Notizie religiose nelle Marche
Si è conclusa la prima campagna di prevenzione e controllo sulla vendita e sul corretto utilizzo di fitofarmaci in agricoltura condotta dai Carabinieri Forestali nelle Marche.

Gli accertamenti eseguiti dai reparti Carabinieri Forestali hanno interessato circa 80 distributori e utilizzatori di prodotti per l’agricoltura e si sono concentrati sulla verifica del rispetto degli obblighi previsti dalla normativa sulla vendita, la detenzione e l’uso dei fitofarmaci.

Sono state contestate n. 22 sanzioni amministrative, per un importo complessivo di circa € 13.000, per violazioni sul divieto di spandimento di fitofarmaci in giornate ventose, per assenza di tabellazione perimetrale di segnalazione, per spandimento di prodotto all’interno di centro abitato, per vendita di fitofarmaci a persona non in possesso di certificato di abilitazione all’utilizzo o a titolare di azienda agricola non in possesso di Registro dei Trattamenti “quaderno di campagna”

CONTROLLO DEPOSITO

I controlli hanno riguardato tutte le province marchigiane, con n. 5 sanzioni in Provincia di Ancona, n. 2 sanzioni in Provincia di Fermo, n. 5 sanzioni in Provincia di Macerata e n. 10 sanzioni in Provincia di Pesaro Urbino. Le irregolarità sono state riscontrate principalmente nell'utilizzo di prodotti anticrittogamici  e disseccanti in violazione della normativa vigente. Particolarmente dannosi per l'ambiente e la salute umana la distribuzione di insetticidi ed erbicidi nei pressi di aree abitate o su vegetazione spontanea in fioritura, pratiche in grado di uccidere migliaia di api ed altri insetti utili per l’equilibrio degli ecosistemi naturali.

Sono stati ipotizzati anche alcuni illeciti penali, conseguenti alla diffusione nell’ambiente di prodotti chimici con molestia dei residenti nelle zone limitrofe per i quali sono ancora in corso le relative attività investigative.

I fitofarmaci sono sostanze chimiche ammesse dalla legislazione vigente  e consentono il contenimento dei parassiti e delle patologie vegetali, il controllo delle specie “infestanti” e favoriscono i processi di maturazione e/o la conservazione dei prodotti ortofrutticoli. Tuttavia, se utilizzati in modo irrazionale e difforme da quanto disposto dalla normativa vigente, possono cagionare gravi danni all'ambiente ed alla salute umana. La legge, prevede che i fitofarmaci impiegati in agricoltura per uso professionale,   debbono essere venduti solo da esercizi abilitati, ed utilizzati solo da operatori in possesso del cosiddetto patentino, compilando il registro dei trattamenti.

La campagna di controlli appena conclusa, si inserisce nel quadro delle attività per l’uso sostenibile del territorio, con particolare riguardo a quello agricolo, ed è finalizzata a promuovere le pratiche di corretto utilizzo dei prodotti fitosanitari, attraverso un’adeguata attività di informazione preventiva nonché, quando necessario, mediante la repressione dei comportamenti illeciti.

M.s.
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E’ stato tratto in arresto un giovane ventiquattrenne che martedì 11 agosto, noncurante della presenza di numerose altre persone, aveva costretto con la forza una ragazza civitanovese a subire intimi palpeggiamenti nei pressi del molo sud della città rivierasca.

Le indagini immediatamente intraprese avevano consentito di identificare il responsabile del fatto e denunciarlo alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, dove il sostituto Procuratore dott. Vincenzo Carusi ha effettuato le indagini e, sulla scorta dei gravi indizi raccolti, ha proposto la misura cautelare, immediatamente accolta dal Giudice per le Indagini dott. Giovanni Maria Manzoni che, concordando le ipotesi investigative e temendo la possibilità di reiterazione del reato in ragione della manifesta aggressività del giovane e la sua palese carenza di controllo delle pulsioni, ha disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Il ragazzo è stato quindi rintracciato, foto segnalato ed fatto divieto di avere contatti con persone diverse dal proprio nucleo familiare.
M.s.
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Martedì, 18 Agosto 2020 21:44

