Notizie religiose nelle Marche
Giovedì, 16 Settembre 2021 15:43

Scuole lesionate dal sisma, arrivano nuovi fondi

Ben 52 scuole marchigiane nelle aree colpite dal sisma saranno finanziate ex novo con circa 141 milioni di euro. A queste si aggiungono altri 65 interventi pronti a ricevere un adeguamento dei fondi, passando così dagli iniziali 275.500.000 milioni ad oltre 333 milioni, per risorse che ammontano complessivamente a circa 474 milioni di euro.

La partita sul rilancio delle scuole lesionate dal sisma è, dunque, alle strette finali. A breve, infatti, uscirà la terza e ultima ordinanza commissariale sul tema, che viaggerà su due linee. Finanziare le scuole del cratere rimaste fuori dai primi due stanziamenti e, in parallelo, adeguare i fondi a quelle che ne hanno giù fruito ma che non riescono a coprire tutte le spese.

«Per questo motivo, dopo aver portato a termine la ricognizione dello stato di attuazione delle progettazioni in corso e la prima fase di censimento - spiega l’assessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli - la Regione Marche proporrà al commissario Legnini l’approvazione di un Nuovo Programma di Edilizia Scolastica».

Dunque, alla base ci sono l’approvazione del Nuovo Programma di Edilizia Scolastica e quella del Piano di rifinanziamento degli interventi di Edilizia Scolastica.

Ad essere interessati saranno, tra gli altri, i comuni di Apiro, Belforte del Chienti, Bolognola, Castelraimondo, Esanatoglia, Fiastra, Loro Piceno, Matelica, San Severino Marche, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Valfornace, Visso.

f.u
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E’ deceduto all’ospedale regionale di Torrette, dove era stato trasportato in gravissime condizioni, Mario Paloni, il 94enne pensionato, ex appuntato dei carabinieri, rimasto vittima nella mattinata di oggi di un incidente stradale lungo la strada provinciale 78 “Picena” nel territorio di Urbisaglia.

L’anziano, mentre percorreva l’arteria in direzione monti alla guida della sua Alfa 33, probabilmente a causa di un malore ha perso il controllo dell’auto andando a schiantarsi contro un albero e ribaltandosi sulla carreggiata. A seguito del violento impatto il pensionato è rimasto incastrato all’interno dell’abitacolo, con i vigili del fuoco che, intervenuti sul posto insieme ai sanitari del 118 e ai carabinieri della stazione di Urbisaglia, hanno provveduto ad estrarlo dalle lamiere.

Viste le gravi condizioni dell’uomo i sanitari hanno allertato l’eliambulanza per il trasporto al nosocomio regionale dove il 94enne ha cessato di vivere a causa delle gravi lesioni riportate nell’incidente.

schianto

f.u.



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“Dovessimo trionfare alle elezioni, sarò io stesso a riprendere in mano la questione Assem”. Sono parole di Tarcisio Antognozzi che, a pochi giorni dalle urne, parla della questione che a gennaio portò alla spaccatura dell’amministrazione Piermattei e alle sue dimissioni. Antognozzi ha spiegato come la trattativa con la Odoardo Zecca S.p.a., naufragata in dirittura di arrivo, sia stata “un grave errore. Il progetto, se dovessimo avere un esito felice alle elezioni, verrà ripreso esattamente da dove era stato interrotto, cercando di recuperare il tempo perduto – sottolinea il candidato –. Non abbiamo alcuna intenzione di perdere altre opportunità per garantire un futuro alla società. Il blocco delle progettualità legate al contratto di rete è una decisione inappropriata, le cui motivazioni sono inconsistenti. Penso alla questione delle elezioni imminenti, usata come scudo: lo ritengo addirittura offensivo per la città. I motivi tecnici sono invece semplici ripensamenti”.

