Notizie di spettacolo nelle Marche

Continuano le iniziative di solidarietà legate al post-terremoto. Sabato 24 marzo, alle ore 18.30, alla Caffetteria del Politeama, in corso garibaldi 80 a Tolentino, avrà luogo la cerimonia di consegna dei fondi incassati con la vendita del calendario “Tolentino Resiste. La speranza non crolla”. L'iniziativa di realizzare, in seguto agli eventi sismici, un calendario era partita nel 2016 dall'idea dei titolari della tipografia La Linotype di Tolentino, che ne hanno stampati due, uno appunto nel 2016 e uno nel 2017, interamente dedicati a Tolentino.

I proventi sono stati sempre devoluti in beneficenza: lo scorso anno per la realizzazione della nuova sede della locale sezione cittadina dell’Avis e per questo 2018, il ricavato sarà devoluto all’acquisto della pavimentazione antishock per i giochi del Parco pubblico “La Rinascita”, in via Portanova, all’interno del Quartiere Viale Vittorio veneto – Trento e Trieste.

All'evento prenderanno parte il sindaco Giusepe Pezzanesi, il vicesindaco Silvia Luconi, l’assessore alla Polizia Locale e Sicurezza Giovanni Gabrielli, il presidente della Pro Loco TCT Edoardo Mattioli il consigliere comunale Gionata Del Pupo e Gino Vitali della Linotype.

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Il Comune di Tolentino mette a disposizione spazi dove poter sistemare mobilio e arredi in vista della ricostruzione privata.

Dopo una ricognizione delle strutture disponibili sul territorio, effettuata attraverso un bando, sono stati individuati tre capannoni.

L'Ammistrazione comunale ha quindi deciso di prendere in locazione per un periodo di durata pari a sei anni, rinnovabili di ulteriori sei, degli stabili risultati idonei ad uso magazzino, verso un canone di locazione mensile di euro 3,00/mq al mese, da mettere a disposizione temporaneamente dei soggetti che ne facciano richiesta per depositare gli arredi presenti negli immobili in ricostruzione post sisma.

Questi gli stabili individuati: Via Colombo, 21/25 – superficie di 600 mq al piano primo con accesso carrabile diretto, doppio cancello esterno e pratica antincendio del piano terra da integrare per il piano primo; Contrada Rosciano – immobile 1 – superficie di 1400 mq divisa tra piano terra e piano primo con montacarichi per accesso al piano primo di portata 3200 kg e lunghezza 3.5 m, CPI in scadenza il 10/12/2021; Contrada Rosciano – immobile 2 – superficie di 620 mq al piano terra con un'altezza di 7 m circa, CPI - certificato di prevenzione incendi in scadenza il 25/02/2019.

Questi immobili saranno destinati per il deposito di beni mobili, arredi e mobilio, che dovranno essere necessariamente trasferiti dai fabbricati per consentire lavori di riparazione post sisma e che saranno concessi ai soggetti richiedenti spazi o “piazzole” di circa 30 mq al costo di 120 euro al mese; questi costi, come detto, riducono la spesa della Protezione Civile per i contributi per le spese di trasloco e deposito dei mobili e degli arredi dalle unità immobiliari danneggiate o distrutte dal sisma.

Per quanto riguarda invece i contributi per le persone che hanno l'abitazione inagibile, il Comune di Tolentino ha comunicato che entro la fine del mese di marzo

provvederà al pagamento del contributo per l’autonoma sistemazione-CAS relativo ai mesi di gennaio e febbraio 2018.