Fabriano: Quarto positivo al Covid

Quarto contagio a Fabriano, il contagiato è un fabrianese di ritorno da una vacanza in Grecia.
La campagna di tamponi che coinvolge chi sta rientrando da vacanze nei paesi considerati a rischio, Grecia, Malta, Croazia e Spagna, ha fatto registrare il quarto caso di positività. Ricordiamo che è obbligatorio sottoporsi a tampone nel momento in cui si rientra da questi paesi”, l’annuncio del sindaco Gabriele Santarelli su Facebook.
E siamo a 4, con questa persona che è rientrata dal periodo di ferie trascorse in Grecia, una dei Paesi attenzionati a livello nazionale e che, come da disposizione vigente, impone entro 48 ore dal rientro di sottoporsi al tampone. Ebbene, purtroppo, è risultato positivo.

In meno di due settimane, si tratta del quarto caso ufficiale nella città della carta.
I primi tre, sono due ragazzi e una donna parente. Crescono anche le quarantene, oltre una trentina, riconducibili ai positivi, ma anche per persone in isolamento fiduciario perché rientrati dall’estero, ma non da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. In costante aggiornamento i numeri dall’inizio della pandemia a Fabriano, si sfiorano orami i 100 casi complessivi. Attualmente sono 95: quattro positivi, seguiti tutti presso le proprie abitazioni, 84 guariti e sette morti. La Protezione civile di Fabriano, per seguire al meglio, i positivi al Coronavirus, ma anche le quarantene, sta riattivando il centro operativo comunale.

Per il momento e sono tanti ad augurarselo, situazione tranquilla negli altri quattro comuni del fabrianese. A Sassoferrato, Cerreto D’Esi, Genga e Serra San Quirico, vi sono “solo” persone in isolamento fiduciario perché rientrati dall’estero per motivi di vacanza o lavoro.

Il Primo cittadino di Fabriano, così come i suoi colleghi degli altri quattro Comuni dell’Ambito 10, invitano tutti i residenti a comunicare immediatamente il loro rientro se sono stati in vacanza nelle quattro nazioni europee attenzionate a livello nazionale. Questo per evitare che possano dar vita a ulteriori focolai.