Poi le precisazioni e le accuse respinte al mittente: “Non voglio svendere l’Assem – spiega il candidato – , ma darle una continuità e un futuro. Il progetto che si è interrotto all’inizio di quest’anno è stato condiviso da tutti i dirigenti dell’azienda, in maniera molto concorde dopo un lavoro e uno studio durato tre anni. Chi governa ha la responsabilità di dare alla società le possibilità di sopravvivere alle sfide del mercato. Ho avuto la sensazione di una vera e propria campagna di diffamazione: si è parlato di interessi privati all’interno della trattativa. Gli atti sono pubblici, la questione si è svolta nella massima trasparenza. Gli attacchi personali – conclude Antognozzi – denotano la scarsità di argomenti per giustificare l’incapacità di portare avanti una scelta coraggiosa”.

l.c.
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Si è svolto ieri mattina, tra il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, e la coordinatrice progetto sisma Centro Italia per la Fondazione Francesca Rava – NPH Italia, Elisabetta Strada, un incontro per verificare lo stato di attuazione dei lavori per la realizzazione del nuovo centro civico/palestra del comune di Pieve Torina in vista dell’inaugurazione prevista per il 26 ottobre. Una costruzione importante, adiacente all’istituto scolastico comprensivo Monsignor Paoletti, destinata ad ospitare eventi, incontri con la cittadinanza, attività di tipo sportivo e ludico. “Sarà una struttura di forte valenza, anche simbolica, non solo per la nostra comunità ma per tutto il territorio. Stiamo ricostruendo il tessuto sociale ed economico di Pieve Torina, con grande dedizione” sottolinea il sindaco, Alessandro Gentilucci. “Siamo proiettati in un lavoro intenso e costante che prelude a risultati importanti: l’asilo nido in fase di ultimazione, la nuova piscina, il poliambulatorio, l’ordinanza speciale e tanto altro tra già realizzato, in lavorazione e in progettazione, come la casa della salute. Il nuovo centro civico rappresenta il cuore della Pieve Torina che riemerge, con coraggio, dalle macerie, e si lega alle politiche sul benessere salutare e psicofisico su cui stiamo investendo sin dai primi momenti del dopo sisma: la palestra diverrà una fucina di corsi e laboratori rivolti a tutta la popolazione. Stiamo anche lavorando per un grande evento inaugurale, grazie anche al contributo determinante della Fondazione Francesca Rava - NPH Italia e dei suoi donatori, che coincide con il 5° anniversario delle disastrose scosse del 2016”.
c.c.
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Con la ripartenza della scuola i fari sono puntati anche sul trasporto pubblico e l’organizzazione dei pullman per accompagnare gli studenti.

Stefano Belardinelli, presidente Contram, sottolinea l’impegno dell’azienda e la collaborazione con le forze dell’ordine per il rispetto delle regole.

È infatti prevista una capienza dell’80% del totale dei posti a sedere e in piedi.

“Nel contesto normativo e negli spazi disponibili – dice – la situazione è sotto controllo.

Sta andando abbastanza bene, poi è chiaro che il Covid sia imprevedibile. Noi abbiamo messo in campo oltre 160 bus ordinari in provincia per il trasporto degli studenti delle scuole superiori e quello extraurbano. Oltre 50 autobus disponibili sono serviti a fare, mediamente, una trentina di corse di andata bis e altrettante di ritorno. Stiamo monitorando in maniera molto precisa le capienza a bordo. Nella parte dell’entroterra stiamo al di sotto del 70%, mentre più siamo vicini all’80% nelle zone più popolose, da Macerata scendendo verso la costa. In quel caso facciamo molta attenzione: oggi in un paio di mezzi eravamo vicini alla capienza massima e abbiamo contato tutte le persone a bordo”.

Risultati che, secondo il presidente Contram, vengono raggiunti grazie alla collaborazione di tutti: “I ragazzi si sono comportati in maniera regolare, indossando le mascherine e occupando gli spazi disponibili.

Certamente se uno avesse più spazio nei terminal e nelle fermate sarebbe meglio, ma le nostre città hanno la loro conformazione e comprendiamo che non è possibile cambiare tutto rapidamente. C’è una ottima collaborazione, migliorata grazie al tavolo della prefettura di Maceratam con le forze dell’ordine, la protezione civile, la polizia municipale e con i nostri steward a terra in tutta la provincia”.

L’augurio di Stefano Belardinelli è dunque quello che la situazione dei contagi continui ad essere sotto controllo: “Quest’anno la novità più grande è il vaccino – dice - che ci dovrebbe far ridurre l’indice dei contagi. Certamente l’anno scorso le chiusure sono state diverse, ma non direi che il problema siano stati i trasporti.  Le persone vaccinate erano pochissime, anzi, nessuna, quindi è chiaro che il virus abbia avuto modo di diffondersi con maggiore intensità e questo ha portato alla didattica a distanza”.

