Un incontro pubblico sulla ricostruzione, organizzato dall'ammnistrazione comunale, è in programma a Camerino il prossimo giovedì 21 settembre con inizio alle ore 21,15. al Polo Informatico Ludovici B (Aula B1) in via Madonna delle Carceri 7. Previsti gli interventi del sindaco Roberto Lucarelli, del commissario straordinario Guido Castelli e del direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione, Marco Trovarelli.

Saranno illustrate nel dettaglio le recenti ordinanze speciali relative al programma generale delle cantierizzazioni del centro storico e i vari interventi previsti sul territorio comunale.

Aperto a tutti, l'incontro rappresenta un momento fondamentale per conoscere in maniera approfondita opere e programmi riguardanti la ricostruzione e il futuro della città.
Data l'importanza delle tematiche, l'ammnistrazione comunale confida nella massima partecipazione della cittadinanza 
Il Programma straordinario di ricostruzione di Camerino ha ottenuto il parere favorevole della Commissione permanente composta dai vari rappresentanti dei ministeri, della Soprintendenza, della struttura commissariale, della Regione e dell'USR. Presentato dall'amministrazione comunale nel dicembre 2020, al PSR manca ora solo l'atto formale dell'approvazione con decreto da parte del Governatore delle Marche Francesco Acquaroli, vicecommissario alla ricostruzione. 
"Un passo in avanti per tutta la comunità" l'ha definito il sindaco Sandro Sborgia aprendo l'incontro pubblico servito ad illustrare lo stato dell’arte, i progetti in fieri della ricostruzione di Camerino e le sfide future, da affrontare insieme alle istituzioni e alla collettività. 
In presenza all'Auditorium Benedetto XIII, o collegati dal canale You Tube, molti  cittadini camerti hanno seguito con interesse l'assemblea che ha riunito al tavolo i suoi principali protagonisti.
Nel segno della collaborazione corale che caratterizza tutto il percorso di ricostruzione della città ducale, accanto al sindaco Sandro Sborgia sono intervenuti il rettore dell’Università di Camerino 
Claudio Pettinari, l'Arcivescovo Francesco Massara e l'architetto Francesco Karrer . Il prof Karrer guida il team di esperti incaricato della redazione del documento direttore e della realizzazione dei Piani attuativi relativi a parte del centro storico, al quartiere San Giorgio-Vallicelle e alle frazioni di Arnano, Sant’Erasmo, Calcina, Nibbiano e Piegusciano.
Il sindaco Sandro Sborgia ha detto di aver ritenuto doveroso tornare a condividere quanto fatto, quanto in corso e quanto da farsi.
"Lavoro complicato e difficile che, insieme a tutti gli altri attori della ricostruzione, abbiamo cercato di rendere il più fluido possibile con tanto sacrificio e tanta forza di volontà. Lungi dall’essere un momento celebrativo per tirare bilanci o resoconti  - ha affermato – l’incontro di oggi è solo di condivisione. Di sicuro potevamo fare di più e meglio ma siamo consapevoli di aver fatto il possibile; penso che il lavoro fatto sia diretto a far sì che questa ricostruzione, che per tanto tempo ha stentato a decollare e che oggi vede i primi passi, potrà essere sicuramente portata a compimento anche in tempi ragionevoli".
Il rettore di Unicam Claudio Pettinari ha ringraziato le amministrazioni comunali, con le quali in 5 anni l'ateneo ha lavorato in sintonia: "Di problemi ce ne sono stati tanti ma ogni volta ci siamo seduti ad un tavolo e abbiamo cercato di risolverli- ha detto evidenziando che tutto il recupero che si fa è per riconsegnare ai giovani la speranza per un futuro sul territorio. "La prima ricostruzione che dobbiamo fare è del tessuto sociale e delle persone che debbono abitare questi territori. Non era così scontato che una istituzione come l'università dopo quello che è accaduto potesse rimanere. Noi che siamo la più grande azienda di questo territorio, giorno dopo giorno ci troviamo a competere con 80 atenei italiani che hanno risorse e strumenti incredibili per attrarre. Mantenere un ateneo qui non è qualcosa di semplice. Prima cosa su cui abbiamo puntato è stato