diventi realtà".

il sindaco mentre parla

Il sindaco Sborgia durante il suo discorso

Non ha nascosto la commozione il rettore Unicam, Claudio Pettinari: "Ho camminato su questi sampietrini da bambino, da studente, da ricercatore, ma mai da rettore. Oggi è per me la prima volta in questa veste ed ha un sapore diverso- poi un amarcord familiare a più - . Oggi ci viene restituita la possibilità di rivedere i luoghi dove siamo cresciuti: la colonna che era punto di incontro e di attesa o la fontana dove tutti abbiamo bevuto. Pensare che questa strada collegherà nuovamente i luoghi dell’Ateneo ci fa sentire il sapore di una strada dove il futuro di tanti giovani potrà essere fatto".

"Quando si apre qualcosa - ha detto l'arcivescovo Francesco Massara - si apre anche la speranza che gli obiettivi possono essere raggiunti. Un segnale che si aggiunge  a quelli importanti che daremo tra qualche settimana con i lavori terminati della Casa della Gioventù in via Betti e l'apertura del cantiere del collegio Bongiovanni. 
Spesso il sindaco dice che io corro e lui mi si trova a rincorremi, questo perchè io sono convinto che, se collaboriamo, ognuno può dare apporto alla ripartenza. Quando sono venuto la prima volta in centro storico e abbiamo fatto una veglia, la prima cosa che ho notato è stato il silenzio che c'era e la prima cosa che i cittadini hanno chiesto è stata proprio di poter tornare nel cuore della città. Oggi il corso riporterà dei rumori: sentiremo la vita che esce nuovamente".

LArcivescovo Massara durante il suo intervento
L'Arcivescovo Massara durante il suo intervento

Vedere le tre istituzioni della città, Comune, Università e diocesi insieme e volte verso la stessa direzione ha permesso al presidente della Provincia, Antonio Pettinari, di sottolineare l'importanza della collaborazione: "Vedervi uniti è un monito per tutti noi: Camerino è il riferimento per tutta la montagna e l'intero entroterra deve rconoscerlo; ma anche Camerino deve aprirsi al territorio perchè bisogna fare squadra. Non deve esserci alcun egoismo, né campanilismo. Un ultimo pensiero - ha aggiunto - va a chi continua ad essere miope, guardando dalla collina e dalla costa i problemi della montagna come problemi che non gli appartengono. Se anche loro non concorrono alla ripresa di questo territorio, non ci sarà rinascita".

L'attenzione all'entroterra mostrata anche dal consigliere regionale Renzo Marinelli: "Dopo anni difficili ora si sta iniziando a correre. Porto il saluto del presidente Acquaroli che ha sempre dimostrato interesse verso queste zone. Questi segnali di riapertura rappresentano - ha concluso - un messaggio di speranza a chi è fuori e può pensare di tornare presto nella sua terra". 

Al fianco degli amministratori camerti, anche il questore Vincenzo Trombadore, il vicario del prefetto Emanuela Milan ed il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli: "Ho sempre detto di voler essere un sindaco del territorio - ha riferito ai microfoni di Radio C1 - e non potevo mancare alla riapertura di un corso che mi riporta indietro nel tempo, agli anni della mia giovinezza e mi riempie il cuore di emozione".

I sindaci Sandro Sborgia e Sandro Parcaroli
I sindaci Sandro Sborgia e Sandro Parcaroli

La passeggiata lungo il corso è stata fatta, idealmente, anche dai cittadini collegati in diretta streaming che hanno potuto vivere l'emozione della riapertura della strada e passare davanti ai luoghi simbolo della città. Dopo il ritorno in piazza anche una sosta alla caserma Bonsignore, anch'essa inagibile.
E se oggi molti camerti, per questioni di sicurezza anticovid, non hanno potuto essere presenti, la riapertura del corso gli permetterà di farlo da oggi in poi, con i ricordi nel cuore e gli occhi che brillano di commozione e di speranza.

L'argomento sarà approfondito con ulteriori testimonianze ed approfondimenti nella prossima edizione de L'Appennino Camerte.

Giulia Sancricca



“I sindaci sono la voce del territorio”: questo il motivo che ha spinto l’Onorevole Marchetti, leader di Lega Marche a scegliere Enrico Rossi, sindaco di Cartoceto, per l’interlocuzione Regione – Enti locali e Renzo Marinelli, già sindaco di Castelraimondo, come capogruppo in Consiglio Regionale. Un incarico parallelo alla Prima Commissione consiliare Affari Istituzionali, Cultura, Istruzione, Programmazione e Bilancio.

Il leader di Lega Marche Marchetti ha commentato la scelta: “I sindaci sono la voce del territorio e la Lega ha scelto due di loro per coordinare due settori importanti della politica di territorio. Renzo Marinelli è un uomo di sintesi e autorevolezza, doti indispensabili per un capogruppo. L’esperienza maturata negli anni nella condivisione di obiettivi strategici per il rilancio dell’entroterra terremotato e la capacità di allargare i confini della programmazione amministrativa oltre la gestione quotidiana, sono un bagaglio di competenze che si rivelerà di fondamentale utilità anche in questo nuovo incarico. Enrico Rossi rappresenta la nuova generazione dei sindaci dei piccoli comuni: è anche al lavoro degli amministratori locali che si deve un elevato indice di qualità della vita. Sono certo che saprà essere stimolo e collante per i colleghi delle varie istituzioni”.

