Notizie religiose nelle Marche
Inaugura a Loro Piceno il 23 agosto alle ore 17 nel chiostro di San Francesco, la mostra fotografica “Memorie di Loro Piceno". Due foto degli anni '30 nella ricorrenza del 4 novembre.
Dalle due foto inedite e di autore non identificato, il pretesto per ricostruire la memoria storica di un borgo, all’epoca molto più popolato e, in occasioni speciali, raggiunto da tante presenze.
Ai fini di una migliore visibilità, oltre che integralmente, le due foto saranno esposte anche in sezioni per un totale di 15 pannelli. L’incertezza della loro paternità, la pubblicazione a corredo delle didascalie di collegamenti fotografici e documentali provenienti da collezioni private, la mancata identificazione di diverse persone, rende la mostra ancora più interessante e piena di aspettative. L’allestimento sarà corredato da un catalogo in cui vengono descritte le persone riconosciute. Mostra e catalogo sono a cura di Mario Mastrocola, medico di famiglia a Loro Piceno dal1976 al 2015. Una spinta decisiva al progetto è stata impressa dalle preziose collaborazioni di Gabriele Piatti e della designer Sue Walkerdine. A fornire le immagini fotografiche è stato proprio Gabriele Piatti, artigiano falegname di 90 anni, cultore di musica classica, operistica e religiosa, nonché direttore per decenni del corpo bandistico di Loro Piceno.  Insieme alla musica, Piatti ha sempre unito alla sua arte di restauratore e fine intarsiatore la passione di raccogliere antichi oggetti e fotografie.
“Più che una vera e propria “mostra fotografica” - spiega il dott. Mario Mastrocola-si tratta di un progetto di ricerca su due foto di gruppo, scattate dall’alto sulla piazzetta di Loro nella ricorrenza della giornata della liberazione del 4 novembre con la partecipazione della banda cittadina. La ricerca ha appunto lo scopo di individuare i soggetti che vi sono ritratti. L’idea di fondo è quella di mantenere viva la memoria di tante persone; il nostro paese in quel periodo contava 4000 abitanti, ad oggi il numero si è ridotto a 2000 e se non si fosse data una sistemazione e un riconoscimento a quel materiale -continua Mastrocola- irrimediabilmente il ricordo di quei personaggi sarebbe andato perso. Fondamentale è stato l’apporto dato dal novantenne Gabriele Piatti, memoria storica di Loro Piceno; grazie alla sua esperienza si è potuto dare un nome a molti dei personaggi fotografati, persino quelli che nella foto sono più sfumati e più piccoli. In fondo alla foto è immortalata infatti la banda musicale dell’epoca e, attraverso le  sezioni che abbiamo fatto della fotografia che li ha resi più visibili, Piatti è riuscito a riconoscere i componenti dell'epoca. A curare la divisione in sezioni e pannelli nonchè l’ingrandimento delle due foto iniziali, è stata poi la creativa e designer Sue Walkerdine che ha cittadinanza italiana e che dal 2008 risiede a Loro Piceno. Lei ha compiuto un lavoro molto importante per far sì che le foto fossero leggibili e godibili. Sono 162 i personaggi riconosciuti, dei quali vengono riportati nome cognome e generalità; personalmente, ho curato le varie didascalie, alcune delle quali scarne, altre più ricche, a seconda se il personaggiosi prestava”. La mostra, patrocinata dal comune di Loro Piceno, rimarrà aperta fino al 27 settembre, tutti i giorni escluso il lunedì  dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, previo appuntamento telefonico al numero 339 6869124.
“Tutto questo materiale, sarà dunque visionabile nell'allestimento del chiostro di San Francesco e secondo un passaggio unidirezionale; per rendere la mostra più gradevole, abbiamo pensato anche di arredare gli ambienti in stile anni '30 con accompagnamento di musica e oggetti d'epoca. Ci aspettiamo che in tanti vengano a vedere le foto e magari aiutarci a riconoscere ulteriori personaggi: è per questo motivo che si è cercato di rendere la mostra il più fruibile possibile. In base al riscontro che avremo -conclude il dott. Mastrocola- saremo pronti a proseguire in uno studio che non sarà solo fine a se stesso, ma potrà rappresentare l’inizio di un lavoro più ampio”.

