Notizie religiose nelle Marche
E’ prevista questo sabato 15 agosto, in concomitanza con la festa dell’Assunta, la solenne inaugurazione della cappella della Madonna delle tempeste nella chiesa di Sant’Eustacchio a Belforte del Chienti.

Dal parroco don Giuseppe Scuppa un nuovo regalo ai suoi parrocchiani; è grazie all’inesauribile forza di volontà del sacerdote e  alle sue risorse se la chiesa, danneggiata dal sisma del 2016, è stata la prima nelle Marche a riaprire ai fedeli nel dicembre del 2018, seguita meno di un anno dopo dal restauro del prezioso organo settecentesco del Fedeli. Ora, a restituire ai belfortesi la loro chiesa nella sua intera bellezza, è il restauro ultimato della cappella della Madonna delle tempeste.
madonna della tempesta
La solenne celebrazione avrà inizio alle ore 11 presente il cardinale Edoardo Menichelli.

“Don Giuseppe ci ha fatto un altro grande regalo – afferma Giampiero Feliciotti-. La popolazione tiene molto a questa cappella che Don Giuseppe ha voluto restituire intervenendo direttamente con i propri risparmi. II restauro è bellissimo ed è stato eseguito dalla ditta Nova Arte di Buratti Luigi e figli. Adesso la chiesa si presenta davvero nella sua piena bellezza e si aggiunge questo tassello importante che è testimonianza anche della grande devozione popolare che i belfortesi hanno nei confronti della Madonna delle Tempeste - continua Feliciotti-; Don Giuseppe ha voluto perfezionare l’opera che aveva già intrapreso; mettendo mano ai suoi averi ha voluto restituire al suo splendore anche questo bellissimo gioiello che verrà inaugurato proprio nel giorno dedicato alla Madonna. Alla celebrazione di questo sabato 15 agosto presenziata dal Cardinale Menichelli, parteciperanno il coro D'altro canto di Montecosaro con il maestro Loredana Giacobbi e diverse autorità civili e militari Come Belfortesi- conclude Feliciotti- noi siamo davvero grati a questo parroco che, nonostante l'età, è vispo e tiene molto alla vivacità, all'arte e all'unità della parrocchia che ormai comprende quasi tutto il paese. Dobbiamo essere contenti di avere almeno un parroco residente,è importante per i giovani e per gli anziani. Siamo ben felici e invitiamo tutti questo sabato alle 11 a partecipare; sarà una festa bellissima e sono certo che il cuore di Don Giuseppe sarà pieno di gioia.
c.c.
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L'’Amministrazione Comunale di Sarnano supera le difficoltà dell’emergenza Covid, riuscendo a confermare e addirittura ampliare la presenza nella cittadina di squadre calcistiche di massimo livello per l'attività di preparazione precampionato. Soddisfatto per il felice risultato il sindaco di Luca Piergentili nel comunicare che già da domenica 16 agosto Sarnano ospiterà la Lazio Primavera che, agli ordini di Mister Domenichini, svolgerà i propri allenamenti allo stadio Maurelli fino al 23 Agosto. Dal 24 Agosto fino al 5 Settembre arriverà invece  la Selernitana Calcio guidata da Mister Castori "Un graditissimo ritorno a distanza di 4 anni per una tra le società più importanti del calcio italiano ed una tifoseria eccezionale che ha sostenuto la popolazione sarnanese con gesti concreti nella terribile emergenza sisma- sottolinea il sindaco Piergentili- Siamo anche in avanzata fase di trattativa con lo Spezia Calcio che potrebbe arrivare dal 6 settembre.

Tutti i ritiri si svolgeranno presso l’Hotel Eden ed usufruiranno dei servizi delle attigue “Terme di San Giacomo” delocalizzate dopo il sisma del 2016.

"Il Comune da Sarnano dà il benvenuto alle Società ed alle tifoserie che verranno a trovarci in questo periodo e raccomanda il rispetto della normativa sul distanziamento sociale e sulle prescrizioni anti covid 19"- conclude Piergentili.
c.c.