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La situazione termale nelle Marche dopo il terremoto “ è il titolo del seminario tecnico divulgativo in programma questo sabato 17 marzo , a partire dalle ore 9.30, presso la Sala congressi di Sarnano  in via Benedetto Costa.  L’organizzazione si deve a Unione Montana dei Monti  Azzurri, Comune di Sarnano, Terme San Giacomo, Regione Marche e Terme Santa Lucia di Tolentino. I lavori saranno introdotti dal presidente dell’Unione Montana Monti Azzurri Giampiero Feliciotti: “ Ringraziamo l’Union Turismo,  Associazione Nazionale delle Aziende e degli Enti Pubblici e Privati di promozione ed accoglienza turistica. per aver  scelto le nostre zone  come sede di svolgimento  del  suo Consiglio nazionale. a latere del quale, - spiega  Feliciotti- il punto che verrà discusso nel corso del seminario tematico, sarà iI termalismo nelle Marche.  E’ intenzione dell’Associazione Union Turismo,  offrire un contributo costruttivo agli impianti termali della nostra regione, declinato con l’economia del territorio e, con particolare riferimento alle valenze gastronomiche e culturali e all’offerta balneare,  in prospettiva e come occasione di ripartenza  dopo il sisma.  Ben sei saranno le università presenti  all’incontro -; tra i relatori –ontinua Feliciott- mi piace ricordare il prof. Umberto Solimene dell’università di Milano e presidente mondiale FEMTEC ( Federazione Mondiale delle Terme) il quale parlerà dell’importanza degli stabilimenti termali nell’economia delle Marche. Tra i presenti all’incontro anche la prof.ssa Natalia Churskaya che approfondirà l’aspetto delle Terme come valore aggiunto, mentre il   Dr. Daniele Travagllini, coordinatore  nazionale della SIF, parlerà dell’inserimento e del valore della flebologia nel settore termale.  Al  seminario porteranno il loro saluto anche l’assessore al Turismo della Regione Marche Moreno Pieroni , il presidente dell’Ordine dei medici di Macerata Dr. Romano Mari ;  previsto l’intervento autorevole di  Franca Roso, presidente nazionale dell’ Ancot (associazione comuni termali)  la quale ,nell’ottica di un miglioramento dell’offerta turistica, illustrerà le modifiche necessarie alla Legge 323. Da parte della presidenza nazionale verranno anche consegnate delle bandiere gialle e, credo che nell’insieme,  l’intensa mattinata di sabato rappresenti sicuramente  un’occasione interessante per una ripresa dopo il terribile evento che ha colpito la nostra regione. Per rinascere, dobbiamo continuare ad attirare i riflettori nazionali  su quello che non va ma anche cercare di guardare avanti in prospettiva ; il seminario di Sarnano è solo una delle prime tappe in quanto a breve- conclude il presidente – celebreremo gli Stati Generali del ciclo-turismo , dedicando attenzione ad un settore su cui l’Unione Montana si sta interrogando sin dal 2010, anche con la messa a punto di piste ciclabili. Il futuro è dunque la ripartenza del turismo dopo il terremoto, muovendo dalle Terme di Sarnano e Santa Lucia di Tolentino e, coinvolgendo a 360 gradi tutto il turismo dell’entroterra”.

 

C.C.

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Nella giornata di ieri, presso la sede provvisoria del Comune di Camerino, si è tenuto un incontro di presentazione alle scuole del comprensorio del Progetto Sisma, che si sviluppa all’interno del Programma Italia di Emergency. Fortemente voluto dall'amministrazione comunale e in collaborazione con le istituzioni, in particolare in seguito ad un protocollo d’intesa siglato con la Asur Marche, è stato avviato un intervento di assistenza psicologica e infermieristica alla popolazione colpita dal terremoto nell’ area di Camerino, città che rappresenta il punto di riferimento a livello sanitario poiché accoglie la struttura ospedaliera “S. Maria Della Pietà”, che copre i bisogni di 20 Comuni dell'entroterra più gravemente colpito dal sisma.