Una nomina accolta con entusiasmo dal nuovo capogruppo, Renzo Marinelli: “Un incarico importante, di responsabilità, che spero di svolgere al meglio. La mia attività sarà quella di coordinatore del gruppo, di raccordo con le altre forze politiche, con il Presidente, con la Giunta. È un ruolo che mi permetterà di entrare un po' su tutti gli argomenti e mi auguro di poter essere incisivo. Sicuramente dobbiamo avere una visione d’insieme di tutta la Regione, però poi ognuno conosce i bisogni della propria zona di provenienza e cercherà in tutti i modi di poterne portare avanti le esigenze: rappresentiamo anche dei territori particolari, ognuno deve in qualche modo portarne le istanze”.

Red.
Sembrerebbe scampata, almeno per il momento, la riconversione dell'ospedale di Camerino in Covid Hospital.
Il tema che ieri aveva messo in subbuglio la città ducale e l'Alto Maceratese, stando alle ultime indiscrezioni pare essersi sgonfiato e non sarà il Santa Maria della Pietà a dover rispondere per primo all'emergenza che avanza.

Dagli ultimi vertici regionali, infatti, sarebbe emerso che per sopperire alla richiesta di posti letto del momento sarà trasformato in ospedale misto quello di Civitanova, come accadde durante la prima ondata.

Una scelta che, secondo il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, sarebbe "più logica anche per via della stagione invernale in arrivo e dei problemi che potrebbe causare alla viabilità montana rispetto a quella della costa".

La decisione di non riconvertire subito l'ospedale di Camerino in Covid Hospital non escluderebbe comunque la possibilità di farlo in seguito qualora la curva dei contagi dovesse salire ancora.

GS

Non è entrato nella squadra di governo l'ex sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli ma offrirà il suo impegno sotto un'altra veste all'interno del consiglio regionale: "Dovrei prendere la presidenza della Commissione Bilancio e Cultura - dice ai microfoni di Fabio Ubaldi per Radio C1...inBlu - quindi avrò modo di potermi impegnare e di far valere quelle che sono le prerogative dei nostri territori e le nostre necessità".

Il consigliere eletto con la Lega e che aveva preso gran parte dei voti della zona dell'entroterra rassicura così i suoi elettori e tutti gli abitanti dell'entroterra che, non appena vista la giunta, hanno storto il naso nel constatare la mancanza di un 'rappresentante della montagna' in giunta: "Il fatto che io non abbia ricevuto la nomina di assessore - prosegue marinelli - non significa che mi tirerò indietro o che non porterò avanti le iniziative e le esigenze del nostro territorio. Vorrei rassicurare tutti coloro che mi hanno dato fiducia: sono tantissimi, li ringrazio e sarò a loro disposizione per recepire le esigenze. Mi auguro di portare avanti con Giancluca Pasqui e Mirella Battistoni le richieste  del nostro terrirotio".

GS

"Questa volta i cittadini hanno espresso la propria preferenza".

È questa l'analisi del neo eletto consigliere regionale della Lega, Renzo Marinelli, sindaco di Castelraimondo, che dimostra i motivi per cui, secondo lui, un territorio inascoltato come quello dell'entroterra si trova oggi ad avere due rappresentanti in consiglio regionale.

"La differenza tra i nostri territori rispetto ad altri - dice ai microfoni di Mario Staffolani per Radio C1...inBlu - è che nell'entroterra stata espressa la preferenza. I cittadini dell'entroterra hanno compreso la necessità di avere qualcuno che portasse la loro voce in Regione e per questo motivo hanno deciso di dare fiducia a chi voleva rappresentare questo territorio.
Quello che spetta a me e Gianluca Pasqui (eletto con Forza Italia ndr) è un compito arduo e importante perchè i cittadini ripongono in noi la speranza di far rinascere questo territori.
Mi impegnerò affinchè siano portate avanti le loro istanze".

A portarlo sugli scranni del consiglio regionale anche l'esperienza amministrativa a Castelraimondo: "Sono da molti anni nell'amministrazione di Castelraimondo, ho avuto una esperienza in Provincia e nell'Unione montana - ha spiegato - . Conosco le problematihe territoriali e credo che sia utile avere esperienza per svolgere i compiti che ci attendono. Prendere persone che non hanno mai vissuto questa realtà non produce buoni frutti".

Dopo l'elezione, quindi, anche Renzo Marinelli resta in attesa di conoscere la composizione della giunta e degli assessorati: "Ho avuto modo di parlare con il presidente e mi sono messo a disposizione per quaslaisi cosa serva. Le istanze del territorio le ho bene a mente e mi batterò per far avere attenzione al territorio".
Chiara la sua idea sulla possibile figura di un assessore alla Ricostruzione: "Potrebbe essere utile avere una figura deputata a questo, ma da sola non riuscirebbe a fare nulla. Deve essere il governatore a coinvolgere tutta la giunta perchè la ricostruzione non rigarda sole le case, ma tutti i settori, dal turismo all'ambiente, all'economia. È giusto che ci sia una persona che possa coinvolgere tutti, ma credo che la figura più importanhte debba essere il governatore. Un assessore lasciato solo rischia di prendere solo porte chiuse". 

GS
MS

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