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Accordo di Programma e ricostruzione post-sisma, l’affondo della candidata di Fratelli d’Italia alle imminenti elezioni Regionali, Mirella Battistoni. “Due esempi che evidenziano tutte le mancanze della Giunta Ceriscioli nei confronti di aree sofferenti che attendono ancora un sostegno concreto nella loro spirale economica negativa”.
Si parte dall’accordo di programma per le aree colpite nelle Marche e nell’Umbria dalla crisi della Antonio Merloni.Normativa inadeguata e vecchia di 30 anni. Il risultato è stato misero con fondi inutilizzati e ciò che dispiace maggiormente si persevera nel flop. Mi spiego. Nel 2016 è stato pubblicato un bando, gestito da Invitalia, con una dotazione di 26 milioni di euro per il rilancio delle imprese dell’area di crisi Antonio Merloni, 56 comuni ricompresi in tre province: Ancona, Macerata e Pesaro. Solo due imprese di Jesi hanno fruito degli incentivi per un totale di 4,9 milioni. Un insuccesso per il nostro territorio a causa dell’applicazione di una normativa di oltre 30 anni fa, la legge 181 del 1989, piena di vincoli e burocrazie. Invece di imparare dal passato secondo il celeberrimo “Historia magistra vitae”, si persevera. Infatti, vogliono rimettere in pista 14,4 milioni di euro con un nuovo Avviso della legge 181/89, la stessa normativa vecchia e inadeguata per il nostro tessuto produttivo. Un altro insuccesso annunciato con buona pace di un territorio, come il fabrianese, che avrebbe bisogno di altro per uscire dalla crisi economica che lo attanaglia dal 2008”, evidenzia la Battistoni.

Per non parlare, poi, della ricostruzione post-sisma 2016 in ottica del sostegno agli investimenti delle PMI. “Decreto del Vice-commissario delegato per gli interventi di ricostruzione post-sisma 2016 n. 2 del 25.02.2019: Il bando è stato aperto dopo circa 3 anni dal sisma del 2016 (il 25 marzo 2019); La valutazione delle domande è stata effettuata in molti casi in modo errato, senza che questa avesse comportato una revisione della graduatoria pubblicata il 28.02.2020; Sono state presentate 2.612 domande delle quali 2.035 ammesse e solo 174 finanziate, pari all’8,6% di quelle approvate. Tutto questo ha generato false aspettative per oltre 2.000 imprese e tanto lavoro inutile. È stato, infatti, predisposto un bando “a maglie larghe” per accontentare tutti, senza tenere conto dei Fondi a questo destinati e senza conoscere il tessuto imprenditoriale dell’area sisma cui era rivolto. Partendo dal presupposto di come sia assolutamente auspicabile che le domande approvate vengano finanziate, la Regione dovrebbe utilizzare i Fondi non spesi per sostenere le “imprese che ancora non hanno chiuso”, che fanno investimenti e generano occupazione. Sembra lapalissiano, ma non sembra essere così per la maggioranza di centrosinistra che ha malgovernato in questi ultimi cinque anni”, l’affondo che si conclude con l’appello per il cambio della guardia in Regione.
“Non si può mettere in mano alle stesse persone la gestione della grande dotazione di Fondi che la Regione riceverà con il RecoveryFund e la Programmazione2021-2027. Insieme al candidato Presidente Francesco Acquaroli stiamo lavorando ad un piano per la gestione delle risorse secondo una strategia di medio-lungo periodo che possa sostenere concretamente le “imprese che ancora non hanno chiuso”, i lavoratori, i giovani, senza dimenticare le aree interne e di nostri borghi storici”, conclude Mirella Battistoni, candidata FdI Consiglio Regionale Marche.

