Notizie religiose nelle Marche
"Ill nostro impegno sarà finalizzato al miglioramento e alla crescita di tutta la comunità. Nessuno escluso con l'obiettivo primario e fondamentale del superamento degli effetti del terremoto; ci sentiamo di dire che fin quando l'ultimo muccese non sarà rientrato nella propria abitazione, fin quando l'ultima attività non sarà tornata a lavorare nella propria sede, fin quando non sarà ricostruito il tessuto economico e sociale della nostra comunità il nostro lavoro non potrà dirsi terminato. Questo è il primo è fondamentale obiettivo che ci proponiamo di realizzare". Esordisce così la lista "Muccia verso il futuro" guidata dal candidato sindaco Giuseppe Abruzzo in campo alle prossime elezioni amministrative nel comune di Muccia.  "Tutto ciò potrà realizzarsi eliminando ogni ostacolo di carattere burocratico e amministrativo alla ricostruzione e riparazione degli edifici pubblici e privati - continua il comunicato- ; bisognerà rilanciare l'economia del paese valorizzando le sue eccellenze paesaggistiche e ambientali, attuando politiche di aiuto alle attività produttive, sostenendo le associazioni. Attenzione particolare  - dicono i candidati di "Muccia verso il futuro" sarà rivolta alle famiglie e ai giovani agli anziani; sarà dato inoltre spazio a tutte le iniziative culturali tradizionali e artistiche che portano valore aggiunto alla comunità e favoriscono il rilancio e la ricostruzione del tessuto sociale. Le scelte amministrative saranno condivise con la cittadinanza nel pieno rispetto del principio di trasparenza, apertura, condivisione. collegialità.
Punti programmatici di listasono l' impulso alla ricostruzione degli edifici pubblici e privati attraverso il superamento di tutti gli ostacoli burocratici amministrativi; politiche sociali di sostegno alle famiglie e soprattutto per quelle con bambini e anziani; promozione delle eccellenze gastronomiche locali; promozione del territorio attraverso la creazione di percorsi ciclopedonali e valorizzazione di quelli già presenti; sostegno alle attività produttive locali già esistenti a quelle di nuovo insediamento; realizzazione della nuova palestra comunale in adiacenza all'edificio scolastico; ricostruzione e riconsegna alla cittadinanza della casa di riposo, del teatro e degli altri edifici pubblici anche residenziali; alimentare i rapporti con la Fondazione Andrea Bocelli e crearne di nuovi con altre realtà del mondo del sociale; promuovere le attività sportive culturali e sociali soprattutto nel mondo giovanile; adeguare gli impianti sportivi esistenti e pensarne di nuovi; installare un impianto di videosorveglianza nelle aree residenziali e produttive del Capoluogo e nelle frazioni per garantire sicurezza; favorire la crescita di una società sportiva multidisciplinare che raccolga l'eredità delle società calcistica, ciclistica e di pesca sportiva; partecipare ai bandi regionali statali ed europei per attingere ai finanziamenti di opere pubbliche e progetti di sviluppo; pianificazione urbanistica del centro storico e delle frazioni, assicurando spazi per socialità, parcheggi, aree verdi; realizzare l'area di Protezione Civile.
  c.c
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Apre ufficialmente il sipario sulla campagna elettorale domenica 19 Nello Tizzoni che si presenta alla cittadinanza quale candidato sindaco nella lista “Esanatoglia bene comune”. Una lista, come le altre due, civica, ma che si colloca nell’alveo del centro sinistra e che ha come punto cardine del proprio programma la tutela e lo sviluppo del lavoro.

“Un tema che andrebbe valutato in un’ottica consortile – spiega Nello Tizzoni – pensando soprattutto alle nuove forme di lavoro per le quali l’amministrazione comunale dovrebbe mettere a disposizione tutto quanto rientra nelle proprie possibilità. Ad Esanatoglia mancano da troppo tempo nuove aziende che investano nel comune. Per questo occorrerebbe una rivisitazione dei lotti esistenti nella zona destinata alle realtà produttive assegnandoli a chi effettivamente intende investire, creando magari anche quello che chiamo “smart working village”, vale a dire strutture per coloro che lavorano nella modalità smart, che potrebbe costituire anche un incentivo a vivere in paese”.