rafforzare la valenza scientifica dell'ateneo; ci siamo fatti i muscoli e alla fine abbiamo ottenuto dei risultati che hanno consentito di accreditarci sul panorama nazionale. Sentire il Commissario europeo Gentiloni definire l'Università di Camerino un'eccellenza italiana ed europea di fronte ad una platea di 80 rettori, deve farvi sentire tutti orgogliosi come lo sono stato io". Secondo impegno di Unicam  è stato quello di realizzare delle strutture che prima non c'erano, in grado di aumentare il valore e la qualità dell'ateneo. Pettinari si è poi soffermato sulla terza operazione iniziata nel marzo scorso, cioè il recupero di strutture universitarie interne alla città che saranno funzionali per la ripresa e lo sviluppo economico, turistico e sociale di Camerino. "Questo è quello che faremo nel breve; come Unicam mi auguro di poter partecipare ai momenti di costruzione della città del domani. Una città che dovrà essere smart ma che deve essere vissuta e popolata".
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Fare massa critica, pur nella diversità di opinioni personali, è stato anche il leit motiv dell'arcivescovo Francesco Massara: "Tutti ci stiamo chiedendo che ricostruzione vogliamo fare e dove vogliamo andare: io sono dell'opinione che non si può fare un recupero strutturale senza pensare ad una ricostruzione economica e sociale. Le tre ricostruzioni vanno insieme, altrimenti, potremmo rimettere a posto anche tutte le abitazioni ma avremo solo case vuote. Ognuno ha diritto a tornare fra le proprie mura ma occorre che la ricostruzione sia accompagnata da quella sociale ed economica. E dobbiamo lavorare tutti insieme; le opinioni diverse sono una ricchezza ma debbono poterci aiutare alla ricostruzione mentale e comunitaria. Inutile negare che la ricostruzione materiale incontri delle difficoltà anche notevoli, nella programmazione dei progetti, nei passaggi burocratici, nel problema delle macerie ancora irrisolto, in quello delle imprese e degli operai, nel caro prezzi e nella carenza dei materiali. Le difficoltà ci sono ma non dobbiamo scoraggiarci ed è per questo che serve lavorare insieme. Se ognuno lavora per sé, se ci facciamole piccole guerre tra di noi, non arriveremo da nessuna parte. Pur nella diversità di pensiero, la città deve lavorare insieme. Questo è importante per la ricostruzione materiale e per la stessa ricostruzione sociale. Sappiamo bene che la ricostruzione sarà lunga ma in primo luogo dobbiamo pensare a far innamorare i nostri ragazzi della città- ha sottolineato Mons. Massara-,  altrimenti  avranno case riparate ma non ci torneranno. Lavoriamo dunque affinché possano veramente partire i cantieri; intanto qualcosa di buono sta uscendo. Al seminario si sta lavorando per realizzare la casa per sacerdoti anziani e soprattutto il centro Pastorale e l'oratorio destinato ad accogliere i ragazzi  che per il prossimo autunno, speriamo di vedere già aperto insieme ai campetti". Come illustrato più tardi dall'ing. Carlo Morosi, responsabile tecnico per la progettazione Ufficio ricostruzione della diocesi, a gennaio potrebbero partire i lavori anche per il recupero del palazzo arcivescovile.  Tuttavia, la ricostruzione delle tante chiese lesionate, incontra delle forti criticità dovute a schede parametriche non corrispondenti al valore dell'edificio ecclesiastico da recuperare e ai costi effettivi dei lavori da eseguire È stato poi assicurato che tutte le chiese delle frazioni rimaste fuori dal piano dell’ordinanza 105, verranno inserite in un secondo piano. " Ci stiamo davvero mettendo tutte le nostre energie - ha concluso il vescovo Massara - . Le chiese vanno recuperate ma a me preme soprattutto recuperare anche le strutture che possano servire ai giovani come punto di riferimento e di ritrovo. E in questo senso, a breve riapriranno per i ragazzi i locali di San Venanzio. Perché  il futuro di queste città sono i giovani e dobbiamo fare in modo che possano rimanere.  Il contributo dei cittadini è importante perché aiuta a migliorarci. Siamo qui per lavorare  ma è importante camminare insieme. Il nostro interesse è ridare una speranza. Aiutate anche me a fare bene la ricostruzione".  