SM
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Lunedì, 17 Agosto 2020 13:32

Rissa a Ferragosto a Fabriano

Il Ferragosto da trascorrere insieme. Poi, la lite, violenta e originata, probabilmente, da futili motivi. I vicini che allertato i carabinieri della Compagnia di Fabriano. Scatta la denuncia per lesioni gravi. Protagonisti della vicenda, due giovani marocchini, in possesso di regolare permesso di soggiorno e da anni residenti in città. 
L’episodio di cronaca si è verificato intorno alle 4 del mattino del 15 agosto. Il 32enne extracomunitario ha invitato a casa sua l’amico connazionale 33enne. Insieme hanno passato la sera di Ferragosto. Forse a causa anche dell’alcol, i due hanno iniziato a discutere. Dalle parole si è passati alle mani. Urla che hanno preoccupato i vicini. Quest’ultimi hanno contatto i carabinieri di Fabriano. I militari hanno rinvenuto il 33enne riverso in terra in gravi condizioni. Il ragazzo è stato trasportato dai medici del 118 all’ospedale Profili per gli accertamenti.

Le sue condizioni sono apparse gravi. I calci e i pugni lo hanno raggiunto soprattutto al torace, quindi quando era già in terra. I medici fabrianesi hanno optato per il trasferimento all’ospedale Torrette di Ancona. L’extracomunitario è stato ricoverato in prognosi riservata. Non si teme, al momento, per la sua vita, ma il suo quadro clinico appare complicato.
Per quel che riguarda i motivi per tale violenza, i carabinieri reputano che siano assolutamente futili, secondo la ricostruzione fornita dagli investigatori. Il 32enne è stato denunciato per lesioni gravi. Accanto a questo intervento, i militari di Fabriano nel corso del weekend appena trascorso sono stati anche impegnati in una serie di controlli per garantire la sicurezza di tutti come disposto dal Comando provinciale. Complessivamente, impegnati su strada 80 militari che hanno istituito vari posti di controllo lungo le principali vie di Fabriano e del comprensorio. Al termine di questo servizio, sono state identificate 230 persone e controllato 150 veicoli. Sono state elevate quattro contravvenzioni per varie infrazioni al codice della strada e sottratti 16 punti alle patenti. 

m.s.




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Un incidente come tanti ne avvengono, troppo spesso per l'imprudenza degli autisti delle macchine. Ma altrettanto spesso non è questa l'unica ragione e allora le domande che sorgono sono tante.
Siamo a Civitanova, in via Saragat, zona Fontespina, dove il 12 agosto scorso una donna di 53 anni, intorno alle 19, stava tornando a casa con la sua bicicletta quando un giovane alla guida di una Golf l'ha investita facendole fare un volo di circa 3 metri. Il figlio della donna, che per fortuna non ha riportato gravi conseguenze, ha scritto un post-lettera aperta al sindaco, Fabrizio Ciarapica. Lui è Giuseppe Lepretti, 23enne studente di Giurisprudenza e residente in città: "So che la sua è una sensibilità particolarmente incline ai social - scrive il giovane al sindaco - e, in generale, agli eventi mediatici pertanto, anche se la mia indole è più riservata, devo adeguarmi ricorrendo a tale mezzo. Oggetto di questo mio scritto è la sicurezza di tutti i Suoi cittadini, signor sindaco e, in particolar modo, a quanti abitano nel quartiere Fontespina - San Gabriele. Da mesi ormai plurime sono le sollecitazioni dei residenti affinché venga posta la giusta attenzione e il giusto rimedio alla problematica dell’alta velocità e della sicurezza stradale". Fra queste, Lepretti fa l'esempio dell'avvocato Siria Carrella, impegnata nel chiedere l'attuazione di un piano di ristrutturazione che abbia il fine di mettere in sicurezza le strade della città, sempre più presa d'assalto. "Messa in sicurezza - riflette - che, di pari passo, si riflette sulla sicurezza di tutti i cittadini. Si tratta di un Pìpiano che richiederebbe uno sforzo minimo da parte dell’amministrazione: rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi, rilevatori della velocità, dossi artificiali".
A preoccupare, fra l'altro, è la presenza in quella zona di numerosi istituti scolastici, fra nido, scuola dell'infanzia, scuole elementari e medie, tutte ubicate in via Saragat.
"Il 12 agosto, mia madre stava tornando dal mare alle 19 circa quando un’ auto guidata da un ragazzo a velocità folle, ben al di sopra dei 40 km/h prescritti dai segnali, l’ha investita sbalzandola per 3 metri. So che il Covid ha attirato tutte le nostre energie e attenzioni ma La vorrei portare a compiere uno sforzo d’immaginazione: se invece che le 19 fossero state le 16? Se invece che il 12 agosto fosse stato un normalissimo giorno infrasettimanale di ottobre? Se invece che una signora di 53 anni fosse stato un bambino che usciva da scuola?".
Le risposte a questi interrogativi danno il senso dell'urgenza di risolvere questa situazione annosa. "Il risarcimento del danno non scongiurerà, signor sindaco, il pericolo che quanto accaduto a mia madre non possa ricapitare o non sia già ricapitato. Il diritto arriva fino ad un certo punto, al di là di quel punto c’è la vita, ci sono le persone, le decisioni, le azioni che compiamo e che da anni vi chiediamo di compiere. Certo che il conducente, che pressappoco è mio coetaneo, abbia commesso il fatto per pura colpa - incalza concludendo -, che la polizia stradale e la magistratura compiranno diligentemente le loro funzioni di tutela ed accertamento e certo che dopo queste parole gli inascoltati abitanti del quartiere Fontespina - San Gabriele finalmente verranno ascoltati dal loro sindaco e dall’amministrazione comunale. Ringrazio il personale dell'ospedale di Civitanova, i volontari della croce verde, coloro i quali si sono fermati per prestare aiuto e chiamare le autorità e, in modo particolare, Giorgio Santini, volontario non in servizio di passaggio in quel momento, che per primo si è prodigato per aiutare il prossimo".