Mario Staffolani
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Senza conseguenze serie per gli occupanti le auto coinvolte, il tamponamento avvenuto sulla superstrada 77 tra Morrovalle e Montecosaro. Sul posto oltre ai soccorsi del 118 e alla polizia stradale per i rilievi, sono intervenuti i Vigili del fuoco per la messa in sicurezza della sede stradale e dei mezzi entrati in collisione. L'incidente ha provocato qualche disagio e rallentamenti nel traffico veicolare. 
Solo danni materiali per il mezzo coinvolto ma nessuna conseguenza di rilievo per il conducente nell'incidente che, sempre nel pomeriggio, è avvenuto lungo la strada che da Macerata conduce a Piediripa. Un uomo alla guida di un automezzo 4 x 4 carico di legna ne ha perso il controllo, uscendo di strada. Solo tanto spavento ma nessuna conseguenza fisica di rilievo per il conducente uscito da solo dall'abitacolo. Per le operazioni di recupero del veicolo e di messa in sicurezza anche qui è intervenuta una squadra dei Vigili del fuoco. 
c.c.
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Incidente nei campi in località Spindoli a Fiuminata, dove un uomo è stato soccorso in codice rosso dopo essere caduto da un albero sul quale stava raccogliendo frutti. Un volo di circa tre metri quello compiuto dall'anziano che forse per disattenzione o per un improvviso malore. è precipitato dalla scala appoggiata alla pianta. Prontamente soccorso dai sanitari del 118, data l'età avanzata dell'uomo, un ultraottantenne, dopo le prime cure sul posto è stata allertata l'eliambulanza che ha provveduto al suo trasporto all'ospedale regionale di Torrette. Sul luogo dell'incidente i Carabinieri di Fiuminata  
c.c.
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Aziende creditrici di Astaldi ancora nessun pagamento grazie al fondo Salva Imprese. A lanciare l’allarme è la Confartigianato che torna a chiedere, con forza, che la situazione venga sbloccata al più presto onde evitare problemi occupazionali. “Ci dispiace che qualcuno che all'epoca criticava la battaglia degli imprenditori per la sopravvivenza delle aziende rimaste incagliate nel concordato Astaldi e dei posti di lavoro dei loro dipendenti, oggi annunci i pagamenti, che purtroppo pur essendo attesi da tanto tempo ancora non sono avvenuti e forse avverranno a settembre”, evidenzia Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato Trasporti, ricordando che ancora non è stata pagata la prima tranche dei crediti maturati da molte aziende marchigiane e umbre nei confronti del contraente generale del maxilotto 2 del progetto Quadrilatero, con i fondi previsti dal fondo Salva Imprese
“Ricordiamo che alcune aziende sono fallite, mentre altre hanno avuto la forza di continuare ed oggi hanno diritto a ricevere i fondi pari al 70% dei crediti vantati dal concordato di cui la prima tranche pari al 35 % dovrebbe, come detto, avvenire a settembre, mentre del restante 35% ancora non si hanno informazioni.
Le aziende interessate a questa vertenza in alcuni casi sono tornate sui cantieri, ma il problema della grave crisi di Astaldi in concordato che ancora non è stata incorporata nella Salini, con le scarse risorse economiche a disposizione, non è in grado di garantire liquidità al cantiere ed i lavori procedono a rilento. Apprezzabile comunque l'impegno delle imprese locali che, con grandi rischi, continuano a sostenere, lavorando, la realizzazione sia del completamento della SS 76, che della Pedemontana, per la quale ci auguriamo che quanto prima venga aperto al traffico il primo tratto», conclude Gasparoni.
Raddoppio della SS. 76 e realizzazione della Pedemontana delle Marche Fabriano-Muccia che sono vitali per i distretti economici dell’entroterra anconetano e maceratese.
“Il completamento della SS 76 è di fondamentale importanza per l'economia della Vallesina e dell'alta Vallesina come per l'economia costiera ed umbra. Una volta completata la SS 76 a quattro corsie sarà una grande opportunità per lo sviluppo montano con un collegamento veloce tra Ancona e Civitavecchia mettendo rapidamente in relazione anche due grandi porti internazionali strategici che collegheranno il mediterraneo ed i paesi iberici”, conclude Federico Castagna Responsabile territoriale di Confartigianato Fabriano.

m.s.
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A 4 anni dal sisma che colpi il centro Italia nella notte del 24 agosto 2016, l’associazioneOperazione Ricominciamo” torna nei luoghi più colpiti delle Marche per suggellare un’amicizia nata proprio in quei tragici momenti.
Una serata per ricominciare” è il titolo dell’appuntamento che, a partire dalle ore 18.00, domenica 23 agosto avrà per palcoscenico la piazza di Visso. Dal dramma disastroso di quei giorni, i componenti dell’associazione del nord Italia hanno dato vita ad uno straordinario ponte di solidarietà che mai si è fermato e vuole continuare a testimoniare la sua profonda vicinanza alle popolazioni ferite dal sisma. Un messaggio di speranza quello che, tra letture teatrali, canzoni, racconti e stornelli, prenderà vita dal cuore di Visso in una serata che potrà essere ascoltata in diretta radiofonica sulle frequenze di RadioC1inBlu, in diretta facebook sulla pagina dedicata “Operazione Ricominciamo” e in diretta streaming all’indirizzo www.radioc1inblu.it.
E’ il presidente dell’associazione lodigiana Moro Vanes, a tracciare il percorso dei 4 anni di amicizia e legame profondo, stretto con le popolazioni dell’entroterra montano: “La stessa associazione “Operazione Ricominciamo” è nata proprio in quei giorni difficili in cui abbiamo cominciato a portare degli aiuti mirati nelle zone colpite dal terremoto- racconta-;  da lì sono partiti anche i primissimi contatti locali che ci hanno aiutato a sapere a chi e dove, convogliare i nostri aiuti. E’ così che abbiamo cominciato a conoscere le persone del posto che ci hanno indirizzato a loro volta verso le famiglie e le persone che avevano bisogno supportando l'azione in campo della  Protezione Civile e di tutta la rete degli aiuti nazionali; in un viaggio abbiamo ad esempio portato circa 250 stufette a famiglie di Ussita, Visso e dell’altro versante che vivevano in camper. Ricordo che casa per casa e roulotte per roulotte, abbiamo portato quel che serviva, ma la nostra presenza è andata ben oltre la prima fase di emergenza muovendosi fino ad oggi”.

