Taglio del nastro  alla presenza delle massime autorità civili militari e religiose provinciali e regionali, per  la sede transitoria della Compagnia dei carabinieri di Camerino.
Un segnale positivo che si apre dal centro storico di Camerino, significativo per tutti comuni colpiti dai terremoti del 2016  con la prima delle istituzioni che fa rientro nell'area del cratere.
Presenti alla cerimonia il Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il Prefetto di Macerata Flavio Ferdani, il Questore Vincenzo Trombadore, il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, il Comandante  della Legione Carabinieri Marche Generale di Brigata Fabiano Salticchioli, il vescovo della Diocesi di Camerino San Severino Marche Mons. Francesco Massara  e il Comandante provinciale Carabinieri di Macerata Colonnello Nicola Candido.
Madrina dell'inaugurazione la signora Giovanna Paolone, vedova del Maresciallo Sergio Piermanni, Medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria. 
Su una superficie complessiva di 1.040 metri quadri, i reparti sono ora dislocati all'interno di due piani di Palazzo Sant'Angelo; funzionale e confortevole la grande serie di spazi che sono stati concessi in comodato d'uso gratuito in seguito alla stipula di un accordo tra Provincia di Macerata e Prefettura. Un passo che avrà riflessi positivi sulla operatività del Comando stesso e sull'efficacia del servizio che viene reso ai cittadini.
Schierati in piazza Garibaldi, un picchetto di militari e rappresentanze dei Carabinieri del Comando provinciale di Macerata nonché delegazioni dell'Associazione Nazionale Carabinieri di Camerino. Seppur provvisoria e transitoria, il passaggio significativo rappresentato dall'opera nfrastrutturale, è nel fatto che consente ai carabinieri della Compagnia camerte di uscire dai moduli provvisori occupati per 5 anni, in vista della realizzazione della sede definitiva  a Vallicelle, per la quale sono già in corso le gare di appalto per il conferimento dei lavori. Inno ed alza bandiera hanno introdotto negli interventi istituzionali. 
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Soddisfazione è stata manifestata dal Generale Salticchioli per il grande contenuto conseguito che, in vista della soluzione finale, restituisce dignità e sicurezza agli spazi operativi dell'Arma, esprimendo plauso ai militari per come in situazioni di grande disagio hanno svolto finora il loro servizio. 
"Sono perfettamente consapevile che questo è il momento non di celebrare il risultato ma di testimoniare il grande impegno che in tanti hanno profuso per realizzarlo. Tanti sono andati oltre alla formulazione del problema nella convinzione che occorresse trovare una soluzione diversa rispetto a quella transitoria ed occasionale dei Moduli Abitativi Provvisori. Tanti si sono fermati alla contemplazione del problema, altri, con generosità e slancio hanno contribuito realmente al conseguimento di questo grande risultato. Voi Carabinieri della Compagnia di Camerino- ha aggiunto il Generale - avete svolto il vostro importante servizio in una situazione di disagio importante; pur nelle difficoltà avete fatto il vostro dovere e oggi potete continuare a farlo in condizioni più dignitose. Io per primo, non appena assunto il Comando della Legione Carabinieri Marche, venendo a verificare lo stato infrastrutturale, mi sono meravigliato della vostra evidente normalità nello svolgere il servizio. Ed è per questo che mi sono impegnato e ho fatto appello a tutte le risorse che potessero conferire una soluzione. È questo un risultato che ci inorgoglisce e se il merito è stato di tanti che hanno profuso la loro attività, a nome di tutti i Carabinieri della Regione Marche e come cittadino della Repubblica, intendo in particolare rivolgere al presidente Pettinari ringraziamento, plauso ed apprezzamento, per la generosa disponibilità e impegno profusi, rendendo un servizio che è rivolto all'interesse comune". 
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Sulla stessa linea le parole di seguito pronunciate dal sindaco Sborgia,  evidenziando che la struttura nel cuore della città, era una delle poche rimasta illesa.
"L'amministrazione comunale ha cercato di velocizzare quanto più possibile la riapertura del centro storico che fino allo scorso gennaio 2021 era una intera zona rossa interdetta  a chiunque. Abbiamo lavorato perchè oggi potessimo essere qui e perchè questa struttura che era possibile rimettere in piedi con pochi lavori potesse essere utilizzata a servizio della città. Abbiamo sempre pensato alla priorità di trovare una destinazione atta a ridare sistemazione degna e decorosa ai Carabinieri e una dislocazione all'interno del centro storico significa che questa città ritorna a vivere".