La popolazione studentesca, in accordo con i Dirigenti degli Istituti, parteciperà ad incontri dedicati alla presentazione del progetto a cui potranno seguire interventi psicoeducativi per gruppi classe o istituto a seconda dei bisogni emergenti. All'incontro di ieri erano presenti l'assessore alle politiche sociali, Antonella Nalli, la direttrice del Dsb di Camerino, Maria Rita Paolini e l’équipe del Dipartimento di Salute Mentale con cui Emergency agirà in rete e sinergia durante tutta la durata del progetto per garantire un approccio comunitario e di prevenzione a tutela della salute mentale della popolazione studentesca. Un progetto che fin da subito è stato a cuore dell'amministrazione comunale per l'importanza che assume nei confronti dei giovani ragazzi, che al pari degli adulti stanno affrontando le conseguenze del sisma, dimostrando fin da subito grande attaccamento e voglia di futuro.

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Buon compleanno Eccellenza.

Festeggia questo venerdì 16 marzo il raggiungimento del 75° anno di età l'arcivescovo Francesco Giovanni. ( nella foto a destra con la mamma Anna ) Una data particolare per mons. Brugnaro che presenta al Papa la rinuncia all'ufficio di guida della diocesi di Camerino – San Severino Marche sulla quale sarà lo stesso Pontefice a pronunciarsi. Secondo il Motu proprio di Papa Francesco “Imparare a congedarsi”, infatti, per essere efficace la rinuncia dev'essere accettata dal Sommo Pontefice, che deciderà valutando le circostanze concrete. Una volta presentata la rinuncia, l'incarico è considerato prorogato fino a quando non sia comunicata all'interessato l'accettazione della rinuncia o la proroga, per un tempo determinato o indeterminato. "Ogni eventuale proroga – ha precisato Papa Francesco - si può comprendere solo per taluni motivi sempre legati al bene comune ecclesiale. Questa decisione pontificia non è un atto automatico ma un atto di governo; di conseguenza implica la virtù della prudenza che aiuterà, attraverso un adeguato discernimento, a prendere la decisione appropriata”. Da Roma ancora nessuna comunicazione, come ha precisato il vicario generale mons. Nello Tranzocchi ai sacerdoti riuniti per il ritiro mensile.

( sotto nella foto il ritiro del clero alla vigilia del compleanno dell'arcivescovo )

 

ritiro camerino 

L'intera comunità diocesana attende, dunque, di conoscere quale sarà la decisione del Papa, anche in considerazione del particolare momento che la diocesi camerte - settempedana sta vivendo nel percorrere il sentiero della ricostruzione, a volte più arduo del previsto.

( un momento dell'incontro con il clero camerte )

Ritiro clero 15 3 2018 B

L'arcivescovo Francesco Giovanni trascorrerà il giorno del suo compleanno lavorando come di consueto in curia, mentre in serata sarà a Serra San Quirico per presiedere la celebrazione in occasione della festa della Sacra Spina. Di certo un sapore particolare avrà la quotidiana telefonata con la mamma Anna.

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“Prima sopravvivevo, adesso vivo, perché attraverso questi 12 anni Cristina non è mai morta. La faccio conoscere a tutti e sarebbe stata contenta”.

È da poco tornata dal 12esimo viaggio in Etiopia Vincenza Costantini, una delle colonne portanti della onlus settempedana “Sorrisi per l’Etiopia”. È nata nel 2006, quando Cristina, figlia di Vincenza e Fabio Scuriatti, morì in un dannato incidente insieme ad altri due giovani, Alessio e Luca, alle porte di San Severino. Dalle famiglie l’idea di fondare questa organizzazione no-profit.

 

Vincenza Costantini, come è nata Sorrisi per l’Etiopia?

È nata il 6 novembre 2006, quando morirono Cristina, Alessio e Luca. Da tempo aiutavo don Donato De Blasi e, anche se ero stravolta per la perdita di mia figlia, decisi di non chiedere fiori per i funerali, ma offerte. In quell’occasione raccogliemmo 13mila euro. In Etiopia c’era monsignor Domenico Marinozzi, vescovo dei frati cappuccini, che stava andando in pensione e indicò a don Donato una regione in cui non era mai riuscito ad arrivare. Il villaggio principale di quella zona era Lenda.