GS
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Dopo la nascita del gruppo pubblico che, sul tema del mantenimento e della salvaguardia della struttura ospedaliera di Camerino ad inizio 2021 mobilitò oltre 5300 adesioni, i cittadini sono decisi a non allentare la presa e mirano ora ad essere più incisivi. Da una pagina social ideata e amministrata dal camerte Angiolo Napolioni che registra tanti quotidiani contatti e commenti, si passa ora alla volontà di istituire un comitato che avrà la stessa denominazione del gruppo: “Salviamo l’Ospedale di Camerino”.
L’assemblea costituente è prevista sabato 25 settembre alle ore 10 nella piazzale superiore della Rocca borgesca.
“Abbiamo concretizzato quello che era l’intento iniziale – afferma Angiolo Napolioni, convinto promotore di tutta l’operazione-; stiamo dunque cercando di portare avanti questa strenua difesa dell'ospedale di Camerino con la costituzione del comitato al quale invitiamo a partecipare tutti i cittadini del comprensorio che gravitano su questa struttura sanitaria fondamentale e invitiamo a venire all’incontro i sindaci di tutti i 23 comuni interessati. Vorremmo raccogliere delle firme su uno statuto che chiede che l'ospedale di Camerino venga ripristinato alle condizioni ante covid - spiega Napolioni -, quelle cioè sussistenti al primo gennaio 2019. Infatti, malgrado le garanzie verbali dei rappresentanti della Regione Marche, non abbiamo visto finora fatti concreti e tangibili di una volontà in questo senso, nonostante più volte sia stata ribadita dall’ente regionale attraverso comunicati stampa apparsi su testate giornalistiche. Si parla di assunzioni di 15 infermieri ma non si specifica bene come, dove e quando. Lo stesso dicasi per i primari. Si parla di ripristinare l’ospedale di Camerino in tutti quei servizi che ha sempre svolto, ma onestamente di fatti concreti finora non se ne sono visti. La realtà è quella di una struttura ospedaliera in situazione di grave stallo. Puntiamo quindi a richiedere alla Regione un atto deliberativo che riservi al nosocomio della città ducale un trattamento ad hoc, che nel piano sanitario regionale gli riconosca un ruolo particolare di struttura emergenziale che opera in un contesto di ricostruzione e a servizio di un vasto entroterra colpito dal sisma. Speriamo pertanto che la nostra iniziativa possa trovare ascolto e porte aperte in regione, perché, come già ribadito in altre occasioni - conclude Angiolo Napolioni- una struttura d'eccellenza come l’ ospedale di Camerino è prioritaria per la ricostruzione e il rilancio del territorio e per la sopravvivenza di chi ci vive attualmente”.

Carla Campetella
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Suonerà per la prima volta il 18 ottobre la campanella della nuova scuola media di Belforte del Chienti, nel capoluogo.

La struttura, nata dopo l’abbattimento della scuola già esistente, doveva essere pronta per l’avvio del nuovo anno scolastico, ma le difficoltà nel reperimento dei materiali hanno portato ad un mese di ritardo.

“Abbiamo avuto qualche problema nel reperimento di materiale – dice il sindaco Alessio Vita - in realtà come tutti coloro che sono impegnati nei lavori edili. In questo caso la difficoltà ha riguardato gli infissi: c’è stata una serie di problematiche nell’approvvigionamento dell’alluminio e del pvc necessario per realizzarli, quindi non siamo riusciti a garantire l’ingresso degli studenti per il 15 settembre. Nonostante ciò – precisa - abbiamo trovato sistemazioni consone per tamponare questa emergenza”.

Già i primi giorni di settembre, infatti, il Comune aveva avvisato le famiglie degli studenti che le lezioni sarebbero continuato, momentaneamente, nel plesso di Via dell'Arme, come lo scorso anno scolastico.

Per via del ritardo nell’apertura, anche il “trasporto scolastico e la mensa per coloro che altrimenti non ne avrebbero avuto bisogno, sono stati resi gratuiti”.

Dopo la consegna degli infissi, comunque, il sindaco ha deciso di confermare la data d’ingresso degli studenti nella nuova scuola al prossimo 18 ottobre.

