Una domenica col fiato sospeso, in attesa dell'ordinanza del Consiglio dei Ministri che decide cosa fare e quali provvedimenti adottare nei prossimi giorni.
È arrivata alle 18, infatti, la conferma che la Regione Marche è fuori dalle zone che contano il maggior numero di casi di Coronavirus, e per questo domani tutto tornerà alla normalità, con la riapertura delle scuole e la riapertura delle attività chiuse o sospese per l'emergenza. Eccezione fatta solo per la provincia di Pesaro dove si registra il maggior numero di casi e le misure restrittive saranno valide fino all'8 marzo.
Dopo la bozza dell'ordinanza emanata ieri sera dal Governo, il presidente Ceriscioli aveva di nuovo battuto i pugni sul tavolo facendo notare come anche nella sua Regione il numero di casi fosse aumentato e ci fosse bisogno di misure restrittive.
Intanto, i contagiati nelle Marche restano a 24, in attesa che il Gores aggiorni la situazione in serata.
"Riteniamo importante – ha affermato il presidente Luca Ceriscioli - l’affermazione del principio di applicazione delle misure di contenimento su base territoriale, che rende omogenei i criteri per tutta Italia. E’ ciò che avevamo chiesto sin dall’inizio. Il governo ha stabilito zone e restrizioni relative con lo strumento di legge non sono più previste ordinanze della regione, ovvero le misure sono immediatamente operative”.
GS