Idee chiare quelle del candidato alla carica di primo cittadini, che pone l’accento anche sulle problematiche legate alla ricostruzione post sisma, che a suo parere “dovrebbe e potrebbe diventare una risorsa per l’economia cittadina e dell’intera zona. Inoltre, un aspetto che a me sta particolarmente a cuore è il ripristino del cosiddetto bilancio partecipato, vale a dire la discussione con i cittadini di quanto l’amministrazione fa. Discussioni che avrebbero anche lo scopo di far nuovamente innamorare la popolazione alla partecipazione alla vita pubblica, aspetto che purtroppo anche da noi si è perso”.
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La Giunta comunale di Ussita ha approvato uno schema di protocollo con il Parco Nazionale dei Monti Sibillini per la realizzazione di un incubatoio per la riproduzione della Trota Mediterranea presso l’edificio del Vecchio Mulino, recentemente restaurato.

Il progetto prevede l’installazione all’interno dell’edificio di piccole vasche dove mantenere le uova fecondate artificialmente ed all’esterno vasche che ospiteranno temporaneamente i riproduttori selvatici selezionati, catturati nel torrente Ussita.

“Si tratta di un progetto importante – afferma il sindaco Silvia Bernardini – e questa opportunità che ci ha fornito il Parco è di assoluta rilevanza. La trota mediterranea, infatti, è una specie in via di estinzione e avere nel nostro comune uno dei rarissimi incubatoi ci riempie di soddisfazione. Vero che ad Ussita c’è tanto da ricostruire, ma è altrettanto vero che occorre pensare al futuro dei nostri territori anche sotto questo profilo”.

Un'iniziativa che acquista ulteriore prestigio per il fatto che Ussita è già luogo di habitat di una altra specie particolarmente protetta quale il Camoscio Appenninico.

“Questa è un’altra tipicità – conclude il primo cittadino – Noi saremo uno di quei pochi luoghi dove poter ammirare ben due specie rare e questo ci rende particolarmente lusingati, perché una piccola comunità come la nostra può porsi al centro dell’attenzione anche per queste possibilità offerte dalla natura. Un progetto che sicuramente apporterà una significativa promozione del territorio”.

trota mediterranea

f.u.
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Ultimo appuntamento, domenica 19 settembre, con “Valfornace all’aria aperta”, l'evento promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito del progetto regionale volto alla ripresa dell’attività sportiva nelle aree colpite dal sisma.

L’iniziativa vedrà susseguirsi durante la giornata di una serie di discipline sportive, così da offrire ai residenti, ed in generale agli appassionati, l’opportunità di praticare lo sport desiderato o di conoscere nuove discipline, il tutto all’interno dello scenario naturale di angoli e scorci all’aperto.

Il programma prevede infatti l’alternarsi sin dal mattino di numerosi sport: alle 10.00 vi sarà l’opportunità di praticare il gioco della ruzzola nei pressi della Chiesa di San Francesco, in località Pontelatrave, mentre nell’area impianti sportivi sarà offerta l’opportunità di praticare l’arte del karate.

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16, si potrà praticare il Nordic Walking, che articolerà un percorso che toccherà tra l’altro il Lago di Boccafornace, mentre presso gli impianti sportivi sarà possibile praticare lo Yoga. Alle 17.30, in piazza Vittorio Veneto, sarà possibile esercitarsi con attività di Fitness.

Per tutta la giornata sarà inoltre possibile, su prenotazione tramite la ProLoco “Pro Pieve”, cimentarsi con le E-Bike negli innumerevoli percorsi naturali presenti sul territorio comunale.

"I precedenti appuntamenti hanno visto una bella partecipazione di sportivi ed appassionati, che hanno potuto godere degli scenari unici presenti nel nostro territorio - afferma il sindaco Massimo Citracca - Per questo ringrazio le associazioni sportive che hanno collaborato alla realizzazione di tutte le giornate, dall’associazione Il Cerchio d’Oro, al Macerata Nordic Walking, l’associazione Amatori Fuoristrada Sibillini, alla sezione locale della Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, all’ASD Pievebovigliana 2012, oltre alle associazioni Karate Kyokushinkai di Civitanova ed al Centro Fitness Revolution di Camerino, all’Istituto Comprensivo “Paoletti” e la Pro Pieve e la Proloco Fiordimonte".

f.u.
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Alla regola di una politica ormai divenuta “social” non si sottrae nemmeno Castelraimondo, i cui cittadini saranno chiamati i prossimi 3-4 ottobre ad eleggere sindaco e consiglio comunale.