GS

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Contributi a fondo perduto per l’implemento dell’impiantistica sportiva locale per Sarnano, San Severino Marche, oltre che per Civitanova Marche, Montecosaro, Montefano, Montelupone e Monte San Giusto. Questo prevede la graduatoria nazionale “Sport e Periferie 2020”, con il Dipartimento dello Sport che destina complessivamente alla nostra regione 11 milioni 9mila 688 euro di cui beneficeranno 18 comuni del territorio regionale, tra cui appunto i 7 suddetti nella provincia di Macerata per complessivi 4milioni 284mila 568 euro.

Per il comune di Sarnano il progetto finanziato riguarda il rimodernamento della piscina comunale, come conferma il sindaco Luca Piergentili. “Una grande soddisfazione veder accolto il nostro progetto, che ammonta ad oltre 700mila euro – le sue parole – Soldi che utilizzeremo per rimettere a nuovo la nostra piscina comunale, che ormai ha superato i 40 anni di attività e che, a nostro avviso, è un elemento importante per l’intero territorio”.

Pari cifra (700mila euro) per il comune di San Severino Marche per l’ampliamento e la riqualificazione energetica della bocciofila di viale della Resistenza. Collocato nel rione Settempeda, l’impianto potrà così essere rimesso a norma e sottoposto a un intervento di manutenzione straordinaria che darà la possibilità di realizzare, al suo interno, anche un campo da padel, una palestrina polifunzionale e i locali dei servizi annessi a tale attività.

Nel finanziamento del Dipartimento rientra anche una società sportiva, l’unica delle Marche. Si tratta dell’U.S. Palombese, società di calcio di Cessapalombo, che partecipa al campionato regionale di Seconda Categoria, e che dunque potrà avvalersi di tale contributo statale per il proprio impianto di gioco, che verrà dotato di un manto sintetico.


f.u.
Pubblicato in Cronaca
Mercoledì, 15 Settembre 2021 16:09

Saverio Marconi festeggia 50+1 anni di carriera

Il debutto nel 1970, con la prima scrittura, a 22 anni, in Giochi da ragazzi, con Paolo Stoppa ed Enrico Maria Salerno (anche nelle vesti di regista dello spettacolo, prodotto da Garinei e Giovannini) e poi cinema, teatro, opera lirica, l’intuizione vincente di portare il musical in Italia con Compagnia della Rancia e dare vita a Tolentino a una “piccola Broadway”, i più grandi titoli internazionali tradotti in italiano e Pinocchio Il Grande Musical, che proprio in questi giorni debutta in Polonia: Saverio Marconi, 73 anni, soffia su 50+1 candeline di carriera, posticipando un anniversario importante che ha preferito celebrare con un anno di ritardo, per lasciarsi alle spalle un 2020che ha segnato lo stop forzato dello spettacolo dal vivo in Italia e nel mondo, ma non ha fermato creatività e progetti.

Saverio Marconi racconta e si racconta in una chiacchierata in cui ripercorre le tappe principali della sua vita e della sua carriera, tra aneddoti, ricordi e uno sguardo al futuro del teatro musicale.

All’esordio nel 1970 seguono molte esperienze come attore di teatro (con registi come Franco Enriquez e Aldo Trionfo), radio e tv, e sul grande schermo come protagonista, diretto da Gillo Pontecorvo, Luigi Comencini, Pasquale Squitieri e i fratelli Paolo e Vittorio Taviani. È proprio con loro che nel 1977, nel ruolo di Gavino Ledda in Padre Padrone (Palma d’Oro a Cannes), vince il Nastro d’Argento come miglior attore esordiente e riceve una candidatura ai Bafta 1978.

