Turismo, "il Coronavirus ha messo in ginocchio ma può essere anche opportunità"
“E’ stato un boom che si è scatenato improvvisamente e che ci ha colti di sorpresa - afferma - anche se qualche allarme c’era. Nel settore dell’incoming, con Esitur, c’era già qualche sentore. Noi spostiamo persone da 26 Paesi e 5 Continenti verso le Marche e ci siamo accorti che non c’erano più richieste e che arrivavano anche delle cancellazioni. Quando poi all’improvviso la questione Coronavirus è scoppiata anche in Italia, la cosa è peggiorata e si è amplificata”.
Inutile, a questo punto, ragionare su cosa si poteva fare meglio o diversamente. Il problema c’è e va affrontato. E questo è ciò che gli imprenditori, di qualsiasi settore, sanno fare meglio. Bisogna trovare il sistema per uscire dalla situazione di stallo che attanaglia l’Italia e per cercare di riparare i danni: “I danni - torna a dire - sono stati incommensurabili. La stima è che siamo stati danneggiati per almeno 5 mesi sempre che non vi siano ripercussioni anche sull’estate. Sicuramente a livello di incoming la situazione si protrarrà ai prossimi 12 mesi quindi serviranno delle misure non circoscritte a determinate aree geografiche ma estese a tutta la Penisola perché il turismo è liquido, che interessa tutti e coinvolge tutti i settori. L’Italia deve essere considerata tutta zona rossa”. Le cancellazioni sono state dell’ordine del 100 per cento, dalla mattina alla sera: e non solo dall’estero ma anche interne. Questo perché su gomma si spostano anche gli studenti delle scuole che sono state chiuse. Dunque sparite le entrate, permangono le uscite: mutui, costo del personale, costi di manutenzione dei mezzi e quant’altro.
Il suggerimento di un imprenditore che vive i disagi in prima persona è quindi quello di non limitare decreti, normative e misure di sostegno solo al nord d’Italia ma di estendere il trattamento a tutti. E poi “serve sinergia con la politica - aggiunge - perché dobbiamo costruire il futuro del turismo italiano che nei prossimi 12 mesi dovrà probabilmente concentrarsi su un turismo ‘Italia su Italia’. Questo punto non va assolutamente perso di vista, potrebbe essere una grande opportunità per la nostra Regione. Il compito di noi imprenditori dovrà essere quello di suggerire ai nostri politici quali possono essere le strategie migliori perché - spiega - solo noi che operiamo in questo settore sappiamo veramente come funziona la macchina del turismo che muove il 13 per cento del Pil nazionale”.
Il settore quindi si aspetta di essere ascoltato dal governo, sarebbe utopico, secondo Crognaletti, dettare dall’alto soluzioni che non sono condivise e che non arrivano da chi conosce il settore e il suo meccanismo. Un settore che, va ricordato, non muove solo il turismo in sé ma “una filiera lunghissima, dall’immobiliare (specie quello adibito a residenza turistica), al commercio, e così via. Se si blocca questa filiera si blocca l’intero Paese”.
Gaia Gennaretti
Viabilità Muccia, i commercianti: "Ancora nessun consiglio comunale. Siamo delusi"
E ora che i lavori sulla strada in questione sono cominciati, i commercianti non si vogliono arrendere e, con una nota, ripercorrono i passaggi che si sono susseguiti fino ad oggi: "C'eravamo lasciati fiduciosi in un riscontro costruttivo con la nostra amministrazione - dicono - in merito alla questione dello svincolo, poiché così come previsto emarginerà tutta l'area commerciale di Muccia.
Si è svolta un'assemblea aperta con i commercianti in cui il responsabile dell'ufficio tecnico comunale ha spiegato l'evolversi del progetto e come si è arrivati all'attuale situazione. E' seguito poi un confronto tra il sindaco e i commercianti sulle possibili richieste che si potrebbero avanzare per apportare delle migliorie, senza però cambiare nella sostanza il progetto e quindi senza risolvere l'handicap che le attività si vedranno costrette a sopportare".
Poi il problema del mancato consiglio comunale che, secondo la minoranza, sarebbe stato importante programmare prima dell'inizio dei lavori.
"I consiglieri di minoranza - prosegue la nota dei commercianti - avevano richiesto la convocazione di un consiglio comunale urgente visto l'imminente inizio dei lavori. Ad oggi, ignorando completamente l'urgenza, ancora non c'è stato nessun consiglio e nessun confronto con i consiglieri che avevano preso a cuore la questione, a tutela dei commercianti e di tutta la cittadinanza. Gli interessi, infatti, non sono solo dei commercianti, ma di tutta la comunità che potrebbe essere penalizzata da un'eventuale diminuzione dei servizi. Lo scenario che si potrebbe verificare non è poi così surreale se si considera che il territorio in questione ha visto, negli anni, un costante impoverimento tipico di tutte le zone montane e si è poi aggravato ulteriormente dallo spopolamento a seguito dell'ultimo terremoto.
Non è giustificabile l'atteggiamento dimesso - denunciano - , rinunciatario e di negazione dell'organo che, prima di tutti gli altri, dovrebbe tutelare gli interessi della propria comunità. Deludente, per la minoranza e i commercianti, questo dilungare dei tempi nel "concedere" un consiglio comunale. Non capiamo la desistenza ad un dibattito formale e ci meravigliamo del silenzio e dell'indifferenza degli assessori che hanno completamente ignorato la problematica sollevata".