Al ricordo del Maresciallo Piermanni il sindaco ha voluto aggiungere anche la memoria dei carabinieri Chiarelli e Corinto, che nel 1988 persero la vita nell'adempimento del loro dovere, così come il sacrificio in nome delle istituzioni dei carabinieri Alfredo Beni e Alfredo Costantini: "Questo, per significare quanto questa terra sia legata all'Arma dei carabinieri ma soprattutto senta profondamente il valore del servizio alle comunità". 
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Profonda la soddisfazione, quale rappresentante del Governo sul territorio, da parte del Prefetto Ferdani che ha parlato di atto istituzionale conclusivo di confronto e di coesione: "Oggi noi ricostruiamo a Camerino un presidio di sicurezza- ha affermato- ridiamo benessere lavorativo ai militari ma soprattutto raggiungiamo l'obiettivo fondamentale di creare un atto di rigenerazione all'interno del centro storico di una città che sta ripartendo. È questo un segnale di rinascita anche per tutti i cittadini di Camerino che ha subito profondamente le ferite del sisma".
Un dono di Natale che, come rimarcato dal presidente della Provincia Pettinari, è una vittoria della provincia e di tutte le istituzioni nel fare un regalo non solo all'Arma e alle sue componenti ma alla città ducale, alla comunità camerte e all'intero entroterra "che non ha solo bisogno di parole quali fiducia, rilancio e speranza ma soprattutto di fatti concreti e, ancora di più ha bisogno che i servizi di tutela e sicurezza siano migliorati, resi più efficienti e più efficaci. Quello di oggi è un regalo per tutti noi e ancora più belle per me personalmente. Questo edificio aveva ospitato un'istituto scolastico e  poi una scuola per adulti; prigioniera della zona rossa non poteva essere utilizzata ma, testimoniando la forza e l'interesse affinchè la provincia sia resa ancora più operativa- ha detto Pettinari- l'avevamo già messa prontamente in sicurezza. Ci siamo messi poi a disposizione per effetturae lavori per 70 mila euro  ma, senza la sinergia con le altre istituzioni non saremmo approdati a questi risultati".
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A concludere gli interventi che hanno preceduto il taglio del nastro, le parole del presidente  Acquaroli, complimentandosi per il lavoro svolto che è testimonianza simbolica per Camerino, per tutto il territorio e per l'intera Regione Marche: "Il fatto che nel'impegno concertato tra tutte le istituzioni si sia potuta garantire la presenza dello Stato nel centro storico  di Camerino- ha detto Acquaroli- è un segnale importante che si dà a tutta la ricostruzione. Credo che la filiera istituzionale abbia dimostrato che la capacità  di raggiungere obiettivi, quando veramente lo si vuole e ci sono impegno e serietà, è a portata di mano. Spero che questo sia anche da stimolo per la ricostruzione e che possa essere da traino per il rilancio di una Regione che è è stata così duramente colpita".
Scoprimento della targa,  benedizione dell'Arcivescovo Massara e la visita dei bellissimi locali, hanno chiuso quindi l'intensa cerimonia. 
c.c.
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Si è svolto questa mattina il primo incontro con la stampa dei consiglieri di minoranza del gruppo Radici al futuro, dopo la rielezione del sindaco di Camerino che ha portato Sandro Sborgia a guidare la città. 
“Il primo incontro - ha detto Gianluca Pasqui - perché ne faremo altri ogni volta che ci sarà la necessità di comunicare attraverso la stampa per una comunità che ha il diritto di sentire entrambe le parti e veder snocciolato quello che sarà il percorso amministrativo con delle puntualizzazioni, quando saranno necessarie, da parte del gruppo Radici al futuro". Diversi, questa mattina, gli argomenti affrontati dalla minoranza con i consiglieri Gianluca Pasqui, Stefano Falcioni, Antonella Nalli e Roberto Lucarelli.
"Le perimetrazioni - ha detto Pasqui - fanno parte degli argomenti essenziali per lo sviluppo e la ricostruzione della comunità. Noi avevamo deliberato il 4 aprile, in consiglio comunale, e avevamo approvato le proposte di perimetrazioni con 14 frazioni, il centro storico e il quartiere di Vallicelle. Su tutte c’erano i predecreti, quindi si era messo un punto importantissimo per il percorso che doveva portare alla ricostruzione. La nuova amministrazione ha cambiato tutto: toglierà nuove frazioni e questo significa che non c’è la volontà di credere nel futuro del territorio camerte. Dove ci sono le frazioni c’è la possibilità di intervenire con opere importanti. La frazione di Campolarzo, ad esempio, è piena di ruderi che potevano essere sistemati con la perimetrazione. 

