Una mozione per richiedere l'impegno della Giunta Comunale di Ussita e il Sindaco a operare una revisione dell'aliquota di addizionale comunale Irpef finora prevista e una riduzione dell' Imu sulle seconde case.
È la proposta del consigliere di minoranza Guido Rossi che trae motivazione dalla gravità della situazione economica di molte famiglie, causata dagli eventi sismici del 2016, dalla recrudescenza della virulenza della pandemia e dai ridotti servizi che, data la situazione attuale, l'amministrazione mette a disposizione degli abitanti. Nelle premesse della mozione presentata dal consigliere Guido Rossi, la valutazione delle gravi condizioni in cui a seguito degli eventi sismici del 2016 versa la popolazione del comune di Ussita.
"Dal 2016 ad oggi- afferma Guido Rossi- ben poco è stato fatto per riportare la normalità e la quotidianità della vita, in più dal 2020 l'Italia è stata colpita da Coronavirus. Tanti anni di difficoltà e di dolore per l'intera popolazione di Ussita e dei proprietari delle seconde case;
mentre continua la preoccupazione per la pandemia, molte persone, nuclei famigliari sono sempre più in difficoltà economiche nell'affrontare il vivere quotidiano o a portare avanti il proprio lavoro, la propria attività commerciale. Accertato quindi - si legge nella mozione- che il
comune di Ussita mantiene da sempre le tariffe molto alte circa le imposte comunali per le quali si potrebbe,in un momento così acuto do gravità economica, applicare riduzioni che vengano incontro ai bisogni della gente.
Mi riferisco - continua il consigliere di minoranza- all'addizionale comunale sull'IRPEF, che pagano tutti i residenti e all'IMU, che colpisce residenti e non residenti, infatti entrambi questi tributi a Ussita , sono richiesti in pagamento nel loro massimo possibile(perché di più la legge non lo consente), ossia il 10.60x1000 per l'IMU e lo 0,80 per l'IRPEF;
Sono le stesse tariffe che colpiscono gli Ussitani ormai da anni ma le condizioni precedenti economiche generali non erano certo così gravi e ancor più non erano così gravi per le famiglie che, con risorse sempre più ridotte ma con i carichi fiscali diretti e indiretti inalterati, come quelli delle bollette di luce, acqua e gas trovano sempre più difficoltà nel far quadrare il bilancio famigliare. Visto che in questo momento il comune non è in una situazione di costrizione per dover ripianare deficit perchè non sta facendo opere pubbliche da finanziare con fondi propri di bilancio ma tutte quelle in essere sono state finanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- conclude il testo della mozione presentata da Rossi- vista la gravità della situazione economica di molte famiglie, causata dagli eventi sismici del 2016 e dalla recrudescenza della virulenza della pandemia da coronavirus e dai ridotti servizi che, data la situazione attuale, l'amministrazione mette a disposizione degli abitanti,
il sottoscritto Consigliere comunale impegna il Sindaco e la Giunta alla revisione dell'aliquota IRPEF, finora prevista al massimo consentito dello 0,80 x 1000, nonché di quella prevista per le seconde case dall'IMU del 10,60x1000".
c.c.