Lo stato di avanzamento del processo di ricostruzione, è stato approfondito dal consigliere comunale delegato Luca Marassi, ricordando anche la definizione delle perimetrazioni dell'agosto 2019 seguita a settembre dalla presentazione della costituzione degli aggregati e, due mesi dopo, da quella del Piano Straordinario di ricostruzione che per essere istruito e deliberato ha richiesto 11 mesi, ottenendo solo due giorni fa il parere favorevole della Commissione permanente. Marassi ha preannunciato la stipula di una imminente convenzione con l'università per individuare insieme le linee guida e le attività strategiche per il rilancio socio economico di Camerino :"Adesso è il momento di cominciare a pensare a rilanciare il territorio- ha dichiarato-. La sfida è rendere questa città viva ".
Quanto  ai numeri della ricostruzione privata ad oggi, a fronte di 1960 edifici privati inagibili, tra già finanziati o in attesa di esserlo, Camerino ad oggi ha 513 progetti finiti e caricati nella piattaforma. Sono inoltre 42 i privati che hanno rinunciato al contributo statale per vari motivi  e alcuni di essi,  per accelerare la ricostruzione di abitazioni con danno lieve hanno preferito la strada del 110 per cento. In seguito alla richiesta della struttura commissariale si sono inoltre aggiunte 1271 manifestazioni formali di volontà a ricostruire; secondo il calcolo dell'amministrazione ne mancherebbero all'appello 181 ma di questi circa 100 sarebbero edifici pubblici o di proprietà di enti. Data la scadenza prorogata al 15 dicembre Marassi ha sollecitato i privati a farsi responsabili nell'esprimere questa volontà di ricostruzione del proprio immobile. La data è perentoria e, chi non lo farà non potrà poi ricostruire.
Seguita da una stabilizzazione la rapida ascesa notata a settembre/ottobre 2020 nella presentazione dei progetti della ricostruzione leggera, mentre sulla scia dell’ordinanza 100 il trend in crescita ha riguardato i progetti di quella pesante. La maggior parte dei progetti (389) riguardano le frazioni, pochi invece quelli del centro storico. Camerino vede già decretati e finanziati  123 milioni di euro di ricostruzione privata. Se a maggio 2019 i cittadini che percepivano il contributo autonomo di sistemazione erano circa 3000, oggi ne sono 1800; c'è infatti chi è rientrato nella propria abitazione ma anche chi, avendo deciso di acquistare una nuova casa  si è trovato a fare le spese col gap legislativo che gli ha fatto perdere il cas. Ad oggi 262 sono gli edifici decretati e i cantieri avviati e 156 gli edifici già riparati, la maggior parte dei quali si trovano nelle frazioni. Nel numero di decreti rilasciati e cantieri che possono iniziare, Camerino è il terzo comune delle Marche dietro a San Severino e Tolentino. 
La  stima dice che per la sola ricostruzione privata di Camerino lo stato dovrebbe alla città 800 milioni di euro.
Il punto sullo stato delle messe in sicurezza in centro storico è stato fatto dalla consigliera Anna Ortenzi. “Siamo ormai alla fine – ha detto-; restano 4 edifici la cui demolizione va fatta con smontaggio controllato e che condizionano la completa riapertura di via Lili e in parte di via Favorino. Si tratta di palazzo Napolioni e dell’immobile finale di via Lili vicino al Liceo: in quest’ultimo caso c’è il progetto ma manca ancora il nulla osta della Soprintendenza. Gli ultimo 2 progetti di demolizione controllata sono in via Varino Favorino; anche qui il progetto c’è ma è da trasmettere alla protezione civile il quadro completo delle liberatorie dei privati. Via Bongiovanni invece è agli stati finali, manca solo la chiesa di san Francesco per la quale c'è l'autorizzazione della soprintendenza e a breve dovrebbe andare in appalto insieme all'aggregato edilizio del Pincetto i cui proprietari hanno messo per iscritto la volontà di demolire .e depositeranno il progetto entro l'anno. Quindi,  hanno chiesto di non procedere alla  messa in sicurezza dello stabile. Potremmo dunque presto riaprire la via sulla quale si trovano diversi  appartamenti agibili che potranno essere di nuovo abitati. Positiva la situazione anche per via Costanza Varano e via Morrotto; tutti gli appalti precedenti sono conclusi; è in corso solo l'ultimo che riguarda il Palazzo della Musica, la muratura e l'arco e la casetta sottostante al palazzo stesso. Dopodiché tutta la strada potrà essere riaperta, seppure sempre in coordinamento con la demolizione del Betti che sovrasta la via da un lato”.