 

Con quale progetto avete quindi iniziato?

Iniziammo con la costruzione di un asilo per l’alfabetizzazione. In Etiopia si parlano tantissimi idiomi quindi per l’istruzione la prima cosa da fare è insegnare l’amarico, la lingua ufficiale, e l’inglese. Usiamo il metodo Montessori, il migliore. Nel 2007 feci il primo viaggio in Etiopia con la mamma di Luca. Eravamo in preda al dramma, io ero molto arrabbiata, ma siamo comunque riuscite ad andare. Tuttavia non mi scattò niente ma nel 2008 ci richiamarono e io andai di nuovo. E da allora non ho più smesso di ritornare, mi è entrata nel cuore. 

 

Poi?

Poi abbiamo fondato la onlus, per essere trasparenti al massimo, che è cresciuta da sola. I cittadini di San Severino sono il nostro più importante sponsor, ma anche l’istituto agrario di Macerata. Dopo l’asilo, abbiamo proseguito con la costruzione della scuola elementare e ad oggi formiamo bambini dall’età dell’asilo fino a quella che per noi corrisponderebbe alla terza media. 

 

Che cosa fa oggi Sorrisi per l’Etiopia?

Il primo beneficiario è Lenda e la scuola. Abbiamo 415 bambini a cui assicuriamo un pasto al giorno e paghiamo lo stipendio a 10 insegnanti e a due guardiani. Abbiamo sistemato il pozzo e portato anche l’acqua all’interno della scuola. Tutto quel che avanza da Lenda lo devolviamo ad una clinica di Kanafa: abbiamo realizzato la recinzione, lo studio per i medici dotato di pc, stampante, ecografo, generatore e quant’altro, e abbiamo comprato 20 letti (dieci per gli uomini e dieci per le donne). Ogni anno portiamo là, nel mese di febbraio, 300 chili di materiale tra abiti, medicine, latte in polvere. Poi a Gotuto abbiamo un altro piccolo asilo con circa 50 bimbi. Da sempre facciamo visita anche ad una comunità di ciechi raccolti dalla strada e che lì realizzano mattoni e blocchetti di cemento. Grazie all’aiuto del Rotary di Tolentino quest’anno abbiamo acquistato dei macchinari. 

Kanafa

Kanafa

Non tutti i bambini di Lenda però riescono ad accedere alla scuola. In quel caso cosa fate?

L’accesso alla scuola viene stabilito dai capi del villaggio: uno ortodosso, uno mussulmano e uno cristiano. Tutti convivono serenamente. Ovviamente non possiamo far entrare tutti quindi aiutiamo le famiglie che restano fuori acquistandogli una coppia di pecore. In una terra polverosa e arida, sono un patrimonio. 

 

Li aiutate quindi nella loro terra.

Sì, li aiutiamo nel loro territorio. Se li togli dall’ignoranza, queste persone diventano padrone di se stesse. Io mi sono adeguata a loro, alla loro cultura e ai loro tempi più lenti. Loro d’altro canto hanno iniziato ad accelerare un po’. E così ci siamo trovati. In questo modo Cristina, Alessio e Luca rivivono in loro. Io ho conosciuto l’amore, ho imparato cos’è la condivisione, anche nei momenti in cui lavoriamo per loro qui in Italia. Realizziamo bomboniere e facciamo mercatini. Se si è in tanti, i sogni si avverano.

 

Cosa significa per lei Sorrisi per l’Etiopia? 

Mentre prima sopravvivevo, adesso vivo. In questi 12 anni di attività, Cristina non è mai morta, la faccio conoscere a tutti e sarebbe stata contenta di ciò che stiamo facendo. Sapete, se sopravvivi, non apprezzi nulla, se vivi invece puoi amare i tramonti dell’Africa, l’abbraccio di un bambino. Cristina ogni mattina mi incoraggia. Non abbiamo la presunzione di salvare l’Africa, ma abbiamo la consapevolezza di dare un soffio di speranza a qualcuno.