In quegli anni, si impegna come regista teatrale con un piccolo gruppo non professionista a Tolentino, dove approda per il legame con il nonno materno, il compositore Giuseppe Bezzi, e da cui prende vita la Scuola di Recitazione Comunale di cui è ancora oggi Direttore Artistico. Una scommessa, unita alla passione personale, all’intuizione di portare in Italia il teatro musicale di tradizione anglosassone, e alla fertile scelta della dimensione “di provincia”, nella cornice dello splendido ottocentesco Teatro Vaccaj, che si completa con la nascita di Compagnia della Rancia nel 1983, fondata insieme a Tommaso Paolucci e Michele Renzullo: prima dedicata a spettacoli di prosa e poi, dal 1988, all’importazione dei più grandi successi internazionali di teatro musicale, con La piccola bottega degli orrori e A Chorus Line, Compagnia della Rancia intraprende acclamate tournée in tutta la penisola, contribuendo in modo determinante alla divulgazione di questo genere e alla creazione di un nuovo “mercato” in Italia. “Broadway all’italiana” titola la stampa dopo il debutto di A Chorus Line al Festival di Todi nel 1990, ed è la spinta a proseguire sulla strada del musical, firmando la regia di quasi tutti i titoli prodotti da Compagnia della Rancia, tradotti interamente in italiano – tra cui West Side Story, Sette spose per sette fratelli, Grease, Cats, Tutti insieme appassionatamente, Cabaret, Frankenstein Junior, scoprendo e formando talenti.

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Lavora con grandi artisti che, insieme a moltissimi performer dal talento indiscutibile, sono stati protagonisti di titoli internazionali di grande successo: da Lorella Cuccarini a Michelle Hunziker, da Alessandro Gassmann, Gian Marco Tognazzi e Rossana Casale a Raffaele Paganini e Tosca, da Loretta Goggi e Paolo Ferrari a Chiara Noschese e Christian Ginepro, da Arturo Brachetti a Cesare Bocci, da Enzo Iacchetti e Gianluca Guidi, da Giampiero Ingrassia a Paolo Ruffini,e tanti altri che compongono un lunghissimo elenco.

Si confronta anche con la creazione di musical originali come Dance! (2000) e, più di recente (2014) Cercasi Cenerentola, scritto insieme a Stefano D’Orazio. È il 2003 quando Compagnia della Rancia festeggia i primi venti anni di attività con Pinocchio Il Grande Musical, con le musiche dei Pooh e l’indimenticato Manuel Frattini nel ruolo del burattino più famoso al mondo; lo spettacolo, che segna l’avvio della collaborazione con il Gruppo Forumnet (di cui Rancia entra a far parte nel 2004) approda in seguito anche in Corea del Sud e negli Stati Uniti, rappresentando l’Italia alla parata del Columbus Day a New York nel 2010, quindi nel 2021 in Germania e in Polonia. Ha diretto Sept filles pour sept garçons e Nine a Parigi per il celebre Teatro Folies Bergère e, a Broadway, la fringe-presentation del musical originale Mac Gregor.

Cura inoltre la regia delle opere liriche Don Pasquale, L’elisir d’amore (ripresa anche per la Rete Lirica delle Marche) e Le Malentendu nell’ambito delle stagioni dello Sferisterio di Macerata, Le donne curiose di Ermanno Wolf-Ferrari per la stagione invernale della Fondazione Arena di Verona, Nabuccodi Verdi, che inaugura la stagione del Teatro Massimo di Palermo e del Teatro Carlo Felice di Genova, Le convenienze e inconvenienze teatralidi Donizetti, coproduzione che vede insieme il Teatro del Giglio di Lucca, il Teatro di Pisa, il Teatro Goldoni di Livorno e il Teatr Wielki-Opera di Poznan.


Pubblicato in Cultura e Spettacolo
Avvicendamento al comando dei vigili del fuoco di Macerata. Dopo poco più di due anni l’Ing. Antonio Giangiobbe lascia la guida per andare a ricoprire l’incarico di Comandante dei Vigili del Fuoco di Isernia.

A succedergli il Comandante Ing. Mauro Caprarelli, proveniente da Napoli dove ha ricoperto l’incarico di Dirigente dell'Ufficio Prevenzione e Sicurezza Tecnico presso la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Campania Napoli.

Nella sede centrale del Comando di Macerata, la cerimonia del passaggio di consegne tra i due comandanti che hanno rivolto un saluto a tutto il personale e si sono scambiati sinceri auguri per il nuovo incarico.

Il Comandante Giangiobbe nel congedarsi ha rivolto un sentito ringraziamento a tuttele autorità locali, alle istituzioni territoriali e ai cittadini della provincia, consapevole di portare con se l’esperienza professionale maturata presso il territorio della provincia di Macerata.

f.u.
Pubblicato in Cronaca

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