Primo incontro con la cittadinanza per il prof. Francesco Karrer, il cui intervento è servito ad illustrare il lavoro portato avanti finora dal suo team. L’architetto ha tenuto a sottolineare la dimensione sociale dell'intervento di ricostruzione. “La dimensione culturale umana è assolutamente fondamentale riconoscerla e ritrovarla nei suoi valori e nei suoi segni quotidiani. Al gruppo di progettazione che io coordino è stato affidato il compito di studiare i Piani attuativi di ricostruzione che altro non sono che una visione unitaria espressa attraverso un documento unitario. Non un intervento edilizio diretto, ma un intervento edilizio mediato da una previsione unitaria. Una perimetrazione corrisponde alla identificazione di un ambito potenzialmente omogeneo con determinate caratteristiche ivi comprese quelle talvolta espressamente sociali. Abitare è come dire possedere, non solo materialmente ma in quanto uno spazio lo si vive e lo si abita. Ci vuole rispetto di chi abita quei luoghi e l'atteggiamento che io tengo è di avvicinarmi anche con una certa umiltà; quei luoghi sono di qualcun altro e io cerco di interpretarne  con lui le esigenze e provare a migliorarli. Questo è l'atteggiamento. Noi siamo stati incaricati di studiare i piani  attuativi di una porzione del  centro storico e di alcune frazioni e quartieri. Con coraggio l'amministrazione ha voluto escludere una parte del centro storico dall'intervento preordinato delle perimetrazioni e lasciare ai singoli la libertà di intervenire.
Ai bordi- ha continuato Karrer - ci occuperemo di Borgo San Giorgio il cui agglomerato incorpora un pezzetto di centro storico e nel processo di ricostruzione questo elemento va valorizzato. Poi ci sono le frazioni che sono delle dimensioni e dei mondi diversi. Da un lato prevale l'esigenza di ridisegnare una piazza e un elemento di aggregazione,  dall'altro ci sono  Borgo San Giorgio e  Vallicelle che vanno  ricostruiti in una logica nuova, ridando una forma all'insieme”.
Vie di fuga  da ridisegnare, nuove occasioni di paesaggio  e punti di vista inaspettati possono aprirsi in centro storico in particolare da via Pieragostini. E per la Vallicelle del domani, un’edilizia garbata di case basse di due tre piani per un quartiere ripensato e rigenerato in maniera sostenibile. Ad illustrare lo stato dell'arte e il work in progress dell'università è stato poi il prorettore Vicario Graziano Leoni, seguito dall'ingegnere Carlo Morosi che ha rappresentato dei passi importanti che la ricostruzione degli immobili danneggiati di proprietà della Diocesi sta compiendo. 
c.c.
Va avanti a Camerino il lungo percorso della ricostruzione. Sono quotidiani i piccoli e grandi segnali che testimoniano della determinazione di una città a riprendere in mano la sua storia e disegnare un futuro.
Ruspe in azione ieri pomeriggio a Borgo San Giorgio per la demolizione di un palazzina e si procede anche col completamento delle messe in sicurezza. Altre case della discesa erano state abbattute dall'esercito ma per questa operazione più complessa, si è reso necessario incaricare una ditta privata di Tolentino.
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Personale del comune all'opera questa mattina per ripristinare portabandiere e  vessilli sul balcone di Palazzo Bongiovanni, storica sede del Comune di Camerino. Delle vecchie bandiere, esposte per oltre quattro anni alle intemperie, non erano rimasti che brandelli. e gli operai del comune hanno provveduto a sostituirle. Simboli diversi, tutti accomunati dalla voglia di rinascere.

