Camerino, minoranza critica sui provvedimenti per l'economia

Mercoledì, 10 Giugno 2020 14:27 | Letto 910 volte   Clicca per ascolare il testo Camerino, minoranza critica sui provvedimenti per l'economia I provvedimenti a carattere economico presi e non dall’amministrazione comunale di Camerino, al centro di alcune riflessioni che il Gruppo di minoranza “Radici al Futuro” Camerino, ha deciso di affidare ad un comunicato stampa. “In occasione del consiglio comunale del 27 maggio- si legge nella nota- si è discussa una mozione che avevamo presentato (il 19 maggio) con la quale abbiamo chiesto al sindaco di semplificare le procedure per la richiesta di occupazione suolo pubblico da parte delle attività commerciali e di prevedere aiuti alle imprese per sostenere i costi per rispettare i protocolli anti Covid. Il sindaco in merito alla semplificazione ha risposto che il giorno prima del consiglio, la giunta aveva deliberato queste semplificazioni (ma guarda un po’…) e che, in merito agli aiuti alle imprese, sarebbe stato pronto e disponibile ad ascoltare le imprese in difficoltà. Ancora una volta si predica bene (più o meno) e si razzola maluccio. In merito alle semplificazioni per l’occupazione del suolo pubblico- continua il comunicato della minoranza- la delibera di giunta riguarda solo bar, pizzerie e ristoranti, lasciando fuori tutte le altre attività commerciali. In merito agli aiuti alle imprese per affrontare le spese per rispettare i protocolli anti Covid, ovviamente solo parole. C’è di più: in un momento in cui la competitività è sicuramente importante, l’amministrazione non si è minimamente preoccupata di permettere, in deroga alla legge regionale sul commercio, le vendite promozionali anche nel mese precedente i saldi. Infatti- prosegue il gruppo Radici al Futuro- nei 30 giorni precedenti i saldi, le vendite promozionali non sono possibili ma la delibera della Giunta Regionale del 18.11.2019 numero 1406 autorizza i comuni del cratere a permettere ai commercianti di effettuare vendite promozionali anche nei trenta giorni precedenti i saldi. Ovviamente a Camerino non ce ne preoccupiamo per niente. D’altronde- evidenzia il gruppo-  non c’è da aspettarsi molto di più da un’amministrazione che fa pagare le commissioni ai commercianti sui buoni spesa per i meno abbienti previsti dal decreto Cura Italia. Chi si fosse perso questa perla, infatti, può rileggere la determina 33 del 8.4.2020. Ricapitoliamo: il governo ha assegnato dei fondi ai comuni per fornire buoni spesa ai ceti meno abbienti (a Camerino circa 36.000 euro più uno stanziamento volontario dell’amministrazione per arrivare a 100.000 euro qualora dovessero servire; peccato che la differenza è coperta dalla riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità e pertanto non sono spendibili prima dell’approvazione del preventivo, entro il 31.7 salvo proroghe). Gli altri comuni del nostro territorio hanno tutti gestito la questione in autonomia, senza costi di intermediazione per nessuno- sottolinea la nota-. Il comune di Camerino, per distinguersi, ha stipulato una convezione con la Day Spa (primaria azienda del settore dei buoni pasto) acquistando i buoni spesa nel loro circuito. Peccato che i commercianti, per riscuotere il buono spesa, hanno dovuto pagare il 2,5% di provvigione alla Day Spa. Chiudiamo con l’imu, in scadenza il prossimo 16 giugno. Il comune ha pubblicato l’avviso con cui riepiloga i dettagli della scadenza ormai prossima. Evidentemente nessuno dell’amministrazione si è accorto che siamo in mezzo ad una crisi economica epocale e che forse sarebbe stato opportuno rinviare la scadenza dell’acconto Imu, almeno al 16.09 (il comune ha comunque necessità finanziarie non rinviabili in eterno). Non date retta a chi dice che non l’avrebbero potuto fare. L’art. 1 comma 775, 776 e 777 dell’ultima finanziaria lo prevedono chiaramente per “situazioni particolari” (e sfido chiunque a dire che questa non è una situazione particolare). Lunedì, inoltre, è arrivata anche la Risoluzione 5 del MEF a spiegare come si fa a posticipare i termini dell’imu. Riteniamo che il tessuto economico della città non abbia bisogno di proclami e parole, ma di fatti. Restiamo a disposizione per aiutare e confidiamo nel futuro perché finora la situazione è molto deludente”. La nota del gruppo di minoranza “ Radici al futuro” si chiude sottolineando che, nel caso l’amministrazione avesse avuto bisogno di aiuto a capire come si fa il rendiconto 2019 “avrebbe potuto chiamarci. Avremmo collaborato gratis, così la città avrebbe potuto impiegare in maniera più utile i 4.000 euro che verranno dati alla società di consulenza di Pesaro incaricata a questo scopo (determina 55). Male, male, male”. C.C.