Proprio dalle pagine social l’allarme circa la volontà di Patrizio Leonelli, candidato sindaco per la lista “Castelraimondo, il futuro per Patrizio Leonelli sindaco” ed ex assessore ai lavori pubblici, di voler smantellare il campetto adiacente al plesso scolastico Nazzareno Strampelli. Il tutto derivante dal fatto che nel suo programma elettorale nei progetti di riqualificazione di viale Europa si parla di una riorganizzazione degli spazi circostanti alla scuola per garantire una maggiore sicurezza agli studenti e agli accompagnatori, agevolandone il passaggio.

“Questo non significa cancellare un luogo di sport e di ritrovo come il campetto (per pallavolo, basket e calcio a 5), anzi la nostra intenzione è quella di dargli ancora più valore e importanza – precisa categoricamente Patrizio Leonelli - Abbiamo in mente un progetto per traslarlo e riqualificarlo, mai ci è passato nella testa di cancellarlo. Addirittura abbiamo intenzione di fare in modo che le dimensioni dello stesso possano garantire in futuro un impiego regolamentare per gare ufficiali, come ad esempio per il calcetto under19 a livello nazionale – incalza il candidato sindaco - Al momento nel progetto attuale non si parla del campetto perché è studiato solo per garantire maggiori spazi e maggiore sicurezza all’esterno della scuola. C’è un eccesso di preoccupazione ingiustificato su questo tema. Il campetto rimarrà e sarà rinnovato, non c’è nessuna volontà né da parte nostra né dei progettisti che hanno realizzato il piano di eliminarlo. Tra l’altro – conclude - un’operazione del genere non rientrerebbe neanche nei finanziamenti possibili, per cui non capiamo proprio da dove provengano queste preoccupazioni».

progetto campetto


f.u.
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“Non condivido assolutamente la gestione che l’amministrazione ha scelto per la vicenda Assem”. Lo confessa Francesco Borioni, candidato sindaco alle elezioni per la lista progressista “San Severino Futura”. L’occhio di chi è stato anche presidente dell’Assem (carica ricoperta da Borioni durante l’amministrazione Martini, ndr), avrebbe “potuto offrire una visione ulteriore, di aiuto per dirimere la questione – sostiene proprio Borioni –. Ritengo che la politica portata avanti dall’amministrazione, al netto degli esiti che si sono visti, sia stata inappropriata. Alcuni temi che riguardano il futuro della città trascendono la dimensione temporale di una legislatura. Credo che un attivo coinvolgimento di tutti i gruppi consiliari, quindi indirettamente di tutta la cittadinanza, sia la giusta chiave per trovare soluzioni di lungo periodo su tematiche come quella dell’Assem, appunto, ma anche per l’ospedale e la viabilità. Il confronto è la ricetta per ottenere i migliori risultati”.

Poi Borioni entra nello specifico: “Quello che si è visto nella seduta consiliare dello scorso luglio (il dissenso della Piermattei nei confronti della posizione di Antognozzi, culminata nelle indagini portate avanti sugli atti, ndr) è emblematico di come il contratto di rete sia stato gestito male. Personalmente ho una visione diversa da quella di Tarcisio Antognozzi: credo fermamente che la pubblicità della società vada preservata. Prima di coinvolgere i privati cercherei dei contatti con tutte le aziende pubbliche di servizi, anche fuori regione – spiega Borioni –. L’influenza del privato nei servizi di acqua, luce e gas la stiamo già vedendo: in questo momento una parte dell’illuminazione pubblica è in mano a società private. Questo significa che in caso di guasti ci si dovrebbe rivolgere a un numero verde, con tempi di intervento decisamente più lunghi. Noi crediamo in un servizio di prossimità, Assem lo può garantire e la vogliamo preservare. Sarà uno dei primi fascicoli che tratterò, qualora dovessimo essere scelti dai cittadini”.

l.c.
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Portare avanti un mestiere antico, coniugarlo con l’innovazione e mantenere la qualità dei prodotti.

A spiegare come è possibile è stato Yuri Maggi, dell’azienda “Maggi e Vecchioni” di Serrapetrona, ieri presente al G20 per parlare del futuro del comparto primario mondiale.