foto associazione ricominciamo e volontari locali Virgilio Accetta Vanes Moro Vincenzo Sambuco Ramona Moro e Andrea Vaghi
Associazione Ricominciamo e volontari locali Virgilio Accetta, Vanes Moro, Vincenzo Sambuco, Ramona Moro e Andrea Vaghi

Un bel rapporto di amicizia, Moro Vanes e tutta l’associazione da lui presieduta, lo hanno stretto anche con Vincenzo Sambuco di Camporotondo di Fiastrone che, conosciuto inizialmente nei panni di referente della Protezione Civile, è in breve diventato il primo indispensabile contatto locale. 
"Vincenzo è davvero un infaticabile collaboratore; ci ha aiutato tanto anche nell’organizzazione della serata-evento di domenica prossima. Insieme siamo riusciti a dare vita anche ad una serie di mercatini solidali nella nostre zone tra Lodi e Milano, mettendo in piedi una seconda fase solidale, una rete di Commercio di prodotti locali che ci ha consentito di aiutare nella ripresa economica tante piccole imprese dell'entroterra montano".
Nell'addentrarsi nello spirito della serata-evento di Visso, Moro Vanes confessa che venendo spesso nelle nostre zone, non si può fare altro che rendersi conto che da 4 anni ben poco è cambiato. Non se ne parla più sui media e questo fa sì che la maggioranza degli italiani pensi che ormai i problemi siano risolti  “invece- sottolinea- le difficoltà della popolazione di fatto in molti casi sono identiche a quelle di 4 anni fa; proprio l’amicizia che nel frattempo si è creata, è il motore che ci spinge ogni tanto a saltare in macchina e venire giù anche solo quasi per il piacere di incontrare queste comunità così come accade che molti nostri amici vengano su a Milano. Nato in momenti difficili, questo legame è cresciuto e diventato sempre più solido. E’ lo spirito con il quale saremo qui a Visso domenica 23 agosto in una serata basata sulla musica e sull'arte. Oltre che esprimere vicinanza, vogliamo ricordare quella che è stata una tragedia per tutto il popolo italiano. Lo faremo attraverso la musica e l’arte, con l’intento di dare un po’ di speranza e uno slancio alla ripartenza di questi territori. Il nostro gruppo si chiama infatti “Operazione Ricominciamo e “Una serata per ricominciare” è il nome dell’evento la cui ambizione è quella di riaccendere i riflettori su una zona che è ancora in difficoltà e dare voce alla speranza di un ritorno alla normalità e di una veloce ripartenza. Impegnati a Visso sul palco, saranno artisti di primo livello; causa covid la piazza sarà purtroppo limitata a soli 50 posti che abbiamo già assegnato con inviti speciali agli amici della zona alle persone in qualche modo strettamente legate a quanto avvenuto 4 anni fa. Abbiamo voluto così omaggiarle, permettendo loro di assistere direttamente alla serata”. Del significato forte di un appuntamento in programma già per l'anno passato anche se in forma diversa, parla lo stesso Vincenzo Sambuco, coordinatore del gruppo di Protezione Civile di Camporotondo. "Siamo davvero felici di essere riusciti a organizzare questa serata di musica e letture; due ore che testimonieranno l'essere vicini alle persone che ancora non hanno una casa, sensibilizzando l'opinione pubblica affinchè qualcosa finalmente si smuova -  conclude-. Il nostro grazie va a questa associazione che ci ha fatto sempre sentire la sua presenza. E' nata una bella amicizia, uno scambio reciproco tra diverse realtà che ci auguriamo si rafforzi sempre più".
c.c.
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Un traguardo importante per il Comune di Castelsantangelo sul Nera. Proprio quest'anno ricorre infatti il centenario della costituzione e dell’autonomia dal Comune di Visso.
Rimase una frazione di Visso fino al 1913 quando, con una legge del 22 Giugno 1913, n. 660, attuata poi solo nel 1920, Castel’Sant’Angelo divenne comune autonomo indipendente da Visso e nel 1970 assunse, per delibera comunale, il nome di Castelsantangelo sul Nera.
Nonostante il territorio comunale abbia subito danni catastrofici a seguito del sisma del 2016 l’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Mauro Falcucci, ha voluto comunque ricordare l’importante ricorrenza con una serie di iniziative celebrative.
Giova ricordare che fu il primo Comune della provincia di Macerata ad essere significativamente colpito sin dal 24 agosto 2016 per poi registrare un livello di danni, con le successive scosse del 26 e 30 ottobre 2016, pari al 96,38% del consistente patrimonio abitativo.
La prima iniziativa è quella di un annullo filatelico con Poste Italiane che ricordi i cento anni dell’autonomia comunale. Annullo che si effettuerà domenica 23 agosto 2020, presso l’Area Commerciale SAE Capoluogo – Piazzale Piccinini, dalle ore 10:00 alle ore 17:00.