Gaia Gennaretti 
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Giovanni Chiarella, avvocato, è il terzo settempedano in corsa per il posto di consigliere regionale. Si presenta con la coalizione Marche Coraggiose, in cui sono confluiti anche alcuni consiglieri regionali uscenti del Movimento 5 Stelle. Espressione di centro sinistra, appoggiano la candidatura di Maurizio Mangialardi.  
"Ho sempre creduto in un progetto che vedesse il centro sinistra unito per il governo della Regione - dice - e quindi fin dall'inizio ho seguito tuttie le varie discussioni che ci sono state intorno alla possibilità di presentare un candidato unico per tutto l'arco del centrosinistra. Poi si è lavorato alla possibilità di allargare il campo al Pd. Poi su proposta del presidente provinciale di "Articolo 1", Francesco Borioni, ho aderito con entusiasmo credendo in questo progetto". La lista "Marche Coraggiose", lo dice il nome stesso, vuole essere l'anima progressista della coalizione ma vuol segnare anche discontinuità su alcuni temi. E' l'esempio della sanità, l'ambiente, la ricostruzione, tutti temi che interessano da vicino il territorio dell'entroterra, fortemente penalizzato dai tagli in ambito sanitario e provato dal sisma. "Vorremmo fare da stimolo con idee coraggiose riscoprendo una nuova sensibilità sui temi della sanità, dell'ambiente e della ricostruzione post sisma. Parlando di sanità, ad esempio, il Covid ha dimostrato come i servizi di prossimità siano stati indipensabili. Ovviamente - dice - l'alta specializzazione va concentrata in poli che abbiano adeguate strumentazioni e risorse anche umane adatte ma non si può prescindere dalla sanità territoriale che deve svolgere una funzione di filtro. L'ospedale di secondo livello è fondamentale sia per il prericovero che per il post ricovero e poi anche per gli esami e la degenza assistita. La parola chiave - sottolinea - è investimento. Biosgna investire sul personale e sull'attrezzatura anche perché la sanità è pubblica e deve rimanere tale. Su questo va fatto uno sforzo, non dobbiamo cedere alla privatizzazione dell'assistenza sanitaria che porta a disuguaglianze palesi".
In merito alle tematiche ambientali, Chiarella è pronto a sostenere le ragioni dell'entroterra che sta subendo un costante spopolamento che impatta sul territorio dell'intera regione. Sviluppo sostenibile, fondi del Recovery Found, incentivi a politiche green e ad aziende che vogliano investire in tal senso, questi sono alcuni punti di rilievo. "Chi investe nell'entroterra deve ssere agevolato. Poi si deve fare in modo che i giovani si riavvicino all'agricoltura che può essere un grandissimo volano per l'economia, per il turismo".
g.g.
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Di questi giorni è la notizia di una coppia albanese, residente a Tolentino nella zona container, che il 14 agosto si è rivolta al Pronto Soccorso di Macerata pur consapevole che la donna fosse positiva al Covid19. Non solo si è scatenato il panico all'interno dell'ospedale, ma si è levata comprensibile preoccupazione fra i residenti nei container e fra i cittadini che tornano a chiedere lo smantellamento di quella struttura che avrebbe dovuto avere "vita breve".
"Siamo arrivati al punto di richiedere l'intervento di tutte le autorità competenti - afferma Flavia Giombetti, presidente del Comitato 30 Ottobre di Tolentino - perché questa situazione deve finire. Sono anni che diciamo che quell'area deve essere smantellata, dovevi servire per un breve periodo subito dopo il terremoto del 2016. A marzo con l'inzio dell'emergenza sanitaria da Covid19 avevamo chiesto all'amministrazione di capire che tipi di provvedimenti prendere in quell'area e la risposta è stata quella di innalzare una recinzione. I controlli sicuramente vengono fatti - dice - ma è una situazione che comunque andrà a peggiorare. E dopo 4 anni dal sisma va messo un punto finale, quel posto va chiuso".
Nel caso di specie, il sindaco Giuseppe Pezzanesi, ha fatto sapere di aver già trasferito la coppia ma la preoccupazione c'è ugualmente: "Abbiamo avuto dei contatti telefonici, parecchie persone ci hanno contattato, preoccupate della situazione. Anche perché non c'è chiarezza e quindi l'ansia e la preoccupazione fra le persone dell'area container cresce. Se l'amministrazione avesse dato loro la notizia, anche tranquillizzandoli,  sicuramente sarebbe stato meglio che nascondere la notizia come hanno fatto".
g.g.