Gaia Gennaretti

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Anas avvierà nel corso del 2018, lavori di manutenzione per il risanamento del piano viabile sulle strade di competenza nelle Marche per un investimento complessivo di 24 milioni di euro. Gli interventi, già finanziati e in gran parte appaltati, riguarderanno l’intera rete stradale in gestione Anas, per un’estensione complessiva di oltre 1.250 km. Le principali arterie interessate sono le strade statali: SS73bis “di Bocca Trabaria” (lavori già in corso) in provincia di Pesaro e Urbino; SS76 “della Val d’Esino” in provincia di Ancona; SS77 “della Val di Chienti” in provincia di Macerata; il raccordo autostradale “Ascoli-Porto d’Ascoli” in provincia di Ascoli Piceno e la SS16 “Adriatica” in tutte le province.   Saranno interessate dai lavori anche le ex statali rientrate dalla Regione e dalle Province, tra le quali: la ex SS3 “Flaminia”, ex SS423 “Urbinate”, ex SS452 “della Contessa”, la ex SS257 “Apecchiese” e la ex SS424 “della Val Cesano”, in provincia di Pesaro e Urbino; la ex SS360 “Arceviese”, la ex SS362 “Jesina”, la ex SS256 Muccese e la ex SS361 “Septempedana” nelle province di Ancona e Macerata; la ex SS502 “di Cingoli”, la ex SS571 “Helvia Recina”, la ex SS485 “Corridonia Maceratese” e la ex SS209 “Valnerina” in provincia di Macerata; la ex SS4 “Salaria” e la ex SS259 “Val Vibrata”, in provincia di Ascoli Piceno; ex SS210 “Fermana Faleriense”, la ex SS433 “di Val d’Aso” e la ex SS78 “Picena” nelle province di Fermo e Ascoli Piceno. I lavori rientrano nel programma #bastabuche sulle strade, con il quale Anas negli ultimi due anni ha stanziato oltre 890 milioni di euro per il risanamento della pavimentazione sull’intero territorio nazionale, di cui 35 milioni nelle Marche.


 

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A Pieve Torina si avvicina la riapertura di gran parte della “zona rossa”. In questi giorni è stata infatti ultimata  la demolizione di uno stabile privato gravemente danneggiato nella frazione di Tazza, operazione che farà tornare fruibile  una parte del paese finora interdetta. Su progetto dell'ingegnere Paolo Bianchi, l'impresa Cifolelli Edilizia s.r.l. ha proceduto all'abbattimento dell'immobile e alla relativa messa in sicurezza dell'area. Numerose le demolizioni che si sono rese necessarie a seguito delle scosse dell'ottobre 2016, che nel Comune di Pieve Torina, ha provocato  una inagibilità di oltre il 93%. Molte di queste hanno interessato immobili siti lungo la pubblica via e, nei mesi,  si è provveduto alle demolizioni, al fine di riaprire il prima possibile le strade principali, favorendo il ripristino della circolazione delle auto e dei mezzi al lavoro sul territorio e la progressiva ripresa della quotidianità.

 

demolizione tazza 2

“Sul territorio avevamo già previsto le varie Unità minime di intervento ( UMI) ed aggregati - afferma il sindaco Alessandro Gentilucci- e quello che ora ci auguriamo, è di riuscire ad andare spediti verso una ricostruzione attenta. Come preannunciato- continua Gentilucci - fra una quindicina di giorni, poseremo la prima pietra del nuovo asilo nido; per noi si tratta di un evento in quanto abbiamo trovato una fondazione che ci ha preso a ben volere e, con la collaborazione del comune, riusciremo a realizzare anche questa importante infrastruttura. Imminente anche l’approvazione  in consiglio comunale del nuovo Piano del paesaggio che prevede la tutela del nostro centro storico e di tutte le opere di finitura; si andrà dunque dalla regolamentazione dei tetti fino ai discendenti, con delle prescrizioni che riguarderanno facciate e finestre. Teniamo al nostro territorio, guardiamo al futuro senza disperdere quella che è la nostra tradizione – sottolinea il sindaco- L’ essere riusciti ad uscire dall’emergenza in tempi molto veloci, significa potersi dedicare con più attenzione alla programmazione del futuro e, soprattutto, con le tempistiche necessarie. Così abbiamo lavorato in questi mesi dopo aver consegnato le ultime  ‘casette’ e l’operato sta producendo i suoi frutti. Possiamo dire di essere ben messi- conclude il sindaco di Pieve Torina-  e con una ricostruzione che lascia ben sperare”.     

