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"Con questo maledetto Virus non si sa mai". Con questa frase il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, è intervenuto ai microfoni di RadioC1inBlu per far conoscere le sue condizioni di salute al quinto giorno di Covid.

Febbre alta per il primo cittadino Pezzanesi, che fa fatica a respirare. Da stanotte il ricovero in ospedale.

"Ho la saturazione al limite e non posso abbassare la guardia. Non pensavo di dover combattere contro questo mostro - ha dichiarato Pezzanesi -. Se non ci convivi non te ne rendi conto. Ai faciloni dico di fare attenzione e di prendere tutte le precauzioni del caso".

I dati del Comune di Tolentino, secondo quanto comunicato dalla Regione Marche, contano 17 positivi e 13 persone in isolamento domiciliare. In confronto alla precedente comunicazione sono ancora aumentati sia i soggetti positivi che le persone in quarantena. Proprio il Comune tolentinate ha fatto sapere che sabato 13 novembre, essendo state rilevate appunto le positività di due dipendenti e del Sindaco Pezzanesi, tutte le maestranze del Comune hanno effettuato i tamponi molecolari per uno screening che evitasse la diffusione di eventuali contagi. Contemporaneamente sono stati sanificati i locali sede degli uffici e degli asili nido comunali. Questi interventi hanno evitato la quarantena generalizzata dei dipendenti e hanno consentito di garantire tutti i servizi, grazie al reintegro di coloro che già hanno avuto l’esito negativo.

“Nessuna strumentalizzazione politica, ho solo voluto dimostrare che le sue accuse erano infondate”.

Risponde così Michela Antinori, alla replica del suo ex datore di lavoro, nonché sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, condannato a risarcirla dopo che il giudice del lavoro ha ritenuto illegittimo il licenziamento messo in atto a novembre 2018 dal primo cittadino, nei confronti della tolentinate che lavorava come segretaria nell’agenzia di assicurazioni di Pezzanesi.

Il primo cittadino ha infatti ritenuto, come dichiarato ai microfoni di Radio C1..inBlu, che la sentenza fosse stata resa nota volutamente in un momento che potrebbe vederlo impegnato alle prossime elezioni regionali.

La Antinori si è dunque sentita di nuovo chiamata in causa e in una nota vuole chiudere la vicenda chiarendo in questo modo: “Non ho permesso ad alcun partito dell'opposizione di strumentalizzare questa vicenda per campagne elettorali, ma ci tengo solo a far sapere come sono andati veramente i fatti. Quando era lui a voler dire la sua non ha desistito dal rilasciare dichiarazioni in cui mi definiva come unica responsabile degli errori delle polizze assicurative; oggi che la giustizia si è espressa in mio favore dice di non voler portare all’attenzione pubblica le sue questioni personali e la vicenda viene, d’un tratto, definita un attacco politico. Pezzanesi si appella alla giustizia divina - conclude - io ritengo che anch’essa conosca la verità”.

GS
È stato un pomeriggio, quello di ieri, che ha visto il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, diviso tra le vicende private che lo hanno coinvolto in una causa di lavoro
(http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/11969-licenziamento-illegittimo-di-una-dipendente-sindaco-di-tolentino-condannato-a-pagare)
e quelle politiche che lo vedevano come candidato governatore alle prossime elezioni regionali.
Partendo dalle indiscrezioni che lo vedrebbero a capo della lista civica di sindaci che sogna da tempo il primo cittadino risponde: "Sono una persona che sta lavorando, come ben si sa, insieme a chi ha a cuore il territorio su un progetto civico. Da qui a dire che sono candidato governatore ce ne passa, ma per il bene del popolo sono disposto a fare dal niente a tutto: niente nel senso che se le cose vanno bene lascio fare agli altri; tutto perchè sono disponibile a scendere il campo in qualsiasi ruolo mi si chieda di impegnarmi".

Poi la chiara posizione nei confronti della vicenda giudiziaria che, secondo lui, sarebbe stata resa pubblica in questo momento per uno scopo politico: "Le questioni della mia vita privata rientrano in una sfera che non riguarda la collettività - dice - . Chi tenta di buttare fango su quello che faccio da amministratore con le mie questioni private, esasperandole e portandole ad un livello di discussione così basso, si sbaglia. C'è qualcuno che grida vittoria e mi stupisco difronte a cotanta tracotanza e tanta scorrettezza: credo che siano stati anticipati troppo i tempi - aggiunge - perchè la giustizia, a volte in questo Paese, arriva tardi, ma arriva e quando lo fa non riguarda solo quella materiale e terrena, ma anche quella divina. Io mi sento in pace con entrambe le giustizie - confida - e sistemeremo tutto. 

Io non porto le mie vicende personali nel lavoro di amministratore - prosegue - se ho commesso dei reati sarà io il primo a farmi da parte, per quanto mi riguarda io i reati li ho subiti. Le leggi sul lavoro hanno dei tempi che, inizialmente, ti svantaggiano poi la giustizia ordinaria, magari, rimette a posto le cose, almeno sotto l'aspetto morale e civile. Io ho fiducia in quella giustizia e ho nel cuore la giustizia divina, quindi consiglio di fare attenzione a chi agita così tanto la sciabola contro chi lavora con onestà e serietà. Guardo sempre tutti negli occhi perchè quando sei dalla parte del giusto non hai paura. Quindi qualsiasi sia il ruolo alle prossime elzioni regionali - conclude - la verità è che sono tranquillo, so cosa ho fatto e cosa faccio per il bene della collettività e non mi lascio distrarre o condizionare da questi fatti".

Giulia Sancricca
È stato ritenuto illegittimo il licenziamento che il sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, aveva applicato nei confronti della sua dipendente Michela Antinori nel 2018.

Una decisione che ora costerà al primo cittadino tolentinate oltre 100mila euro.

La sentenza arriva al termine di quasi due anni di vicende giudiziarie iniziate nel novembre 2018 quando la dipendente, in forza all’ufficio assicurativo del primo cittadino di Tolentino, era rimasta incinta ed “era stata licenziata perché - stando a quanto riferisce il suo legale, Bruno Pettinari - ritenuta responsabile di alcune mancanze nelle polizze assicurative”.

La Antinori si era quindi rivolta al suo avvocato per impugnare il licenziamento: “Eravamo pronti a difenderci - afferma il legale - ma il suo datore di lavoro non si è costituito nella causa. Il giudice del lavoro, a maggio scorso, ha quindi ritenuto che il licenziamento fosse illegittimo e che alla mia assistita dovranno essere corrisposti le retribuzioni e il trattamento di fine rapporto, a cui si aggiunge la somma per l'opzione al reintegro sul posto di lavoro, rifiutata dalla Antinori".

Una sentenza che la dipendente ha voluto rendere nota per rimarcare la sua innocenza all’interno di una vicenda che tanto ha fatto discutere e che l’avrebbe vista ingiustamente coinvolta.

“Non solo sono stata licenziata senza una giusta causa, ma mi era stata attribuita la colpa di errori non riconducibili a me - afferma Michela Antinori - . Nonostante i miei tentativi di risolvere la questione in maniera bonaria, sono stata costretta a difendermi per vie legali dal procedimento disciplinare avviato dal mio datore di lavoro e dalla ingente richiesta di danni che mi era stata fatta. Sono contenta che sia stata fatta giustizia e  che finalmente posso dimostrare di essere estranea a quei fatti, diversamente da quanto venisse detto”.

Giulia Sancricca

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