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Prosegue a San Ginesio la solidarietà da parte dell’Associazione Nazionale degli Alpini (ANA) rappresentata dal suo massimo rappresentante, il Presidente Nazionale Sebastiano Favero il quale  nei giorni scorsi è stato presente nel borgo per donare al Comune una tensostruttura da parte della Fondazione A.N.A. onlus e della Protezione Civile  A.N.A. che si rivelerà funzionale per molteplici finalità.
alpini 3
Il presidente Sebastiano Favero, accompagnato da Giacomo Tiraboschi, segretario Nazionale Protezione Civile ANA e da Ettore Avietti, coordinatore II° Raggruppamento Protez.Civile ANA (Lombardia-Emilia Romagna), ha espresso la sua piena soddisfazione per essere presente a San Ginesio, sottolineando quanto importante sia il ruolo degli alpini, specie nei momenti drammatici come quelli vissuti a causa del sisma del 2016. “Gli alpini, quando c’e’ un bisogno, ci sono sempre- ha detto- Ci sono col cuore e portano condivisione e amicizia".

Alle parole del presidente hanno fatto seguito quelle del sindaco di San Ginesio Giuliano Ciabocco grato agli alpini per la generosità profusa in ogni circostanza. “E’ ormai senz’altro un rapporto di amicizia che si è consolidato nel tempo ed è destinato a rafforzarsi sempre più”- ha dichiarato il sindaco Ciabocco che ha voluto anche porre in risalto l'aspetto umano e la capacità degli alpini di riuscire a infondere coraggio, speranza e allegria nei confronti della popolazione , anche in situazioni davvero tragiche.  
Un particolare ringraziamento è stato rivolto al coordinatore del II° Raggruppamento Protez.Civile ANA Ettore Avietti, ormai ginesino di adozione, per tutto l’impegno e la professionalità che da sempre rivolge alla comunità ginesina.
“Solidarieta’, lavoro, impegno- ha concluso il sindaco- sono senz’altro le caratteristiche che ogni alpino sa egregiamente rappresentare”.
c.c.
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L’ufficio speciale sisma ha approvato il finanziamento per il palazzo comunale e il teatro Filippo Marchetti, nel centro storico di Camerino. Dichiarato congruo e riconosciuto l'importo richiesto di 10milioni e 200mila euro per la realizzazione dell’intervento compatibilmente con le concomitanti esigenze di tutela del bene. Un altro passo avanti, dunque, nell’iter di ricostruzione pubblica di uno dei progetti più grandi della zona rossa camerte.

Dopo la messa in sicurezza del teatro Filippo Marchetti, terminata in poco più di un mese con un intervento di oltre 300mila euro, ora con l’approvazione del Cir (congruità dell’importo richiesto) si può dare il via alle procedure d'appalto per l'affidamento della progettazione dei lavori dell'edificio sede comunale e del teatro. 
Soddisfazione è stata espressa dall'assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli: "Dopo  la messa in sicurezza e l'approvazione del CIR si può cominciare a parlare del progetto di ricostruzione, pur con le tempistiche che la burocrazia chiaramente impone. Nei mesi scorsi - spiega Fanelli nel ripercorrere i passaggi - ci siamo mossi su diversi piani, sia in termini di messe in sicurezza, sia di ricostruzione.
Sul teatro dopo il sisma il primo intervento era stato fatto ad aprile 2019 da 60mila euro. Purtroppo non era stato sufficiente, al punto che si sono verificati altri crolli, che abbiamo riscontrato in occasione di uno dei primi sopralluoghi appena ci siamo insediati e, a seguito di ulteriori controlli con la Sovrintendenza si è avuta la conferma della necessità di interventi aggiuntivi. È seguito un sopralluogo dell’Ufficio Beni culturali, dal quale abbiamo ottenuto un nullaosta per integrare il finanziamento con un ulteriore intervento da 300mila euro che è stato portato a termine. Ora, con l’approvazione del Cir facciamo un passo avanti importante e determinante per la ricostruzione” conclude Fanelli. Il prossimo passaggio ora quindi è la stesura e l'approvazione del progetto con i pareri di tutti gli organi competenti".
c.c.
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Il candidato alla Regionali per Forza Italia Olindo Stroppa torna sulla questione depotenziamento dell’ospedale Engles Profili di Fabriano e non solo.
“Anche la montagna ha bisogno di una sanità efficiente”, il suo slogan. “Stiamo assistendo a un continuo e costante depauperamento dei servizi sanitari dell’entroterra. Sono stati chiusi per un assurdo calcolo degli algoritmi i punti nascita di Fabriano, Camerino, San Severino Marche, senza minimamente considerare gli aspetti orografici del territorio e le conseguenti difficoltà negli spostamenti. Nei territori interni non si ha più nemmeno il diritto di nascere nella nostra città di Fabriano, a gennaio 2021 potremo solo contare il numero dei morti, ma il numero dei nati lo conosciamo e sarà 0”, ricordando la chiusura di Ostetricia e il conseguente depotenziamento di Pediatria che è attivo solo come ambulatorio, chiuso nei fine settimana.