In merito al centro storico - ha aggiunto - non c’è solo preoccupazione. Sono sconvolto perché si toglie la sicurezza: sono stati esclusi palazzi pubblici che diventano essenziali per fare vie di fuga. Mi ha sconcertato l’intervento del capogruppo Marassi che ha detto che tutto questo è stato concordato. Con chi? -si chiede Pasqui - C’è stata una frenata fondamentale sulle tempistiche per andare avanti. Abbiamo rallentato di molto l’iter che deve portare a ricostruire Camerino. Viviamo così in una situazione di stallo, fino a che non arriverà la risposta di Spuri”.

Poi l’intervento di Roberto Lucarelli: “Sulle frazioni si sta perdendo una opportunità storica, come abbiamo visto dopo il sisma del 1997. Come ex assessore ai lavori pubblici i problemi delle frazioni mi sono noti. Si sta perdendo la buona occasione per restituire dignità ad interventi e opere che sono così dal dopoguerra. Spesso si tratta di seconde case e le frazioni dove sono state tolte le perimetrazioni sono quelle dov’è c’è un maggior numero di seconde case. Il Comune si troverà poi il problema dei sottoservizi che non vengono fatti e dovranno essere realizzati in futuro dal Comune. Credo che l’amministrazione debba fare una riflessione, la campagna elettorale è finita ed è giusto che ognuno si prenda le proprie responsabilità. Sul centro storico sono alquanto scettico: credo che i contatti con l’Usr non siano stati chiari. Per far passare un messaggio di accelerazione dei tempi si sta perdendo una opportunità e si stanno facendo delle manovre per un centro che al prossimo terremoto forse sarà di nuovo zona rossa".

Poi l'attenzione di Pasqui sull'Unione Montana, sul vice presidente dell'Ato e sulla Compagnia dei carabinieri: "Credo che il sindaco in due mesi si sia già isolato. Mi risulta che sia stato di Camerino l'unico voto contrario sulle norme legate allo statuto che dell'Unione Montana che si rivolgono a vantaggio dei Comuni che l'hanno costituita. Significa aver messo Camerino in minoranza nel proprio territorio. Un'altra grande preoccupazione è la nostra rappresentanza all'Ato per la gestione e il percorso legato all'acqua. Eravamo riusciti ad avere il vice presidente in questa importante istituzione con il mio vice Roberto Lucarelli e spero che Sborgia faccia del tutto per garantire qualcuno di questa amministrazione come rappresentante. Infine, l'altro punto di domanda riguarda la Compagnia dei carabinieri per la quale eravamo arrivati al punto di definizione all'interno del palazzo dell'Unione Montana. Non ho saputo più nulla e sono preoccupato perchè i nostri militari non possono continuare a lavorare all'interno dei container".

Giulia Sancricca


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