"Tra demolizioni e messe in sicurezza le nostre attività vanno avanti con forza, così da mettere le persone in condizione di avviare i lavori -sottolinea il sindaco Sandro Sborgia-. Non ci fermiamo ed è questa la dimostrazione che si lavora ogni giorno e in silenzio, ma si va avanti seriamente. Abbiamo voluto che nuove bandiere tornassero a sventolare sul corso perchè è doveroso che questa città abbia quello di cui ha bisogno- aggiunge Sborgia-. È quella la via principale di Camerino riaperta poco più di un mese fa ed è in quel palazzo che ha sede il Comune. Chiunque venga a Camerino, deve sapere che questo comune è ancora vivo e la bandiera, testimonia della forza di questa terra e delle persone che la abitano". 

c.c.
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Le restrizioni previste dal colore arancione della regione non permetteranno l'inaugurazione della Casa della Gioventù “Ugo Betti” di Camerino che si sarebbe svolta sabato prossimo, in concomitanza con la cerimonia per l'apertura del cantiere per la ristrutturazione del Collegio Bongiovanni.

Di stefano GRU COLLEGIO


A comunicarlo è l'arcivescovo Francesco Massara che, comunque, rassicura: "Nonostante abbiamo deciso di rimandare la cerimonia a data da destinarsi - dice - , il cantiere partirà comunque il 6 marzo con la sperimentazione del badge per garantire un maggiore controllo circa l’accesso del personale e un sistema avanzato di sicurezza sul lavoro".

GS

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Approvati tutti gli aggregati. Nell’ultimo Consiglio comunale di Camerino è stato approvato il lotto finale di aggregati edilizi da sottoporre ad intervento unitario di ricostruzione, concludendo un lavoro lungo quasi un anno. L'assise ha nello specifico licenziato la terza parte degli aggregati edilizi del centro storico del capoluogo e un aggregato edilizio nella frazione di Mergnano San Pietro.
“È un risultato che ci rende felici perché rappresenta un passo importante per la ricostruzione – spiega Luca Marassi, consigliere comunale con delega alla ricostruzione – Riuscirci con questi tempi e nonostante tutto non era facile. A settembre, nel corso dell'assemblea sulla ricostruzione con la cittadinanza, avevamo stimato delle tempistiche e in quell’occasione abbiamo spiegato quale sarebbe stato l’iter e come intendevamo procedere.
Di fatto, la parte della ricostruzione privata di competenza comunale è stata definita e conclusa. Ora l’ufficio Sisma comunale provvederà a inviare una lettera a tutti i proprietari invitandoli a costituirsi in consorzi, a scegliere il tecnico e la ditta e ad avviare la progettazione e la presentazione del progetto”.
Sul sito del Comune (https://www.comune.camerino.mc.it/avvisi-cms/il-consiglio-comunale-approva-i-primi-aggregati-2/) è stata pubblicata la planimetria completa, evidenziando tutti gli aggregati approvati con deliberazione dei consigli comunali, nonché i consorzi costituiti volontariamente.
“Ora- conclude Marassi-  speriamo quanto prima di poter terminare la messa in sicurezza delle vie principali del centro storico così da poter riaprire la città e tornare a fruire dei suoi spazi che sono chiusi dall’ottobre del 2016 e mancano a ognuno di noi”.
C.C.
Buona notizia per la città di Camerino. Il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini ha emesso il decreto che liquida la somma di 230 mila euro per la redazione dei piani attuativi  che riguardano tutta la zona del centro storico sottoposta a perimetrazione, così come i quartieri di Vallicelle e Borgo San Giorgio e tutte le frazioni interessate da perimetrazione. Lo ha reso noto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia  che non ha mancato di esprimere la propria soddisfazione.
"Un'ottima notizia che ci consente di avviare tutta quella serie di attività che permetteranno  di far sì che nelle zone perimetrate si possa ricominciare a pensare ad una ricostruzione, non appena sarà superata l'emergenza del coronavirus".
La cifra di 230 mila euro saràcosì suddivisa: 92.234 euro per il centro storico; 45.081 per Vallicelle e Borgo San Giorgio; 29.760 per Arnano; 25.208 per Sant'Erasmo; 14.194 per Calcina, 14.223 per Piegusciano e 8.824 euro per Nibbiano.
Dal priimo cittadino anche la vicinanza e i sentimenti di gratitudine nei confronti delle forze dell'ordine e dell'intera equipe degli operatori sanitari, impegnati nel fronteggiare  la difficile situazione dell'emergenza da Covid-19. Apprezzamento è stato espresso per il segno di grande unione, di solidarietà e di sostegno che le forze dell'ordine  hanno dimostrato con la commovente manifestazione tenutasi questa mattina davanti all'ospedale di Camerino e nella quale i vari corpi militari e l' esercito hanno testimoniato l'appoggio di tutta una comunità che si stringe attorno a quanti sono impegnati in prima linea .
 "Un ringraziamento a tutti, operatori sanitari e forze dell'ordine che in questo momento sono i primi a dare il loro contributo per fronteggiare l'emergenza". Infine,  un richiamo ad ognuno affinchè si aiuti il loro lavoro, continuando a rispettare tutte le regole che richiedono responsabilità  raccomandando soprattutto di restare a casa, osservando nel modo più rigoroso possibile quella che è l'unica misura che può salvaguardare noi stessi e gli altri, dalla diffusione del virus e dal contagio.
C.C.   
L'architetto Mario Cucinella in collaborazione con Ascolto Attivo è tornato nella città ducale per continuare il percorso avviato dal progetto WSR Camerino con il supporto del Comune di Camerino, UNICAM e Arcidiocesi di Camerino - S. Severino Marche.
Giornata di workshop oggi tra gli architetti dello studio MCA, con la partecipazione del sindaco Sandro Sborgia e di alcuni Consiglieri dell'amministrazione. Presenti anche il rettore di Unicam Claudio Pettinari e rappresentanti dell'Arcidiocesi.
Lincontro con larchittto Cucinella
Nel corso dell'incontro, Mario Cucinella ha illustrato uno studio sullo stato delle trasformazioni che ha subìto la città negli ultimi tre anni e sulle opportunità della ricostruzione. Un lavoro che l'architetto ha deciso di restituire alla città di Camerino, programmando una serie di soluzioni sulla base dei diversi incontri avvenuti nei mesi scorsi con l'amministrazione e l'Università, volti ad aggiornare la prima fase di stesura improntata nei mesi immediatamente successivi al terremoto, con la volontà di trovare insieme dei presupposti per ripartire, nonostante il territorio abbia nel frattempo subito modifiche.
Negli anni del post sisma, la città di Camerino ha registrato lo sviluppo di una nuova centralità urbana di servizi e di residenze ai piedi del centro storico, interventi definiti come “temporanei”  ma che, ad oggi, hanno segnato in modo irreversibile il paesaggio e cambiato le stesse abitudini di vita della comunità. A partire da queste condizioni, risulta però evidente che il centro storico debba rimanere protagonista anche come luogo attivatore di un intervento strategico nella città: il suo “ripopolamento”, per il progetto WSR Camerino, rappresenta l’occasione  di ripartire.