ANNULLO CASTELSANT

A tal proposito l’Amministrazione comunale ha stampato 8 cartoline con immagini che ripercorrono la lunga storia dell’antico Comune che annovera anche la nascita, nel lontano 460, di San Benedetto e Santa Scolastica avvenuta nella Frazione di Norcia da parte di Abbondanza Reguardati.
Con l’occasione si invitano tutti i collezionisti di filatelia a non perdere l’opportunità di avere gratuitamente la riproduzione di vecchie immagini con un annullo Postale dedicato all’evento rievocativo.
Alle ore 12:00, sempre di domenica 23 nelle immediate vicinanze, verrà inaugurata la prima Stazione per la Ricarica di Veicoli Elettrici in un Comune che vede il 100% del suo territorio inserito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Un’ulteriore attenzione significativa per l’ambiente e per iniziare una vera rinascita post sisma anche attraverso la Green Economy.

Foto Stazione 4

Foto Stazione 1

Foto Stazione 2
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Un giovane uomo di origini pakistane è rimasto seriamente ferito in seguito ad un incidente avvenuto a Macerata mentre in sella alla sua bicicletta percorreva via dei Velini. Per cause in corso d'accertamento da parte degli agenti della polizia locale, ha perso il controllo della due ruote, finendo fuori strada contro il guard rail e andando a sbattere la testa contro un cartello della segnaletica stradale. Soccorso dal personale sanitario del 118 che ha provveduto a prestargli le prime cure per il giovane uomo è stato richiesto l'intervento dell'eliambulanza per il trasporto  all'ospedale regionale di Torrette. 
c.c.
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Dopo la Provincia di Macerata anche il Comune di Treia interviene sulla paventata realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra di 28 MWp in Località Berta da parte della ditta  Ecomarche 2 srl di Milano.  Il Comune di Treia concorda con gli Uffici Tecnici della Provincia di Macerata sul grave impatto che potrebbe causare l’istallazione che è da assoggettarsi a VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) considerate le notevoli conseguenze impattanti che la stessa apporterà soprattutto al Paesaggio Agrario Storico e alle emergenze storico-culturali presenti nelle immediate vicinanze, a partire dal famoso Castello Piceno di Pitino, dal castello di Rocchetta e molto altro ancora. A chiarire la posizione dell'ammnistrazione comunale di Treia è il sindaco Franco Capponi, facendo sapere che in tal senso il Comune di Treia si è già espresso con la trasmissione del certificato di destinazione Urbanistica dell’area interessata e inviato alla Provincia (unico atto che deve rilasciare il Comune in quanto il procedimento autorizzatorio degli impianti fotovoltaici sono in capo alla Provincia), accompagnandolo anche con una relazione in merito all’impatto della proposta e quindi a motivi di contrarietà all’impianto stesso.
 "In quella sede-spiega Franco Capponi-  il Comune di Treia ha evidenziato come alcune porzioni dell’area coinvolta sono interessate da ambiti di tutela del PPAR (specificatamente per alcuni aspetti geologico - geomorfologico); altreporzioni sono soggette a tutela integrale e norme di tutela specifiche riguardanti l’area sub-appenninica (specificatamente i vincoli interessano le fasce di rispetto dei fiumi e la presenza di edifici e manufatti di interesse storico documentario). Ulteriori vincoli individuati dal Comune - continua il sindaco-  riguardano le prescrizioni del PTC per quanto attiene alla presenza di Piane Alluvionali ed in quanto una parte dell’area ricade quindi parzialmente in una delle aree NON IDONEE cosi come specificato nella Deliberazione n. 13 del 30/09/2010 della Regione Marche.
Capponi Foto LB 1