demolizione tazza 3

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Il Lions Club Camerino Alto Maceratese, ha conferito l'onorificenza " Melvin Jones" al magnifico rettore prof. Claudio Pettinari e al rettore emerito prof. Flavio Corradini. Introdotta dal presidente Dino Jajani con l'intervento di Carla Cifola, Governatore del Distretto 108A dei Lions,, la cerimonia si è svolta  presso il rettorato dell'Università di Camerino, Presenti  il vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche Piero Celani, il prorettore vicario Graziano Leoni, e il direttore generale di Unicam Vincenzo Tedesco, il dirigente dell'Istituto professionale Pocognoni Oliviero Strona e rapprententanti locali dei Lions. Come sottolineato nel corso della cerimonia, inframezzata dai pezzi suonati al piano da Diego Romano Perinelli, laureato in CTF e Farmacia, nonchè ricercatore di livello internazionale ,il " Melvin Jones" è la più alta onorificenza internazionale Lions,, creata per dare il più alto riconoscimento alla dedizione delle singole persone al servizio della società civile.  Un modo per riconoscere il ruolo dell'Università di Camerino per il territorio e il valore delle due personalità premiate, esempi di impegno e passione a favore della comunità."Il conferimento del Melvin Jones- ha sottolineato Carla Cifola- non avviene a caso, bensì soppesando le varie situazioni e con la volontà di conferirlo a persone che siano veramente di 'altissimo profilo', che abbiano positivamente  inciso ed operato, per il bene della società. Non posso che congratularmi per la scelta dei Lions di Camerino che testimonia lo stretto legame e l'operare a favore del territoro   Dei Club del distretto 108A - ha aggiunto-  Camerino è senz'altro quello che si è trovato ad operare con le difficoltà maggiori; non è facile portare avanti gli obiettivi Lions in una città colpita così duramente, eppure il Club ha sempre operato, caricandosi del suo fardello e continuando con grande determinazione a fare dei service e a seguire le indicazioni delle associazioni."

 Di seguito il prof Dino Jajani ha letto le motivazioni dell'attribuzione ai rettori Corradini e Pettinari nelle quali, oltre all'alto profilo del ruolo svolto come docenti e ricercatori, viene sottolineata la produttiva sinergia operata nella gestione dell'immediatezza del dramma post sisma, conferendo  impulso al ruolo di Unicam, nella risposta razionale ed efficace alla tragedia.

Dalle mani della governatrice del Distretto 108A Corradini e Pettinari hanno anche ricevuto l'attestato. Scudo e spilla,  emblema di una grande associazione, verranno consegnati successivamente.

 " La nostra spilla dovrete indossarla sempre e con orgoglio- ha detto la governatrice- E' l'emblema di quella che il Financial Times ha definito la migliore associazione di servizio del mondo per il fatto che, ogni centesimo che raccogliamo va in beneficenza e non serve assolutamente a mantenere la struttura che trae sostentamento da appositi lasciti".