“I nostri circa 8.000 ragazzi in età pediatrica non hanno il diritto di avere una struttura ospedaliera in grado di ospitarli in caso di ricovero, comportando grande dispendio di energie ed economico per i famigliari che si vedono costretti ad assistere in loro figli ricoverati a 30 km dalla loro abitazione. Inoltre, la continua carenza di personale medico e infermieristico, e quando vengono assunti questo avviene tramite contratti a tempo determinato, comporta una giustificata fuga verso zone dove i contratti vengono fatti a tempo indeterminato”.
Ferma anche la ricostruzione post-sisma del 2016 che ha danneggiato e reso inagibile l’Ala A dell’ospedale di Fabriano, “che contribuisce a far diminuire gli spazi e quindi a intensificare il ricorso ad accorpamenti di reparti con continua perdita di posti letto. Mi fermo qui perché la lista sarebbe troppo lunga e tutti la conosciamo”.

Nel corso di questi ultimi anni a Fabriano, su impulso delle opposizioni consiliari, sono stati organizzati appuntamenti istituzionali aperti con i vertici sanitari. “Non possiamo dimenticare che in queste occasioni da parte di esponenti della Regione non fu bocciata la possibilità di realizzare una Area Vasta Montana, ci fu assicurato che presto si sarebbe provveduto alla assunzione di nuovo personale, fu garantita la realizzazione del nuovo blocco operatorio che avrebbe fatto di Fabriano una eccellenza nel campo chirurgico. Mi risulta che ad oggi del nuovo blocco operatorio non esiste alcun progetto esecutivo, che delle sale operatorie del nostro ospedale solo due sono utilizzabili, se così non fosse prego di smentirmi. Parole, Parole, Parole recitava una famosa canzone, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti”.

In ultimo, l’appello di Olindo Stroppa, candidato per Forza Italia alle prossime Regionali per un seggio in Consiglio. “Indipendentemente dai colori politici dobbiamo batterci e batteri pugni perché il nostro territorio abbia quello che gli spetta, non siamo cittadini di serie B, smembrare la sanità equivale a svalutare un territorio, incentivarne la fuga dei giovani, che sommata ai ritardi della ricostruzione post sismica, alla carenza di lavoro, al ritardo nella realizzazione delle infrastrutture fa delle zone montane luoghi dove si può solo morire. Alziamo la testa facciamo valere i nostri diritti, anche noi paghiamo le tasse non siamo terra di confine”.

Mario Staffolani
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Si chiama Comprensorio Turistico dell’Entroterra Marchigiano (www.entroterramarchigiano.it) ed è la nuova piattaforma
unica di promozione turistica dei dodici Comuni dell’Unione Montana Potenza
Esino Musone, presieduta da Matteo Cicconi. 
Dopo essere stata lanciata, la nuova piattaforma sta prendendo forma e struttura tanto che
Comuni, Pro Loco, operatori del settore e professionisti, ma anche associazioni e privati
cittadini, sono stati invitati ad inserire nuovi contenuti inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Diverse le sezioni del sito: i borghi, le aree naturali e i paesaggi ma anche gli itinerari, i
percorsi di arte e cultura, l’outdoor, l’artigianato e il mondo dell’agroalimentare, i servizi
e le idee pensate per i più piccoli. Uno sguardo molto particolare viene dedicato
all’ambiente con la presentazione e promozione delle moltissime attività e delle
tantissime bellezze della Riserva naturale regionale del monte San Vicino e del monte
Canfaito.
Il Comprensorio Turistico dell’Entroterra Marchigiano si trova nel cuore delle Marche e
rappresenta un connubio perfetto tra terra, cielo ed acqua, un luogo unico per la sua
bellezza, in cui i fiumi Potenza, Esino, Musone, gli altri innumerevoli corsi d’acqua, i
laghi, le sorgenti sono incastonati tra morbide colline che lentamente salgono fino alle
vette del Monte San Vicino e del Monte Canfaito, offrendo scenari meravigliosi.
Ognuno dei dodici Comuni che ne fanno parte è uno scrigno di tesori naturalistici,
paesaggistici, storici, artistici, enogastronomici dal valore inestimabile. La piattaforma
presenterà in maniera i “magnifici” dodici: Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia,
Fiuminata, Gagliole, Matelica, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro
e Treia.