Pubblicato in Cronaca
Per Loredana Riccio, candidata come consigliere regionale per il PD in questa campagna elettorale, ma anche per il candidato Governatore Maurizio Mangialardi, non ci si può ancora ritenere soddisfatti del cosiddetto Decreto Agosto. Bene la semplificazione, secondo Riccio, ma da rivedere l'articolo 27: "Se da un lato è apprezzabile il lavoro del Commissario Legnini e del Governo sul fronte dell'accoglimento delle istanze del territorio per rilanciare la ricostrizione post-sisma, dall'altro non ci si può ritenere soddisfatti dei dettami dell'art.27 che esclude la Regione dai vantaggi dell'Area di Crisi Complessa. È evidente – prosegue - la  necessità di estendere le agevolazioni di tale articolo, almeno alle province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno, già da tempo svantaggiate e colpite da perdurante crisi economica e dal terremoto, individuando il "cratere" come una zona speciale di fiscalità a vantaggio delle aree terremotate. Questi territori, infatti, differiscono sostanzialmente da quelli del Nord delle Marche per PIL e occupazione".
Soddisfatta invece dell'organicità con cui si stanno finalmente affrontando le problematiche dei territori terremotati. Fra aumento del personale nei Comuni e negli Uffici Speciali Ricostruzione, lo snellimento delle procedure di affidamento e di approvazione dei progetti pubblici (quelli privati sono già stati accelerati dal Commissario Legnini con l'ordinanza 100), l'adeguamento dei compensi ai tecnici e la possibilità di integrare in maniera coordinata il finanziamento del sisma con il "superbonus 110", proprio quest'ultima "risulta essere di grandissima importanza in quanto prevede, senza costi a carico dei proprietari, la possibilità di rinnovare veramente il patrimonio edilizio, con conseguente aumento delle attività lavorative per le imprese. Voglio esprimere gratitudine al Governo e al Commissario Legnini per aver mantenuto gli impegni presi con il territorio, dando seguito anche alle richieste avanzate in tal senso dal Partito Democratico”.