GS
Blitz al mercato: 2.500 articoli sequestrati
Blitz al mercato settimanale. Nei guai un venditore ambulante, rischia sanzioni per 26mila euro. Vendeva bigiotteria non conforme alla normativa prevista dal Codice di Consumo.
L'operazione è stata messa a segno dalla Guardia di Finanza della tenenza di Porto Recanati nel corso del mercato settimanale in città. L'obiettivo era il contrasto al commercio di prodotti contraffatti o no sicuri e all'abusivismo nonché alla tutela del Made in Italy.
In particolare, una pattuglia in servizio ha individuato un venditore ambulante, extracomunitario, che vendeva numerosi articoli di bigiotteria.
Dopo un accurato esame delle migliaia di articoli di prodotti, i finanzieri ne hanno individuati oltre 2.500, risultati non conformi alla normativa prevista dal Codice del Consumo: non rispondevano ai requisiti di contenuto minimo delle informazioni e indicazioni previsti dalla normativa in materia di sicurezza dei prodotti.
La merce è stata sequestrata ed il venditore è stato segnalato alla Camera di Commercio per l’adozione dei provvedimenti amministrativi di competenza: rischia sanzioni fino a 26mila euro. Va ricordato che la contraffazione e l'abusivismo sono moltiplicatori di illegalità poiché alimentano il lavoro nero, favoriscono l'immigrazione clandestina e l'evasione fiscale e contributiva, il riciclaggio e così via. Peraltro, acquistare merce contraffatta o non conforme alle norme mette a repentaglio la salute visto che questi prodotti sono realizzati con materiali che non rispettano gli standarddi sicurezza richiesti dalla normativa.
g.g.
Coronavirus Regione Marche- Salgono a 11 i campioni positivi
Sale dunque a 11 il numero di campioni positivi nella Regione Marche.
"Continuiamo nell'impegno di informarvi tempestivamente sui risultati delle analisi di laboratorio non appena queste si rendono disponibili - ha detto il presidente Ceriscioli - perché crediamo importante che possiate valutare correttamente, conoscendo le notizie, piuttosto che angosciarvi con le fake news".
E' importante ricordare che in caso di dubbi rispetto alle proprie condizioni di salute, non ci si deve recare al pronto soccorso o negli studi dei medici di famiglia, ma bisogna telefonare a questi ultimi, alla guardia medica o al numero verde 800936677 (attivo tutti i giorni dalle 8 alle 20)
c.c.
Covid-19. Confartigianato, cassa integrazione per le imprese
c.c.
Muccia, via ai lavori della Pedemontana
Attualmente il collegamento della superstrada direzione mare-monti con la Valnerina è assicurato da uno svincolo provvisorio realizzato pochi giorni prima dell’apertura della nuova arteria e soprattutto due mesi prima del sisma.
Ritengo questa un'opera essenziale per l'intera viabilità - le parole del presidente della provincia Antonio Pettinari - Altrettanto necessario è il miglioramento della mobilità di quel comprensorio montano attraverso la realizzazione di un altra bretella di collegamento dello stesso svincolo con la vecchia SS 77 e la SP 256 in vista anche dell’innesto della Pedemontana”.
f.u.
Rinvio salone del mobile, danni per le aziende del territorio
Coronavirus: le preoccupazioni di Poste Italiane per il pagamento delle pensioni
"Fin dall’inizio ci siamo imposti, con la massima responsabilità, di mantenere la calma per poter affrontare la situazione con tutta la ragionevolezza possibile – dichiara Dario Dominici, Segretario generale della Cisl Slp Marche, il sindacato maggiormente rappresentativo dei lavoratori di Poste Italiane -. Tuttavia, è difficile rimanere silenziosi di fronte alla latitanza della dirigenza di Poste rispetto alle domande dei lavoratori che desiderano essere rassicurati. Finora ci si è limitati a messaggi quotidiani diramati dall’unità di emergenza istituita a livello nazionale volti a ricordare le fondamentali regole di igiene, anche attraverso azioni utili a minimizzare le possibilità di contagio durante il lavoro".
Insieme alle altre organizzazioni di categoria, la Cisl Slp ha chiesto nei giorni scorsi un incontro per sapere se, ad esempio, "saranno fatti inviti alla cittadinanza per evitare affollamenti negli uffici postali nei giorni di pagamento delle pensioni e se sia stata effettuata una ricognizione delle dotazioni di detergenti, salviette asciugamani e gel disinfettanti".
I sindacati avvisano però tramite una nota che "non hanno ancora ricevuto una risposta nel merito, al di là della disponibilità ad una riunione in videoconferenza per il pomeriggio del 2 marzo, cioè dopo la conclusione del primo giorno di pagamento delle pensioni".
Allora i dubbi di chi lavora agli sportelli: "Se non ci sono pericoli, se ci si sta proteggendo da un’influenza, come mai - si domandano - i responsabili rimangono barricati nei palazzi direzionali evitando anche di incontrare i rappresentanti dei lavoratori? - aggiunge Dominici -. Nessuno prende l'iniziativa di verificare che le indicazioni utili ad evitare il contagio siano praticabili all'interno dei posti di lavoro? Ma è davvero così difficile sensibilizzare la clientela ad un accesso regolato agli sportelli in questi giorni, come sta invece avvenendo nella maggior parte dei casi in strutture pubbliche e private?".
GS