Melvin

" Bellissimo ricevere questo riconoscimento insieme a Corradini che ho avuto l'onore di affiancare per 6 anni - ha dichiarato il rettore Pettinari- intendo condividerlo con tutta l'attuale staff. Solo insieme e lavorando in sintonia, si possono ottenere grandi cose, così come è stato per tanti anni, nella forte collaborazione con il rettore Corradini" 

Evidenziato dalla stessa Governatrice Cifola il valore della condivisione e della continuità di un operato tra due persone. che sta ad indicare l'aver intrapreso un percorso univoco senza interruzioni, per il bene della società. 

A concludere l'evento, il reciproco scambio di omaggi tra Unicam, Distretto 108A e Lions Club Camerino Alto maceratese

celani

 L'intervento del Vice presidente del Cosiglio regionale Piero Celani

pubblico lions

guidoncini unicam

Omaggi di Unicam al Distretto Lions 108A e al Club Lions di Camerino

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Presso la sala Europa di Confindustria Ancona si è tenuto, lunedì, un importante incontro per il settore del trasporto pubblico locale sul tema “Trasporto Pubblico Locale Regione Marche – risorse e regole, efficienza ed efficacia”.

Hanno fatto gli onori di casa i presidenti delle associazioni trasporti regionali, Fabiano Alessandrini per ASSTRA Marche e Paolo Crognaletti per ANAV Marche; è intervenuto per una breve introduzione anche Enzo Giancarli in qualità di componente della III Commissione Consiliare Permanente.

Si è entrati nel vivo dei lavori con il Prof. Stefano Zunarelli, professore ordinario di diritto dei trasporti e della navigazione dell’Università di Bologna nonché esperto della Struttura Tecnica di Missione del Ministero dei Trasporti, il quale, esaminando le normative di riferimento del settore, apre alla possibilità, che sembrava preclusa fino a qualche tempo fa, di effettuare gare a doppio oggetto e di costituire società miste.

E' seguito poi l’intervento di Giuseppe Catalano, professore ordinario di economia e gestione delle amministrazioni pubbliche della Sapienza Università di Roma e Coordinatore della Struttura Tecnica di Missione del Ministero dei Trasporti, che ha posto l’attenzione sul tema dei fabbisogni; infatti, ha ricordato che la regione  oltre ad avere i costi di produzione più bassi rispetto alle altre regioni italiane, ha anche un fabbisogno standard che andrebbe rivisto in aumento.

A seguire Giorgio Matteucci, docente di economia e organizzazione aziendale della Sapienza Università di Roma, ha illustrato tecnicamente le variabili e l’applicazione del metodo dei costi standard al trasporto pubblico locale.

Ha poi preso la parola Stefano Belardinelli, componente del Consiglio direttivo di ASSTRA nazionale, il quale ritiene che le gare debbano essere flessibili e che debbano tener conto del territorio, della capillarità del servizio, dell’organizzazione e della preparazione alle emergenze. Esaminando l’ambito degli investimenti ha ritenuto anche che sugli investimenti non ci debbano essere vincoli stringenti e non utili, bensì un’apertura alle nuove tecnologie e una competitività delle stesse.

In rappresentanza delle aziende private è intervenuto Lorenzo Fiorelli, nella sua qualità di Vicepresidente di ANAV Marche, che pur riconoscendo la positività delle modalità di affidamento seguite dalla Provincia di Pesaro nel 2006, ha auspicato un lavoro di squadra per addivenire ad una modalità di affidamento condivisa tra i vari stakeholders della Regione Marche. 

A concludere i lavori è stato l’Assessore ai trasporti della Regione Marche Angelo Sciapichetti che, ricordando le grandissime difficoltà legate all’emergenza sisma del 2016 e all’emergenza neve del 2017, ha sottolineato il grande lavoro svolto dalle aziende di trasporto e che dura tuttora. Vista poi la rilevanza sociale che le stesse hanno è necessario, ha detto Sciapichetti, che siano sostenute con misure nazionali straordinarie, visto che la ripartizione delle risorse, effettuata sulla base della spesa storica, non fa altro che penalizzare la Regione Marche e le imprese che vi operano rispetto al panorama nazionale.

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