Nel parere inviato alla Provincia inoltre il Comune di Treia ha segnalato come la proposta di impianto fotovoltaico di Berta ricada anche in ulteriori vincoli e produca rischi ulteriori al territorio circostante e all’attività agricola in generale". L' impatto del progetto riguarderebbe dunque vari vincoli quali la fascia di protezione sia dalla attuale che dalla nuova linea metanodotto Recanati- Foligno, la fascia di protezione della linea di adduzione acquedotto D 150 Rocchetta -Santa Maria in Piana; Quello derivante dalla fascia di protezione ipotesi strada intervalliva Quadrilatero San Severino- Tolentino; Quello derivante dalla fascia di protezione fognatura consorzio Berta Vallonica collegata al depuratore Berta.  E da  ultimo i vincoli legati alle indicazioni tecniche allegate alla deliberazione Regionale 13/2010 sul rispetto delle distanze dai confini e dalle strade a valenza pubblica o di uso pubblico. 
" Il Comune-aggiunge Capponi- ha evidenziato quindi una grave carenza della proposta soprattutto per il mancato rispetto di vincoli preesistenti e ha segnalato le condizioni minime per una valutazione del progetto: stralciare dall'intervento tutte le predette aree interessate dai vincoli; stralciare  dal progetto alcune aree in quanto costituenti area di cava per la quale non è seguito l’accertamento sulla rispondenza dell’ultimazione dei lavori. Vanno altresì stralciate le aree che ricadono nella zona di rispetto ambientale del piano regolatore generale interferenti con la fascia di ml. 200 parallela alle sponde del fiume Potenza nelle quali sono vietati impianti a terra di potenza superiore a 3 Kwp. Lo stralcio dovrà poi riguardare anche le aree ricadenti nell’ambito della zona di tutela ambientale del fosso Ascia nella cui fascia di ml 50,00 per lato parallela alle sponde è inibita la realizzazione di impianti fotovolatici a terra di potenzialità superiore a 3 Kwp; a stralcio dovranno essere sottoposte inoltre le aree perimetrali gli edifici di classe a) e b) con raggio ml 100 nel cui ambito sono solo ammessi impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 3 Kwp.
vigna fotovoltaica 3
«Per tutti questi motivi - sottolinea  Capponi -riteniamo doveroso che la Provincia abbia sottoposto a Via il progetto, assolutamente non approvabile e deleterio così come proposto». Il sindaco di Treia aggiunge tuttavia che  «l’amministrazione è favorevole alla produzione di energia da fonti rinnovabili ma tale obiettivo, definito a livello europeo al 2030 per accrescere la quota dei consumi coperti da fonti rinnovabili, va perseguito nei limiti di quanto possibile. Va considerato che nel settore elettrico, la natura intermittente delle fonti con maggiore potenziale di sviluppo (eolico e fotovoltaico) e, nei settori termico, (occorre stabilire un limite all’uso delle biomasse), conseguenti ai contestuali obiettivi di qualità dell’aria e della strategicità delle produzioni agroalimentari, sono perseguibili anche nei nostri territori attraverso l’utilizzo però di aree degradate come le aree delle ex cave, le aree industriali dismesse, i tetti degli impianti produttivi ed alcune aree di scarso pregio e senza impatto sul paesaggio che la programmazione urbanistica potrebbe individuare con specifici atti programmatori. Ma- conclude Franco Capponi-  sono altre le politiche che il nostro Paese dovrà mettere in atto, oltre il super eco bonus per gli edifici abitativi privati, di recente emanazione. Dovremmo estendere questa misura agevolativa alle imprese di tutti i settori unitamente ad agevolazioni per consentire l’efficientamento energetico teso a migliorare la capacità del sistema della ricerca di presidiare e sviluppare le tecnologie di prodotto e di processo essenziali per la transizione energetica e a favorire l’introduzione di tecnologie, sistemi e modelli organizzativi e gestionali funzionali alla stessa transizione energetica e alla sicurezza".
c.c.



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