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Una pratica comune, specie nel periodo autunnale ma non solo, quella di bruciare sterpaglie dopo aver ripulito campi e giardini . E' quello che ha fatto anche oggi un anziano intorno alla propria abitazione, a Civitanova, ma stavolta, per cause non chiare, qualcosa è andato storto e si è ustionato. Per soccorrerlo sono intervenuti i sanitari del 118.
g.g. 
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“Il nostro centro storico subisce una fase di svuotamento di funzioni. Con i servizi de localizzati da 20 anni assistiamo ad un costante declino”. L’allarme, ma anche proposte e idee, arrivano dal consiglio di quartiere centro storico presieduto da Luigino Luconi. A loro avviso la zona starebbe pagando il prezzo di una politica volta alla delocalizzazione verso le zone periferiche dei servizi principali. Per questo dicono di essere “rimasti con tanti dubbi” nel venire a conoscenza, attraverso documenti e interviste, degli obiettivi per i prossimi anni per il centro.

“Vogliamo far conoscere le nostra posizione e le nostre perplessità, perché avvertiamo un pericolo, l’isolamento del centro storico dal resto della città. Tolentino – proseguono – come tante altre città a livello nazionale, aveva nel suo centro storico il suo cuore pulsante, per quanto riguardava le attività sociali, culturali, imprenditoriali e commerciali, ed era lo spazio urbano più ambito sia per le abitazioni che per i visitatori. Oggi, il nostro centro storico subisce una fase di svuotamento di funzioni con la delocalizzazione di servizi di interesse pubblico, come uffici, scuole, attività commerciali, ambiti sportivi e ospitalità. Assistiamo ad un declino che ha avuto origine circa 20 anni fa”. Per il comitato, ad incidere sarebbero innanzitutto scelte urbanistiche, politico-programmatiche e strutturali, che hanno portato alla creazione di insediamenti nelle zone periferiche con tanto di servizi che “hanno modificato in maniera considerevole l’equilibrio strutturale del centro”. Accanto a questo ci sarebbe anche “la mancanza di piani per la manutenzione, e riqualificazione del tessuto urbano. Tutto questo ha messo e mette a rischio la sopravvivenza del centro storico”. A tal proposito il comitato sostiene di aver presentato due relazioni, una nell’aprile 2017 e una nel febbraio 2018 con idee e proposte, con il proposito di collaborare. “Dobbiamo cogliere ogni possibile occasione, realizzando un cronoprogramma di rigerazione e riqualificazione di spazi presenti ed edifici convertendo gli stessi a spazi o ambienti polifunzionali, come per esempio l’ex sede dei Licei. Vogliamo collaborare perché è fondamentale la partecipazione dei cittadini nella costruzione d’iniziative o progetti, non solo come semplici spettatori, ma anche come veri coprogettisti”.
g.g.

(sul prossimo numero di Appennino Camerte del 27 agosto, l'intervento completo del comitato con idee e proposte) 
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Venerdì, 14 Agosto 2020 11:32

"Ecco servite le nuove discariche"