I provvedimenti a carattere economico presi e non dall’amministrazione comunale di Camerino, al centro di alcune riflessioni che il Gruppo di minoranza “Radici al Futuro” Camerino, ha deciso di affidare ad un comunicato stampa.
“In occasione del consiglio comunale del 27 maggio- si legge nella nota- si è discussa una mozione che avevamo presentato (il 19 maggio) con la quale abbiamo chiesto al sindaco di semplificare le procedure per la richiesta di occupazione suolo pubblico da parte delle attività commerciali e di prevedere aiuti alle imprese per sostenere i costi per rispettare i protocolli anti Covid. Il sindaco in merito alla semplificazione ha risposto che il giorno prima del consiglio, la giunta aveva deliberato queste semplificazioni (ma guarda un po’…) e che, in merito agli aiuti alle imprese, sarebbe stato pronto e disponibile ad ascoltare le imprese in difficoltà. Ancora una volta si predica bene (più o meno) e si razzola maluccio. In merito alle semplificazioni per l’occupazione del suolo pubblico- continua il comunicato della minoranza- la delibera di giunta riguarda solo bar, pizzerie e ristoranti, lasciando fuori tutte le altre attività commerciali. In merito agli aiuti alle imprese per affrontare le spese per rispettare i protocolli anti Covid, ovviamente solo parole. C’è di più: in un momento in cui la competitività è sicuramente importante, l’amministrazione non si è minimamente preoccupata di permettere, in deroga alla legge regionale sul commercio, le vendite promozionali anche nel mese precedente i saldi.
Infatti- prosegue il gruppo Radici al Futuro- nei 30 giorni precedenti i saldi, le vendite promozionali non sono possibili ma la delibera della Giunta Regionale del 18.11.2019 numero 1406 autorizza i comuni del cratere a permettere ai commercianti di effettuare vendite promozionali anche nei trenta giorni precedenti i saldi. Ovviamente a Camerino non ce ne preoccupiamo per niente. D’altronde- evidenzia il gruppo-  non c’è da aspettarsi molto di più da un’amministrazione che fa pagare le commissioni ai commercianti sui buoni spesa per i meno abbienti previsti dal decreto Cura Italia. Chi si fosse perso questa perla, infatti, può rileggere la determina 33 del 8.4.2020. Ricapitoliamo: il governo ha assegnato dei fondi ai comuni per fornire buoni spesa ai ceti meno abbienti (a Camerino circa 36.000 euro più uno stanziamento volontario dell’amministrazione per arrivare a 100.000 euro qualora dovessero servire; peccato che la differenza è coperta dalla riduzione del fondo crediti di dubbia esigibilità e pertanto non sono spendibili prima dell’approvazione del preventivo, entro il 31.7 salvo proroghe). Gli altri comuni del nostro territorio hanno tutti gestito la questione in autonomia, senza costi di intermediazione per nessuno- sottolinea la nota-. Il comune di Camerino, per distinguersi, ha stipulato una convezione con la Day Spa (primaria azienda del settore dei buoni pasto) acquistando i buoni spesa nel loro circuito. Peccato che i commercianti, per riscuotere il buono spesa, hanno dovuto pagare il 2,5% di provvigione alla Day Spa. Chiudiamo con l’imu, in scadenza il prossimo 16 giugno. Il comune ha pubblicato l’avviso con cui riepiloga i dettagli della scadenza ormai prossima. Evidentemente nessuno dell’amministrazione si è accorto che siamo in mezzo ad una crisi economica epocale e che forse sarebbe stato opportuno rinviare la scadenza dell’acconto Imu, almeno al 16.09 (il comune ha comunque necessità finanziarie non rinviabili in eterno). Non date retta a chi dice che non l’avrebbero potuto fare. L’art. 1 comma 775, 776 e 777 dell’ultima finanziaria lo prevedono chiaramente per “situazioni particolari” (e sfido chiunque a dire che questa non è una situazione particolare). Lunedì, inoltre, è arrivata anche la Risoluzione 5 del MEF a spiegare come si fa a posticipare i termini dell’imu. Riteniamo che il tessuto economico della città non abbia bisogno di proclami e parole, ma di fatti. Restiamo a disposizione per aiutare e confidiamo nel futuro perché finora la situazione è molto deludente”. La nota del gruppo di minoranza “ Radici al futuro” si chiude sottolineando che, nel caso l’amministrazione avesse avuto bisogno di aiuto a capire come si fa il rendiconto 2019 “avrebbe potuto chiamarci. Avremmo collaborato gratis, così la città avrebbe potuto impiegare in maniera più utile i 4.000 euro che verranno dati alla società di consulenza di Pesaro incaricata a questo scopo (determina 55). Male, male, male”.
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