Era il 18 marzo scorso quando Sauro Bruè, medico di Sarnano, aveva reso nota la sua positività al Coronavirus.
Un periodo lungo e difficile per lui e per sua moglie, Carla Palazzo, anche lei contagiata. Un periodo durante il quale è stato sempre il figlio Francesco ad aggiornare, tramite i social, sulle condizioni di salute dei suoi genitori.
Solo questa mattina, con un video per ringraziare quanti sono stati vicini alla famiglia Bruè, Francesco ha annunciato che la situazione si è stabilizzata ed entrambi i genitori, già da tempo, sono negativi al secondo tampone.
A raccontare le difficoltà affrontate nel periodo della malattia è la moglie di Sauro Bruè, che è stata dimessa già da qualche settimana dall'ospedale di Camerino dove era stata ricoverata nella fase acuta.
"Io sono una persona di fede - dice Carla Palazzo - e credo che il Signore ci abbia aiutato molto per superare la malattia. Non ho vissuto questo periodo in maniera drammatica. A livello fisico posso dire che il virus compromette tutto il corpo: non solo i polmoni, ma anche il sistema nervoso, la pelle, l'intestino, il fegato. Tutto il corpo viene debilitato. Anche se sono guarita - spiega - mi stanco ancora molto facilmente. Sono migliorata dalle settimane in cui sono stata dimessa, ma i tempi di ripresa sono lunghi".

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Per Sauro Bruè, invece, che nel periodo più grave della malattia era stato ricoverato a Civitanova, bisognerà attendere ancora qualche settimana per il ritorno a casa.
"Mio marito era molto grave - dice la donna - . Aveva la broncopolmonite su entrambi i polmoni. Mio figlio, che parlava con i medici, solo ora mi ha riferito della gravità della situazione. Ha fatto due trasfusioni, è stato molto male. Grazie alle tante persone che hanno pregato è stato un miracolo che ce l'abbia fatta.
Ora si trova al Santo Stefano - dice .- e da una settimana è tornato a muovere gli arti, ma ci vorrà ancora più di un mese per recuperare la forza muscolare che ha perso".

Giulia Sancricca


Importante notizia per l'istituto di riabilitazione Santo Stefano di Camerino, un'istituzione importantissima, soprattutto per un territorio come il nostro dove abbiamo anche un reparto di ortopedia eccellente presso l'ospedale cittadino” – secondo quanto dichiarato dal sindaco Gianluca Pasqui – che troverà spazio nei locali dell'ex ospedale destinati a divenire sede della nuova casa di riposo. “Ho rassicurato anche il dottor Bortone, responsabile dei centri ambulatoriali del Santo Stefano, del forte interessamento dell'amministrazione comunale presso la regione per far finanziare la costruzione, all'interno della nuova struttura, di un ascensore, che diventa linfa vitale perchè il Santo Stefano possa esservi ospitato nelle migliori condizioni possibili – continua il primo cittadino - La richiesta è stata presa in considerazione dal presidente Ceriscioli, che nel corso della sua visita alla nostra città si è formalmente impegnato assicurandoci tale finanziamento. A questo punto – conclude Pasqui – ci sono tutte le condizioni per definire l'accordo per l'ubicazione dell'istituzione all'interno di questo splendido edificio”.

Nella foto il sindaco Pasqui e la dirigente di area riabilitativa Roberta Ferranti

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