“Abbiamo partecipato grazie a Copagri – dice Maggi – che ha voluto portare all’attenzione mondiale l’attività della nostra azienda autosufficiente al 100%”.

Si tratta di un’impresa biologica a conduzione familiare, fondata nel 1964 e radicata nel territorio da tre generazioni, che ha intrapreso con decisione la strada del rispetto dell’ambiente e dell’innovazione, pur nel rispetto della tradizione.

“Abbiamo puntato fortemente sull’innovazione e sulla sostenibilità ambientale – dice  - perchè siamo convinti che rappresenti il futuro del primario; la nostra azienda è completamente autosufficiente su tutte le lavorazioni, rappresentando in tal modo un vero e proprio esempio di ciclo chiuso. Abbiamo lavorato al biologico prima che nascesse la certificazione e autoproduciamo tutto il fabbisogno zootecnico e alimentare. Tutta la nostra energia elettrica prodotta dalla pala eolica viene utilizzata all’interno dell’azienda. Inoltre abbiamo due sorgenti di acqua per il fabbisogno idrico”.


Quella del G20 è stata l’occasione per l’impresa maceratese di farsi conoscere a livello mondiale e “sono emersi tanti spunti – confida Maggi - per sviluppare al meglio le possibilità da attuare fino al  2030 per la nuova programmazione dell’agricoltura. Ci saranno tante novità e tante accortezze per la salvaguardia dell’ambiente”.

Emergenza idrica e surriscaldamento globale sono stati quindi le problematiche a cui far fronte e da una piccola cittadina come quella di Serrapetrona sono arrivati tanti esempi di possibili soluzioni.

Alla base, però, non devono mai mancare il rispetto della tradizione e la qualità dei prodotti: “Abbiamo messo vita, anima e impegno, giorno dopo giorno, per continuare a portare avanti la storicità del prodotto marchigiano e la sua qualità – precisa il giovane agricoltore - . Perché abbiamo abbinato tradizione e innovazione mantenendo la qualità. È questo che ci ha permesso di alzare la testa dopo il sisma e la pandemia”.

GS
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Individuati e denunciati dai Carabinieri della Compagnia di Camerino i due autori di cinque furti commessi nel giro di due giorni a Corinaldo, Serravalle di Chienti, Pieve Torina e Muccia. Si tratta di un 40enne residente a Fermo e di un 28 enne di origini marocchine , già gravato da espulsione dal territorio nazionale.
I militari li hannno individuati grazie a veloci e articolate indagini, incrociando i dati estratti dalla visione delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area camerte unitamente ad attenta attività investigativa svolta dalle pattuglie durante il controllo del territorio. I due malviventi hanno colpito tra il 13 ed il 15 settembre riuscendo in rapida successionea portare a segno cinque furti, partendo da un circolo tennis di Corinaldo per proseguire con una farmacia di Pieve Torina, un panificio ed una tabaccheria di Muccia ed un bar di Serravalle di Chienti.
Dalla perquisizione è anche saltata fuori la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari.
Oltre alla denuncia, per entrambi è scattato il foglio di via obbligatorio per evitare che possano tornare nell’area presa di mira per i loro raid. 
c.c.


















RispondiInoltra
















































































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La ricostruzione passa anche attraverso la persona, le reazioni emotive e i bisogni sociali e di salute di fronte ad un evento traumatico come il sisma. E’ il tema centrale discusso nel corso del webinar dal titolo: “Programmazione Sociale Territoriale Integrata negli Ambiti Territoriali Sociali coinvolti nel sisma 2016 - Verso la prospettiva One Health / One Welfare nelle Marche - A distanza di più di quattro anni: quali sfide e quali prospettive? Analisi e riflessioni dalle quattro università delle Marche”.

L’incontro è stato organizzato dalla Regione Marche in collaborazione con le università marchigiane sulla base di un progetto finanziato dalla Regione stessa e finalizzato a conoscere le conseguenze di diversa natura provocate dal sisma sulla vita delle persone colpite dal tragico evento.

L’appuntamento ha voluto fare il punto su un rapporto ormai stabile che il Servizio Politiche Sociali ha con le università marchigiane da ormai oltre dieci anni per affiancare stabilmente ricerca universitaria e azione regionale, nell’ambito del percorso di sostegno agli ATS per l’avvio dei Piani Territoriali Sociali attuativi del Piano Sociale Regionale.