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Mangialardi è sulla stessa lunghezza d'onda quando afferma: "Sono certo si tratti di un errore materiale l’inserimento dell’Umbria e l'esclusione delle Marche dal decreto legge Agosto per le misure straordinarie di sostegno alle imprese. Il ministro Gualtieri, con cui ho da tempo serrate interlocuzioni e che ha colto bene nel decreto le nostre richieste sulle aree colpite dal sisma, e che ringrazio unitamente al commissario Legnini, segue da vicino la questione Marche. Ci rivolgiamo a lui perché faccia un ulteriore sforzo nelle misure di sostegno alle imprese tutelando come giusto anche la nostra Regione e dando, in particolare alle province di Macerata, Fermo e Ascoli, tutti gli strumenti per recuperare il terreno perduto e rilanciarsi sul piano socio-economico; anche inserendo questi territori nel decreto legge Agosto”.


g.g. 

































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Lunedì, 17 Agosto 2020 08:20

Assalto al bancomat nella notte

Nel mirino di malviventi il bancomat di Trodica di Morrovalle. È successo intorno alle 2 di questa notte e, stando ai primi rilievi, il colpo sarebbe stato messo a segno da un gruppo di ladri (le telecamere ne hanno ripresi 4, tutti col volto coperto), che hanno scardinato il bancomat con un carro attrezzi. Da quantificare ancora il danno provocato.
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Arrivano le prime dichiarazioni sul decreto di Agosto che interessa anhe le zone colpite dal sisma del 2016.
Dopo le dichiarazione del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini, riportiamo anche le dichiarazioni del senatore del P.d.  Mario Morgoni, che commenta così tutte le novità che sono inserite nel testo: 
 "Il decreto agosto segna una ulteriore importante tappa nella strategia per fronteggiare l’emergenza sanitaria ,economica e sociale che ha colpito il paese a seguito del covid ma anche per disegnare una nuova prospettiva di sviluppo e ammodernamento del paese .
25 miliardi di euro destinati alla difesa del lavoro , alle famiglie, al sostegno alle imprese ma anche ai Comuni per compensare le minori entrate e finanziare progetti per la messa in sicurezza di edifici e territorio .

Ma in questo decreto trovano spazio anche misure attese e di grande importanza per i territori colpiti dal sisma del 2016".
E' quanto ci tengo a sottolinerae - continua Mario Morgoni - spiegando come la proroga dello stato di emergenza e della gestione straordinaria al 31.12.2021, "finalmente disposta non in extremis", garantisce da subito "un orizzonte temporale più ampio, consente la proroga dei contratti di lavoro e il congelamento delle rate dei mutui degli enti locali".

Per il parlamentare marchigiano, inoltre, "La stabilizzazione del personale dal 1 gennaio 2022 è una misura decisiva per garantire continuità professionalità e stabilità al processo di ricostruzione .

La proroga dei benefici della zona franca urbana al 2022 anche per le nuove imprese che avviano una nuova attività nell’ area del cratere entro il 31/12/2021 rappresenta una misura preziosa dal punto di vista economico ma anche un segno chiaro della volontà del governo di garantire una prospettiva di rinascita economica ai nostri territori .

Lo testimonia anche il fatto - continua Mario Morgoni - che il governo ha stanziato ulteriori risorse per 50 milioni di euro per il 2021 e 60 milioni di euro per il 2022 per questa misura oltre ad aver previsto l’ utilizzo delle risorse stanziate e non utilizzate.
Infine anche la disposizione per sospendere il pagamento delle utenze situate nei Comuni colpiti al 31/12/2020 e differire oltre il 2020 il pagamento di quelle che fanno riferimento ad immobili inagibili .Il processo di ricostruzione segna ancora gravi ritardi ma negli ultimi mesi , anche grazie al lavoro encomiabile del commissario Legnini , si è verificata una evidente accelerazione".

Infine, tiene a ribadire l'on. Morgoni "l’ attenzione del governo che di recente ha individuato nella sottosegretaria Alessia Morani la figura di riferimento per lo sviluppo economico delle aree colpite ed oggi onora con le misure del decreto agosto gli impegni già assunti con i parlamentari di maggioranza , autorizzano un moderato ottimismo che deve essere accompagnato da un’ azione costante e incisiva di tutte le figure istituzionali che rappresentano il territorio dalle quali occorre anche aspettarsi collaborazione , coesione e progettualità che superi i troppo rigidi confini di campanile e i particolarismi che causano dannose rivalità . Le ulteriori risorse previste in questo stesso decreto per le strategie di sviluppo delle aree interne ( 110 milioni di euro in due anni ) chiamano in causa la nostra capacità di pensare un futuro di crescita e progresso per il nostro territorio alto collinare e montano , decisivo anche per le prospettive dell’ intera Regione Marche".