Ussita, mozione minoranza per riduzione Irpef e Imu seconde case
Sabato, 17 Aprile 2021 09:36 | Letto 567 volte Clicca per ascolare il testo Ussita, mozione minoranza per riduzione Irpef e Imu seconde case Una mozione per richiedere limpegno della Giunta Comunale di Ussita e il Sindaco a operare una revisione dellaliquota di addizionale comunale Irpef finora prevista e una riduzione dell Imu sulle seconde case. È la proposta del consigliere di minoranza Guido Rossi che trae motivazione dalla gravità della situazione economica di molte famiglie, causata dagli eventi sismici del 2016, dalla recrudescenza della virulenza della pandemia e dai ridotti servizi che, data la situazione attuale, lamministrazione mette a disposizione degli abitanti. Nelle premesse della mozione presentata dal consigliere Guido Rossi, la valutazione delle gravi condizioni in cui a seguito degli eventi sismici del 2016 versa la popolazione del comune di Ussita. Dal 2016 ad oggi- afferma Guido Rossi- ben poco è stato fatto per riportare la normalità e la quotidianità della vita, in più dal 2020 lItalia è stata colpita da Coronavirus. Tanti anni di difficoltà e di dolore per lintera popolazione di Ussita e dei proprietari delle seconde case;mentre continua la preoccupazione per la pandemia, molte persone, nuclei famigliari sono sempre più in difficoltà economiche nellaffrontare il vivere quotidiano o a portare avanti il proprio lavoro, la propria attività commerciale. Accertato quindi - si legge nella mozione- che il comune di Ussita mantiene da sempre le tariffe molto alte circa le imposte comunali per le quali si potrebbe,in un momento così acuto do gravità economica, applicare riduzioni che vengano incontro ai bisogni della gente. Mi riferisco - continua il consigliere di minoranza- alladdizionale comunale sullIRPEF, che pagano tutti i residenti e allIMU, che colpisce residenti e non residenti, infatti entrambi questi tributi a Ussita , sono richiesti in pagamento nel loro massimo possibile(perché di più la legge non lo consente), ossia il 10.60x1000 per lIMU e lo 0,80 per lIRPEF;Sono le stesse tariffe che colpiscono gli Ussitani ormai da anni ma le condizioni precedenti economiche generali non erano certo così gravi e ancor più non erano così gravi per le famiglie che, con risorse sempre più ridotte ma con i carichi fiscali diretti e indiretti inalterati, come quelli delle bollette di luce, acqua e gas trovano sempre più difficoltà nel far quadrare il bilancio famigliare. Visto che in questo momento il comune non è in una situazione di costrizione per dover ripianare deficit perchè non sta facendo opere pubbliche da finanziare con fondi propri di bilancio ma tutte quelle in essere sono state finanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- conclude il testo della mozione presentata da Rossi- vista la gravità della situazione economica di molte famiglie, causata dagli eventi sismici del 2016 e dalla recrudescenza della virulenza della pandemia da coronavirus e dai ridotti servizi che, data la situazione attuale, lamministrazione mette a disposizione degli abitanti, il sottoscritto Consigliere comunale impegna il Sindaco e la Giunta alla revisione dellaliquota IRPEF, finora prevista al massimo consentito dello 0,80 x 1000, nonché di quella prevista per le seconde case dallIMU del 10,60x1000.c.c.
Una mozione per richiedere l'impegno della Giunta Comunale di Ussita e il Sindaco a operare una revisione dell'aliquota di addizionale comunale Irpef finora prevista e una riduzione dell' Imu sulle seconde case.
È la proposta del consigliere di minoranza Guido Rossi che trae motivazione dalla gravità della situazione economica di molte famiglie, causata dagli eventi sismici del 2016, dalla recrudescenza della virulenza della pandemia e dai ridotti servizi che, data la situazione attuale, l'amministrazione mette a disposizione degli abitanti. Nelle premesse della mozione presentata dal consigliere Guido Rossi, la valutazione delle gravi condizioni in cui a seguito degli eventi sismici del 2016 versa la popolazione del comune di Ussita.
"Dal 2016 ad oggi- afferma Guido Rossi- ben poco è stato fatto per riportare la normalità e la quotidianità della vita, in più dal 2020 l'Italia è stata colpita da Coronavirus. Tanti anni di difficoltà e di dolore per l'intera popolazione di Ussita e dei proprietari delle seconde case;
mentre continua la preoccupazione per la pandemia, molte persone, nuclei famigliari sono sempre più in difficoltà economiche nell'affrontare il vivere quotidiano o a portare avanti il proprio lavoro, la propria attività commerciale. Accertato quindi - si legge nella mozione- che il
comune di Ussita mantiene da sempre le tariffe molto alte circa le imposte comunali per le quali si potrebbe,in un momento così acuto do gravità economica, applicare riduzioni che vengano incontro ai bisogni della gente.