Piena la discarica di Cingoli. L'assemblea dei Comuni individua nei comuni di Recanati e Montefano le aree per allestire i nuovi siti di deposito. La candidata al consiglio regionale Maika Gabellieri attacca: "Dov'erano i sindaci di questi Comuni? Decisione che avrà effetti negativi su ambiente, turismo, traffico e valore di terreni e fabbricati". 
Si sa, la notizia di una nuova discarica non fa mai piacere a nessuno, ma in questa fase di piena campagna elettorale le polemiche aumentano esponenzialmente.
Dopo la dura opposizione dei comitati locali, che sono venuti a conoscenza della "novità" solo a cose fatte, i sindaci dei Comuni interessati si sono schierati contro la decisione dell'assemblea ma "è stata un’azione tardiva e ininfluente rispetto alla maggioranza politica di sinistra. Dando voce al buon senso dei cittadini che mi hanno coinvolto - afferma Gabellieri - chiedo dov’erano questi primi cittadini e le loro giunte, nel lungo periodo in cui il documento è stato approntato? Perché non hanno contestato i presupposti dello studio, che come gli algoritmi di Ceriscioli, avrebbero portato ai risultati voluti? Perché non hanno informato in tempo i cittadini e le associazioni, mentre solo adesso invocano la partecipazione? A cosa serve aprire ora tavoli tecnici dopo aver deliberato gli atti, se non a buttare fumo sugli occhi per la campagna elettorale in corso? Se i cittadini non si
fossero ribellati, cosa avrebbero fatto i loro sindaci, oltre che incassare i tanti soldi dell’eco
indennizzo?".
I rifiuti sono un argomento di interesse provinciale, la Regione nel piano regionale per la gestione dei rifiuti fornisce le linee di carattere generale e, appunto, la politica regionale sull'argomento ma la Gabellieri annuncia: "Se i cittadini mi daranno la forza per sedere nell’Assemblea Legislativa
Regionale, mi batterò con coraggio per cambiare questa decisione sbagliata e ingiusta che
danneggia migliaia di persone e le imprese del territorio di Recanati, Montefano, Porto
Recanati, Potenza Picena, Montelupone, Montecassiano".
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Legambiente e altre associazioni ambientalise indignate per l'atto 81 della Regione. A loro avviso sarebbe consentito lo sversamento del percolato nelle fognature. Ma la Regione fa chiarezza negando categoricamente. Il candidato governatore Roberto Mancini si unisce a Legambiente e definisce la scelta della Regione "irresponsabile".
"L’atto Amministrativo 81 approvato dal Consiglio regionale - fa sapere l'ente - non permette assolutamente lo scarico diretto del percolato proveniente dalle discariche nella rete fognaria. Sono state eliminate le deroghe fino ad ora previste ai valori limite degli scarichi in pubblica fognatura fissate dalla Giunta nel 2013 uniformandosi alle vigente normativa nazionale. Pertanto metalli ed altre sostanze organiche prodotte da cicli industriali o dalle discariche non potranno essere scaricati in pubblica fognatura, se non nel rispetto dei valori limite previsti dalla norma nazionale per i corpi idrici superficiali". Rimane anche la possibilità, normata dalla legge nazionale, che il gestore del Servizio Idrico Integrato possa autorizzare scarichi di acque reflue industriali, anche provenienti dalle discariche, con valori in deroga per alcuni parametri (esclusivamente quelli biologici degradabili), se la rete fognaria e l’impianto di depurazione di acque reflue urbane è idoneo a trasportarli e trattarli senza creare danni all’ambiente. "Quindi, per gli elementi biodegradabili, quali BOD5, ammonio e fosforo - aggiunge la Regione - sono ammesse deroghe al recapito in rete fognaria da parte del gestore del Servizio Idrico Integrato che provvederà direttamente alla trattamento, creando di fatto una flessibilità nella gestione di quei parametri che possono essere depurati sia da impianti di depurazione industriale che da quelli per le acque reflue urbane. La possibilità che tali reflui possano essere immessi nella pubblica fognatura e depurati dal gestore pubblico deve essere valutata come una forma di controllo ulteriore, e verrà attuata con rigorosa attenzione. In presenza  di sistemi fognari con scolmatori, in caso di eventi meteorici rilevanti  saranno obbligatori  sistemi automatici di controllo che permettono di bloccare lo scarico di acque reflue. In mancanza di tali sistemi di sicurezza lo scarico di acque reflue industriali, e quindi di percolato, è vietato". Secondo la Regione quindi l'atto andrebbe a migliorare l'attuale situazione ma sull'argomento interviene anche il candidato governatore Roberto Mancini: "Mentre si moltiplicano gli appelli al voto utile da parte del PD e del suo candidato, Maurizio Mangialardi, per non far vincere la destra, il consiglio regionale, a maggioranza di centrosinistra, ha approvato un atto che permette alle discariche di riversare nella rete fognaria pubblica il percolato, liquido altamente inquinante che si forma dall'infiltrazione dell'acqua nei rifiuti. In esso sono presenti sostanze altamente pericolose come metalli pesanti, idrocarburi, IPA e contaminanti inorganici, sostanze che andrebbero trattate in appositi impianti di depurazione ad altissima tecnologia. Ci associamo all'indignazione di Legambiente e delle altre associazioni ambientaliste marchigiane - prosegue l'espinente della lista Dipende da Noi - e chiediamo che tale atto venga immediatamente stracciato. Noi siamo accanto ai ragazzi che a milioni, anche in Italia, vogliono salvare il mondo; non saremo mai solidali con chi invece lo vuole inquinare. La Regione revochi questa sua scelta irresponsabile".
g.g.
Pubblicato in Cronaca

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