"È stato un incontro molto interessante - ha detto Luca Marassi, Capogruppo di maggioranza e consigliere con delega alla ricostruzione –. Un'opportunità unica per continuare a progettare il futuro insieme alle altre principali istituzioni della città. Soltanto un lavoro in sinergia e coesione d’intenti tra i pilastri del territorio sarà infatti in grado di dare vita ad opportunità reali e positive per la Ricostruzione e lo sviluppo. Tutto va naturalmente considerato con grande attenzione, ma da parte dell'Architetto c'è massima collaborazione ". Riparte dunque una nuova fase progettuale sulla base del confronto con le dinamiche ad oggi in atto nella città e che dovrà inevitabilmente proseguire grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini.

Il "Filo diretto con il sindaco Gianluca Pasqui" cambia format e anche location. L'appuntamento informativo riguardante le azioni dell'amministrazione comunale sulla ricostruzione post terremoto, in onda ogni giovedì sulle frequenze di Radio C1inblu con la possibilità per i cittadini di intervenire in diretta per porre domande al primo cittadino di Camerino, da giovedì 22 giugno avrà cadenza quindicinale e assumerà la veste di assemblea pubblica. In sostanza il sindaco Pasqui non risponderà più alle curiosità della popolazione dagli studi di Radio C1, ma direttamente "faccia a faccia" a coloro che interverranno all'assemblea presso i locali Contram de Le Mosse e a quanti chiameranno al 335/5367709. Il tutto sarà trasmesso in diretta sulle frequenze di Radio C1inblu e in streaming sul sito www.radioc1inblu.it il giovedì dalle ore 18 alle ore 19.

Il sindaco Pasqui interviene poi sulla situazione delle scuole, argomento caldo che avrebbe costituito oggetto principale del Filo diretto che questo giovedì 8 e il prossimo giovedì 15 giugno non andrà in onda, chiarendo quanto scritto in risposta alle perplessità dei cittadini e degli esponenti politici della minoranza. "Non è questo il momento il momento di fare polemiche sterili – le parole del sindaco – Sono state sollevate preoccupazioni condivisibili, così come è chiara la necessità che venga costruita una nuova scuola. I genitori chiedono pareri su quanto si sta facendo, l'amministrazione comunale ha idea precise al riguardo, ma di fronte a precisi interrogativi ho deciso da fare questo passaggio interlocutorio con intento chiarificatore. L'invito che faccio è quello di trovare una collaborazione reale con tutti i consiglieri, anche quelli di minoranza, che vorrei ancora una volta venissero spontaneamente a lavorare presso la sede comunale senza attendere una chiamata che hanno già ricevuto dai cittadini. Sull'argomento scuole convocherò il prossimo 19 giugno un consiglio comunale, cui spero siano presenti rappresentanti istituzionali superiori all'ente locale, e insieme, con molta tranquillità, parleremo del futuro dei nostri ragazzi".    

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