Ha espresso profonda gratitudine per il lavoro straordinario in corso l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, che ha puntualizzato nel suo intervento come “le problematiche conseguenti al tragico evento del sisma vanno affrontate nel loro insieme e non solo sul versante, pur importantissimo, della ricostruzione strutturale. Per questo, in accordo con le università che ci affiancano da tempo, sono stati individuati tre paradigmi da cui partire: quello del prendersi cura della persona che non ha smesso di stare lì, quello dell’abitare in termini di abitare temporaneo, di scuole e di edilizia residenziale e quello dello sviluppo economico”.

L’incontro ha visto la presenza di tanti attori protagonisti dei processi di ricostruzione e programmazione sociale territoriale integrata, in un dialogo aperto tra ricercatori e ricercatrici con i dirigenti regionali. 

Le presentazioni sono state raccolte in tre macro temi: prendersi cura, abitare, sviluppare. Lucia Ruggeri, dell’Università di Camerino, ha coordinato i lavori della sessione sul ‘prendersi cura’. Micol Bronzini dell’Università Politecnica ha coordinato la sessione ‘abitare’, mentre quella sullo ‘sviluppare’ è stata coordinata da Lucia D’Ambrosi che ha sostituito Emmanuele Pavolini dell’Università di Macerata.

Le risultanze del lavoro svolto dai ricercatori e del confronto tecnico e politico sviluppatosi nel corso del pomeriggio hanno offerto indicazioni importanti ai referenti degli Ambiti Territoriali colpiti dal sisma; indicazioni che saranno utilizzate in sede di una programmazione territoriale sociale che non riguarderà quindi il solo il sistema dei servizi sociali (il “prendersi cura”), ma anche l’offerta abitativa (“l’abitare”) e le stesse modalità di ricostruzione strutturale e di sviluppo imprenditoriale (“lo sviluppare”) dei territori colpiti.

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La poesia chiude l’estate di Camerino. Approda nella città ducale “Licenze poetiche - festival internazionale della poesia aggiornata” in programma domenica alle 17,30 nel giardino all’Orto Botanico.

Una novità, dunque, al termine di una stagione dai grandi numeri che ha visto Camerino in quella che, l’assessore alla cultura e al turismo Giovanna Sartori definisce “Una scommessa vinta".
 
"Davanti a un’estate che si presentava con tanti punti di domanda abbiamo cercato di organizzare un calendario variegato, nonostante le difficoltà del caso, di prenderci la responsabilità di realizzare un cartellone ricco di eventi in cui non rinunciare agli appuntamenti tradizionali e storici, ma anche proponendone di nuovi - dichiara l'assessore Sartori -  La città può dire di aver davvero segnato una ripartenza, dopo il sisma e la pandemia,mettendo in mostra dinamismo, fantasia e la sua bellezza. Sono soddisfattissima per la grandissima adesione di questa stagione: al Camerino Meraviglia Days abbiamo coinvolto più di 80 associazioni e circa 20 attività ricettive e di ristorazione, a sottolineare che la città risponde ed è pronta. Naturalmente la mia soddisfazione è tale perché abbiamo avuto una risposta importante anche in termine di numero di visitatori, in tutta la stagione, con un aumento rispetto allo scorso anno. Un’estate che si è caratterizzata per la musica col premio Massimo Urbani, il Camerino Festival che ha fatto registrare 16 serate sold out e il Phoenix Festival che si conferma un appuntamento immancabile per i giovani; per lo sport tra Mille Curve e Granfondo Terre dei Varano; ma anche per l’arte che ha fatto davvero da padrona, con la prima mostra del cratere sismico ospitata in uno dei palazzi storici della città, messo a disposizione da Unicam. Abbiamo investito in accoglienza e servizi di qualità all’interno del contenitore turistico Camerino Meraviglia dove il visitatore, ma anche il cittadino, può scoprire tutte le meraviglie del territorio attraverso natura, arte e sapori con un’attenzione particolare in favore del turismo del movimento en plein air e la presenza costante dei camper nella nostra area, che ha ricevuto anche il riconoscimento di “Bandiera gialla”, mi fa pensare che siamo sulla strada giusta e vogliamo perseguirla anche in autunno”.

(alcuni momenti dell'estate camerinese)

una serata del Camerino Festival

mille curve 2021

Lo Stato sociale al Phoenix festival
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