Mi riferisco - continua il consigliere di minoranza- all'addizionale comunale sull'IRPEF, che pagano tutti i residenti e all'IMU, che colpisce residenti e non residenti, infatti entrambi questi tributi a Ussita , sono richiesti in pagamento nel loro massimo possibile(perché di più la legge non lo consente), ossia il 10.60x1000 per l'IMU e lo 0,80 per l'IRPEF;
Sono le stesse tariffe che colpiscono gli Ussitani ormai da anni ma le condizioni precedenti economiche generali non erano certo così gravi e ancor più non erano così gravi per le famiglie che, con risorse sempre più ridotte ma con i carichi fiscali diretti e indiretti inalterati, come quelli delle bollette di luce, acqua e gas trovano sempre più difficoltà nel far quadrare il bilancio famigliare. Visto che in questo momento il comune non è in una situazione di costrizione per dover ripianare deficit perchè non sta facendo opere pubbliche da finanziare con fondi propri di bilancio ma tutte quelle in essere sono state finanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- conclude il testo della mozione presentata da Rossi- vista la gravità della situazione economica di molte famiglie, causata dagli eventi sismici del 2016 e dalla recrudescenza della virulenza della pandemia da coronavirus e dai ridotti servizi che, data la situazione attuale, l'amministrazione mette a disposizione degli abitanti,
il sottoscritto Consigliere comunale impegna il Sindaco e la Giunta alla revisione dell'aliquota IRPEF, finora prevista al massimo consentito dello 0,80 x 1000, nonché di quella prevista per le seconde case dall'IMU del 10,60x1000".
c.c.
È la proposta del consigliere di minoranza Guido Rossi che trae motivazione dalla gravità della situazione economica di molte famiglie, causata dagli eventi sismici del 2016, dalla recrudescenza della virulenza della pandemia e dai ridotti servizi che, data la situazione attuale, l'amministrazione mette a disposizione degli abitanti. Nelle premesse della mozione presentata dal consigliere Guido Rossi, la valutazione delle gravi condizioni in cui a seguito degli eventi sismici del 2016 versa la popolazione del comune di Ussita.
"Dal 2016 ad oggi- afferma Guido Rossi- ben poco è stato fatto per riportare la normalità e la quotidianità della vita, in più dal 2020 l'Italia è stata colpita da Coronavirus. Tanti anni di difficoltà e di dolore per l'intera popolazione di Ussita e dei proprietari delle seconde case;
mentre continua la preoccupazione per la pandemia, molte persone, nuclei famigliari sono sempre più in difficoltà economiche nell'affrontare il vivere quotidiano o a portare avanti il proprio lavoro, la propria attività commerciale. Accertato quindi - si legge nella mozione- che il
comune di Ussita mantiene da sempre le tariffe molto alte circa le imposte comunali per le quali si potrebbe,in un momento così acuto do gravità economica, applicare riduzioni che vengano incontro ai bisogni della gente.
Mi riferisco - continua il consigliere di minoranza- all'addizionale comunale sull'IRPEF, che pagano tutti i residenti e all'IMU, che colpisce residenti e non residenti, infatti entrambi questi tributi a Ussita , sono richiesti in pagamento nel loro massimo possibile(perché di più la legge non lo consente), ossia il 10.60x1000 per l'IMU e lo 0,80 per l'IRPEF;
Sono le stesse tariffe che colpiscono gli Ussitani ormai da anni ma le condizioni precedenti economiche generali non erano certo così gravi e ancor più non erano così gravi per le famiglie che, con risorse sempre più ridotte ma con i carichi fiscali diretti e indiretti inalterati, come quelli delle bollette di luce, acqua e gas trovano sempre più difficoltà nel far quadrare il bilancio famigliare. Visto che in questo momento il comune non è in una situazione di costrizione per dover ripianare deficit perchè non sta facendo opere pubbliche da finanziare con fondi propri di bilancio ma tutte quelle in essere sono state finanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- conclude il testo della mozione presentata da Rossi- vista la gravità della situazione economica di molte famiglie, causata dagli eventi sismici del 2016 e dalla recrudescenza della virulenza della pandemia da coronavirus e dai ridotti servizi che, data la situazione attuale, l'amministrazione mette a disposizione degli abitanti,
il sottoscritto Consigliere comunale impegna il Sindaco e la Giunta alla revisione dell'aliquota IRPEF, finora prevista al massimo consentito dello 0,80 x 1000, nonché di quella prevista per le seconde case dall'IMU del 10,60x1000".
c.c.
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