Mario Staffolani
Pubblicato in Politica
Arrivano le tanto attese modifiche del governo, inserite nel decreto di Agosto.
Il commisario alla ricostruzione Legnini ha diffuso, con un comunicato stampa, tutta la sua soddisfazione.
I temi posti dai territori colpiti dai terremoti del 2016 sono stati concretamente ed in grande parte affrontati dal governo, che ringrazio.
Le norme sul sisma contenute nel Decreto di agosto per il rilancio dell’economia sono molto importanti, come lo sono quelle del Decreto semplificazioni approvato qualche settimana fa”.
Il Commissario alla Ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, ha espresso grande soddisfazione per l’accoglimento del pacchetto di misure per il sisma nel testo del Decreto, pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale, sottolineando tuttavia l’esigenza di apportare alcuni miglioramenti in sede di conversione parlamentare.
“Si tratta di disposizioni molto attese nei territori del Centro Italia, a partire dalla proroga fino al 2021 dei contratti di lavoro per tutto il personale impegnato nella ricostruzione, tra gli Uffici Speciali ed i Comuni, e l’avvio della loro stabilizzazione sia pure, per ora, a valere sulle disponibilità delle Regioni e degli stessi enti locali” ha detto il Commissario.
Nel Decreto trovano spazio anche la proroga al 31 dicembre 2021 dello stato di emergenza, con il relativo finanziamento di 300 milioni, nuovi e più equilibrati compensi per i professionisti impegnati nella redazione dei progetti, l’estensione dei benefici fiscali della Zona Franca Urbana a tutto il 2021, il rimborso della Tari non riscossa ai Comuni del cratere, il nuovo regime per le agevolazioni tariffarie sulle utenze e per il recupero delle bollette sospese.
“Insieme a quelle varate poche settimane fa, che prevedono maggiori poteri in capo al Commissario per sbloccare le opere pubbliche complesse, deroghe urbanistiche e semplificazioni delle procedure, sono misure che potranno aiutare ad imprimere una svolta alla ricostruzione, che procede a ritmi ancora troppo lenti. Con il sostegno dell’esecutivo e l’auspicabile forte convergenza dei gruppi di maggioranza e di opposizione, i testi di entrambi i decreti potranno essere ulteriormente migliorati in sede di conversione parlamentare” ha aggiunto Legnini.
“In particolare, sarà necessario aumentare il personale che lavora sulla ricostruzione e rafforzare la possibilità di stabilizzarlo, e questo soprattutto nei piccoli comuni, che sono quelli che avranno minori margini economici per assumerli. Bisognerà apportare anche delle correzioni alle nuove procedure per ricostruire nei centri storici e nelle aree soggette a vincolo paesaggistico stabilite a livello nazionale, che nelle aree colpite dai terremoti possono essere un ostacolo. Serve poi una disciplina definita per collegare il Contributo di Autonoma Sistemazione e il termine ultimo per la presentazione delle domande per la riparazione dei danni lievi, oggi fissato al 20 settembre. Occorrerà, inoltre, migliorare il funzionamento del Superbonus edilizio, collegandolo ai contributi pubblici per la ricostruzione nel cratere, e soprattutto – ha aggiunto il Commissario Legnini – sarà necessario lavorare su ulteriori misure per lo sviluppo economico dei territori del cratere. La proroga della Zona Franca Urbana è una prima importante risposta, ma occorrono una disciplina stabile sulla fiscalità di vantaggio e incentivi per le imprese”.
“In questo modo – ha concluso il Commissario - potremo chiudere definitivamente il cantiere normativo ed avremo tutti gli strumenti necessari per dare attuazione al piano, al quale lavoriamo dai difficili mesi dell’emergenza Covid-19, per il definitivo decollo della ricostruzione e per promuovere una vera ripartenza del Centro Italia”.

M.S.
Pubblicato in Politica

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